Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version
Have a look at the manual Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version online for free. It’s possible to download the document as PDF or print. UserManuals.tech offer 523 Steinberg manuals and user’s guides for free. Share the user manual or guide on Facebook, Twitter or Google+.
71 Registrazione Procedere come segue: 1.Impostare le proprie tracce separate come desiderato e aggiungere una traccia gruppo. 2.Per ciascuna delle tracce di batteria, aprire il menu a tendina Routing Uscita e selezionare Traccia Gruppo come uscita. 3.Creare una nuova traccia audio, aprire il relativo menu a tendina e selezionare la Gruppo come ingresso per que- sta traccia audio. 4.Abilitare alla registrazione questa traccia audio e far partire la registrazione. A questo punto, l’uscita della traccia gruppo verrà regi- strata verrà registrata sulla nuova traccia e si avrà un mix delle proprie tracce separate. Si noti che è anche possibile selezionare un canale FX come sorgente di registrazione. In questo caso, solo l’uscita del canale FX verrà registrata. Per maggiori informazioni sulle possibilità di routing, ve- dere “Routing” a pag. 17. Selezionare una cartella per i file audio registrati (solo Cubase) Ogni progetto di Cubase ha la propria cartella progetto contenente (tra le altre cose) una cartella “Audio”. Di de- fault, qui sono salvati i file audio registrati. Tuttavia, si può selezionare cartelle indipendenti per ogni traccia audio, se necessario: 1.Per selezionare la stessa cartella di registrazione per più tracce audio, selezionare le tracce con uno [Shift] o [Ctrl]/[Command]-clic su di esse nell’elenco tracce. 2.Clic-destro nell’elenco tracce su una delle tracce per aprire il menu contestuale della traccia. 3.Selezionare “Imposta Cartella di Registrazione”. 4.Con la finestra di dialogo che appare individuare la cartella desiderata (o crearne una nuova con il pulsante Create). Consiglio: per avere cartelle separate in base al tipo di materiale audio (parlato, suoni d’ambiente, musica, ecc.) si possono creare sotto-cartelle nella cartella Audio del progetto ed assegnare le varie tracce alle diverse sotto-cartelle. In questo modo, tutti i file audio restano nella cartella del progetto, facilitandone la gestione nel progetto stesso. Si possono avere tracce diverse registrate in destinazioni completamente diverse, perfino su hard-disk. Tuttavia, in caso di spostamento o archiviazione del progetto si rischia di perdere alcuni file. La soluzione è usare la funzione “Pre- para Archivio” nel Pool per riunire tutti i file esterni nella car- tella di progetto (vedere “Prepara Archivio” a pag. 291). Impostare i livelli d’ingresso Quando si registra il suono in digitale è importante rego- lare correttamente i livelli d’ingresso – abbastanza alti, per un basso rumore di fondo e un’alta qualità audio, ma non troppo elevati per evitare il clipping (distorsione digitale). In genere, il clipping si ha nell’hardware audio, quando un segnale analogico a livello troppo elevato è convertito in digitale dai convertitori A/D hardware. Se si sta usando Cubase, si può avere un clipping quando il segnale in arrivo dal bus d’ingresso è scritto in un file sull’hard-disk. Questo perchè in Cubase si possono eseguire impostazioni sul bus d’in- gresso, aggiungere EQ, effetti, ecc. al segnale da registrare. Ciò può au- mentare il livello del segnale, provocando un clipping nel file audio registrato. La procedura per controllare il livello del segnale in arrivo all’hardware audio è leggermente diversa, dipende se si usa Cubase o Cubase Studio: Cubase In Cubase, il livello d’ingresso si controlla sul canale d’in- gresso. Per verificare il livello del segnale non processato che ar- riva all’hardware audio bisogna commutare gli indicatori di livello in modalità “Ingr.Meter”. In questa modalità, gli indi- catori di livello del canale d’ingresso mostrano il livello del segnale all’ingresso del bus, prima di qualsiasi regolazione (guadagno d’ingresso, EQ, effetti, livello o pan): 1.Clic-destro nella finestra Mixer. Appare il menu contestuale del Mixer. 2.Selezionare il submenu Impostazioni Globali Meter ed assicurarsi che sia attiva l’opzione “Ingr.Meter”.
72 Registrazione 3.Riprodurre l’audio ed osservare l’indicatore di livello del canale d’ingresso. Il segnale deve essere il più alto possibile senza superare 0 dB (l’indica- tore Clip del bus d’ingresso non si deve illuminare). Indicatore Clip. 4.Se necessario, regolare il livello d’ingresso con uno dei seguenti metodi: Regolando il livello d’uscita della sorgente sonora o del mixer esterno. Usando il programma d’applicazione dell’hardware au- dio per impostare i livelli d’ingresso (se possibile). Vedere la documentazione tecnica dell’hardware audio. Se l’hardware audio supporta la funzionalità ASIO Con- trol Panel è possibile impostare il livello d’ingresso. Per accedere al pannello di controllo ASIO aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica dal menu Periferiche e nell’elenco a sinistra (sotto VST Audio System) selezionare la propria scheda audio. Una volta sele- zionata la scheda audio aprire il pannello di controllo ASIO cliccando sul pulsante Controlli nella sezione delle impostazioni a destra. Il passo successivo è verificare il livello dell’audio scritto nel file sull’hard-disk. Ciò è necessario solo se sono state eseguite regolazioni sul canale d’ingresso (livello, EQ, ef- fetti in Insert, ecc.). Si noti inoltre che: Registrando nel formato 32 bit float, la risoluzione bit non è ridotta – non c’è quindi rischio di clipping in questa fase. Inoltre, si conserva perfettamente la qualità audio. Si consiglia quindi di usare il formato 32 bit a virgola mobile quando si registra con effetti. Ve- dere “Registrare con effetti (solo Cubase)” a pag. 78. Registrando nei formati a 16 o 24 bit, il margine dispo- nibile è inferiore, quindi si può avere un clipping se il se- gnale è troppo elevato. Per evitarlo, regolare il livello del segnale nel modo seguente:1.Aprire il menu contestuale del Mixer e selezionare “Me- ter Post-Fader” dal submenu Impostazioni Globali Meter. 2.Configurare il canale d’ingresso, aggiungendo l’EQ e/ o gli effetti desiderati. Per alcuni effetti si dovrà regolare il livello del segnale inviato all’effetto – per farlo usare la manopola Guadagno Ingr. Si noti che bisogna premere [Shift] o [Alt]/[Option] per regolare il guadagno d’ingresso. 3.Riprodurre l’audio e controllare l’indicatore di livello del canale d’ingresso. Il segnale deve essere ragionevolmente alto senza raggiungere però 0 dB (non deve illuminarsi l’indicatore Clip del bus d’ingresso ). 4.Se necessario, regolare il livello del segnale con il fa- der del canale d’ingresso. Cubase Studio In Cubase Studio, i canali d’ingresso non sono visibili nel Mixer; il livello quindi si controlla sulla striscia di canale della traccia sulla quale si sta registrando: 1.Individuare la striscia canale della traccia che sta per essere registrata. 2.Attivare il monitoraggio del canale cliccando sul pul- sante altoparlante accanto al fader. Con il monitoraggio attivo, l’indicatore mostra il livello del segnale audio entrante. 3.Suonare la sorgente audio da registrare e controllare l’indicatore di livello del canale. 4.Regolare il livello d’uscita della sorgente audio in modo che gli indicatori salgano, ma senza arrivare a 0 dB. Osservare l’indicatore numerico del livello di picco, situato sotto l’indica- tore nella striscia del canale bus. Per resettare l’indicatore del livello di picco, cliccarci sopra con il mouse. ÖSi deve regolare il livello d’uscita della sorgente audio – in Cubase Studio non si possono usare i fader per rego- lare il livello d’ingresso!
73 Registrazione ÖUn altro metodo per osservare i livelli d’ingresso è usare il pannello di controllo dell’hardware audio (se ha gli indicatori del livello d’ingresso); potrebbe essere possibile anche regolare il livello d’ingresso. Per i dettagli vedere la documentazione dell’hardware audio. Monitoraggio In questo contesto, “monitorare” significa ascoltare il se- gnale d’ingresso durante la registrazione. Ci sono tre modi per farlo: in Cubase, esternamente (ascoltando il segnale prima che entri in Cubase) o usando la funzione ASIO Di- rect Monitoring (una combinazione degli altri due metodi) - vedere in seguito. Monitoraggio in Cubase Monitorando in Cubase, il segnale d’ingresso è mixato con la riproduzione audio. Il vantaggio è che si possono regolare livello di monitoraggio e panning nel Mixer ed ag- giungere effetti ed EQ al segnale monitor come in regi- strazione (usando la striscia canale della traccia – non il bus d’ingresso!). Lo svantaggio del monitoraggio in Cubase è che il segnale monitorato è ritardato dal valore della latenza (che dipende da hardware audio e driver). Per il monitoraggio in Cubase, quindi, serve un hardware audio a bassa latenza. La latenza hardware si può vedere nella finestra di dialogo Imposta- zioni Periferica (pagina VST Audio System). ÖUsando plug-in effetti con alte latenze interne, la fun- zione di compensazione automatica del ritardo in Cubase aumenta la latenza. Se ciò è un problema, si può usare la funzione Forza Compensazione Delay mentre si registra; vedere “VST Instrument e Tracce Instrument” a pag. 189 Monitorando in Cubase, si può scegliere una delle quattro modalità Monitoring nella finestra Preferenze (pagina VST): Manuale Consente di attivare/disattivare il monitoraggio in ingresso cliccando sul pulsante Monitor nell’Inspector, nell’elenco tracce o nel Mixer. Quando la Registrazione é Attiva. Si può sentire la sorgente audio collegata al canale d’ingresso ogni volta che la traccia è abilitata alla registrazione. Durante la Registrazione. Attiva il monitoraggio in ingresso solo durante la registrazione. Stile Macchina a Nastro. Simula il funzionamento standard di una piastra a nastro: monitoraggio in ingresso in Stop e durante la registrazione, ma non in riproduzione. Solo Cubase: nella finestra Preferenze (pagina VST– Metering) c’è l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in Direct Monitoring)”. Se nella finestra di dialogo Impostazioni Periferica è attivo il Direct Moni- toring, questa opzione consente di mappare l’indicatore del bus d’in- gresso sulle tracce audio abilitate al monitoraggio. Ciò permette di osservare i livelli d’ingresso delle tracce audio quando si lavora nella Fi- nestra Progetto. Quando nella finestra di dialogo Impostazioni Periferica è attivo il Direct Monitoring, questa funzione opera così: Se l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in Direct Monitoring)” è attiva, le tracce audio mostrano l’indica- zione del segnale proveniente dal bus d’ingresso al quale sono assegnate non appena la traccia è abilitata alla registra- zione. Si noti che le tracce rispecchiano il segnale al bus d’ingresso (cioè si vede lo stesso segnale in entrambi i posti). Quando si usa l’indicazione mappata, tutte le funzioni (ad esempio, il trim- ming) che si applicano alla traccia audio non si riflettono sui propri indicatori. Se l’opzione “Bus Ingresso Map Metering su Traccia Audio (in Direct Monitoring)” non è attiva, gli indicatori funzionano come al solito In Cubase Studio, le tracce audio mostrano sempre l’in- dicazione del bus d’ingresso, vedere “Cubase Studio” a pag. 72. Monitoraggio esterno Per il monitoraggio esterno (l’ascolto del segnale d’in- gresso prima che entri in Cubase) serve un mixer esterno che misceli la riproduzione audio con il segnale d’ingresso. si può usare un mixer hardware o un’applicazione mixer per l’hardware audio, se ha una modalità per cui l’ingresso au- dio è inviato di nuovo in uscita (in genere si chiama “Thru”, “Direct Thru” o simili).
74 Registrazione Usando il monitoraggio esterno, non si può controllare il li- vello del segnale monitor dall’interno di Cubase, nè ag- giungere effetti VST o EQ al segnale monitor. In questa modalità, però, la latenza dell’hardware audio non in- fluenza il segnale monitor. ÖPer usare il monitoraggio esterno, inoltre, bisogna as- sicurarsi che non sia attivo il monitoraggio in Cubase. Nella finestra Preferenze (pagina VST) selezionare la modalità di monito- raggio “Manuale” e non attivare i pulsanti Monitor. ASIO Direct Monitoring Se l’hardware audio è ASIO 2.0 compatibile, può suppor- tare l’ASIO Direct Monitoring. In questa modalità, il moni- toraggio vero e proprio avviene nell’hardware audio (il segnale d’ingresso è inviato di nuovo in uscita). Il monito- raggio, tuttavia, si controlla da Cubase. La funzione di mo- nitoraggio dell’hardware audio, quindi, può essere attivata o disattivata automaticamente da Cubase, proprio come quando si utilizza il monitoraggio interno. ÖSe si sta usando la periferica hardware audio RME Audio Hammerfall DSP, assicurarsi che il pan law sia im- postato su -3dB nelle preferenze della scheda. Per attivare l’ASIO Direct Monitoring, aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica nel menu Periferiche e atti- vare il Direct Monitoring alla pagina di configurazione del proprio hardware audio. Se il box di spunta è sfumato in grigio, l’hardware audio (o il driver) non supporta la funzionalità ASIO Direct Monitoring. Per i dettagli consultare il costruttore dell’hardware audio. Se ASIO Direct Monitoring è attiva, si può scegliere una modalità di monitoraggio nella finestra Preferenze (pagina VST), come quando si monitora in Cubase (vedere “Moni- toraggio in Cubase” a pag. 73). In base all’hardware audio, può essere possibile rego- lare livello di monitoraggio e panning dal mixer. Consultare la documentazione tecnica dell’hardware audio. In questa modalità, Effetti VST ed EQ non possono es- sere applicati al segnale monitor, poichè quest’ultimo non passa in Cubase. In base all’hardware audio, ci potrebbero essere parti- colari limiti sulle uscite audio utilizzabili per il monitoraggio diretto. Per i dettagli sul routing dell’hardware audio vedere la documentazione tecnica specifica. La latenza dell’hardware audio non influenza il segnale monitor quando si usa l’ASIO Direct Monitoring. Registrazione La registrazione si esegue usando un qualsiasi metodo standard di registrazione (vedere “Metodi di registrazione elementari” a pag. 67). Al termine della registrazione, si crea un file audio nella cartella Audio all’interno della car- tella di progetto. Nel Pool, si crea una clip audio per il file audio e sulla traccia di registrazione appare un evento au- dio che riproduce l’intera clip. Infine, è calcolata un’imma- gine per la forma d’onda dell’evento. Se la registrazione è stata lunga, tutto ciò può richiedere molto tempo. ÖSe nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio) è attiva l’opzione “Crea Immagine Audio in Registrazione”, l’immagine della forma d’onda è calcolata e visualizzata in tempo reale durante il processo di registrazione. Questi calcoli in tempo reale consumano risorse di processo – se il pro- cessore è lento o si lavora su un progetto che consuma molte risorse della CPU è meglio disattivare questa opzione. Annullare una registrazione Se il materiale registrato non piace lo si può cancellare se- lezionando Undo dal menu Edit. Ecco cosa avviene: L’evento(i) appena creato è rimosso dalla Finestra Progetto. La(e) clip audio nel Pool sono collocate nella cartella Cestino. Il(i) file audio registrato non è rimosso dall’hard-disk. Tuttavia, poichè le clip corrispondenti sono state spostate nella cartella Cestino è possibile cancellare i file aprendo il Pool e selezionando “Vuota il Cestino” del menu Media, vedere “Eliminazione dall’hard-disk” a pag. 285. Registrare eventi sovrapposti La regola di base per le tracce audio è che ognuna di esse può riprodurre un solo evento audio alla volta. Se ci sono uno o più eventi sovrapposti, quindi, se ne può sentire so- lamente uno in un determinato istante.
75 Registrazione Ciò che avviene quando si registrano eventi sovrapposti (registrando cioè in una zona della traccia dove ci sono già eventi) dipende dall’impostazione Modo Rec Lineare sulla Barra di Trasporto: In “Normale” o “Unifica”, registrando dove è già stato registrato qualcosa si crea un nuovo evento audio che si sovrappone a quello(i) esistente. Quando si registra l’audio, non c’è differenza tra le modalità “Normale” e “Unifica” – l’unica differenza riguarda la registrazione MIDI (vedere “So- vrapposizione e impostazione Record Mode” a pag. 81). In “Sostituisci”, gli eventi esistenti (o porzioni degli eventi) coperti dalla nuova registrazione sono rimossi. Registrando una sezione in mezzo ad una lunga registrazione esistente, l’evento originale si separa in due creando lo spazio per il nuovo evento. Quale evento si sente? Se due o più eventi si sovrappongono, si sentiranno sol- tanto gli eventi (o porzioni d’eventi) visibili. Gli eventi o se- zioni sovrapposti (nascosti) non sono riprodotti. Le funzioni “Sposta in Primo Piano” e “Sposta in Fondo” nel menu Edit (vedere “Spostare gli eventi” a pag. 47) sono utili per gestire gli eventi sovrapposti, così come la funzione “In Primo Piano” (vedere in seguito). Registrazione audio in modalità Ciclo Registrando l’audio in modalità Ciclo, il risultato dipende da due fattori: “Modo Registrazione Ciclo” nella Barra di Trasporto. “Modo Registrazione Ciclo” nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio). Modo Registrazione Ciclo (Barra di Trasporto) Sulla Barra di Trasporto ci sono cinque modalità diverse, ma le prime due si applicano sola alla registrazione MIDI. Per la registrazione in ciclo i criteri sono: Se è selezionata la modalità “Tieni Ultimo”, l’ultimo take completo (cioè l’ultimo turno completamente registrato) è conservato come un evento audio. In realtà, tutti i turni registrati sono salvati in un file audio diviso in regioni – una per ogni take. Si può scegliere di riprodurre un take precedente – Si fa come quando si registra in modalità “Crea Regioni”. Vedere “Crea Regioni (finestra Preferenze)” a pag. 76. Se è selezionata la modalità “Stacked”, ogni take ap- pare in un evento su una corsia separata della traccia. E’ utile per visualizzare e modificare i vari take ed infine combinarli in una registrazione. In questa modalità, la preferenza Registrazione Ciclica non conta. La modalità Stacked 2 (No Mute) è come quella Stacked, tranne per il fatto che si possono sentire tutti i take. Vedere “Registrazione audio in modalità Stacked” a pag. 77 Selezionando una qualsiasi delle altre modalità di regi- strazione in ciclo, il risultato dipende interamente dall’im- postazione “Registrazione Ciclica” nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio). Le opzioni sono descritte in seguito. Crea Eventi (finestra Preferenze)
76 Registrazione Se nella finestra Preferenze (pagina Registra) “Registra- zione Ciclica” è in “Crea Eventi”, ecco cosa avviene regi- strando l’audio in modalità Ciclo: Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato un file audio continuo. Per ogni turno di registrazione in ciclo si crea un evento audio. Gli eventi prendono il nome del file audio e la scritta “Take *”, ove “*” indica il numero del take. L’ultimo take (l’ultimo turno registrato) è collocato in alto (quindi è quello che si sente quando si attiva la riprodu- zione). Per scegliere un altro take da riprodurre: 1.Clic-destro del mouse sull’evento e selezionare “To Front” dal menu a tendina che appare. Si apre un submenu che elenca tutti gli altri eventi (oscurati). 2.Selezionare il take desiderato. L’evento corrispondente si porta in primo piano. Questo metodo consente di unire rapidamente le parti mi- gliori di ogni take. Procedere come segue: 1.Usare lo strumento Separa per separare gli eventi in più sezioni, una per ogni parte del take. Per esempio, se sono state registrate quattro linee di voce (in ogni take) si possono separare gli eventi in modo che ogni linea abbia un evento sepa- rato. Eventi dopo la separazione. Si noti che poichè gli eventi del take origi- nale si sovrappongono l’un l’altro, cliccando con lo strumento Separa tutti i take si separano alla stessa posizione. 2.Per ogni sezione del take usare la funzione “In Primo Piano” per portare in primo piano il take migliore. Si possono così unire facilme nte le s ezioni mig liori d i og ni take u san do la prima linea vocale di un take, la seconda linea da un altro take, e così via. Si può anche costruire un take perfetto nell’Editor delle Parti Audio, vedere “Realizzare un “take perfetto”” a pag. 278. Crea Regioni (finestra Preferenze) Se nella finestra Preferenze (pagina Registra-Audio) Modo Registrazione Ciclo è in “Crea Regioni”, ecco cosa avviene registrando l’audio in modalità Ciclo: Nel corso dell’intero processo di registrazione è creato un file audio continuo. Nella Finestra Progetto, l’evento audio ha il nome del file audio con la scritta “Take *” (ove “*” è il numero dell’ultimo turno di registrazione in Cycle completato). Riproducendo l’evento registrato, si sente solamente il materiale registrato nel corso dell’ultimo turno di registra- zione in ciclo. I take precedenti registrati in ciclo, tuttavia, sono ancora disponibili. La clip audio è suddivisa in regioni (denominate take), una per ogni turno di ciclo registrato. Individuando il file audio appena registrato nel pool e cliccando sul se- gno + accanto ad esso, si possono vedere le regioni create, una per ogni turno di ciclo completato durante la registrazione. Regioni take nella finestra Pool. Per riprodurre i vari take procedere come segue: 1.Nella Finestra Progetto, clic-destro sull’evento durante la registrazione in ciclo. Appare il menu rapido. 2.Selezionare il comando “Imposta sulla Regione”. Appare un submenu con i take registrati in ciclo.
77 Registrazione 3.A questo punto, si può selezionare uno dei take dal submenu, che sostituirà l’evento take precedente nella Finestra Progetto. Usare questo metodo per ascoltare i vari take. Selezionare il miglior take singolo, oppure costruire un take perfetto ta- gliando le porzioni migliori di ogni take e unendole tra loro (vedere “Realizzare un “take perfetto”” a pag. 278). Crea Eventi + Regioni (finestra Preferenze) In questa modalità, vengono creati sia gli eventi che le re- gioni. Lavorando in questa modalità con i take come eventi, potete modificare gli eventi liberamente (ad esem- pio suddividendoli, vedere “Crea Eventi (finestra Prefe- renze)” a pag. 75). Tuttavia, nel caso in cui vogliate tornare ai take originali, saranno sempre disponibili come regioni (dal submenu “Imposta sulla Regione”, accessibile dal Pool o dal Editor dei Campioni). Registrazione audio in modalità Stacked Quando si registra l’audio in ciclo e sulla Barra di Tra- sporto è selezionata la modalità Stacked, ecco cosa av- viene: Ogni turno completo registrato in ciclo è trasformato in un evento audio separato. La traccia è divisa in corsie (una per ogni turno in ciclo). Gli eventi sono ordinati uno sopra l’altro (stacked), ciascuno su una corsia diversa. E’ facile quindi costruire un take perfetto unendo le varie parti dei diversi turni in ciclo: 1.Ingrandire l’immagine in modo da lavorare meglio con gli eventi stacked. Riproducendo la sezione registrata, si sente solo il take in- feriore (l’ultimo). 2.Per ascoltare un altro take, silenziare il(i) take inferiore con lo strumento Mute o spostare i take sulle corsie. Si può fare trascinando i take o usando le funzioni Sposta alla Sezione Successiva/Precedente del menu rapido o Edit. 3.Modificare i take in modo da sentire solo le parti da conservare. Si possono tagliare gli eventi con lo strumento Separa, ridimensionarli, silenziarli o cancellarli. Le sezioni udibili sono indicate in colore verde. 4.Quando si è soddisfatti del risultato, selezionare tutti gli eventi su tutte le corsie e scegliere “Elimina Sovrappo- sizioni” dal submenu Avanzato del menu Audio. Questo comando colloca di nuovo tutti gli eventi su una sola corsia e li ri- dimensiona in modo da rimuovere le sezioni sovrapposte. 5.Per disattivare la modalità visiva corsie della traccia, cliccare sul pulsante Tipo Vista Sezione nell’elenco tracce e selezionare “Sezioni Off”. Se il pulsante è nascosto, lo si può rendere visibile nella finestra di dia- logo Controlli di Traccia – vedere “Personalizzare i controlli traccia” a pag. 481. Pulsante Tipo Vista Sezione.
78 Registrazione Registrare con effetti (solo Cubase) Normalmente, si registra il segnale audio pulito (dry) ag- giungendo effetti in modo non distruttivo durante la ripro- duzione (come descritto nel capitolo “Effetti Audio” a pag. 167). Tuttavia, Cubase permette anche d’aggiungere ef- fetti (e/o EQ) direttamente in registrazione. Per farlo, biso- gna aggiungere effetti in Insert e/o eseguire impostazioni d’EQ sul canale d’ingresso nel Mixer. Nota: ÖIn questo modo gli effetti diventano parte integrante dei file audio – non è possibile cambiare le impostazioni dell’effetto dopo la registrazione. Formato di registrazione Quando si registra con effetti è meglio impostare il formato di registrazione (risoluzione bit) a 32 bit virgola mobile. Ciò si esegue nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto nel menu Progetto. Si noti che non è assolutamente indispen- sabile – si può registrare con effetti anche a 24 o 16 bit; tuttavia il formato 32 Bit Float ha alcuni vantaggi: Registrando a 32 Bit Float, non si rischia il clipping (di- storsione digitale) nei file registrati. Ovviamente, ciò può essere evitato anche registrando a 24 o16 bit, ma occorre prestare più attenzione ai livelli. Internamente, Cubase processa l’audio a 32 Bit Float – registrando con lo stesso formato significa mantenere as- solutamente intatta la qualità audio. Questo perchè il processo nel canale d’ingresso (oltre a tutte le imposta- zioni di livello o EQ eseguite in esso) avviene a 32 Bit Float. Registrando a 16 o 24 bit, l’audio è convertito a quella risoluzione inferiore quando è scritto su file – con una possibile degradazione della qualità audio. Si noti, inoltre, che non importa a quale risoluzione audio reale lavora l’hardware audio. Anche se il segnale prove- niente dall’hardware audio è a 16 bit, il segnale sarà a 32 Bit Float una volta aggiunti gli effetti sul canale d’ingresso. Un esempio Questo esempio mostra come applicare l’effetto “SoftClip- per” in registrazione; è solo un esempio. Il concetto, tutta- via, è lo stesso per tutti gli effetti (o combinazioni d’effetti). 1.Configurare una traccia audio per la registrazione e se- lezionare il bus d’ingresso desiderato. E’ meglio attivare anche il monitoraggio, per sentire e verificare le impo- stazioni eseguite prima d’iniziare a registrare. Vedere “Monitoraggio in Cubase” a pag. 73. 2.Aprire il Mixer ed assicurarsi che sia visualizzata la ve- duta estesa. Per visualizzare la veduta estesa del Mixer, cliccare sull’icona freccia (“Mostra Mixer Esteso”) nel Pannello Comune, scegliere “Mostra Vista Estesa” dal submenu Finestra nel menu contestuale del Mixer o usare un tasto di comando rapido (si può definire nella finestra di dialogo Co- mandi Via Tastiera; vedere “Configurare i tasti di comando via tastiera” a pag. 490). 3.Trovare il canale d’ingresso (bus) dal quale si registra. Se i canali d’ingresso sono nascosti cliccare sul pulsante Mostra/Na- scondi Canali Ingresso a sinistra. 4.Verificare il livello d’ingresso (del segnale che entra nell’hardware audio) come descritto nel paragrafo “Impo- stare i livelli d’ingresso” a pag. 71 e regolare il livello della sorgente audio (se necessario). 5.Scorrere il menu a tendina Opzioni Viste del canale d’ingresso e selezionare “Insert”. Il menu a tendina Opzioni Viste si apre cliccando sul pulsante freccia si- tuato tra il fader del pannello ed il pannello esteso. Il pannello esteso del canale d’ingresso visualizza ora gli slot Insert. 6.Cliccare su uno slot Insert e selezionare un effetto dal menu a tendina che appare. Gli effetti disponibili sono ordinati in submenu – l’effetto SoftClipper è nel submenu “Distortion”.
79 Registrazione L’effetto è caricato ed attivato; inoltre, si apre automatica- mente il pannello di controllo dell’effetto. 7.Regolare a piacere i parametri dell’effetto. Per informazioni dettagliate sui parametri degli effetti vedere il manuale separato Plug-in Reference. 8.Una volta configurato l’effetto, si può verificare il livello del canale d’ingresso impostando gli indicatori in post-fa- der (vedere “Impostare i livelli d’ingresso” a pag. 71). Regolare il livello con il fader del canale d’ingresso (se necessario). 9.Attivare la registrazione. 10.Al termine è possibile riprodurre la traccia audio registrata. Come si può sentire, l’effetto applicato fa ora parte del file audio vero e proprio. 11.Per non registrare altro con lo stesso plug-in, disatti- varlo cliccando nello slot Insert e scegliendo “Nessun Effetto”. Specifiche di registrazione MIDI MIDI Thru Normalmente, lavorando in MIDI, si lascia attiva l’opzione MIDI Thru in Cubase e si seleziona Local Off sullo stru- mento(i) MIDI. In questo modo, tutto ciò che si suona mentre si registra si “riflette” di nuovo su uscita MIDI e ca- nale selezionato per la traccia di registrazione. 1.Assicurarsi che nella finestra Preferenze (pagina MIDI) sia attiva l’opzione “MIDI Thru Attivo”. 2.Abilitare alla registrazione la traccia(e) sulla quale si vuole registrare. I dati MIDI entranti sono “riflessi” di nuovo in uscita su tutte le tracce MIDI abilitata alla registrazione. ÖPer usare la funzione Thru di una traccia MIDI senza registrare, attivare invece il pulsante monitor della traccia. Ciò è utile, ad esempio, per provare vari suoni o suonare uno strumento VST in tempo reale senza registrare ciò che si sta suonando. Canale MIDI, ingresso e uscita Impostare il canale MIDI nello strumento La maggior parte dei synth MIDI possono riprodurre più suoni nello stesso momento, ciascuno su un canale MIDI diverso; è il segreto per riprodurre più suoni (basso, piano ecc.) dallo stesso strumento. Alcuni dispositivi (come i moduli sonori compatibili General MIDI) ricevono sempre i dati su tutti i 16 canali MIDI. Su uno strumento del genere non occorre eseguire particolari impostazioni. In altri stru- menti, invece, si devono usare i controlli del pannello fron- tale per configurare “Parti”, “Timbri” o simili in modo che ricevano i dati su un canale MIDI ciascuno. Per maggiori informazioni vedere il manuale dello strumento MIDI. Nominare le porte MIDI in Cubase Spesso ingressi e uscite MIDI sono visualizzati con nomi inutilmente lunghi e complicati. Tuttavia, si possono rino- minare le proprie porte MIDI con nomi più descrittivi: 1.Aprire la finestra di dialogo Impostazioni Periferica dal menu Periferiche. 2.Nell’elenco Periferiche scegliere MIDI Port Setup. Sono elencati ingressi ed uscite MIDI disponibili. In Windows, il disposi- tivo da scegliere dipende dal sistema. 3.Per cambiare il nome di una porta MIDI cliccare nella colonna “Mostra” e digitare un nuovo nome. Alla chiusura della finestra di dialogo, il nuovo nome appare nei menu a tendina Ingresso MIDI e Routing Uscita. Impostare l’ingresso MIDI nell’Inspector Gli ingressi MIDI delle tracce si selezionano nell’Inspector (la zona a sinistra dell’elenco tracce nella Finestra Pro- getto): 1.Se l’Inspector è nascosto, cliccare sul pulsante Mostra Inspector nella toolbar. 2.Selezionare la traccia(e) cliccando nell’elenco tracce. Per selezionare più tracce, premere [Shift] o [Ctrl]/[Command] e cliccare. L’Inspector mostra le impostazioni della prima traccia selezionata (per i dettagli vedere “L’ Inspector” a pag. 29). Pulsante Abilita la Registrazione. Pulsante Monitor.
80 Registrazione 3.Cliccare sul nome traccia nell’Inspector per essere si- curi che sia visibile la parte alta. 4.Scorrere il menu a tendina Routing Ingresso e selezio- nare un ingresso. Appaiono gli ingressi MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc. Selezionando “All MIDI Inputs” la traccia riceve i dati MIDI da tutti gli ingressi MIDI disponibili. Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un ingresso MIDI, esso è selezionato per tutte le tracce MIDI selezionate. Impostare canale e uscita MIDI Le impostazioni di canale e uscita MIDI determinano dove è inviato il MIDI registrato durante la riproduzione, ma sono anche importanti per l’opzione MIDI Thru in Cubase. Canale e uscita MIDI si possono selezionare nell’elenco tracce o nell’Inspector. La procedura che segue spiega come eseguire le impostazioni nell’Inspector, ma grosso modo si può fare la stessa cosa nell’elenco tracce. 1.Per selezionare la traccia(e) e visualizzare le imposta- zioni nell’Inspector, procedere come quando si seleziona un ingresso MIDI (vedere in precedenza). 2.Scorrere il menu a tendina Routing Uscita e selezio- nare un’uscita. Appaiono le uscite MIDI disponibili. Gli elementi del menu dipendono dal tipo d’interfaccia MIDI impiegata, ecc. Tenendo premuto [Alt]/[Option] e selezionando un’uscita MIDI, essa è selezionata per tutte le tracce MIDI selezionate. 3.Per selezionare un canale MIDI per la traccia usare il menu a tendina Canale. Impostando la traccia al canale MIDI “Qualsiasi”, ogni evento MIDI sulla traccia è inviato in uscita sul canale me- morizzato nell’evento stesso. In altre parole, il materiale MIDI è riprodotto sul canale(i) utilizzato dal di- spositivo d’ingresso MIDI (lo strumento MIDI suonato in registrazione). Selezionare una suono E’ possibile selezionare i suoni da Cubase istruendo il programma per l’invio dei messaggi Program Change e Bank Select al proprio dispositivo MIDI. Per farlo, usare i campi “Selettore Patch” e “Selettore Bank” nell’Inspector o nell’elenco tracce.