Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version
Have a look at the manual Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version online for free. It’s possible to download the document as PDF or print. UserManuals.tech offer 523 Steinberg manuals and user’s guides for free. Share the user manual or guide on Facebook, Twitter or Google+.
181 Effetti Audio Impostare il side-chain ÖAlcune combinazioni di tracce e ingressi side-chain potrebbero generare feedback continui e latenza aggiun- tiva. Se ciò dovesse verificarsi, le opzioni side-chain non saranno disponibili. Delay plug-in Le ripetizioni di un delay possono essere silenziate tramite segnali side-chain che vanno oltre una certa soglia. E’ possibile utilizzare questa caratteristica per creare il co- siddetto “ducking delay” per le voci. Supponendo di voler aggiungere un effetto delay che sia udibile solamente quando non è presente alcun segnale sulla traccia vocale, per fare ciò è necessario impostare un effetto delay che venga disattivato ogni volta che le voci ripartono nuova- mente. Procedere come segue: 1.Selezionare la traccia vocale. 2.Nel menu Progetto, selezionare “Duplica Tracce”. E’ ora possibile usare gli eventi vocali sulla seconda traccia per silenziare l’effetto delay. 3.Aprire la pagina Insert per la prima traccia vocale nell’Inspector e selezionare “PingPongDelay” dal menu a tendina “Effetti”. Si apre il pannello di controllo dell’effetto. 4.Nel pannello di controllo dell’effetto, effettuare le rego- lazioni desiderate e attivare il pulsante “Side-Chain”. Provare le diverse impostazioni dell’effetto per individuare quella che me- glio si adatta al proprio progetto. Per una descrizione dettagliata dei para- metri, riferirsi al manuale separato “Plug-in Reference”. 5.Nell’elenco tracce, selezionare la seconda traccia vo- cale. 6.Aprire il menu a tendina “Routing Uscita” e dal sotto- menu Side-Chain selezionare l’effetto PingPongDelay che è stato impostato per la traccia vocale. In questo modo, i segnali provenienti dalla seconda (duplicata) traccia vengono indirizzati verso l’effetto (e non terminano nel mix). A questo punto, ogni volta che i segnali sulla traccia vocale superano il valore soglia, il delay viene disattivato. Poichè la soglia per l’effetto delay è fissata, potrebbe essere neces- sario modificare il volume della traccia 2, in questo esem- pio, per essere certi che le parti vocali con volume basso o medio, silenzieranno comunque l’effetto delay. Plug-in di dinamica Effetti come compressori, expander o gate possono es- sere triggerati tramite segnali side-chain che vanno oltre una soglia specificata. Ci si può trovare in situazioni in cui si ha la necessità di ab- bassare il volume di uno strumento ogni volta che viene suonato un altro strumento (ad esempio abbassare il vo- lume di un basso durante i colpi di cassa di una batteria). Ciò può essere ottenuto applicando una compressione al segnale del basso ogni volta che i segnali di batteria sono presenti nella rispettiva traccia. Procedere come segue: 1.Selezionare la traccia di basso. 2.Aprire la pagina Insert nell’Inspector, fare clic su uno slot insert per aprire il menu a tendina degli effetti e, dal sotto-menu “Dynamics”, selezionare “Compressor”. L’effetto viene caricato all’interno dello slot e si apre il pannello di con- trollo dell’effetto. !Per una descrizione dettagliata dei plug-in che pos- siedono la funzionalità side-chain, riferirsi al manuale separato “Plug-in Reference”.
182 Effetti Audio 3.Effettuare le impostazioni desiderate per l’effetto (molto probabilmente queste impostazioni andranno co- munque regolate più avanti, in modo da trovare il giusto li- vello di compressione) e attivare il pulsante Side-Chain. 4.Selezionare la traccia di basso. 5.Aprire la sezione Mandate dell’Inspector, fare clic in uno slot send e dal sotto-menu Side-Chain, selezionare l’effetto “Compressor” creato per la traccia di basso. Mo- dificare il livello della Mandata. In questo modo, il segnale della cassa della batteria triggera il compres- sore sulla traccia di basso. A questo punto, quando viene riprodotto il progetto, il basso verrà compresso ogni volta che il segnale nella traccia della cassa di batteria supera il valore di soglia. Plug-in di Modulazione I segnali side-chain bypassano la modulazione LFO inte- grata e al posto di questa applicano una modulazione in base all’inviluppo del segnale side-chain. Poichè ciascun canale verrà analizzato e modulato separatamente, è possi- bile in questo modo creare incredibili effetti di modulazione stereo spaziali o surround. Si consiglia di sperimentare le varie funzioni per scoprire quello che sono in grado di of- frire! Drag&Drop e connessioni Side chain Quando viene trascinato (azione chiamata anche drag&drop) un effetto da uno slot di insert a un altro (nello stesso canale o tra canali diversi), avviene quanto indicato di seguito: Quando viene spostato un effetto all’interno di uno stesso ca- nale (ad esempio dallo slot 4 allo slot 6), le connessioni side chain vengono mantenute. Quando viene trascinato un effetto tra due canali differenti, le connessioni side chain non vengono mantenute. Quando viene copiato un effetto all’interno di un altro slot ef- fetto (nello stesso canale o in un altro), le connessioni side chain non verranno copiate ma andranno perse. Usare gli effetti esterni (solo Cubase) Benchè questo programma venga fornito con una sele- zione di plug-in VST eccellenti e sebbene vi sia in com- mercio una grandissima varietà di plug-in aggiuntivi, potreste voler utilizzare alcune unità effetto hardware, come ad esempio compressori a valvole, unità reverbero, echi a nastro vintage ecc. Impostando bus FX esterni, è possibile rendere le proprie unità esterne parte dello stu- dio virtuale di Cubase! Un bus FX esterno è una combinazione di uscite (send) e ingressi (return) sul proprio hardware audio, insieme ad al- cune impostazioni aggiuntive. Tutti i bus FX esterni creati, appariranno nel menu a tendina degli effetti e possono es- sere selezionati esattamente come si fa per gli effetti in- terni. La differeneza sta nel fatto che se viene selezionato un effetto esterno come effetto in insert su una traccia au- dio, l’audio verrà inviato all’uscita audio corrispondente, verrà processato dall’unità effetto hardware (sempre che questa sia stata collegata correttamente) e reinviato indie- tro attraverso l’ingresso audio specificato. ÖLa creazione e la gestione degli effetti esterni è de- scritta nel dettaglio nel capitolo “Connessioni VST: Con- figurazione bus ingresso e uscita” a pag. 13. Regolare gli effetti Editing degli effetti Tutti gli insert e le mandate (send) possiedono un pul- sante Edit (“e”). Facendo clic su di esso si apre il pannello di controllo dell’effetto, nel quale è possibile regolare le impostazioni dei parametri. I contenuti, la forma e l’aspetto del pannello di controllo di- pendono dall’effetto selezionato. Tuttavia, i pannelli di controllo di tutti gli effetti hanno un pulsante On/Off, un pulsante Bypass, pulsanti Read/Write per l’automazione (per automatizzare modifiche ai parametri di un effetto, ve- dere il capitolo “Automazione” a pag. 211), un menu a tendina con i preset e un menu a tendina di gestione dei preset, per salvare e caricare preset degli effetti. Alcuni plug-in possiedono anche un pulsante side-chain, vedere “Usare l’Ingresso Side-Chain” a pag. 180.
183 Effetti Audio Il pannello di controllo dell’effetto Rotary Si noti che tutti gli effetti possono essere editati usando un pannello di controllo semplificato (cursori orizzontali senza grafica). E’ possibile aprire questo pannello pre- mendo [Ctrl]/[Command]+[Alt]/[Option]+[Shift] e facendo clic sul pulsante “Edit” dell’effetto in send o dello slot. I pannelli di controllo degli effetti possono avere un’ampia varietà e combinazioni di manopole, cursori, pulsanti e curve grafiche. ÖGli effetti inclusi e i relativi parametri sono descritti nel dettaglio nel manuale separato “Plug-in Reference”. Se vengono editati i parametri per un effetto, queste im- postazioni sono salvate automaticamente con il progetto. E’ inoltre possibile salvare le impostazioni correnti come preset, vedere di seguito. I parametri degli effetti possono essere automatizzati – vedere il capitolo “Automazione” a pag. 211. Preset degli Effetti La gestione dei preset degli effetti in Cubase è molto ver- satile. In MediaBay – o con alcune limitazioni, all’interno della finestra di dialogo “Salva Preset” – è possibile asse- gnare attributi ai preset in modo da poterli organizzare e scorrerli secondo vari criteri. Cubase viene fornito con un ampio numero di preset traccia ed effetto, organizzati per categoria e pronti per l’uso. E’ anche possibile ascoltare in anteprima i preset degli effetti prima di caricarli e ciò con- sente di velocizzare considerevolmente il processo di ri- cerca del giusto preset per un determinato effetto. I preset degli effetti possono essere divisi nelle seguenti categorie principali: Preset VST per un plug-in. Si tratta di impostazioni dei parametri salvate, per uno specifico effetto. Preset Insert che contengono combinazioni per gli ef- fetti in insert. Questi possono contenere l’intero rack degli effetti insert, completo delle impostazioni per ciascun effetto, vedere “Salvare combinazioni di effetti in insert” a pag. 185. Selezionare preset degli effetti La maggior parte degli effetti VST plug-in viene fornita con un’ampia varietà di utili preset pronti all’uso. Il browser dei preset Per selezionare un preset effetto nel browser dei preset, procedere come segue: 1.Caricare un effetto, come insert in un canale, oppure all’interno di un canale FX. Viene visualizzato il pannello di controllo per l’effetto. 2.Fare clic nel campo preset in cima al pannello di con- trollo. Si apre il browser dei preset. E’ possibile anche aprire il browser dei preset dall’Ins- pector (pagina Insert) o dalla finestra “Impostazione Ca- nale”. 3.Selezionare il preset desiderato dall’elenco. 4.Avviare la riproduzione per ascoltare un’anteprima del preset selezionato. Passare semplicemente da un preset all’altro finchè non si trova il suono giusto. Potrebbe essere utile azionare la riproduzione in ciclo su una se- zione, in modo da poter comparare più facilmente diverse impostazioni di preset. 5.Doppio-clic sul preset desiderato (o clic al di fuori del browser dei preset) per applicare il preset. Per ritornare al preset selezionato quando è stato aperto il browser dei preset, fare clic sul pulsante “Ripristina”.
184 Effetti Audio E’ possibile anche aprire il browser dei preset facendo clic sul pulsante “SoundFrame” alla destra del campo pre- set e selezionando “Carica Preset” dal menu a tendina di gestione dei preset. La gestione dei preset per i plug-in VST 2 è legger- mente diversa, vedere “Preset delle versioni precedenti di effetti VST” a pag. 185. La sezione Browser Il browser dei preset contiene le seguenti sezioni: La sezione “Ricerca & Visualizza” (visualizzata di default) elenca i preset disponibili per l’effetto selezionato. La sezione Filtro (visualizzata quando si fa clic sul pul- sante “Categorie”) mostra gli attributi dei preset disponi- bili, per l’effetto selezionato. Se per i preset effetto non sono stati specificati attributi, la colonna sarà vuota. Se sono stati assegnati degli attributi a un preset per questo ef- fetto, si può fare clic sull’attributo nella rispettiva colonna (Category, Style etc.), per filtrare tutti i preset che non corrispondono agli attributi selezionati. Se si attiva anche il pulsante “Mostra Posizione”, viene visualizzata la sezione “Browser & Filtro”, che consente di specificare la cartella contenente i preset, all’interno della quale cercare i file preset. Salvare i preset degli effetti E’ possibile salvare le proprie impostazioni per gli effetti sottoforma di preset, per utilizzi futuri (ad esempio in altri progetti): 1.Fare clic sul pulsante SoundFrame per aprire il menu a tendina di gestione dei preset. 2.Selezionare “Salva Preset…” dal menu a tendina. Si apre la finestra di dialogo in cui salvare le impostazioni correnti sotto- forma di preset. 3.Nel campo “Nome File” nella parte inferiore della fine- stra di dialogo “Salva Preset”, inserire un nome per il nuovo preset. Se si desidera assegnare degli attributi al preset, fare clic sul pulsante “Tag Editor”. Fare clic nella colonna “Valore” per selezionare un’etichetta appropriata per una o più delle categorie disponibili nella colonna “Attributo”. Per ul- teriori informazioni sulla gestione dei preset e sul Tag Editor, vedere il ca- pitolo “MediaBay” a pag. 297. 4.Fare clic su “OK” per salvare il preset e per uscire dalla finestra di dialogo. I preset-utente sono salvati alla seguente posizione: Win: Documents and Settings/User name/Application data/ VST3 presets\ Mac: Users//Library/Audio/Presets// Non è possibile modificare le cartelle di default, ma si pos- sono comunque aggiungere ulteriori sotto-cartelle all’in- terno delle singole cartelle dei preset effetto.
185 Effetti Audio Preset delle versioni precedenti di effetti VST Come già affermato in precedenza, in Cubase è possibile utilizzare qualsiasi plug-in VST 2.x. Per una descrizione su come aggiungere plug-in VST, vedere “Installare e gestire effetti plug-in” a pag. 186. Quando viene aggiunto un plug-in VST 2, tutti i relativi pre- set precedentemente salvati, saranno presenti nel vecchio formato FX program/bank (.fxp/.fxb). E’ possibile importare tali file, ma la gestione dei preset sarà leggermente diversa. Non sarà possibile utilizzare le nuove funzionalità come ad esempio il Tag editor, finchè i vecchi preset “.fxp/.fxb” non sono stati convertiti in preset VST 3. Se vengono salvati dei nuovi preset per i plug-in VST 2 inclusi, questi verranno au- tomaticamente salvati nel nuovo formato “.vstpreset”. Importare e convertire file FXB/FXP Per importare file .fxp/.fxb, procedere come segue: 1.Caricare un qualsiasi effetto VST 2 installato nel pro- prio sistema e fare clic sul pulsante SoundFrame per aprire il menu a tendina di gestione dei preset. 2.Selezionare “Importa FXB/FXP…” dal menu a tendina. Questa voce del menu è disponibile solamente per plug-in VST 2. 3.Nella finestra di dialogo che si apre, individuare il file .fxp e fare clic su “Apri”. Se viene caricato un banco (.fxb), questo andrà a sostituire il set corrente di programmi effetto. Se viene caricato un programma singolo, questo sostituirà solamente il programma effetto correntemente selezionato. Si noti che tali file esistono solamente se sono stati creati dei propri preset .fxp/.fxb con una versione di Cubase precedente (o con qualsiasi altra applicazione VST 2). 4.Dopo avere importato i file, è possibile convertire l’elenco dei programmi effetto correnti, in preset VST se- lezionando “Converti Lista Program su VST Presets” dal menu a tendina di gestione dei preset. Dopo la conversione, i preset saranno disponibili nel browser dei preset e tramite il Tag Editor sarà possibile aggiungere attributi e ascoltare in anteprima i preset. I nuovi preset convertiti verranno salvati nella cartella VST3 Preset. Salvare combinazioni di effetti in insert E’ possibile salvare l’intero rack di effetti in insert per un canale, insieme a tutte le impostazioni dei parametri, sot- toforma di preset Insert. I preset insert possono essere applicati a tracce audio, strumento, canale FX o gruppo. Ciò funziona come segue: 1.Selezionare la traccia desiderata nell’elenco tracce e aprire la sezione Insert dell’Inspector. 2.Caricare una combinazione di effetti in insert e modifi- carne i parametri (o selezionare preset effetto) per ciascun effetto. 3.In cima alla pagina Insert, fare clic sul pulsante Sound- Frame per aprire il menu a tendina di gestione dei preset per gli insert e selezionare “Memo Preset”. Ciò può essere fatto anche dalla finestra Impostazione Canale, usando il pulsante SoundFrame in cima alla sezione Insert. 4.Digitare il nome del preset nella finestra di dialogo che compare. !Tutti i preset VST 2 possono essere convertiti in pre- set VST 3.
186 Effetti Audio 5.Selezionare la traccia (audio/gruppo/strumento/ca- nale fx) alla quale si desidera applicare il nuovo preset, e fare clic sul relativo pulsante SoundFrame. Come si può osservare, il nuovo preset è ora disponibile in cima al menu a tendina. 6.Selezionare il preset creato dal menu a tendina. Gli effetti vengono caricati all’interno degli slot di insert della nuova trac- cia e si aprono i pannelli di controllo di tutti gli effetti. Si noti che quando vengono caricati preset con combi- nazioni di effetti in insert, tutti i plug-in precedentemente caricati per quella traccia vengono rimossi, sia che quegli slot siano utilizzati o meno nel preset. In altre parole, salvare un preset insert, significa salvare lo stato di tutti gli slot di insert. E’ possibile usare il menu a tendina di gestione dei pre- set per salvare le proprie impostazioni sottoforma di pre- set o per rinominare o eliminare il preset corrente. Estrarre impostazioni relative agli effetti in insert da preset traccia E’ possibile estrarre gli effetti usati in una traccia preset e caricarli all’interno del proprio “rack” di insert: Selezionare “Dal Preset Traccia…” nel menu a tendina di gestione dei preset per aprire una finestra di dialogo in cui vengono mostrate tutte le tracce preset. Selezionare una voce dall’elenco per caricare gli effetti usati nel preset traccia. I preset traccia sono descritti nel capitolo “Preset Traccia” a pag. 311. Installare e gestire effetti plug-in Cubase supporta due formati di plug-in; il formato VST 2 (con estensione del nome file “.dll” su PC e “.VST” su Mac) e il formato VST 3 (estensione “.vst3” su entrambe le piattaforme). I formati sono gestiti in maniera differente per quanto riguarda l’installazione e l’organizzazione. Installare plug-in VST aggiuntivi Installare plug-in VST 3 sotto Mac OS X Per installare un plug-in VST 3.x sotto Mac OS X, chiu- dere Cubase e trascinare il file plug-in all’interno di una delle seguenti cartelle: /Library/Audio/Plug-Ins/VST3/ Ciò è possibile solo se si è amministratori di sistema. I plug-in installati in questa cartella saranno disponibili per tutti gli utenti, per tutti i programmi che li supportano. Users/Username/Library/Audio/Plug-Ins/VST3/ “Username” è il nome usato per effettuare il log-in nel computer (il modo più semplice per aprire questa cartella consiste nell’andare alla propria cartella “Home” e usare il percorso /Library/Audio/Plug-Ins/VST/ da quel punto). I plug-in installati in quella cartella sono disponibili solo per l’utente con quel particolare username. Quando viene lanciato nuovamente Cubase, i nuovi effetti compariranno nei menu a tendina degli effetti. Nel proto- collo VST 3, la categoria degli effetti, la struttura in sotto- cartelle ecc. sono integrati e non possono essere modifi- cati. Gli effetti compariranno semplicemente nelle cartelle delle categorie assegnate nel menu a tendina degli effetti. Installare plug-in VST 2.x sotto Mac OS X Per installare un plug-in VST 2.x sotto Mac OS X, chiu- dere Cubase e trascinare il file del plug-in in una delle se- guenti cartelle: /Library/Audio/Plug-Ins/VST/ Ciò è possibile solo se si è amministratori di sistema. I plug-in installati in questa cartella saranno disponibili per tutti gli utenti, per tutti i programmi che li supportano. !I plug-in in formato Mac OS 9.X non possono essere usati.
187 Effetti Audio Username/Library/Audio/Plug-Ins/VST/ “Username” è il nome usato per effettuare il log-in nel computer (il modo più semplice per aprire questa cartella consiste nell’andare alla propria cartella “Home” e usare il percorso /Library/Audio/Plug-Ins/VST/ da quel punto). I plug-in installati in quella cartella sono disponibili solo per l’utente con quel particolare username. Quando viene lanciato nuovamente Cubase, i nuovi effetti compariranno nei menu a tendina degli effetti. ÖSe un effetto plug-in possiede una propria applica- zione di installazione, si consiglia di usarla. Come regola generale, si consiglia di leggere sempre i file readme o la documentazione prima di installare un nuovo plug-in. Installare un plug-in VST 3 sotto Windows Sotto Windows, i plug-in VST 3 vengono installati trasci- nando i file (con estensione “.vst3”) all’interno della cartella vst3 nella cartella di Cubase. Quando viene lanciato nuova- mente Cubase, i nuovi effetti compariranno nei menu a ten- dina degli effetti. Nel protocollo VST 3, la categoria degli effetti, la struttura in sotto-cartelle ecc. sono integrati e non possono essere modificati. Gli effetti compariranno sempli- cemente nelle cartelle delle categorie assegnate nel menu a tendina degli effetti. Installare un plug-in VST 2 sotto Windows Sotto Windows, i plug-in VST 2.x vengono installati trasci- nando i file (con estensione “.dll”) all’interno della cartella Vstplugins nella cartella di Cubase, o all’interno della car- tella Shared VST Plug-in – vedere di seguito. Quando viene lanciato nuovamente Cubase, i nuovi effetti compa- riranno nei menu a tendina degli effetti. ÖSe un effetto plug-in possiede una propria applica- zione di installazione, si consiglia di usarla. Come regola generale, si consiglia di leggere sempre i file readme o la documentazione prima di installare un nuovo plug-in. Organizzare i plug-in VST 2 Se si possiede un elevato numero di plug-in VST 2, averli tutti in un unico menu a tendina all’interno del programma potrebbe diventare ingestibile. Per questa ragione, i plug- in VST 2 installati con Cubase sono posizionati in appro- priate sotto-cartelle, a seconda del tipo di effetto.Sotto Windows, è possibile organizzare i plug-in VST spostando, aggiungendo o rinominando le sottocartelle che si trovano all’interno della cartella Vstplugins. Quando si lancia il programma e si apre un menu a tendina degli effetti, le sotto-cartelle vengono rappresentate da sotto-menu, organizzati se- condo un ordine gerarchico, ciascuno dei quali elenca i plug-in all’in- terno della sotto-cartella corrispondente. Sotto Mac OS X, non è possibile modificare l’organizza- zione gerarchica dei plug-in VST integrati. Tuttavia, è possibile sistemare qualsiasi plug-in aggiuntivo che è stato in- stallato (nelle cartelle /Library/Audio/Plug-Ins/VST/, vedere di seguito) in- serendoli all’interno di sotto-cartelle. Nel programma, le sotto-cartelle saranno rappresentate da sotto-menu, ciascuno dei quali riporterà l’elenco dei plug-in nella sotto-cartella corrispondente. Effetti provenienti dalle versioni precedenti di Cubase La cartella Legacy nel DVD del programma, contiene ef- fetti provenienti dalle versioni precedenti di Cubase. Il motivo principale per cui installare questi plug-in più vecchi, è la retro-compatibilità, la quale consente di im- portare vecchi progetti di Cubase ottenendo sempre le corrette configurazioni degli effetti. La finestra “Informazioni sui Plug-in” Nel menu Periferiche, si trova una voce chiamata “Informa- zioni sui Plug-In”. Se viene selezionata, si apre una finestra di dialogo che elenca tutti i plug-in VST compatibili dispo- nibili nel proprio sistema (inclusi i VST Instrument), in- sieme a tutti i plug-in MIDI.
188 Effetti Audio Gestire e selezionare i plug-in VST Per visualizzare tutti i plug-in VST disponibili, aprire la pa- gina “VST PlugIns”. Per abilitare un plug-in (renderlo selezionabile), inserire la spunta sulla colonna di sinistra. Nei menu degli effetti appariranno solamente i plug-in abilitati. La colonna “Istanze” indica quante istanze del plug-in sono correntemente in uso in Cubase. Facendo clic su questa colonna per un plug-in che è già in uso, si apre un piccolo display che mostra esattamente dove ciascun plug-in è cor- rentemente utilizzato. ÖUn plug-in potrebbe essere in uso anche se non è abi- litato nella colonna di sinistra. Può capitare ad esempio di aver aperto un progetto contenente degli ef- fetti che al momento sono disabilitati nel menu. La colonna di sinistra de- termina soltanto se il plug-in sarà o meno visibile nei menu degli effetti. Tutte le colonne possono essere ridimensionate, trasci- nando i rispettivi divisori di fianco alle intestazioni delle co- lonne. Le altre colonne mostrano le seguenti informazioni riguar- danti ciascun plug-in: Pulsante “Aggiorna” Facendo clic su questo pulsante, Cubase esegue una nuova scansione delle cartelle VST selezionate per ag- giornare le informazioni riguardanti i plug-in. Pulsante VST 2.x Plug-in Paths Questo comando apre una finestra di dialogo in cui ven- gono mostrati i percorsi correnti in cui si trovano i plug-in VST 2.x. Si possono aggiungere/rimuovere le posizioni delle cartelle, usando i relativi pulsanti “Aggiungi”/“Ri- muovi”. Facendo clic su “Aggiungi”, si apre una finestra di dialogo, in cui è possibile selezionare una posizione all’in- terno delle cartelle. La cartella “shared” plug-in (solo Windows e VST 2.x) E’ possibile definire un cartella VST 2.x plugin “shared” (condivisa). Questo consente ad altri programmi che sup- portano questo standard, di poter utilizzare i plug-in VST 2.x. Per definire una cartella shared, selezionare una cartella dall’elenco e fare clic sul pulsante “Set As Shared Folder” nella finestra di dialogo “VST 2.x Plug-in Paths”. Esportare file di informazioni sui plug-in E’ possibile salvare informazioni sui plug-in sottoforma di file .xml, ad esempio per scopi di archiviazione o per risol- vere dei problemi. La funzione Esporta è disponibile per plug-in VST, MIDI e Audio Codec. Procedere come segue: 1.Clic-destro sulla pagina desiderata nella finestra “Infor- mazioni sui plug-in” (per plug-in VST, MIDI o Audio Co- dec), per aprire il menu contestuale e selezionare “Esporta”. Si apre una finestra di dialogo. 2.Nella finestra specificare un nome e una posizione in cui posizionare il file di esportazione delle informazioni sui plug-in e fare clic su “OK” per esportare il file. Il file informazioni dei plug-in contiene informazioni ri- guardanti i plug-in correntemente installati, sulle relative versioni, sul produttore ecc. Il file .xml può quindi essere aperto in qualsiasi applica- zione editor che supporti il formato xml. Colonna Descrizione Nome Il nome del plug-in. Produttore Il produttore del plug-in. File Mostra il nome completo del plug-in (con relativa estensione). Categoria Indica la categoria di ciascun plug-in (come ad esempio VST Instrument, FX Surround, ecc.). Versione Mostra la versione del plug-in. SDK Mostra con quale versione del protocollo VST il plug-in è compatibile. Latenza Mostra il ritardo (in campioni) che verrà introdotto se usato come Insert. Questo viene automaticamente compensato da Cubase. Ingressi Side ChainMostra il numero di ingressi side-chain per un plug-in. I/O Questa colonna mostra il numero di ingressi e uscite per cia- scun plug-in. Percorso Il percorso e il nome della cartella in cui il file del plug-in si trova.
190 VST Instrument e Tracce Instrument Introduzione I VST Instrument sono sintetizzatori software (o altre sor- genti sonore) contenuti all’interno di Cubase. Questi ven- gono riprodotti internamente via MIDI. E’ possibile aggiungere effetti o EQ ai VST Instrument, esattamente come per le tracce audio. Alcuni VST Instrument sono forniti con Cubase, altri pos- sono essere acquistati separatamente da Steinberg e da altri produttori. ÖQuesto capitolo descrive le procedure generali per impostare e utilizzare i VST Instrument. ÖA seconda della versione di VST con la quale l’Instru- ment è compatibile, potrebbe essere visualizzata un’icona vicino al suo nome, vedere “I VST 3” a pag. 168. I VST Instrument inclusi e i relativi parametri sono descritti nel docu- mento PDF separato “Plug-in Reference”. Canali VST Instrument e Tracce Instrument Cubase consente di utilizzare i VST Instrument in due modi differenti: Attivando gli instrument nella finestra VST Instrument. Viene creato in questo modo un canale VST Instrument, che può essere suonato da uno (o più) tracce MIDI indirizzate verso di esso. Creando Tracce Instrument. Le tracce instrument sono una combinazione di un VST Instrument, un canale instrument e una traccia MIDI. E’ possibile riprodurre e registrare note MIDI direttamente da questa traccia. Entrambi i metodi hanno i propri vantaggi e dovrebbero essere scelti a seconda di ciò che meglio si adatta alle proprie esigenze. Le sezioni che seguono descrivono i due diversi approcci. Canali VST Instrument E’ possibile accedere a un VST Instrument da dentro Cu- base, creando un canale VST Instrument e associndo que- sto canale con una traccia MIDI. Procedere come segue: 1.Nel menu Periferiche, selezionare “VST Instrument”. Si apre la finestra VST Instrument. 2.Fare clic su uno slot vuoto per aprire il menu a tendina dei VST instrument e selezionare l’instrument desiderato. 3.Viene quindi chiesto se si intende creare una traccia MIDI associata, collegata al VST Instrument. Crearla. L’instrument viene caricato e attivato e si apre il relativo pannello di con- trollo. Viene aggiunta all’elenco tracce una traccia MIDI con il nome dell’instrument. l’uscita di questa traccia viene indirizzata all’instrument. Nella finestra di dialogo Preferenze (pagina VST–Plug-in), si può specificare cosa accade quando viene caricato un VST instrument in uno slot. Aprire il menu a tendina “Crea traccia MIDI quando carica VSTi” e selezionare una delle opzioni disponibili: Selezionando “Sempre”, viene sempre creata una traccia MIDI corrispondente. Selezionando “Non”, non viene mai creata una traccia e viene caricato solo l’instrument. Selezionare “Chiedi sempre a” se si desidera poter scegliere se verrà o meno creata una traccia ogni volta che si carica un instrument. E’ anche possibile utilizzare i modificatori per specificare ciò che accade quando viene caricato un VST instrument (sovrascrivendo le impostazioni definite nella finestra Pre- ferenze): Tenendo premuto [Ctrl]/[Command] mentre si seleziona un VST Instrument per uno slot, viene automaticamente creata una traccia MIDI corrispondente, con il nome dell’instrument. Tenendo premuto [Alt]/[Option] mentre si seleziona un VST Instrument per uno slot, non vengono create tracce MIDI rela- tive all’instrument.