Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version
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571 Note aggiuntive e formattazione pause Gruppi irregolari I valori mostra quantizzazione regolari non si applicano a divisioni che non siano terzine. Per creare quintine, settine, ecc., seguire le istruzioni che seguono. Per creare gruppi irregolari ci sono due metodi: Con un’alterazione permanente dei dati MIDI. E’ il metodo di disegno usato per costruire da zero il gruppo. Non richiede posizioni delle note prima che sia creato il gruppo irregolare. Con un mostra quantizzazione. E’ il metodo che si usa quando il gruppo irregolare è registrato e riprodotto come desiderato ma non è visualizzato correttamente. In realtà, nel primo caso, si eseguono alterazioni perma- nenti e si definiscono valori mostra quantizzazione, tutto in una volta. Nel secondo caso, si eseguono solo imposta- zioni mostra quantizzazione. Con modifica permanente dei dati MIDI 1.Inserire le note che costituiscono il gruppo irregolare. In genere, sono 5, 7 o 9. Se il gruppo irregolare contiene pause, lasciare lo spazio necessario, ma assicurarsi che il valore mostra quantizzazione corrente ne consenta la visione. Cinque note da 1/16 in fase di conversione in una quintina. 2.Selezionare tutte le note che costituiscono il gruppo. 3.Selezionare “Crea N-Gruppi Irregolari” dal menu Parti- ture. Si apre la finestra di dialogo Gruppi Irregolari. 4.Impostare il tipo di gruppo irregolare nel campo Tipo. “5” rappresenta un quintina, “7” una settina, ecc. 5.Impostare la durata dell’intero gruppo irregolare nel campo “Su”.6.Se serve, attivare l’opzione Cambia Lunghezza. Facendolo, Cubase altera la durata di tutte le note, in modo che siano esattamente al valore nota indicato dal gruppo irregolare. Non facendolo, le durate delle note esistenti non sono influenzate in alcun modo. 7.Se sopra il gruppo irregolare si vuole una scritta di- versa da quella standard, inserirla nel campo “Testo”. La scritta standard è il numero nel campo Tipo. Se il gruppo è sotto un tratto d’unione (vedere “Opzioni visive Gruppi irregolari” a pag. 572) la scritta è collocata appena sopra. Se non c’è il tratto d’unione, la scritta si trova a metà di una parentesi. 8.Cliccare Definisci. Appare il gruppo irregolare. Le note sono ora spostate alle posizioni del gruppo e la loro durata potrebbe essere cambiata. 9.Se necessario, editare durate e altezze delle note nel gruppo irregolare. Si possono anche eseguire varie impostazioni sull’aspetto del gruppo ir- regolare – vedere in seguito. Senza una modifica permanente dei dati MIDI 1.Selezionare le note nel gruppo irregolare. In questo caso, le note sono riprodotte correttamente, ma non appaiono in un gruppo irregolare (ancora). 2.Selezionare “Crea N-Gruppi Irregolari” dal menu Parti- ture per aprire la finestra di dialogo Gruppi Irregolari. 3.Eseguire le impostazioni nella finestra, come descritto in precedenza. 4.Cliccare Quantizza. Ora il gruppo è visualizzato correttamente. Si possono eseguire imposta- zioni aggiuntive sull’aspetto del gruppo, come descritto in seguito. 5.Se necessario, regolare le note. Editare le impostazioni dei gruppi irregolari 1.Doppio-clic sulla scritta sopra il gruppo irregolare per aprire la finestra di dialogo Gruppi Irregolari. 2.Regolare l’impostazione Testo. !Durate e posizioni in un gruppo irregolare si editano meglio nella linea Info. Doppio-clic qui.
572 Note aggiuntive e formattazione pause 3.Cliccare Applica. Le modifiche sono applicate al gruppo, senza influenzare tipo o durata del gruppo irregolare. Raggruppamento Se il gruppo irregolare dura un quarto o è più corto, le note sono automaticamente unite in un gruppo da una tratto d’unione. Se il gruppo irregolare è più lungo, si deve eseguire il raggruppamento a mano. Per i dettagli, vedere “Gruppi di note” a pag. 563. Opzioni visive Gruppi irregolari Nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto, sotto-pa- gina Stile di Notazione (categoria “Gruppi Irregolari”), ci sono le seguenti opzioni per i gruppi irregolari: Opzione Descrizione Parentesi dei Gruppi IrregolariPer questa opzione sono possibili tre impostazioni: – No: I gruppi non hanno mai parentesi. – Sempre: I gruppi hanno sempre parentesi. – …lato testa: Le parentesi appaiono solo quando i gruppi irregolari sono visualizzati sul “lato testa”. Mostra valori Gruppi Irregolari su Tratti UnioneSe attiva, i gruppi appaiono sul lato tratto d’unione delle note invece che sul lato testa della nota. Elimina le Ter- zine RicorrentiSe attiva, e ci sono più gruppi dello stesso tipo nella stessa misura, solo il primo è visualizzato come un gruppo irregolare. Mostra Accollature Gruppi Irregolari come “Legature”Se attiva, le parentesi del gruppo è in stile legatura” (arro- tondata).
574 Lavorare con i simboli Presentazione capitolo Questo capitolo spiega: Cosa sono i vari tipi di simboli. Come inserire ed editare i simboli. I dettagli sui simboli speciali. Premessa: i vari layer Una pagina di spartito è sempre costituita da fino a tre layer – il layer nota, il layer di layout ed il layer di progetto. Quando si aggiungono i simboli, essi sono inseriti in uno di questi layer, in base al tipo di simbolo. I simboli che si riferi- scono alle note – accenti, segni dinamici, legature, testi, ecc. – sono collocati nel layer nota. Altri simboli – ripeti- zione, segni di prova, alcuni tipi di scritte, ecc. – possono essere collocati nel layer di layout (che è singolo per ogni layout) o nel layer di progetto (comune per tutti i layout). Simboli del layer nota Vediamo prima i simboli nel layer nota; ce ne sono di tre tipi: Simboli nota. Essi sono legati ad una singola nota. Esempi di simboli nota sono accenti e testi. Spostando la nota, il simbolo si muove con essa. Lo stesso vale se si taglia la nota e poi la si incolla; il simbolo è tagliato e incollato insieme alla nota. Simboli dipendenti dalla nota. Solo pochi simboli fanno parte di questa categoria (linee d’arpeggio, ad esempio). Si comportano un po’ come gli ornamenti (vedere “Ornamenti” a pag. 570). Essi precedono sempre una nota o un accordo. Se nel penta- gramma dopo di essi non c’è una nota, questi simboli scompa- iono. Tutti gli altri simboli layer nota (tempo, dinamiche, accordi, ecc.). Le relative posizioni sono riferite alla misura. (In qualsiasi modo si editino le note, questi simboli non ne sono influenzati). Tuttavia, le loro posizioni sono fisse all’interno di una misura. Per esempio, modificando la spaziatura delle misure lungo la pagina, (vedere “Impostare il numero di misure nella pagina” a pag. 626) si influenzano le posizioni di questi simboli. Simboli del layer layout Vengono ora esaminati i simboli del layer layout. Il layer layout non è salvato singolarmente per ogni traccia, come gli altri simboli. E’ invece comune ad una serie di tracce. Spieghiamolo con un esempio: Ci sono quattro tracce che costituiscono un quartetto d’archi; si editano tutte nello stesso momento, inserendo i simboli nello spartito (sia quelli di layer nota che i simboli di layer layout). Supponiamo ora di chiudere l’Editor delle Partiture a aprire solo una delle tracce per l’editing. Tutti i simboli del layer nota sono ancora nelle stesse posizioni, ma simboli del layer layout sono scomparsi! Non c’è da preoccuparsi; chiudere di nuovo l’editor ed aprire tutte le quattro tracce per l’editing: i simboli sono ritornati. Si può intuire cosa sia accaduto: i simboli del layer layout fanno parte di una entità più grande, denominata … “layout” ed un layout è qualcosa che è memorizzato non per una traccia, ma per un gruppo di tracce. Ogni volta che si pare per l’editing la stessa combinazione di tracce, si ha lo stesso layout. Ci sono anche altre cose che fanno parte di un layout – ol- tre ai simboli nel layer layout, vedere il capitolo “Lavorare con i layout” a pag. 612. Simboli del layer di progetto I simboli del layer di progetto sono simboli layout presenti in tutti i layout. Il layer di progetto ha i simboli situati nella pagina Progetto, oltre ai tipi di stanghetta della misura e agli offset del numero misura. Usando i simboli del layer di progetto in combinazione con la modalità Arranger, si può fare in modo che la riprodu- zione in Cubase segua lo spartito – ripetizioni, Da Capo e finali sono riprodotti adeguatamente, consentendo all’utente di sentire le parti come se fossero suonate da musicisti dal vivo. Simboli del layer Layout Simboli del layer nota
575 Lavorare con i simboli Perchè tre layer? I motivi di questa divisioni in tre layer sono vari: Molti dei simboli in un layer layout si possono estendere a più pentagrammi oppure, per altri motivi, ha più senso pensarli come appartenenti ad un determinato gruppo di tracce. Il layer layout layer è solo una parte del concetto più grande di layout. I layout permettono di estrarre facilmente le parti da un intero spartito ed eseguire una formattazione automatica. Ciò è descritto nel capitolo “Lavorare con i layout” a pag. 612. In genere, si visualizzano alcuni simboli – segni di ritornello, fi- nali, nomi spartito, ecc. – per tutti i layout in uno spartito. Per fare ciò, inserirli nel layer del progetto. Dalla sezione “Simboli disponibili” a pag. 576 in poi, sono descritti i simboli che fanno parte dei vari layer. Inspector dei simboli Per visualizzare l’Inspector dei simboli, fare clic sul pul- sante Mostra Simboli nella toolbar. Personalizzare l’Inspector dei simboli Si può personalizzare l’aspetto dell’Inspector dei simboli mostrando/nascondendo le pagine e specificando il loro ordine nell’Inspector. Mostrare/nascondere le pagine dell’Inspector dei simboli Con un clic-destro su una pagina nell’Inspector, appare un menu contestuale. Qui si può direttamente inserire (mostrare) o togliere (nascondere) la spunta a piacere per gli elementi dell’Inspector. Dalla metà inferiore del menu è possibile anche scegliere varie configurazioni preset. Per vedere tutte le pagine Simboli dell’Inspector, selezionare “Mostra Tutto”. Finestra di dialogo Inspector Setup Con un clic-destro su una finestra chiusa nell’Inspector e selezionando “Impostazioni…” dal menu contestuale, si apre una finestra di dialogo. In questa finestra è possibile stabilire dove collocare le varie pagine nell’Inspector e sal- vare/richiamare diverse configurazioni dell’Inspector stesso. Finestra Impostazioni dell’Inspector dei simboli. La finestra è divisa in due colonne. Quella sinistra indica le pagine correnti visibili nell’Inspector e la colonna destra mostra le pagine correnti nascoste. Per cambiare lo stato mostra/nascondi corrente, sele- zionare gli oggetti in una colonna e usare i pulsanti freccia al centro della finestra per spostarli nell’altra colonna Le modifiche si riflettono direttamente nell’editor. E’ possibile cambiare l’ordine delle pagine (visibili) nell’In- spector dei simboli con i pulsanti Sposta Su e Sposta Giù. Le modifiche si riflettono direttamente nell’Editor delle Partiture. Per tor- nare alle impostazioni di default dell’Inspector, fare clic-destro su una delle pagine e selezionare “Default” dal menu contestuale. Inspector “personalizzato”. Cliccando sul pulsante Salva (l’icona floppy-disk) nella sezione Preset, si può dare un nome alla configurazione corrente e salvarla in un preset. Per rimuovere un preset, selezionarlo e cliccare sull’icona Cestino. Le configurazioni salvate si possono selezionare dal menu a tendina Preset nella finestra di dialogo, o diretta- mente dal menu contestuale dell’Inspector.
576 Lavorare con i simboli Lavorare con le tavolozze dei simboli Si può aprire qualsiasi sezione dell’Inspector in tavolozze dei simboli separate. Aprire le pagine in tavolozze 1.Clic-destro su uno dei simboli della pagina desiderata nell’Inspector. Si noti che si deve eseguire un clic-destro su un simbolo. Facendo clic- destro sull’intestazione di una pagina si apre un altro menu contestuale, vedere sopra. 2.Selezionare “Apri Come Palette” dal menu conte- stuale che appare. La pagina selezionata appare in una tavolozza. Spostare e gestire le tavolozza Le tavolozze si usano come una qualsiasi altra finestra, quindi è possibile: Spostare una tavolozza in un’altra posizione, trasci- nando la barra del titolo. Chiuderla cliccando sul suo box di chiusura.Inoltre, si può scegliere se visualizzare la tavolozza in oriz- zontale o verticale, con un clic-destro e selezionando “Al- terna” dal menu contestuale che appare. Simboli disponibili Le figure seguenti mostrano tutti i simboli disponibili. Essi sono indicati nelle tavolozze e le didascalie presentano in- formazioni aggiuntive sui simboli. Tavolozza “Perferiti” Tavolozza “Tonalità”. Tavolozza “Chiavi”. Tavolozza “Ind. Tempo”. Tavolozza “Simboli Accordi”.
577 Lavorare con i simboli Tavolozza “Simboli di Chitarra”. Tavolozza “Chiavi ecc.”. Tavolozza “Simboli di Nota”. Questi simboli sono sempre legati a una nota.Tavolozza “Dinamiche”. Tavolozza “Linea/Trillo”. Si noti che i simboli arpeggio, indicazione mano e strumentali sono tutti “nota-dipendenti”! Modifica ChiaveModifica indicazione tempo Modifica Tonalità (e/o display modifica trasposizione) Archetto suPizzicato Tremolo Pos. pollice Charl. chiuso Charl. aperto Staccato Accento Stop Stop Glissando Glissando Doit Articolazione StaccatoStaccato Tenuto Staccato Archetto giù Tremolo Accento Staccato Parlato Fall ArticolazioneAccento Smorzato Tremolo Accento Stop Nota a rombo Fall Articolazione StaccatoAccento Staccato Portamento Bezier Diminuendo Crescendo Crescendo dinamico “Doppio” cresc./dim. Leg. portamento su Leg. portamento giù Legatura valore su Legatura valore giùDinamiche Arpeggio Arpeggio Indicazione mano Arpeggio Strum Indicazione mano Segno (sizable) Strum Ritornello Trillo Trillo Ottava Ottava Trillo Trillo Voce principale Accento vocale FinaleFinale LineaLinea Tratto d’unioneTratto d’unione Tratto d’unione Tratto d’unione Par. tratto unione Par. tratto unione Parentesi tuplet Parentesi tupletTrillo
578 Lavorare con i simboli Tavolozza “Altro”. Tavolozza “Layout”. Tutti questi simboli si disegnano nel rispettivo “layer”. Tavolozza “Progetto”. Questi simboli sono presenti in tutti i layout. Tavolozza “Parole” (descritta al paragrafo “Pagina Parole” a pag. 609).Tavolozza “Simboli Utente” (descritta al paragrafo “Simboli utente” a pag. 595). Ulteriori dettagli su molti simboli si possono trovare al pa- ragrafo “Dettagli dei simboli” a pag. 591. Configurare la pagina Preferiti Nell’Inspector dei simboli, c’è la pagina Preferiti. Cubase permette di completare questa pagina con una selezione di simboli prelevate da altre pagine, in modo da avere ac- cesso istantaneo ai simboli che si usano spesso: 1.Aprire la pagina Preferiti. Se è la prima volta che si apre questa pagina, essa è vuota. 2.Aprire la pagina dalla quale si desidera copiare un simbolo. ÖNon tutti i simboli possono essere posizionati nella pa- gina Preferiti. 3.Clic-destro sul simbolo che si vuole aggiungere alla pagina Preferiti e selezionare Agg. a Preferiti dal menu contestuale che compare. E’ anche possibile aggiungere un simbolo alla pagina Preferiti facendo [Alt]/[Option]-clic su di esso. 4.Ripetere queste procedure con altri simboli che si de- sidera aggiungere alla pagina Preferiti. Per rimuovere un simbolo dalla pagina Preferiti, selezio- nare Rimuovi da Preferiti dal menu contestuale oppure te- nere premuto [Alt]/[Option] e cliccarci sopra. Testi Scritta regolare Simbolo accordo chit. Pedale giù Accordo Ripetizione Pedale su Segno Ripetizione Coda Simbolo tastiera Scegli simpoli, ve- dere “Pagina “Altro”” a pag. 593Segno dimensionabile Block text (import) Simbolo box Blocco testo (layer layout) Segno di prova Testo pagina Tempo in numero Segno di prova D.C. al Fine (scritta) Tempo in valore nota D.C. al Coda (scritta) D.S. al Fine (scritta) Fine (scritta) D.S. al Coda (scritta) Coda Segno Finale Finale Simbolo tastiera Simbolo boxScritta (layer layout)
579 Lavorare con i simboli Importante! – Simboli, pentagrammi e voci Molti simboli, una volta inseriti appartengono al penta- gramma, tranne simboli nota, legature di portamento e valore. Essi appartengono a note, quindi a voci. E’ importantissimo che sia attivo il giusto pentagramma quando si inserisce un simbolo (se si editano più penta- grammi, naturalmente). Se, ad esempio, si inserisce un simbolo con il pentagramma attivo sbagliato, in seguito il simbolo potrebbe scomparire, semplicemente perchè si edita un’altra configurazione di tracce (la traccia nella quale effettivamente è stato inserito il simbolo potrebbe non essere aperta per l’editing). Lo stesso vale per i simboli nota e le rispettive relazioni con le voci. Assicurarsi che sia attiva la giusta voce quando s’inseriscono i simboli, altrimenti potrebbero finire alla posizione sbagliata, gli stop essere capovolti, ecc. I simboli layout lavorano in modo leggermente diverso. In- vece di appartenere ad un determinato pentagramma o voce, essi appartengono ad un layout. Poichè si usano di- verse combinazioni traccia in vari layout, inserendo un sim- bolo layout nello spartito quando si editano due tracce (per esempio, una parte di tromba ed una di sax), esso non ap- pare quando si vede la traccia da sola nell’Editor delle Par- titure. Per far apparire gli stessi simboli anche in altri layout, si può copiare la forma di un layout in un altro. Per far appa- rire un simbolo in tutti i layout, usare la pagina Progetto. Inserire i simboli nello spartito Fare spazio e gestire i margini Se tra i righi non c’è spazio sufficiente per inserire i simboli (una scritta, ad esempio), per sapere come distanziare i righi vedere “Trascinare i pentagrammi” a pag. 627. Se dopo aver inserito i simboli lo spartito è troppo pieno, ve- dere il paragrafo “Layout Automatico” a pag. 630. Strumento Disegna A differenza degli altri editor MIDI, non c’è uno strumento (o tool) Disegna tra quelli della toolbar dell’Editor delle Partiture. Il tool Disegna si seleziona “automaticamente” inserendo i simboli. Si applicano le seguenti regole: Normalmente, il tool Disegna si seleziona automatica- mente cliccando su un simbolo nell’Inspector. Se però nella pagina Preferenze–Partiture è attiva l’op- zione “Doppio Clic sul Simbolo per lo Strumento Dise- gna”, per avere il tool Disegna bisogna eseguire un doppio-clic sul simbolo. Nella stessa pagina della finestra Preferenze c’è l’op- zione “Mostra Strumento Freccia dopo Inserimento Sim- bolo”. Se attiva, una volta inserito un simbolo si seleziona automaticamente lo strumento Freccia. Per inserire molti simboli con il tool Disegna, disattivare questa opzione. Inserire i simboli nota Aggiungere un simbolo a una nota 1.Aprire la pagina Simboli di Nota nell’Inspector. 2.Clic (o doppio-clic) sul simbolo desiderato nella pa- gina. Come accennato in precedenza, l’opzione “Doppio Clic sul Simbolo per lo Strumento Disegna” stabilisce se è necessario un doppio-clic. In ogni caso, si seleziona il tool Disegna. 3.Cliccare su una nota, sopra la nota o sotto la nota. Cliccando sulla nota, il simbolo è collocato ad una distanza pre-definita dalla nota. Cliccando invece “sopra o sotto” la nota, si sceglie già una posizione verticale. In ogni caso, il simbolo si allinea in orizzontale con la nota. In seguito può essere spostato in alto o in basso. Cliccando su una nota, s’inserisce il simbolo nota (in questo caso un tenuto) ad una distanza pre-definita dalla testa della nota. Nella finestra Impostazioni Partitura (pagina Progetto – sotto-pagina Stile di Notazione), ci sono tre opzioni nella categoria Accenti che influenzano la posizione verticale dei simboli nota: Accenti sopra ai Gambi. Se attiva, i simboli nota d’accento appaiono sui lati dei gambi nota invece che sulla testa della nota. !I simboli inseriti fuori dai margini non sono stampati!
580 Lavorare con i simboli Accenti sopra ai Righi. Se attiva, i simboli nota d’accento appaiono sopra il rigo, indipendente- mente dalla direzione dei gambi delle note. Questa opzione sostituisce l’opzione “Accenti sopra ai Gambi”. Centra Simboli collegati alla Nota su Righi Se attiva (impostazione di default), gli accenti sono centrati sui gambi e non sulle teste delle note. Aggiungere un simbolo a più note con lo strumento Disegna Per aggiungere, ad esempio, un simbolo staccato a tutte le note di alcune misure, procedere come segue: 1.Aprire la pagina Simboli di Nota nell’Inspector. 2.Selezionare le note alle quali applicare il simbolo. 3.Clic (o doppio-clic) sul simbolo desiderato nell’Inspector. 4.Cliccare su una delle note. Il simbolo è aggiunto ad ogni nota selezionata, ad una distanza pre-defi- nita. I simboli si possono spostare in seguito. Aggiungere un simbolo senza legarlo a una nota E’ possibile inserire anche i simboli nota dipendenti. Si può, ad esempio, aggiungere uno stop ad un simbolo pausa ad esempio. 1.Assicurarsi che sia attivo il giusto pentagramma. 2.Clic o doppio-clic sul simbolo in modo che si selezioni il tool Disegna, come descritto in precedenza. 3.Tenere premuto [Ctrl]/[Command] e cliccare alla posi- zione in cui si vuole aggiungere il simbolo. Aggiungere altri simboli 1.Aprire la pagina simbolo nell’Inspector. 2.Clic (o doppio-clic) sul simbolo che si vuole aggiun- gere. Come accennato in precedenza, l’opzione “Doppio Clic sul Simbolo per lo Strumento Disegna” stabilisce se è necessario un doppio-clic. In ogni caso, si seleziona lo strumento Disegna. 3.Cliccare una volta o cliccare e trascinare da qualche parte sullo spartito. Appare il simbolo. Per molti simboli di durata, si può trascinare per impo- stare direttamente la durata. Il simbolo appare con le maniglie selezio- nate (se le usa) in modo da cambiarne subito la dimensione. Vedere “Modificare durata, dimensione e forma” a pag. 589. Premere il pulsante del mouse – trascinare – e rilasciare! E’ possibile modificare la dimensione della maggior parte dei simboli nota e delle dinamiche in uno spartito, fa- cendo clic-destro sull’oggetto corrispondente e selezio- nando l’opzione desiderata dal sotto-menu Formato del menu contestuale. Simboli nota-dipendenti I simboli nota-dipendenti (quali arpeggi e pennate) de- vono essere davanti alla nota, altrimenti appartengono alla nota successiva (se non c’è, i simboli non sono inseriti). Aggiungere una scritta Per lavorare con le scritte si usano metodi particolari: ve- dere il capitolo “Lavorare con i simboli di testo” a pag. 602. Aggiungere legature di portamento e valore Le legature di portamento si possono disegnare a mano o inserire automaticamente per un gruppo di note. Le lega- ture di valore, normalmente sono aggiunte da Cubase, ma possono anche essere disegnate come simboli grafici. ÖCi sono due tipi di legature di portamento: regolari e Bezier (con le quali si ha un totale controllo su spessore, forma della curva, ecc.).