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Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version

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    Gestione file
    Importare i file ReCycle 
    ReCycle di Propellerhead Software è un programma pro-
    gettato appositamente per lavorare con i loop campionati. 
    Con lo “slicing” di un loop per avere i campioni di ogni 
    beat, ReCycle temporizza un loop e consente di editarlo 
    come se fosse costituito da singoli suoni. Cubase importa 
    due tipi di file creati da ReCycle:
     File REX (formato file export delle prime versioni di ReCycle, 
    estensione “.rex”).
     File REX 2 (formato file di ReCycle 2.0 e successive, esten-
    sione “.rx2”).
    Procedere come segue:
    1.Selezionare una traccia audio e spostare il cursore di 
    progetto ove deve iniziare il file importato.
    E’ meglio importare i file REX su tracce audio basate sul tempo musicale, 
    poichè ciò consente di modificare il tempo in seguito (in modo che il file 
    REX si regoli automaticamente ad esso).
    2.Selezionare “File Audio…” dal submenu Importa del 
    menu File.
    3.Selezionare i file REX o REX 2 con il menu a tendina 
    Tipo File nella finestra di dialogo file.
    4.Trovare e selezionare il file, quindi cliccare Apri.
    Il file è importato e regolato automaticamente al tempo corrente in Cubase. 
    A differenza di un normale file audio, il file REX importato è 
    costituito da più eventi, uno per ogni “slice” del loop. Gli 
    eventi sono collocati automaticamente in una parte audio 
    sulla traccia selezionata e collocati in modo da conservare 
    la temporizzazione originale interna del loop.
    5.Aprendo l’Editor delle Parti Audio, si può ora editare 
    separatamente ogni slice, silenziandolo, spostando e ridi-
    mensionando eventi, aggiungendo effetti e processi, ecc.
    Si può anche regolare il tempo, in modo che il file REX lo segua automa-
    ticamente (sempre che la sua traccia si basi sul tempo musicale).
    ÖRisultati simili si ottengono anche usando le funzioni di 
    slicing loop in Cubase (vedere “Lavorare con gli hitpoint e 
    gli slice” a pag. 261).
    Importare file audio compressi
    Cubase importa (ed esporta, vedere “Mixdown su un file 
    audio” a pag. 427) vari formati audio compressi comuni. 
    La procedura è simile a quella per l’import dei file audio 
    non-compressi, con un’osservazione importante:Quando si importa un file audio compresso, Cubase 
    crea una copia del file e la converte in formato Wave 
    (Windows) o AIFF (Mac OS X) prima di importarlo. Nel 
    progetto non è usato il file audio originale compresso.
    Il file importato è collocato nella cartella Audio di progetto 
    stabilita.
    Sono supportati i seguenti formati file:
    File audio MPEG
    MPEG (Moving Picture Experts Group) è il nome di una 
    serie di standard usati per codificare informazioni audio-
    visive (film, video, musica) in un formato digitale com-
    presso. 
    Cubase legge due tipi di file audio MPEG: MPEG Layer 2 
    (*.mp2) e MPEG Layer 3 (*.mp3). Attualmente, mp3 è il 
    più diffuso di questi formati, mentre il formato mp2 si usa 
    principalmente in applicazioni radio-televisive.
    File Ogg Vorbis
    Ogg Vorbis è un formato relativamente nuovo, aperto e 
    gratuito che offre file audio molto piccoli con una qualità 
    audio relativamente alta. I file Ogg Vorbis hanno esten-
    sione “.ogg”.
    File Windows Media Audio (solo Windows)
    Windows Media Audio è un formato audio sviluppato da 
    Microsoft Inc. Grazie ad algoritmi avanzati di compres-
    sione audio, i file Windows Media Audio possono essere 
    molto piccoli ed avere una buona qualità audio. Questi file 
    hanno estensione “.wma”.
    !Il file Wave/AIFF risultante è molto più grande del file 
    originale compresso. 
    						
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    Gestione file
    Esportare ed importare file OMF 
    (solo Cubase)
    Open Media Framework Interchange (OMFI) è una piatta-
    forma di formato file indipendente destinata al trasferi-
    mento di dati multimediali digitali tra varie applicazioni. 
    Cubase importa file OMF (estensione “.omf”), consen-
    tendo all’utente di usare Cubase insieme ad altre applica-
    zioni audio e video.
    Esportare i file OMF
    Nel formato OMF si possono esportare solo file stereo.
    1.Scorrere il menu File e aprire il submenu Esporta. 
    2.Nel submenu, selezionare “OMF…”.
    Si apre la finestra di dialogo Opzioni di Esportazione:
    3.Usare l’elenco tracce a sinistra per selezionare le 
    tracce da includere nel file di esportazione.
    Per selezionare tutte le tracce, cliccare sul pulsante “Seleziona Tutto”. 
    Normalmente, è incluso l’intero progetto – per esportare solo la zona 
    compresa tra i locatori, attivare l’opzione “Da Locatore Sin. a Destro”.
    Per i riferimenti ai file multimediali (vedere in seguito), si 
    può impostare il percorso per l’uscita di riferimento inse-
    rendolo nel campo “Percorso Destinazione Media” o sfo-
    gliando la finestra di dialogo file.
    Tutti i riferimenti ai file sono impostati a questo percorso. E’ possibile 
    creare riferimenti alle destinazioni multimediali che non esistono sul si-
    stema corrente con il quale si sta lavorando, in modo da facilitare la pre-
    parazione dei file da usare in progetti che si trovano su un altro sistema o 
    in una rete.
    4.Per creare le copie di tutti i file multimediali, scegliere 
    l’opzione Copia Media.
    Di default, i file audio copiati sono collocati in una sub-directory nella car-
    tella di destinazione export. Per specificare una destinazione diversa dei 
    file copiati, usare il campo “Percorso Destinazione Media”.
    5.Per copiare solo porzioni dei file audio usati nel pro-
    getto, selezionare l’opzione Consolida Eventi. 
    Si possono anche definire durate maniglia in millisecondi per includere 
    l’audio fuori da ogni bordo evento (per una regolazione di precisione in 
    seguito). Se durante l’operazione consolidate dei file audio non ci sono 
    maniglie, non si potranno regolare fade o modificare posizioni quando il 
    progetto è importato in un’altra applicazione.
    6.Selezionare “File 1.0” o “File 2.0” (dipende dalla ver-
    sione OMF supportata dall’applicazione nella quale si im-
    porta il file).
    Selezionare se includere tutti i dati audio nel file OMF 
    (“Esporta tutto su un file”) o usare solo i riferimenti 
    (“Esporta Riferimenti File Media ”).
    Scegliendo “Esporta tutto su un file”, il file OMF sarà totalmente “auto-
    sufficiente”, ma molto grande. Scegliendo “Esporta Riferimenti File Me-
    dia ”, il file sarà più piccolo, ma sull’applicazione ricevente devono essere 
    disponibili i file audio di riferimento.
    7.Se è stata selezionata l’opzione “File 2.0”, si può sce-
    gliere se includere le impostazioni di volume e fade degli 
    eventi (definiti dalle maniglie di volume e fade evento) oltre 
    che i nomi delle clip – Per includerli nel file OMF, attivare 
    rispettivamente “Esporta Volume Basato su Clip”, “Usa 
    Curve Fade” e/o “Esporta Nomi Clip”.
    8.Specificare una dimensione campione (risoluzione) 
    per i file esportati (o usare le impostazioni correnti di pro-
    getto).
    9.L’opzione “Quantizza Eventi su Frame”, colloca le po-
    sizioni degli eventi nel file esportato a frame precisi.
    10.Cliccare OK e specificare un nome e una destinazione 
    nella finestra di dialogo file che si apre. 
    						
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    Gestione file
    Il file OMF esportato contiene (o fa riferimento) tutti i file 
    audio riprodotti nel progetto (inclusi fade e file edit). Non 
    include i file audio inutilizzati con i riferimenti nel Pool, o 
    tutti i dati MIDI. I file video non sono inclusi.
    Importare i file OMF
    1.Scorrere il menu File e aprire il submenu Importa.
    2.Nel submenu, selezionare “OMF…”.
    3.Nella finestra di dialogo file che si apre, trovare il file 
    OMF e cliccare Apri.
    Se c’è già un progetto aperto, si apre una finestra di 
    dialogo nella quale scegliere se creare o meno un nuovo 
    progetto per il file.
    Scegliendo “No”, il file OMF è importato nel progetto corrente.
    4.Creando un nuovo progetto, si apre una finestra di 
    dialogo file nella quale selezionare la cartella di progetto.
    Selezionare una cartella di progetto esistente, oppure crearne una nuova 
    cliccando su Crea ed inserendo un nome nella finestra di dialogo.
    5.Si apre la finestra con le opzioni Importa, che con-
    sente di scegliere una traccia da importare.
    Attivando l’opzione “Importa tutti File Media” si importano i file multime-
    diali ai quali gli eventi non fanno riferimento. Attivando l’opzione “Importa 
    Clip Gain come Automazione” si importano le automazioni di volume e gli 
    inviluppi della traccia d’automazione Volume di ogni traccia.
    Se il file OMF contiene informazioni Evento Video, Cu-
    base chiede se si vogliono creare dei Marker alla posi-
    zione Inizio degli eventi video.
    Ciò consente di importare a mano i file video, usando i Marker come rife-
    rimenti di posizione.
    Si crea un nuovo progetto senza nome (o sono aggiunte 
    tracce al progetto esistente), contenente gli eventi audio 
    del file OMF importato.
    Esportare ed importare i file MIDI 
    standard
    Cubase importa ed esporta file Standard MIDI; ciò per-
    mette di trasferire materiale MIDI a/da qualsiasi applica-
    zione MIDI su tutte le piattaforme. Quando s’importano ed 
    esportano i file MIDI, si può anche specificare se nei file 
    devono essere incluse le impostazioni associate alle 
    tracce (sotto-tracce d’automazione, volume e pan, ecc.).
    Esportare i file MIDI
    Per esportare le tracce MIDI in file Standard MIDI, scor-
    rere il menu File e selezionare “File MIDI…” dal submenu 
    Esporta. Si apre una normale finestra di dialogo, nella 
    quale specificare nome e destinazione del file.
    Una volta specificati nome e destinazione del file, cliccare 
    “Salva”. Si apre la finestra Opzioni di Esportazione, che 
    consente di specificare una serie di opzioni per il file – 
    cosa deve essere incluso nel file, tipo e risoluzione (per 
    una descrizione delle opzioni, vedere in seguito).
    Finestra Export Options.
    Queste impostazioni si trovano anche nella finestra Prefe-
    renze (pagina MIDI–File MIDI). Una volta impostate una 
    volta per sempre nella finestra Preferenze, basta cliccare 
    OK nella finestra Opzioni di Esportazione per continuare.
    La finestra presenta le seguenti opzioni:
    Opzione Descrizione
    Esporta Patch 
    InspectorSe attiva, le impostazioni patch MIDI nell’Inspector – 
    Bank Select e Program Select (usati per la selezione dei 
    suoni nello strumento MIDI collegato) sono inclusi nel file 
    MIDI come eventi MIDI Bank Select e Program Change.
    Esporta 
    Volume/Pan
    InspectorSe attiva, le impostazioni Volume e Pan eseguite nell’Ins-
    pector sono incluse nel file MIDI come eventi MIDI Vo-
    lume e Pan.
    Esporta
    AutomazioneSe attiva, l’automazione registrata è convertita in eventi 
    controller MIDI e inclusa nel file MIDI. E’ inclusa anche 
    l’automazione registrata con il plug-in MIDI Control. Que-
    sto plug-in è descritto nel capitolo “MIDI Effects” del ma-
    nuale separato Plug-in Reference. 
    						
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    Gestione file
    ÖNel file MIDI è inclusa la traccia Tempo.
    ÖLe impostazioni nell’Inspector diverse da quelle speci-
    ficate nelle opzioni di Esportazione non sono incluse nel 
    file MIDI!
    Per includerle, bisogna convertirle in eventi e proprietà MIDI “reali” con la 
    funzione Unisci MIDI nel Loop di ogni traccia (vedere “Unisci MIDI nel 
    Loop” a pag. 342).
    Importare i file MIDI
    Per importare un file MIDI da hard-disk, procedere come 
    segue:
    1.Selezionare “File MIDI…” dal submenu Importa del 
    menu File.
    2.Se c’è già un progetto aperto, si apre una finestra di 
    dialogo nella quale scegliere se creare o meno un nuovo 
    progetto per il file.
    Scegliendo “No”, il file MIDI è importato nel progetto corrente.
    3.Trovare e selezionare il file MIDI nella finestra di dia-
    logo file che si apre e cliccare su Apri.Se si sceglie di creare un nuovo progetto, selezionare la 
    cartella di progetto.
    Selezionare una cartella di progetto esistente, oppure crearne una nuova 
    cliccando su Create ed inserendo un nome nella finestra di dialogo.
    Il file MIDI è importato. Il risultato dipende dal contenuto 
    del file MIDI e dalle impostazioni Opzioni di Importazione 
    nella finestra Preferenze (pagina MIDI–File MIDI). Le op-
    zioni Opzioni di Importazione sono:
    Quando si importa un file MIDI nel progetto, la traccia 
    Tempo viene regolata in base alla traccia Tempo nel file 
    MIDI.
    Esporta Insert Se attiva, usando i plug-in MIDI come effetti in Insert le 
    modifiche alle note originali introdotte dall’effetto(i) sono 
    incluse nel file MIDI. Un delay MIDI, ad esempio, genera 
    una serie di ripetizioni su una nota MIDI 
    aggiungendo note 
    ripetute ad intervalli ritmici – se questa opzione è attiva, 
    queste note sono incluse nel file MIDI.
    Esporta Send Se attiva, usando i plug-in MIDI come effetti in Send le 
    modifiche alle note originali introdotte dall’effetto(i) sono 
    incluse nel file MIDI.
    Esporta 
    MarkerSe attiva, i marker inseriti (vedere “Uso dei Marker” a pag. 
    108) sono inclusi nel file MIDI come eventi Standard 
    MIDI File Marker.
    Esporta Tipo 0 Se attiva, il file MIDI sarà Tipo 0 (tutti i dati su una singola 
    traccia ma su canali MIDI diversi). Se non si attiva questa 
    opzione, il file MIDI sarà Tipo 1 (dati su tracce separate). 
    Quale tipo scegliere dipende dall’impiego del file 
    MIDI (in 
    quale applicazione o sequencer sarà usato, ecc.).
    Esporta
    RisoluzioneSi può specificare una risoluzione MIDI tra 24 e 960 per il 
    file MIDI. La risoluzione è il numero di pulsazioni, o tick, 
    per nota da 1/4 (PPQ) e determina la precisione con la 
    quale si potranno vedere e modificare i dati MIDI. Più alta 
    è la risoluzione, maggiore è la precisione. La risoluzione si 
    sceglie quindi in base all’applicazione o sequencer con la 
    quale il file MIDI sarà usato (sebbene alcune applicazioni 
    e sequencer non riescono a gestire alcune risoluzioni).
    Export include 
    DelaySe attiva, il delay della traccia MIDI è incluso nel file MIDI. 
    Per maggiori informazioni sull’opzione Delay, vedere “Im-
    postazioni traccia principali” a pag. 328. Opzione Descrizione
    Opzione Descrizione
    Estrai Prima 
    PatchSe attiva, i primi eventi Program Change e Bank Select di 
    ogni traccia sono convertiti alle impostazioni presenti 
    nell’Inspector della traccia.
    Estrai Primo 
    Volume/PanSe attiva, i primi eventi MIDI Volume e Pan di ogni traccia 
    sono convertiti alle impostazioni presenti nell’Inspector 
    della traccia 
    Importa Control-
    ler come Tracce 
    AutomazioneSe attiva, gli eventi controller MIDI nel file MIDI sono con-
    vertiti ai dati d’automazione delle tracce MIDI.
    Importa su 
    Locatore SinSe attiva, il file MIDI importato è collocato in modo che 
    inizi alla posizione del locatore sinistro – altrimenti il file 
    MIDI inizia all’inizio del progetto. Si noti che se si è scelto 
    di creare automaticamente un nuovo progetto, il file MIDI 
    inizia sempre all’inizio del progetto.
    Importa Marker Se attiva, gli Standard MIDI File Marker nel file sono im-
    portati e convertiti ai marker di Cubase.
    Importa File 
    Divisi come
    singola ParteSe attiva e si esegue un drag & drop di un file MIDI in un 
    progetto, l’intero file è collocato su una singola traccia.
    Ignora Eventi 
    Mastertrack su 
    MergeSe attiva e si importa un file MIDI nel progetto corrente, il 
    dato della traccia Tempo nel file MIDI è ignorato. Il file 
    MIDI importato è riprodotto in base alla traccia Tempo 
    corrente presente nel progetto.
    AutoDissolve 
    Formato 0Se questa opzione è attiva e si importa un file MIDI di tipo 0 
    all’interno del progetto, il file viene automaticamente “dis-
    solto”: per ciascun canale MIDI incluso nel file, viene inse-
    rita una traccia separata nella Finestra Progetto. Se non è 
    attiva, viene creata solo una traccia MIDI. Questa traccia 
    sarà impostata su Canale MIDI “Qualsiasi”, consentendo a 
    tutti gli eventi MIDI di venir riprodotti sui relativi canali origi-
    nali. E’ anche possibile usare la funzione “Dissolvi Parte” 
    del menu MIDI per distribuire gli eventi su tracce diverse 
    con diversi Canali MIDI in un secondo momento.
    Importa su 
    Tracce Instru-
    mentSe questa opzione è attiva e si trascina un file MIDI all’in-
    terno del progetto, al posto di una traccia MIDI viene cre-
    ata una traccia Instrument. Inoltre, il programma caricherà 
    il preset traccia corrispondente per la traccia instrument 
    (basato sugli eventi program change inclusi nel file MIDI). 
    						
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    Gestione file
    Si può anche importare un file MIDI da hard-disk trasci-
    nandolo e rilasciandolo da Windows Explorer o Mac OS 
    Finder nella Finestra Progetto di Cubase. Si applicano 
    sempre le impostazioni Opzioni di Importazione.
    Esportare ed importare loop MIDI
    Cubase consente di importare loop MIDI (estensione .mi-
    diloop) e di salvare parti di strumenti come loop MIDI. I 
    loop MIDI sono comodi, poichè non contengono sola-
    mente note MIDI e controller, ma anche i VST instrument 
    associati e le impostazioni dei preset traccia instrument.
    Come importare ed esportare i loop MIDI è descritto nel 
    dettaglio nel capitolo “VST Instrument e Tracce Instru-
    ment” a pag. 189.
    Esportare ed importare tracce
    (solo Cubase)
    Le tracce di Cubase (Audio, FX, Gruppo, Instrument, MIDI 
    e Video) si possono esportare in tracce Archivio per im-
    portarle in altri progetti di Cubase (o Nuendo). Tutte le 
    informazioni associate alla traccia sono esportate (impo-
    stazioni canale Mixer, tracce d’automazione, parti ed 
    eventi, ecc.). Selezionando “Copia” (vedere in seguito), si 
    crea una cartella media distinta, contenente le copie di 
    tutti i file audio di riferimento.
    ÖImpostazioni di progetto specifiche (come il tempo) 
    non fanno parte degli archivi traccia esportati.
    ÖPer creare dei preset traccia dalle tracce, vedere “Pre-
    set Traccia” a pag. 311.
    Esportare le tracce in una traccia Archivio
    1.Selezionare le tracce da esportare.
    2.Scorrere il menu File e aprire il submenu Esporta. 
    3.Nel submenu, selezionare “Tracce Selezionate…”.
    4.Cubase chiede di scegliere tra due opzioni:
    Cliccando Copia nell’export sono incluse le copie dei 
    file multimediali.
    Si apre una finestra di dialogo file nella quale scegliere una cartella esi-
    stente vuota o crearne una nuova per salvare la traccia Archivio (come 
    file *.xml) e le sue sotto-cartelle multimediali, che contengono tutti i file 
    audio o video associati.
    Cliccando Riferimento, nell’export sono inclusi solo i ri-
    ferimenti ai file.
    Si apre una finestra di dialogo file nella quale scegliere una cartella esi-
    stente per salvare la traccia Archivio (come singolo file *.xml).
    5.Cliccare OK per salvare il rispettivo tipo di traccia Ar-
    chivio.
    Importare le tracce da una traccia Archivio
    La funzione Importa Archivio Traccia importa le tracce 
    esportate da un altro progetto di Cubase (o Nuendo).
    ÖSi noti che le frequenze di campionamento del pro-
    getto attivo e della traccia Archivio devono corrispondere. 
    Se necessario, convertire la frequenza di campionamento 
    (vedere in seguito).
    1.Scorrere il menu File e aprire il submenu Importa.
    2.Nel submenu, selezionare “Archivio Traccia…”.
    3.Nella finestra di dialogo file che si apre, selezionare il 
    file XML e cliccare su Apri.
    Si apre la finestra di dialogo Opzioni di Importazione.
    Nella zona Impostazioni Progetto, si possono vedere le differenze tra le 
    impostazioni della traccia Archivio e quelle del progetto attivo.
    4.Nella finestra Opzioni di Importazione, cliccare nella 
    colonna Import a sinistra per selezionare la traccia(e) desi-
    derata, oppure cliccare su “Selez.Tracce All”.
    Appare un segno di spunta per tutte le tracce selezionate.
    5.Scegliere i file multimediali da usare: 
    Selezionare “Usa File Media da Archivio” per importare 
    la traccia senza copiare i file multimediali nella cartella di 
    progetto. 
    						
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    Gestione file
    Selezionare “Copia Media in Cartella Progetto” per im-
    portare i file multimediali nella cartella di progetto. 
    Per l’opzione “Conversione Frequenza di Campionamento”, vedere in 
    seguito.
    6.Cliccare OK.
    Le tracce sono importate, complete di tutti i contenuti e le impostazioni.
    Conversione della frequenza di campionamento 
    importando una traccia Archivio
    Una traccia Archivio può contenere file multimediali con 
    frequenze di campionamento diverse da quella del pro-
    getto attivo corrente. Tale differenza si può osservare 
    nell’area Impostazioni Progetto.
    Per convertire durante l’import la frequenza di campiona-
    mento di una traccia Archivio a quella usata nel progetto at-
    tivo, selezionare l’opzione “Copia Media in Cartella Pro-
    getto” e poi “Conversione Frequenza di Campionamento”.
    ÖFile non convertiti che mantengono una frequenza di 
    campionamento diversa da quella del progetto sono ripro-
    dotti a velocità e altezza errati!
    Altre funzioni Importa/Esporta
    Per esportare gli spartiti, vedere “Esportazione” a pag. 
    645.
    Per esportare ed importare tracce Tempo, vedere 
    “Esportare ed importare le tracce Tempo” a pag. 410.
    Le mixmap di Cubase provenienti da precedenti versioni 
    di Cubase si possono importare in Cubase 4. Esse sa-
    ranno convertite in pannelli device. Per maggiori informa-
    zioni sui pannelli device, vedere il manuale PDF “MIDI 
    Devices”.
    Riordina
    La funzione Riordina del menu File aiuta a risparmiare spa-
    zio sull’hard-disk individuando e – se si desidera – elimi-
    nare i file audio inutilizzati dalle cartelle di progetto 
    dell’hard-disk.
    1.Selezionare “Riordina…” dal menu File.
    Se ci sono progetti aperti, appare un messaggio d’avviso. Cliccando 
    “Chiudi” si chiudono tutti i progetti aperti e si apre la finestra di dialogo 
    Riordina.
    2.Per limitare la funzione Riordina ad una cartella speci-
    fica, cliccare sul pulsante “Cerca Cartella” e selezionare la 
    cartella desiderata.
    Di default la funzione Riordina è applicata a tutte le cartelle su tutti gli 
    hard-disk. Selezionare una cartella specifica solo se si è sicuri che non 
    contiene file audio utilizzati in altri progetti (fuori dalla cartella) - vedere in 
    seguito. Per resettare la funzione alla ricerca di tutte le cartelle, aprire an-
    cora la finestra di dialogo “Cerca Cartella” e cliccare “Annulla”.
    3.Cliccare sul pulsante Inizia.
    Cubase scansiona la cartella selezionata (o tutti gli hard-disk) cercando 
    le cartelle di progetto di Cubase e controlla i file audio e immagine (nelle 
    sotto-cartelle Audio, Edits e Images) che non sono usate da alcun pro-
    getto. I file trovati sono elencati nella finestra di dialogo.
    4.Al termine della scansione, è possibile selezionare i file 
    cliccandoci sopra nell’elenco.
    Usare [Ctrl]/[Command]-clic per selezionare più file, e [Shift]-clic per se-
    lezionare un intervallo di file. Per selezionare tutti i file nell’elenco, clic-
    care sul pulsante Seleziona Tutto.
    Nelle seguenti situazioni, la funzione Riordina elenca dei 
    file che non sono inutilizzati:
    Se sono stati spostati o rinominati file o cartelle (senza 
    aggiornare i file del progetto all’uso dei nuovi percorsi), 
    Cubase non può sapere che questi file sono usati in un 
    progetto.
    Applicando la funzione Riordina ad una cartella nella 
    quale ci sono file audio che appartengono ad altri progetti 
    (fuori dalla cartella), Cubase considera questi file.
    Inoltre, assicurarsi di non cancellare file usati da altre 
    applicazioni, oppure file che, in generale, si desidera con-
    servare!
    Tuttavia, è sempre possibile eliminare tranquillamente i file 
    immagine, poichè essi possono essere ricostruiti da Cu-
    base, se necessario.
    5.Cancellare tutti i file che non si desidera conservare 
    selezionandoli e cliccando Cancella.
    6.Chiudere la finestra di dialogo cliccando sul pulsante 
    Chiudi. 
    						
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    Personalizzazione 
    						
    							478
    Personalizzazione
    Presentazione capitolo
    L’utente può personalizzare aspetto e funzionalità di Cu-
    base in vari modi.
    Gli oggetti configurabili dall’utente descritti in questo ca-
    pitolo sono:
    AreeLavoro
    Memorizzando varie combinazioni delle finestre nelle aree lavoro si pos-
    sono selezionare rapidamente le varie modalità operative – vedere “Are-
    eLavoro” a pag. 478.
    Finestre di dialogo Impostazioni
    Molte sezioni dell’interfaccia utente (toolbar, Barra di Trasporto, Ins-
    pector, linee Info e finestre Impostazioni Canale) hanno una finestra di 
    dialogo Impostazioni, nella quale si possono configurare gli elementi da 
    nascondere o mostrare nelle rispettive finestre o pannelli e dove collo-
    carli – vedere “Finestre di dialogo Impostazioni” a pag. 480.
    Elenco tracce
    Per ogni tipo di traccia è possibile impostare i controlli visualizzati 
    nell’elenco tracce – vedere “Personalizzare i controlli traccia” a pag. 481.
    Preset di preferenza (solo Cubase)
    E’ possibile salvare e richiamare le impostazioni preferite in preset di pre-
    ferenza – vedere “Preset Preferenze (solo Cubase)” a pag. 482.
    Aspetto
    Si può regolare l’aspetto generale di Cubase – vedere “Aspetto” a pag. 
    483.
    Colori traccia ed evento
    Si possono regolare i colori utilizzati – vedere “Applicare i colori traccia 
    ed evento” a pag. 484.
    Questo capitolo contiene anche un paragrafo che spiega 
    dove sono memorizzate preferenze ed impostazioni (vedere 
    “Dove sono salvate le impostazioni?” a pag. 487), per poter 
    trasferire le proprie impostazioni in un altro computer.
    AreeLavoro
    Una configurazione delle finestre di Cubase si chiama 
    “Area Lavoro”. Un’Area Lavoro memorizza dimensione, po-
    sizione e contenuto di tutte le finestre, in modo da poter se-
    lezionare rapidamente varie modalità operative con i menu o 
    usando i tasti di comando rapido. Per esempio, si può avere 
    la Finestra Progetto più grande possibile durante l’editing, 
    oppure lasciare aperte le finestre Mixer ed effetti durante il 
    mixdown. Le Aree Lavoro sono elencate e si gestiscono nel 
    submenu AreeLavoro del menu Finestra.
    Editing dell’Area Lavoro attiva
    C’è sempre un’Area Lavoro attiva, anche se non ne è stato 
    salvato alcuno. Per modificare l’Area Lavoro attiva, basta 
    configurare le finestre a piacere – inclusa apertura, chiu-
    sura, spostamento e dimensionamento delle finestre, re-
    golazione di zoom e altezza tracce. Le modifiche sono 
    memorizzate automaticamente nell’Area Lavoro attiva.
    Per evitare che un’Area Lavoro sia modificata acciden-
    talmente, selezionare “Blocca AreaLavoro” dal submenu 
    AreeLavoro.
    Un’Area Lavoro bloccata mantiene le sue impostazioni finestra originali. 
    Si può cambiare il layout corrente di una finestra sullo schermo , ma la 
    volta successiva che si seleziona l’Area Lavoro è richiamato il layout ori-
    ginale memorizzato.
    Creare una nuova Area Lavoro
    1.Scorrere il menu Finestra e aprire il submenu Aree 
    Lavoro.
    2.Selezionare “Nuova AreaLavoro”. 
    						
    							479
    Personalizzazione
    3.Nella finestra di dialogo che si apre, inserire un nome 
    per l’Area Lavoro.
    4.Cliccare OK.
    L’Area Lavoro è memorizzata ed appare nel submenu, diventando l’Area 
    Lavoro attiva.
    5.Configurare le finestre da includere nella nuova Area 
    Lavoro.
    La configurazione comprende, spostamento e dimensionamento finestre, 
    regolazione di zoom e altezza tracce.
    Attivare un’Area Lavoro
    1.Scorrere il menu Finestre e aprire il submenu Aree 
    Lavoro.
    2.Selezionare l’Area Lavoro dall’elenco nel submenu.
    Le finestre si chiudono, aprono, spostano e/o ridimensionano secondo 
    l’Area Lavoro memorizzata.
    Si può attivare anche una delle nove Aree Lavoro con i 
    tasti di comando rapido.
    Essi si definiscono nella categoria AreeLavoro della finestra di dialogo 
    Comandi Via Tastiera.
    Organizzare Aree Lavoro e preset
    Selezionando “Organizza…” dal submenu AreeLavoro, si 
    apre la finestra di dialogo Organizza AreaLavoro:
    L’elenco a sinistra mostra le Aree Lavoro nel progetto at-
    tivo e l’elenco a destra indica i preset Area Lavoro. Mentre 
    le Aree Lavoro sono memorizzati con ogni progetto, i pre-
    set Area Lavoro possono essere memorizzati globalmente, in modo da poter configurare un certo numero di Aree La-
    voro da usare in un progetto qualsiasi. I preset Area La-
    voro memorizzano solo posizione e dimensione della 
    finestra principale – non sono incluse finestre specifiche 
    del progetto.
    Nell’elenco Aree Lavoro a sinistra, si possono rinomi-
    nare le Area Lavoro (con un doppio-clic e digitando il 
    nome) e bloccarli o sbloccarli.
    I pulsanti freccia tra i due elenchi permettono di copiare 
    l’Area Lavoro selezionata in un preset Area Lavoro (o vice-
    versa).
    I pulsanti sotto ogni elenco consentono di aggiungere, 
    rimuovere e attivare Aree Lavoro o preset.
    Si può attivare un’Area Lavoro o un preset con un doppio-clic nella ri-
    spettiva colonna Numero.
    Normalmente, quando per attivare le aree lavoro si 
    usano i tasti di comando rapido, essi seguono l’ordine 
    nell’elenco aree lavoro; per esempio, il tasto di comando 
    rapido per “Area Lavoro 1” seleziona la prima area lavoro 
    nell’elenco, e così via. Tuttavia, attivando il box di spunta 
    Usa IDs, si può inserire un numero (da 1 a 9) nella colonna 
    ID di ogni area lavoro. 
    Questo numero è usato come riferimento quando si usano i tasti di co-
    mando rapido, in modo che il comando rapido per “Area Lavoro 1” ri-
    chiami l’area lavoro ID 1.
    I preset area lavoro sono salvati con il progetto. Di de-
    fault, i preset globali appaiono nell’elenco a destra – per 
    vedere i preset di altri progetti, attivare il box di spunta 
    Mostra Preset Progetto.
    Attivare il box di spunta Auto Istanziare Preset per con-
    vertire automaticamente tutti i preset area lavoro globali in 
    Area Lavoro quando si crea un nuovo progetto o se ne 
    apre uno.
    Per chiudere la finestra di dialogo, cliccare sul pulsante 
    OK o premere [Esc].
    Si noti che è possibile continuare a lavorare in altre finestre anche con la 
    finestra di dialogo Organizza AreaLavoro aperta. 
    						
    							480
    Personalizzazione
    Finestre di dialogo Impostazioni
    Si può personalizzare l’aspetto dei seguenti elementi:
    
    
     Finestra Impostazioni Canale
     Toolbar 
     Inspector
    Personalizzare con i menu contestuali 
    Impostazioni
    Con un clic-destro su Barra di Trasporto, toolbar, linee 
    Info o Inspector, si apre il rispettivo menu contestuale di 
    Impostazioni. Per le finestre Impostazioni Canale, queste 
    opzioni si trovano nel submenu Definisci Vista del menu 
    della finestra di dialogo. In questo submenu, si possono 
    attivare/disattivare gli elementi desiderati.
    Nei menu contestuali di Impostazioni sono disponibili le 
    seguenti opzioni generali:
    “Mostra Tutto” visualizza tutti gli elementi.
    “Default” resetta l’interfaccia all’impostazione di default.
    “Impostazioni…” apre la finestra di dialogo Impostazioni 
    (vedere in seguito).
    Se sono disponibili dei preset, essi possono essere sele-
    zionati nella metà inferiore del menu.
    Menu contestuali Impostazioni di linea Info e Inspector (in quello dell’In-
    spector le opzioni disponibili dipendono dal tipo di traccia).
    Personalizzare con la finestra di dialogo 
    Impostazioni
    Selezionando “Impostazioni…” dai menu contestuali Im-
    postazioni, si apre la finestra di dialogo Impostazioni. Essa 
    consente di specificare quali elementi devono essere visi-
    bili/nascosti e di impostare l’ordine degli elementi. In que-
    sta finestra di dialogo è anche possibile salvare e 
    richiamare i preset Impostazioni.
    Finestra di dialogo Impostazioni della Barra di Trasporto.
    La finestra di dialogo è divisa in due colonne. La colonna a 
    sinistra mostra gli elementi correnti visibili, quella a destra 
    gli oggetti correnti nascosti.
    Per cambiare la condizione mostra/nascondi corrente, 
    selezionare gli oggetti in una colonna e poi usare i pulsanti 
    freccia al centro della finestra di dialogo per spostarli da 
    una colonna all’altra.
    Le modifiche sono applicate subito.
    Selezionando gli oggetti nella colonna “Voci Visibili” ed 
    usando i pulsanti Sposta Su e Sposta Giù, si può riordi-
    nare l’oggetto(i) selezionato.
    Le modifiche sono applicate subito. Per annullare (Undo) tutte le modifi-
    che e tornare al layout standard, selezionare “Default” nel menu conte-
    stuale Impostazioni.
    Barra di Trasporto personalizzata.
    Cliccando sul pulsante Salva (icona floppy-disk) nella 
    sezione Preset, appare una finestra di dialogo che per-
    mette di dare un nome alla configurazione corrente e sal-
    varla in un preset. 
    						
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