Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version
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471 Gestione file Importare i file ReCycle ReCycle di Propellerhead Software è un programma pro- gettato appositamente per lavorare con i loop campionati. Con lo “slicing” di un loop per avere i campioni di ogni beat, ReCycle temporizza un loop e consente di editarlo come se fosse costituito da singoli suoni. Cubase importa due tipi di file creati da ReCycle: File REX (formato file export delle prime versioni di ReCycle, estensione “.rex”). File REX 2 (formato file di ReCycle 2.0 e successive, esten- sione “.rx2”). Procedere come segue: 1.Selezionare una traccia audio e spostare il cursore di progetto ove deve iniziare il file importato. E’ meglio importare i file REX su tracce audio basate sul tempo musicale, poichè ciò consente di modificare il tempo in seguito (in modo che il file REX si regoli automaticamente ad esso). 2.Selezionare “File Audio…” dal submenu Importa del menu File. 3.Selezionare i file REX o REX 2 con il menu a tendina Tipo File nella finestra di dialogo file. 4.Trovare e selezionare il file, quindi cliccare Apri. Il file è importato e regolato automaticamente al tempo corrente in Cubase. A differenza di un normale file audio, il file REX importato è costituito da più eventi, uno per ogni “slice” del loop. Gli eventi sono collocati automaticamente in una parte audio sulla traccia selezionata e collocati in modo da conservare la temporizzazione originale interna del loop. 5.Aprendo l’Editor delle Parti Audio, si può ora editare separatamente ogni slice, silenziandolo, spostando e ridi- mensionando eventi, aggiungendo effetti e processi, ecc. Si può anche regolare il tempo, in modo che il file REX lo segua automa- ticamente (sempre che la sua traccia si basi sul tempo musicale). ÖRisultati simili si ottengono anche usando le funzioni di slicing loop in Cubase (vedere “Lavorare con gli hitpoint e gli slice” a pag. 261). Importare file audio compressi Cubase importa (ed esporta, vedere “Mixdown su un file audio” a pag. 427) vari formati audio compressi comuni. La procedura è simile a quella per l’import dei file audio non-compressi, con un’osservazione importante:Quando si importa un file audio compresso, Cubase crea una copia del file e la converte in formato Wave (Windows) o AIFF (Mac OS X) prima di importarlo. Nel progetto non è usato il file audio originale compresso. Il file importato è collocato nella cartella Audio di progetto stabilita. Sono supportati i seguenti formati file: File audio MPEG MPEG (Moving Picture Experts Group) è il nome di una serie di standard usati per codificare informazioni audio- visive (film, video, musica) in un formato digitale com- presso. Cubase legge due tipi di file audio MPEG: MPEG Layer 2 (*.mp2) e MPEG Layer 3 (*.mp3). Attualmente, mp3 è il più diffuso di questi formati, mentre il formato mp2 si usa principalmente in applicazioni radio-televisive. File Ogg Vorbis Ogg Vorbis è un formato relativamente nuovo, aperto e gratuito che offre file audio molto piccoli con una qualità audio relativamente alta. I file Ogg Vorbis hanno esten- sione “.ogg”. File Windows Media Audio (solo Windows) Windows Media Audio è un formato audio sviluppato da Microsoft Inc. Grazie ad algoritmi avanzati di compres- sione audio, i file Windows Media Audio possono essere molto piccoli ed avere una buona qualità audio. Questi file hanno estensione “.wma”. !Il file Wave/AIFF risultante è molto più grande del file originale compresso.
472 Gestione file Esportare ed importare file OMF (solo Cubase) Open Media Framework Interchange (OMFI) è una piatta- forma di formato file indipendente destinata al trasferi- mento di dati multimediali digitali tra varie applicazioni. Cubase importa file OMF (estensione “.omf”), consen- tendo all’utente di usare Cubase insieme ad altre applica- zioni audio e video. Esportare i file OMF Nel formato OMF si possono esportare solo file stereo. 1.Scorrere il menu File e aprire il submenu Esporta. 2.Nel submenu, selezionare “OMF…”. Si apre la finestra di dialogo Opzioni di Esportazione: 3.Usare l’elenco tracce a sinistra per selezionare le tracce da includere nel file di esportazione. Per selezionare tutte le tracce, cliccare sul pulsante “Seleziona Tutto”. Normalmente, è incluso l’intero progetto – per esportare solo la zona compresa tra i locatori, attivare l’opzione “Da Locatore Sin. a Destro”. Per i riferimenti ai file multimediali (vedere in seguito), si può impostare il percorso per l’uscita di riferimento inse- rendolo nel campo “Percorso Destinazione Media” o sfo- gliando la finestra di dialogo file. Tutti i riferimenti ai file sono impostati a questo percorso. E’ possibile creare riferimenti alle destinazioni multimediali che non esistono sul si- stema corrente con il quale si sta lavorando, in modo da facilitare la pre- parazione dei file da usare in progetti che si trovano su un altro sistema o in una rete. 4.Per creare le copie di tutti i file multimediali, scegliere l’opzione Copia Media. Di default, i file audio copiati sono collocati in una sub-directory nella car- tella di destinazione export. Per specificare una destinazione diversa dei file copiati, usare il campo “Percorso Destinazione Media”. 5.Per copiare solo porzioni dei file audio usati nel pro- getto, selezionare l’opzione Consolida Eventi. Si possono anche definire durate maniglia in millisecondi per includere l’audio fuori da ogni bordo evento (per una regolazione di precisione in seguito). Se durante l’operazione consolidate dei file audio non ci sono maniglie, non si potranno regolare fade o modificare posizioni quando il progetto è importato in un’altra applicazione. 6.Selezionare “File 1.0” o “File 2.0” (dipende dalla ver- sione OMF supportata dall’applicazione nella quale si im- porta il file). Selezionare se includere tutti i dati audio nel file OMF (“Esporta tutto su un file”) o usare solo i riferimenti (“Esporta Riferimenti File Media ”). Scegliendo “Esporta tutto su un file”, il file OMF sarà totalmente “auto- sufficiente”, ma molto grande. Scegliendo “Esporta Riferimenti File Me- dia ”, il file sarà più piccolo, ma sull’applicazione ricevente devono essere disponibili i file audio di riferimento. 7.Se è stata selezionata l’opzione “File 2.0”, si può sce- gliere se includere le impostazioni di volume e fade degli eventi (definiti dalle maniglie di volume e fade evento) oltre che i nomi delle clip – Per includerli nel file OMF, attivare rispettivamente “Esporta Volume Basato su Clip”, “Usa Curve Fade” e/o “Esporta Nomi Clip”. 8.Specificare una dimensione campione (risoluzione) per i file esportati (o usare le impostazioni correnti di pro- getto). 9.L’opzione “Quantizza Eventi su Frame”, colloca le po- sizioni degli eventi nel file esportato a frame precisi. 10.Cliccare OK e specificare un nome e una destinazione nella finestra di dialogo file che si apre.
473 Gestione file Il file OMF esportato contiene (o fa riferimento) tutti i file audio riprodotti nel progetto (inclusi fade e file edit). Non include i file audio inutilizzati con i riferimenti nel Pool, o tutti i dati MIDI. I file video non sono inclusi. Importare i file OMF 1.Scorrere il menu File e aprire il submenu Importa. 2.Nel submenu, selezionare “OMF…”. 3.Nella finestra di dialogo file che si apre, trovare il file OMF e cliccare Apri. Se c’è già un progetto aperto, si apre una finestra di dialogo nella quale scegliere se creare o meno un nuovo progetto per il file. Scegliendo “No”, il file OMF è importato nel progetto corrente. 4.Creando un nuovo progetto, si apre una finestra di dialogo file nella quale selezionare la cartella di progetto. Selezionare una cartella di progetto esistente, oppure crearne una nuova cliccando su Crea ed inserendo un nome nella finestra di dialogo. 5.Si apre la finestra con le opzioni Importa, che con- sente di scegliere una traccia da importare. Attivando l’opzione “Importa tutti File Media” si importano i file multime- diali ai quali gli eventi non fanno riferimento. Attivando l’opzione “Importa Clip Gain come Automazione” si importano le automazioni di volume e gli inviluppi della traccia d’automazione Volume di ogni traccia. Se il file OMF contiene informazioni Evento Video, Cu- base chiede se si vogliono creare dei Marker alla posi- zione Inizio degli eventi video. Ciò consente di importare a mano i file video, usando i Marker come rife- rimenti di posizione. Si crea un nuovo progetto senza nome (o sono aggiunte tracce al progetto esistente), contenente gli eventi audio del file OMF importato. Esportare ed importare i file MIDI standard Cubase importa ed esporta file Standard MIDI; ciò per- mette di trasferire materiale MIDI a/da qualsiasi applica- zione MIDI su tutte le piattaforme. Quando s’importano ed esportano i file MIDI, si può anche specificare se nei file devono essere incluse le impostazioni associate alle tracce (sotto-tracce d’automazione, volume e pan, ecc.). Esportare i file MIDI Per esportare le tracce MIDI in file Standard MIDI, scor- rere il menu File e selezionare “File MIDI…” dal submenu Esporta. Si apre una normale finestra di dialogo, nella quale specificare nome e destinazione del file. Una volta specificati nome e destinazione del file, cliccare “Salva”. Si apre la finestra Opzioni di Esportazione, che consente di specificare una serie di opzioni per il file – cosa deve essere incluso nel file, tipo e risoluzione (per una descrizione delle opzioni, vedere in seguito). Finestra Export Options. Queste impostazioni si trovano anche nella finestra Prefe- renze (pagina MIDI–File MIDI). Una volta impostate una volta per sempre nella finestra Preferenze, basta cliccare OK nella finestra Opzioni di Esportazione per continuare. La finestra presenta le seguenti opzioni: Opzione Descrizione Esporta Patch InspectorSe attiva, le impostazioni patch MIDI nell’Inspector – Bank Select e Program Select (usati per la selezione dei suoni nello strumento MIDI collegato) sono inclusi nel file MIDI come eventi MIDI Bank Select e Program Change. Esporta Volume/Pan InspectorSe attiva, le impostazioni Volume e Pan eseguite nell’Ins- pector sono incluse nel file MIDI come eventi MIDI Vo- lume e Pan. Esporta AutomazioneSe attiva, l’automazione registrata è convertita in eventi controller MIDI e inclusa nel file MIDI. E’ inclusa anche l’automazione registrata con il plug-in MIDI Control. Que- sto plug-in è descritto nel capitolo “MIDI Effects” del ma- nuale separato Plug-in Reference.
474 Gestione file ÖNel file MIDI è inclusa la traccia Tempo. ÖLe impostazioni nell’Inspector diverse da quelle speci- ficate nelle opzioni di Esportazione non sono incluse nel file MIDI! Per includerle, bisogna convertirle in eventi e proprietà MIDI “reali” con la funzione Unisci MIDI nel Loop di ogni traccia (vedere “Unisci MIDI nel Loop” a pag. 342). Importare i file MIDI Per importare un file MIDI da hard-disk, procedere come segue: 1.Selezionare “File MIDI…” dal submenu Importa del menu File. 2.Se c’è già un progetto aperto, si apre una finestra di dialogo nella quale scegliere se creare o meno un nuovo progetto per il file. Scegliendo “No”, il file MIDI è importato nel progetto corrente. 3.Trovare e selezionare il file MIDI nella finestra di dia- logo file che si apre e cliccare su Apri.Se si sceglie di creare un nuovo progetto, selezionare la cartella di progetto. Selezionare una cartella di progetto esistente, oppure crearne una nuova cliccando su Create ed inserendo un nome nella finestra di dialogo. Il file MIDI è importato. Il risultato dipende dal contenuto del file MIDI e dalle impostazioni Opzioni di Importazione nella finestra Preferenze (pagina MIDI–File MIDI). Le op- zioni Opzioni di Importazione sono: Quando si importa un file MIDI nel progetto, la traccia Tempo viene regolata in base alla traccia Tempo nel file MIDI. Esporta Insert Se attiva, usando i plug-in MIDI come effetti in Insert le modifiche alle note originali introdotte dall’effetto(i) sono incluse nel file MIDI. Un delay MIDI, ad esempio, genera una serie di ripetizioni su una nota MIDI aggiungendo note ripetute ad intervalli ritmici – se questa opzione è attiva, queste note sono incluse nel file MIDI. Esporta Send Se attiva, usando i plug-in MIDI come effetti in Send le modifiche alle note originali introdotte dall’effetto(i) sono incluse nel file MIDI. Esporta MarkerSe attiva, i marker inseriti (vedere “Uso dei Marker” a pag. 108) sono inclusi nel file MIDI come eventi Standard MIDI File Marker. Esporta Tipo 0 Se attiva, il file MIDI sarà Tipo 0 (tutti i dati su una singola traccia ma su canali MIDI diversi). Se non si attiva questa opzione, il file MIDI sarà Tipo 1 (dati su tracce separate). Quale tipo scegliere dipende dall’impiego del file MIDI (in quale applicazione o sequencer sarà usato, ecc.). Esporta RisoluzioneSi può specificare una risoluzione MIDI tra 24 e 960 per il file MIDI. La risoluzione è il numero di pulsazioni, o tick, per nota da 1/4 (PPQ) e determina la precisione con la quale si potranno vedere e modificare i dati MIDI. Più alta è la risoluzione, maggiore è la precisione. La risoluzione si sceglie quindi in base all’applicazione o sequencer con la quale il file MIDI sarà usato (sebbene alcune applicazioni e sequencer non riescono a gestire alcune risoluzioni). Export include DelaySe attiva, il delay della traccia MIDI è incluso nel file MIDI. Per maggiori informazioni sull’opzione Delay, vedere “Im- postazioni traccia principali” a pag. 328. Opzione Descrizione Opzione Descrizione Estrai Prima PatchSe attiva, i primi eventi Program Change e Bank Select di ogni traccia sono convertiti alle impostazioni presenti nell’Inspector della traccia. Estrai Primo Volume/PanSe attiva, i primi eventi MIDI Volume e Pan di ogni traccia sono convertiti alle impostazioni presenti nell’Inspector della traccia Importa Control- ler come Tracce AutomazioneSe attiva, gli eventi controller MIDI nel file MIDI sono con- vertiti ai dati d’automazione delle tracce MIDI. Importa su Locatore SinSe attiva, il file MIDI importato è collocato in modo che inizi alla posizione del locatore sinistro – altrimenti il file MIDI inizia all’inizio del progetto. Si noti che se si è scelto di creare automaticamente un nuovo progetto, il file MIDI inizia sempre all’inizio del progetto. Importa Marker Se attiva, gli Standard MIDI File Marker nel file sono im- portati e convertiti ai marker di Cubase. Importa File Divisi come singola ParteSe attiva e si esegue un drag & drop di un file MIDI in un progetto, l’intero file è collocato su una singola traccia. Ignora Eventi Mastertrack su MergeSe attiva e si importa un file MIDI nel progetto corrente, il dato della traccia Tempo nel file MIDI è ignorato. Il file MIDI importato è riprodotto in base alla traccia Tempo corrente presente nel progetto. AutoDissolve Formato 0Se questa opzione è attiva e si importa un file MIDI di tipo 0 all’interno del progetto, il file viene automaticamente “dis- solto”: per ciascun canale MIDI incluso nel file, viene inse- rita una traccia separata nella Finestra Progetto. Se non è attiva, viene creata solo una traccia MIDI. Questa traccia sarà impostata su Canale MIDI “Qualsiasi”, consentendo a tutti gli eventi MIDI di venir riprodotti sui relativi canali origi- nali. E’ anche possibile usare la funzione “Dissolvi Parte” del menu MIDI per distribuire gli eventi su tracce diverse con diversi Canali MIDI in un secondo momento. Importa su Tracce Instru- mentSe questa opzione è attiva e si trascina un file MIDI all’in- terno del progetto, al posto di una traccia MIDI viene cre- ata una traccia Instrument. Inoltre, il programma caricherà il preset traccia corrispondente per la traccia instrument (basato sugli eventi program change inclusi nel file MIDI).
475 Gestione file Si può anche importare un file MIDI da hard-disk trasci- nandolo e rilasciandolo da Windows Explorer o Mac OS Finder nella Finestra Progetto di Cubase. Si applicano sempre le impostazioni Opzioni di Importazione. Esportare ed importare loop MIDI Cubase consente di importare loop MIDI (estensione .mi- diloop) e di salvare parti di strumenti come loop MIDI. I loop MIDI sono comodi, poichè non contengono sola- mente note MIDI e controller, ma anche i VST instrument associati e le impostazioni dei preset traccia instrument. Come importare ed esportare i loop MIDI è descritto nel dettaglio nel capitolo “VST Instrument e Tracce Instru- ment” a pag. 189. Esportare ed importare tracce (solo Cubase) Le tracce di Cubase (Audio, FX, Gruppo, Instrument, MIDI e Video) si possono esportare in tracce Archivio per im- portarle in altri progetti di Cubase (o Nuendo). Tutte le informazioni associate alla traccia sono esportate (impo- stazioni canale Mixer, tracce d’automazione, parti ed eventi, ecc.). Selezionando “Copia” (vedere in seguito), si crea una cartella media distinta, contenente le copie di tutti i file audio di riferimento. ÖImpostazioni di progetto specifiche (come il tempo) non fanno parte degli archivi traccia esportati. ÖPer creare dei preset traccia dalle tracce, vedere “Pre- set Traccia” a pag. 311. Esportare le tracce in una traccia Archivio 1.Selezionare le tracce da esportare. 2.Scorrere il menu File e aprire il submenu Esporta. 3.Nel submenu, selezionare “Tracce Selezionate…”. 4.Cubase chiede di scegliere tra due opzioni: Cliccando Copia nell’export sono incluse le copie dei file multimediali. Si apre una finestra di dialogo file nella quale scegliere una cartella esi- stente vuota o crearne una nuova per salvare la traccia Archivio (come file *.xml) e le sue sotto-cartelle multimediali, che contengono tutti i file audio o video associati. Cliccando Riferimento, nell’export sono inclusi solo i ri- ferimenti ai file. Si apre una finestra di dialogo file nella quale scegliere una cartella esi- stente per salvare la traccia Archivio (come singolo file *.xml). 5.Cliccare OK per salvare il rispettivo tipo di traccia Ar- chivio. Importare le tracce da una traccia Archivio La funzione Importa Archivio Traccia importa le tracce esportate da un altro progetto di Cubase (o Nuendo). ÖSi noti che le frequenze di campionamento del pro- getto attivo e della traccia Archivio devono corrispondere. Se necessario, convertire la frequenza di campionamento (vedere in seguito). 1.Scorrere il menu File e aprire il submenu Importa. 2.Nel submenu, selezionare “Archivio Traccia…”. 3.Nella finestra di dialogo file che si apre, selezionare il file XML e cliccare su Apri. Si apre la finestra di dialogo Opzioni di Importazione. Nella zona Impostazioni Progetto, si possono vedere le differenze tra le impostazioni della traccia Archivio e quelle del progetto attivo. 4.Nella finestra Opzioni di Importazione, cliccare nella colonna Import a sinistra per selezionare la traccia(e) desi- derata, oppure cliccare su “Selez.Tracce All”. Appare un segno di spunta per tutte le tracce selezionate. 5.Scegliere i file multimediali da usare: Selezionare “Usa File Media da Archivio” per importare la traccia senza copiare i file multimediali nella cartella di progetto.
476 Gestione file Selezionare “Copia Media in Cartella Progetto” per im- portare i file multimediali nella cartella di progetto. Per l’opzione “Conversione Frequenza di Campionamento”, vedere in seguito. 6.Cliccare OK. Le tracce sono importate, complete di tutti i contenuti e le impostazioni. Conversione della frequenza di campionamento importando una traccia Archivio Una traccia Archivio può contenere file multimediali con frequenze di campionamento diverse da quella del pro- getto attivo corrente. Tale differenza si può osservare nell’area Impostazioni Progetto. Per convertire durante l’import la frequenza di campiona- mento di una traccia Archivio a quella usata nel progetto at- tivo, selezionare l’opzione “Copia Media in Cartella Pro- getto” e poi “Conversione Frequenza di Campionamento”. ÖFile non convertiti che mantengono una frequenza di campionamento diversa da quella del progetto sono ripro- dotti a velocità e altezza errati! Altre funzioni Importa/Esporta Per esportare gli spartiti, vedere “Esportazione” a pag. 645. Per esportare ed importare tracce Tempo, vedere “Esportare ed importare le tracce Tempo” a pag. 410. Le mixmap di Cubase provenienti da precedenti versioni di Cubase si possono importare in Cubase 4. Esse sa- ranno convertite in pannelli device. Per maggiori informa- zioni sui pannelli device, vedere il manuale PDF “MIDI Devices”. Riordina La funzione Riordina del menu File aiuta a risparmiare spa- zio sull’hard-disk individuando e – se si desidera – elimi- nare i file audio inutilizzati dalle cartelle di progetto dell’hard-disk. 1.Selezionare “Riordina…” dal menu File. Se ci sono progetti aperti, appare un messaggio d’avviso. Cliccando “Chiudi” si chiudono tutti i progetti aperti e si apre la finestra di dialogo Riordina. 2.Per limitare la funzione Riordina ad una cartella speci- fica, cliccare sul pulsante “Cerca Cartella” e selezionare la cartella desiderata. Di default la funzione Riordina è applicata a tutte le cartelle su tutti gli hard-disk. Selezionare una cartella specifica solo se si è sicuri che non contiene file audio utilizzati in altri progetti (fuori dalla cartella) - vedere in seguito. Per resettare la funzione alla ricerca di tutte le cartelle, aprire an- cora la finestra di dialogo “Cerca Cartella” e cliccare “Annulla”. 3.Cliccare sul pulsante Inizia. Cubase scansiona la cartella selezionata (o tutti gli hard-disk) cercando le cartelle di progetto di Cubase e controlla i file audio e immagine (nelle sotto-cartelle Audio, Edits e Images) che non sono usate da alcun pro- getto. I file trovati sono elencati nella finestra di dialogo. 4.Al termine della scansione, è possibile selezionare i file cliccandoci sopra nell’elenco. Usare [Ctrl]/[Command]-clic per selezionare più file, e [Shift]-clic per se- lezionare un intervallo di file. Per selezionare tutti i file nell’elenco, clic- care sul pulsante Seleziona Tutto. Nelle seguenti situazioni, la funzione Riordina elenca dei file che non sono inutilizzati: Se sono stati spostati o rinominati file o cartelle (senza aggiornare i file del progetto all’uso dei nuovi percorsi), Cubase non può sapere che questi file sono usati in un progetto. Applicando la funzione Riordina ad una cartella nella quale ci sono file audio che appartengono ad altri progetti (fuori dalla cartella), Cubase considera questi file. Inoltre, assicurarsi di non cancellare file usati da altre applicazioni, oppure file che, in generale, si desidera con- servare! Tuttavia, è sempre possibile eliminare tranquillamente i file immagine, poichè essi possono essere ricostruiti da Cu- base, se necessario. 5.Cancellare tutti i file che non si desidera conservare selezionandoli e cliccando Cancella. 6.Chiudere la finestra di dialogo cliccando sul pulsante Chiudi.
478 Personalizzazione Presentazione capitolo L’utente può personalizzare aspetto e funzionalità di Cu- base in vari modi. Gli oggetti configurabili dall’utente descritti in questo ca- pitolo sono: AreeLavoro Memorizzando varie combinazioni delle finestre nelle aree lavoro si pos- sono selezionare rapidamente le varie modalità operative – vedere “Are- eLavoro” a pag. 478. Finestre di dialogo Impostazioni Molte sezioni dell’interfaccia utente (toolbar, Barra di Trasporto, Ins- pector, linee Info e finestre Impostazioni Canale) hanno una finestra di dialogo Impostazioni, nella quale si possono configurare gli elementi da nascondere o mostrare nelle rispettive finestre o pannelli e dove collo- carli – vedere “Finestre di dialogo Impostazioni” a pag. 480. Elenco tracce Per ogni tipo di traccia è possibile impostare i controlli visualizzati nell’elenco tracce – vedere “Personalizzare i controlli traccia” a pag. 481. Preset di preferenza (solo Cubase) E’ possibile salvare e richiamare le impostazioni preferite in preset di pre- ferenza – vedere “Preset Preferenze (solo Cubase)” a pag. 482. Aspetto Si può regolare l’aspetto generale di Cubase – vedere “Aspetto” a pag. 483. Colori traccia ed evento Si possono regolare i colori utilizzati – vedere “Applicare i colori traccia ed evento” a pag. 484. Questo capitolo contiene anche un paragrafo che spiega dove sono memorizzate preferenze ed impostazioni (vedere “Dove sono salvate le impostazioni?” a pag. 487), per poter trasferire le proprie impostazioni in un altro computer. AreeLavoro Una configurazione delle finestre di Cubase si chiama “Area Lavoro”. Un’Area Lavoro memorizza dimensione, po- sizione e contenuto di tutte le finestre, in modo da poter se- lezionare rapidamente varie modalità operative con i menu o usando i tasti di comando rapido. Per esempio, si può avere la Finestra Progetto più grande possibile durante l’editing, oppure lasciare aperte le finestre Mixer ed effetti durante il mixdown. Le Aree Lavoro sono elencate e si gestiscono nel submenu AreeLavoro del menu Finestra. Editing dell’Area Lavoro attiva C’è sempre un’Area Lavoro attiva, anche se non ne è stato salvato alcuno. Per modificare l’Area Lavoro attiva, basta configurare le finestre a piacere – inclusa apertura, chiu- sura, spostamento e dimensionamento delle finestre, re- golazione di zoom e altezza tracce. Le modifiche sono memorizzate automaticamente nell’Area Lavoro attiva. Per evitare che un’Area Lavoro sia modificata acciden- talmente, selezionare “Blocca AreaLavoro” dal submenu AreeLavoro. Un’Area Lavoro bloccata mantiene le sue impostazioni finestra originali. Si può cambiare il layout corrente di una finestra sullo schermo , ma la volta successiva che si seleziona l’Area Lavoro è richiamato il layout ori- ginale memorizzato. Creare una nuova Area Lavoro 1.Scorrere il menu Finestra e aprire il submenu Aree Lavoro. 2.Selezionare “Nuova AreaLavoro”.
479 Personalizzazione 3.Nella finestra di dialogo che si apre, inserire un nome per l’Area Lavoro. 4.Cliccare OK. L’Area Lavoro è memorizzata ed appare nel submenu, diventando l’Area Lavoro attiva. 5.Configurare le finestre da includere nella nuova Area Lavoro. La configurazione comprende, spostamento e dimensionamento finestre, regolazione di zoom e altezza tracce. Attivare un’Area Lavoro 1.Scorrere il menu Finestre e aprire il submenu Aree Lavoro. 2.Selezionare l’Area Lavoro dall’elenco nel submenu. Le finestre si chiudono, aprono, spostano e/o ridimensionano secondo l’Area Lavoro memorizzata. Si può attivare anche una delle nove Aree Lavoro con i tasti di comando rapido. Essi si definiscono nella categoria AreeLavoro della finestra di dialogo Comandi Via Tastiera. Organizzare Aree Lavoro e preset Selezionando “Organizza…” dal submenu AreeLavoro, si apre la finestra di dialogo Organizza AreaLavoro: L’elenco a sinistra mostra le Aree Lavoro nel progetto at- tivo e l’elenco a destra indica i preset Area Lavoro. Mentre le Aree Lavoro sono memorizzati con ogni progetto, i pre- set Area Lavoro possono essere memorizzati globalmente, in modo da poter configurare un certo numero di Aree La- voro da usare in un progetto qualsiasi. I preset Area La- voro memorizzano solo posizione e dimensione della finestra principale – non sono incluse finestre specifiche del progetto. Nell’elenco Aree Lavoro a sinistra, si possono rinomi- nare le Area Lavoro (con un doppio-clic e digitando il nome) e bloccarli o sbloccarli. I pulsanti freccia tra i due elenchi permettono di copiare l’Area Lavoro selezionata in un preset Area Lavoro (o vice- versa). I pulsanti sotto ogni elenco consentono di aggiungere, rimuovere e attivare Aree Lavoro o preset. Si può attivare un’Area Lavoro o un preset con un doppio-clic nella ri- spettiva colonna Numero. Normalmente, quando per attivare le aree lavoro si usano i tasti di comando rapido, essi seguono l’ordine nell’elenco aree lavoro; per esempio, il tasto di comando rapido per “Area Lavoro 1” seleziona la prima area lavoro nell’elenco, e così via. Tuttavia, attivando il box di spunta Usa IDs, si può inserire un numero (da 1 a 9) nella colonna ID di ogni area lavoro. Questo numero è usato come riferimento quando si usano i tasti di co- mando rapido, in modo che il comando rapido per “Area Lavoro 1” ri- chiami l’area lavoro ID 1. I preset area lavoro sono salvati con il progetto. Di de- fault, i preset globali appaiono nell’elenco a destra – per vedere i preset di altri progetti, attivare il box di spunta Mostra Preset Progetto. Attivare il box di spunta Auto Istanziare Preset per con- vertire automaticamente tutti i preset area lavoro globali in Area Lavoro quando si crea un nuovo progetto o se ne apre uno. Per chiudere la finestra di dialogo, cliccare sul pulsante OK o premere [Esc]. Si noti che è possibile continuare a lavorare in altre finestre anche con la finestra di dialogo Organizza AreaLavoro aperta.
480 Personalizzazione Finestre di dialogo Impostazioni Si può personalizzare l’aspetto dei seguenti elementi: Finestra Impostazioni Canale Toolbar Inspector Personalizzare con i menu contestuali Impostazioni Con un clic-destro su Barra di Trasporto, toolbar, linee Info o Inspector, si apre il rispettivo menu contestuale di Impostazioni. Per le finestre Impostazioni Canale, queste opzioni si trovano nel submenu Definisci Vista del menu della finestra di dialogo. In questo submenu, si possono attivare/disattivare gli elementi desiderati. Nei menu contestuali di Impostazioni sono disponibili le seguenti opzioni generali: “Mostra Tutto” visualizza tutti gli elementi. “Default” resetta l’interfaccia all’impostazione di default. “Impostazioni…” apre la finestra di dialogo Impostazioni (vedere in seguito). Se sono disponibili dei preset, essi possono essere sele- zionati nella metà inferiore del menu. Menu contestuali Impostazioni di linea Info e Inspector (in quello dell’In- spector le opzioni disponibili dipendono dal tipo di traccia). Personalizzare con la finestra di dialogo Impostazioni Selezionando “Impostazioni…” dai menu contestuali Im- postazioni, si apre la finestra di dialogo Impostazioni. Essa consente di specificare quali elementi devono essere visi- bili/nascosti e di impostare l’ordine degli elementi. In que- sta finestra di dialogo è anche possibile salvare e richiamare i preset Impostazioni. Finestra di dialogo Impostazioni della Barra di Trasporto. La finestra di dialogo è divisa in due colonne. La colonna a sinistra mostra gli elementi correnti visibili, quella a destra gli oggetti correnti nascosti. Per cambiare la condizione mostra/nascondi corrente, selezionare gli oggetti in una colonna e poi usare i pulsanti freccia al centro della finestra di dialogo per spostarli da una colonna all’altra. Le modifiche sono applicate subito. Selezionando gli oggetti nella colonna “Voci Visibili” ed usando i pulsanti Sposta Su e Sposta Giù, si può riordi- nare l’oggetto(i) selezionato. Le modifiche sono applicate subito. Per annullare (Undo) tutte le modifi- che e tornare al layout standard, selezionare “Default” nel menu conte- stuale Impostazioni. Barra di Trasporto personalizzata. Cliccando sul pulsante Salva (icona floppy-disk) nella sezione Preset, appare una finestra di dialogo che per- mette di dare un nome alla configurazione corrente e sal- varla in un preset.