Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version
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161 Control Room (solo Cubase) 22.Etichette canale Queste etichette riflettono i nomi creati nella finestra Connessioni VST. 23.Livello Talkback Questo fader controlla la quantità di segnale Talkback inviato all’uscita di ogni canale Studio. 24.Pulsante Abilita Talkback Perchè i segnali Talkback siano inviati ad un canale Studio, questo pul- sante deve essere illuminato. Cliccandoci sopra lo si attiva o disattiva. Quando Abilita Talkback non è attivo, il valore Talkback DIM non ha ef- fetto su questa uscita. 25.Mix Metronomo Questi controlli di livello e pan determinano come si sente il metronomo in ogni canale: essi sono indipendenti per ogni canale. 26.Abilita Metronomo Determina se i segnali di clic sono inviati ad ogni canale. Se illuminato, i segnali di clic si sentono in quell’uscita. 27.Controllo di livello del canale E’ il volume principale di ogni uscita Control Room. Questi fader non in- fluenzano i livelli d’ingresso per la registrazione o il livello Main Mix per l’esportazione dei mixdown. 28.Selettori Ingresso esterno Sono disponibili sei ingressi esterni. Questi pulsanti determinano l’in- gresso esterno corrente utilizzato; sono visualizzati i nomi creati nella fi- nestra Connessioni VST. 29.Indicatori di presenza segnale Nella finestra Preferenze, c’è un’opzione che permette di visualizzare questi indicatori di presenza segnale al posto degli indicatori completi. Controlli Monitor nel Mixer della Control Room 30.Solo altoparlante singolo Ogni icona altoparlante è un pulsante Solo del rispettivo canale. Uno [Shift]-clic su un altoparlante mette in Solo tutti gli altoparlanti di quella fila (Frontale o Posteriore). Un [Ctrl]/[Command]-clic su un altoparlante già in Solo silenzia quell’altoparlante e mette in Solo tutti gli altri canali. 31.Solo LFE L’icona + mette in Solo il canale LFE. 32.Solo Canali Posteriori Mette in Solo tutti i canali Posteriori. 33.Ascolto canali Posteriori sui monitor Frontali Questo pulsante mette in Solo i canali Posteriori inviandoli agli altopar- lanti Frontali. 34.Ascolto dei canali in Solo sui monitor Centrali Attivando questo pulsante, tutti gli altoparlanti in Solo si sentono nel ca- nale Centrale (se ce n’è uno nella configurazione), altrimenti (in stereo) il canale in Solo si sente equamente negli altoparlanti sinistro e destro. 35.Edit Down-Mix Cliccando qui si apre il plug-in MixConvert usato per il down-mix dei se- gnali multi-canale da monitorare. 36.Etichette Down-Mix Questa zona visualizza i nomi dei quattro preset down-mix. Si può clic- care su un nome per cambiarlo. Quando non c’è un preset definito per un mix-down appare un punto interrogativo (“?”). 37.Etichette Monitor Questa zona visualizza i nomi dei quattro possibili Monitor. I nomi sono quelli definiti nella finestra Connessioni VST quando si crea un canale Monitor. 38.Pulsanti Selezione Monitor Questi pulsanti selezionano il set di Monitor corrente. Ogni Monitor ha le proprie impostazioni, inclusi preset down-mix, Abilita Solo, Insert, Gua- dagno Ingresso e Fase Ingresso. Queste impostazioni sono richiamate automaticamente quando è selezionato un Monitor. 39.Pulsanti Selezione preset Down-Mix Questi pulsanti selezionano il preset down-mix del Monitor corrente. 40.Pulsante Elimina Speaker Solo Questo pulsante toglie tutti i Solo dagli altoparlanti, resettandoli alla nor- male riproduzione. 41.Pulsante Solo canali Frontali Questo pulsante mette in Solo tutti gli altoparlanti Front. 42.Pulsante Solo canali Sinistra e Destra Questo pulsante mette in Solo i canali sinistro e destro. 30. 31. 33. 32. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42.
162 Control Room (solo Cubase) Main Mix e canale Control Room La configurazione canale del “Main Mix” (l’uscita di de- fault) determina anche la configurazione del canale Con- trol Room. Passando da un progetto che ha un Main Mix stereo ad uno con un Main Mix 5.1, la configurazione del canale Control Room nel Mixer della Control Room cam- bia da stereo a 5.1. La configurazione del Main Mix determina anche il layout del pannello Speaker Solo. Se il Main Mix è stereo, nel pannello Speaker Solo ci saranno solamente un altopar- lante destro ed uno sinistro. Qualsiasi ingresso esterno che ha più canali del Main Mix non si sente correttamente quando è inviato al canale Control Room. Si sentono solo i canali disponibili. ÖSe un ingresso esterno 5.1 è assegnato ad un canale Control Room stereo, si sentono solo i canali sinistro e destro, anche se è selezionato un Monitor 5.1. Ad un ca- nale Control Room stereo possono essere assegnati solo due canali. Si può usare un’istanza del plug-in MixConvert su un Insert dell’ingresso esterno per eseguire un down- mix del materiale in stereo per poterlo sentire. Impostazioni consigliate Con la grande versatilità offerta dalla Control Room si può fare anche confusione quando la si configura per la prima volta. Ecco alcuni consigli utili di configurazione della Control Room per la registrazione ed il mixaggio. Se non c’è un dispositivo di registrazione master e si usa solo la funzione Esporta Mixdown per creare i file dei mix definitivi, impostare l’uscita Main Mix su “Non Assegnato”. In questo modo si eliminano molti errori di confusione e funzionamenti imprevisti dovuti al fatto che uscite e Monitor della Control Room condividono le stesse uscite hardware. Il Main Mix è as- segnato automaticamente al canale Control Room, quindi si evitano questi problemi. Creare un Monitor stereo per familiarizzare con i controlli di li- vello della Control Room, le impostazioni DIM, il bus Ascolta ed altre funzioni di monitoraggio. Una volta conosciute alcune di queste funzioni creare i Monitor aggiuntivi per ogni set d’al- toparlanti che si vuole impiegare. Usare gli Insert sui canali Monitor per la decodifica surround e la gestione dei plug-in per il basso (tra le altre cose). Usare gli Insert sul canale Control Room per osservare gli in- dicatori ed eseguire un’analisi dello spettro sui plug-in. Tutti i canali in Solo (incluso il bus Ascolta) passano nel canale Con- trol Room consentendo l’analisi dei singoli suoni. Un limiter brickwall nell’ultimo Insert del canale Control Room può prevenire sovraccarichi accidentali e danni ai sistemi d’al- toparlanti. Usare gli Insert del canale Talkback per controllare le dinami- che del microfono talkback. Si protegge così l’udito dei musi- cisti e si è sicuri che chiunque può essere sentito dal microfono talkback. Usare i controlli di guadagno sugli ingressi esterni per bilan- ciare il livello di lettori CD ed altre sorgenti con il livello Main Mix per un confronto A/B. Usare i controlli di guadagno su ogni Monitor per equilibrare il livello di tutti i sistemi di monitoraggio, in modo che passando da un set d’altoparlanti all’altro il volume sia uniforme. Usare il livello calibrato della Control Room per il mixaggio di film o DVD. Regolare questo al volume più opportuno negli al- toparlanti, in base allo standard di mixaggio da eseguire. Preferenze della Control Room Il Mixer della Control Room ha varie preferenze che si tro- vano nella finestra Preferenze (pagina VST–Control Room). Preferenze della Control Room La maggior parte di esse riguarda le opzioni visibili nel Mixer della Control Room. Esse consentono di personaliz- zare il layout del Mixer per visualizzare soltanto i controlli più usati ed evitare un’inutile confusione.
163 Control Room (solo Cubase) La altre preferenze hanno la seguente funzionalità: Livello Riferimento Determina il livello della Control Room utilizzato quando è attivo il pul- sante Livello Riferimento. Main Dim Volume E’ l’entità di riduzione del guadagno applicato al canale della Control Room quando è attivo il pulsante DIM. Mostra Volume Control Room nella Barra di Trasporto Attivando questa opzione, il piccolo fader sul lato destro della Barra di Trasporto regola il livello della Control Room. Se questa opzione non è attiva (o la Control Room è disabilitata) il fader regola il livello del bus Main Mix. Disattiva Talkback in Registrazione Se attiva, questa opzione disattiva il canale Talkback quando la Barra di Trasporto entra in modalità Record. Si consiglia d’impostare il valore Talkback DIM a 0dB quando si usa questa funzione, per non cambiare radicalmente il livello del mix entrando e uscendo dalla registrazione. Usa Canale Cuffie come Canale Anteprima Se attiva, l’uscita cuffie è usata per le opzioni Anteprima, quali Anteprima di Importazione, Anteprima Scrub, Anteprima Processing Offline ed al- cune operazioni nell’Editor dei Campioni. Si noti che quando per l’Ante- prima si usa l’uscita cuffie, il canale Control Room non invia più in uscita l’audio in Anteprima. Dim Studio durante Talkback Abilitando questa opzione, il cue mix che si sente in un canale Studio è ridotto (della quantità definita nel campo Talkback Dim Level, sotto il pul- sante TALK) fino a quando è usato il canale Talkback. Disabilitando que- sta opzione il livello del cue mix durante il Talkback rimane lo stesso. Studio e Send Studio I Send Studio appaiono nel Mixer del progetto di Cubase e nell’Inspector. Ogni Send Studio è destinato alla creazione di cue mix che i musicisti ascoltano durante la registrazione. In pratica, i Send Studio sono mandate ausiliare stereo che nel Mixer della Control Room sono assegnate alle uscite Studio. Sono disponibili fino a quattro Send Studio. Configurare i Send Studio I Send Studio sono attivi solo quando nella finestra Con- nessioni VST è stato creato un canale Studio, altrimenti restano sfumati in grigio. Per ogni canale Studio definito nella finestra Connessioni VST, ogni canale nel Mixer di progetto ha un aux send aggiuntivo con livello, pan e se- lettore pre/post fader. Questo aux send è usato per creare un mix che il musicista ascolta in registrazione. Nel Mixer di progetto si accede ai Send Studio selezionando l’opzione Studio Send dal menu a tendina delle opzioni Viste di ogni canale o cliccando l’icona stella (“Mostra Studio Send”) nel pannello comune del Mixer esteso di progetto. Send Studio nel Mixer di progetto
164 Control Room (solo Cubase) Nell’Inspector c’è la pagina Studio Send che visualizza tutti i Send Studio della traccia selezionata. Si noti che di default non sono disponibili tutte le sezioni dell’Inspector. Per mostrare/nascondere una sezione, clic-destro su una sezione dell’In- spector quindi attivare/disattivare l’opzione desiderata nel menu conte- stuale. Pagina Studio Send nell’Inspector Ogni Studio può avere un nome peculiare, in modo che si capisca per cosa è usato. Per esempio, i quattro Studio si possono chiamare: Mix Chitarrista Mix Bassista Mix Batterista Il nome di ogni Studio è visualizzato nel Mixer della Control Room. Per sentire il mix dei Send Studio sull’uscita Stu- dio, il selettore d’ingresso di ogni canale Studio deve es- sere impostato in “Aux”. Un canale Studio nel Mixer della Control Room con l’ingresso impo- stato in Aux. Configurare un cue mix Studio I Send Studio sono molto flessibili. Ci sono molto modi per creare un cue mix per ogni Studio in modo molto facile e rapido. Semplici mix “più io” e mix discreti più complessi sono facilmente realizzabili con i Send Studio. Usare fader e pan del Mixer di progetto Si può creare un cue mix usando i livelli fader e pan già usati nel Mixer di progetto e poi modificarli in modo che soddisfino le esigenze dei singoli musicisti. Si può farlo in ogni momento, con qualsiasi canale singolo o gruppo di canali. Per copiare l’informazione fader e pan dal Mixer principale procedere come segue: 1.Nel Mixer di progetto selezionare tutti i canali dai quali copiare le impostazioni. Le operazioni che seguono influenzano solo i canali selezionati.
165 Control Room (solo Cubase) 2.Nel Mixer della Control Room, clic-destro in una zona qualsiasi della striscia canale Studio; appare un menu con- testuale che ha un submenu con il nome del canale Studio. Questo submenu ha tutte le funzioni Send Studio di quel canale Studio. Aprendo il menu contestuale fuori dalla striscia canale Studio, il submenu riguarda tutti i Send Studio (Tutti Studio). Menu contestuale del Mixer della Control Room 3.Scegliere l’opzione “Usa Livelli Mix Correnti” per co- piare i livelli dei fader nelle tracce selezionate sui Send Studio. Questa opzione imposta tutti i livelli Send Studio nelle tracce selezionate allo stesso livello del fader nel canale principale. Cambia inoltre la condi- zione dei Send Studio in pre-fader, in modo che le variazioni del Main Mix non influenzino i Send Studio. 4.Scegliere l’opzione “Usa Impostazioni Pan Correnti” per copiare l’informazione pan dal Main Mix ai Send Stu- dio nelle tracce selezionate. I Send Studio sono mono o stereo. Se il Send è mono, l’impostazione pan è copiata ugualmente; tuttavia, l’uscita del Send Studio somma tra loro i canali sinistro e destro. 5.Selezionare l’opzione “Attiva Send Studio” per attivare i Send sui canali selezionati. Di default, i Send Studio non sono abilitati, nemmeno se sono copiate le in- formazioni livello e pan. Si deve abilitarli per poter sentire il cue mix Studio. Copiando le informazioni di livello e pan dal Main Mix ai Send Studio, si può avere subito un equilibrio approssi- mativo. In seguito, può essere necessario ritoccare i valori di livello e pan su ciascun Send Studio del canale per mo- dificare il mix in modo che soddisfi le esigenze del musici- sta; ciò può significare un aumento di volume del musicista stesso (definito anche un mix “più io”). Regolare il livello dei Send Studio Nel Main Mix i livelli sono spesso ottimizzati per avere il li- vello più alto possibile del segnale prima del clipping. Tut- tavia, quando si realizzano mix “più io”, può darsi che nei Send Studio non ci sia abbastanza margine di volume di- sponibile per alzare i canali senza introdurre il clipping. Fortunatamente, i Send Studio hanno un’opzione che con- sente di regolare più livelli Send nello stesso momento, in modo da mantenere omogeneo il volume generale mentre lo si abbassa per far spazio ai segnali “più io”. Una volta creato un mix Send Studio, per regolare i livelli relativi procedere come segue: 1.Selezionare tutti i canali da modificare. Solo ai canali selezionati sono applicati i comandi del menu contestuale. 2.Clic-destro in una zona qualsiasi della striscia Studio nel Mixer della Control Room per aprire il menu conte- stuale di quel canale Studio. Si può anche usare il menu contestuale fuori dalla striscia Studio per rego- lare tutti i quattro Send Studio dei canali selezionati allo stesso momento. 3.Scegliere l’opzione “Cambia Livelli Send Studio” dal submenu Studio. Si apre una finestra di guadagno con un box di spunta “Modo Relativo”. Assicurarsi che sia attivo se si vogliono regolare livelli già esistenti. 4.Usare i pulsanti freccia su/giù o cliccare sulla lettura numerica per visualizzare un fader, quindi regolare il gua- dagno secondo le necessità. Il livello di tutti i Send Studio selezionati è regolato della quantità indicata qui. Per esempio, se il valore indicato è -3dB, il livello di ogni Send Studio si riduce di 3 dB. 5.Fare clic su OK per applicare la variazione di livello. E’ possibile osservare queste variazioni mentre avvengono se il Mixer di progetto è aperto e la veduta estesa mostra i Send Studio.
166 Control Room (solo Cubase) Usare i Send Studio dalle uscite VST Ogni uscita VST ha i Send Studio. I Send Studio dall’uscita Main Mix si possono usare per assegnare subito il Main Mix all’uscita Studio. Tutte le variazioni di livello eseguite sul Main Mix si riflet- tono nel segnale inviato dai Send Studio. Impostando un livello inferiore a 0 dB si lascia un margine per i segnali “più io” all’uscita del canale Studio. Send Studio Post-Fader E’ possibile anche usare i Send Studio coma aux send post-fader. Si tratta di un altro modo per cui il cue mix se- gue le modifiche eseguite nel Main Mix. A questi casi la funzione Reset è molto utile. Per resettare i Send Studio al livello post-fader di default pari a -6dB procedere come segue: 1.Selezionare tutti i canali da resettare. I comandi dei Send Studio funzionano solo sui canali selezionati. 2.Nella striscia di canale Studio clic-destro per aprire il menu contestuale, quindi selezionare il comando “Reset Send Studio” dal submenu Studio. Aprendo il menu contestuale da altre zone nel Mixer del Mixer Control Room oltre alle strisce di canale Studio, i comandi del menu contestuale sono applicati a tutti i canali Studio nello stesso momento. 3.Scegliendo l’opzione “Reset Send Studio” si cambia il livello Send di tutti i canali selezionati impostandolo a -6 dB e s’imposta post-fader la sorgente del segnale. Il livello di -6dB è stato scelto per consentire un certo margine di livello per i segnali “più io” alle uscite Studio. Una volta che tutti i Send Studio sono stati impostati a -6 dB post-fader, tutte le modifiche al Main Mix cambiano an- che il mix Studio. Per i canali “più io”, basta alzare il livello su quel canale o perfino impostare il segnale in pre-fader per avere un controllo totale. Riassunto dei cue mix Send Studio Utilizzando varie combinazioni delle tecniche descritte in precedenza è possibile creare in breve tempo completi cue mix discreti per i musicisti. Le modifiche a questi mix si possono nel Mixer di progetto o nell’Inspector, consen- tendo la massima accessibilità per rapide correzioni. Per familiarizzare con il funzionamento dei Send Studio, aprire il Mixer esteso del progetto ed impostare la veduta Studio Send. Seguire gli esempi descritti in precedenza ed osservare come i Send Studio reagiscono ai vari comandi. Ciò aiuta a comprenderne il funzionamento e migliora la produttività del lavoro durante le sessioni di registrazione. Direct Monitoring e latenza Le funzioni della Control Room e dei Send Studio utiliz- zano le risorse di processo interne del computer host per tutti i processi e i routing: sono quindi soggette alla la- tenza introdotta dal computer. Registrando molti musicisti insieme è necessario avere un sistema in grado di lavorare a valori molto bassi dei buffer ASIO, per trarre pieno vantaggio dalle funzioni Studio Sends. I Send Studio non controllano le funzioni Direct Monito- ring delle varie interfacce audio. Quindi, a meno che la la- tenza interna del sistema sia molto bassa (128 sample o meno), il monitoraggio delle tracce abilitate alla registra- zione attraverso i Send Studio ha un certo ritardo che può disturbare i musicisti nel corso della registrazione. Nel caso in cui la latenza interna sia troppo alta per il moni- toraggio in registrazione, si consiglia di usare i Send Studio per il monitoraggio delle tracce già registrate ed usare il normale Direct Monitoring per le tracce in registrazione. !Disattivando l’opzione “Modo relativo”, tutti i Send Studio sono impostati allo stesso livello assoluto. Con la finestra di dialogo ancora aperta, si può inserire di nuovo la spunta nel box “Modo relativo” e ricaricare i livelli relativi precedenti. Solo cliccando OK i valori di livello diventano permanenti. Scegliendo Cancel tutti i livelli Send tornano ai rispettivi valori precedenti.
168 Effetti Audio Presentazione Cubase viene fornito con una notevole varietà di effetti plug-in inclusi. Questo capitolo contiene dettagli generali su come assegnare, usare e organizzare effetti plug-in. Gli effetti e i relativi parametri sono descritti nel manuale se- parato “Plug-in Reference”. Panoramica Esistono tre modi in cui utilizzare gli effetti audio in Cubase: Come effetti in Insert. Un effetto in insert viene inserito nella catena del segnale di un canale audio, che significa che l’intero segnale del canale passa attraverso l’ef- fetto. Questo rende gli insert adatti per quegli effetti per i quali non si de- sidera missare il segnale originale ed effettato (dry e wet), come ad esempio effetti di distorsione, filtri o altri effetti che vanno a modificare le caratteristiche tonali o dinamiche del suono. E’ possibile avere fino a otto diversi effetti in insert per canale (lo stesso vale per i bus d’ingresso e uscita – per registrazioni con, rispettivamente, effetti ed “effetti master”). Come effetti in Send Ciascun canale audio possiede otto mandate (send) per gli effetti, cia- scuna delle quali può essere liberamente indirizzata a un effetto (o ad una catena di effetti). Gli effetti in send sono pratici per due motivi: è possibile controllare il bilanciamento tra il suono originale (diretto) e il suono proces- sato, in maniera individuale per ciascun canale usando i send e numerosi canali differentii possono usare lo stesso effetto in send. In Cubase, gli ef- fetti in send sono gestiti mediante le tracce Canale FX. Usando il processing offline (solo Cubase). E’ possibile applicare gli effetti direttamente a eventi audio individuali – ciò è descritto nel capitolo “Processi e funzioni audio” a pag. 224. I VST 3 Il nuovo standard di plug-in VST 3, offre numerose miglio- rie rispetto al precedente standard VST 2, mantenendo comunque una totale retro-compatibilità con esso; è infatti possibile utilizzare i propri vecchi effetti e preset. Cubase è in grado di gestire plug-in sviluppati originaria- mente per diverse piattaforme: è possibile usare un plug- in a 32-bit con Windows Vista a 64-bit e si possono utiliz- zare plug-in sviluppati per Mac PPC su sistemi MacIntel.Poichè l’utilizzo di plug-in a 32-bit su computer a 64-bit influenza le performance del computer, questi verranno evidenziati tramite un’icona nei menu dei plug-in. ÖSi noti che questa funzionalità è stata implementata in modo da consentire di caricare vecchi progetti con inclusi i relativi plug-in originali, nei computer attuali. Tuttavia, i plug-in necessiteranno di maggiore potenza della CPU, ri- spetto a quanto avveniva nelle loro piattaforme native. Per- ciò si raccomanda di utilizzare le versioni a 64-bit o le versioni Intel Mac (Universal Binary) di tali plug-in o stru- menti, una volta che questi vengono resi disponibili. Nel programma, gli effetti compatibili con le versioni di VST precedenti sono facilmente riconoscibili: Gestione dei Preset VST Dalla prospettiva di un utente, la differenza principale tra gli standard VST 2 e VST 3 sta nella gestione dei preset. I file “.fxp/.fxb” usati nei VST 2 sono stati sostituiti dai Pre- set VST 3 (con estensione “.vstpreset”). Usando le carat- teristiche di gestione dei preset, è possibile assegnare numerosi attributi ai propri preset degli effetti, in modo da favorire una rapida ricerca della giusta patch. E’ inoltre possibile avere un’anteprima dei preset degli effetti prima di caricarli. Nel programma sono inclusi numerosi preset per gli effetti. Se sul proprio computer sono installati plug- in VST precedenti, è possibile continuare ad usarli e si può inoltre convertire i relativi preset in preset VST 3. Rife- rirsi alla sezione “Preset degli Effetti” a pag. 183 per mag- giori dettagli. Smart plug-in processing Un’altra caratteristica dello standard VST3 è lo “smart” plug-in processing. In precedenza, qualsiasi plug-in cari- cato rimaneva in fase di processing in maniera continuata, indipendentemente dal fatto che fosse presente o meno un segnale. Con lo standard VST3, il processing di un plug-in può essere disinserito se non è presente un segnale. In questo modo è possibile ridurre notevolmente il carico della CPU, consentendo in questo modo di utilizzare un numero maggiore di effetti. !Questo capitolo descrive gli effetti audio, cioè quegli effetti usati per processare i canali audio, gruppo, VST Instrument e ReWire. Un effetto compatibile con una precedente ver- sione di VST.Un effetto VST 3.
169 Effetti Audio E’ possibile fare ciò, attivando l’opzione “Sospendi il pro- cessing dei plug-in VST3 se non si ricevono segnali audio” nella finestra di dialogo Preferenze (pagina VST – Plug-in). Quando questa opzione è attiva, i plug-in VST 3 non con- sumano risorse della CPU su passaggi silenziosi, cioè quando attraverso di essi non passano segnali audio. Fare comunque attenzione, poichè in questo modo c’è il ri- schio di caricare un numero eccessivo di plug-in in fase di stop, rispetto a quanti il sistema sia effettivamente in grado di gestirne in riproduzione. Per questo motivo, si consiglia di individuare il passaggio con il maggior numero di eventi riprodotti simultaneamente, in modo da accertarsi che il proprio sistema sia in grado di fornire le risorse necessarie alla gestione dei plug-in. ÖAttivando questa opzione, è possibile incrementare notevolmente le prestazioni del proprio sistema in qualche progetto, ma aumentano anche le probabilità che il pro- getto possa non essere in grado di eseguire adeguata- mente la riproduzione su tutte le posizioni timecode del progetto. Ingressi Side-Chain Numerosi effetti VST3 possiedono ingressi side-chain. Ciò significa che l’operato dell’effetto può essere controllato tramite segnali esterni indirizzati all’ingresso side-chain. Il processing dell’effetto viene comunque applicato al se- gnale audio principale. Vedere “Impostare il side-chain” a pag. 181. Compensazione del ritardo dei plug-in Un effetto plug-in potrebbe avere un ritardo o una latenza intrinseci. Ciò significa che passa un certo lasso di tempo prima che il plug-in processi l’audio che passa in esso – come risultato, l’audio in uscità subisce un lieve ritardo. Ciò si verifica in particolare per processori di dinamica che possiedono funzionalità “look-ahead”. Cubase offre comunque una piena compensazione del ri- tardo lungo l’intero percorso audio. Tutti i ritardi dei plug- in vengono compensati, mantenendo in questo modo una perfetta sincronizzazione per tutti i canali audio.Normalmente, non è necessario modificare alcuna imposta- zione per questa funzione. Tuttavia, i plug-in VST3 relativi al controllo delle dinamiche, con funzionalità look-ahead pos- siedono un pulsante “Live”, che consente di disattivare il look-ahead per ridurre al minimo la latenza, se questi de- vono essere usati nel corso di registrazioni in tempo reale (riferirsi al manuale separato “Plug-in Reference”). E’ possibile anche “forzare” la compensazione del ritardo; ciò risulta utile per evitare problemi di latenza durante la registrazione di audio o l’utilizzo di VST Instrument in tempo reale. Vedere “VST Instrument e Tracce Instru- ment” a pag. 189. Tempo sync I plug-in possono ricevere informazioni di sincronizzazione e di tempo dall’applicazione host (in questo caso Cubase). Generalmente, questa funzione viene usata per sincroniz- zare alcuni parametri dei plug-in (come ad esempio valori di modulazione o tempi dei delay) al tempo del progetto. Questa informazione viene automaticamente fornita a qualsiasi plug-in VST (2.0 o successivo) che “la richiede”. Non è necessario regolare alcuna particolare impostazione per questa funzione. Il tempo sync viene regolato specificando un valore nota di base. E’ possibile usare valori nota lineari, terzine o col punto (1/1 - 1/32). Riferirsi al manuale separato “Plug-in Reference” per det- tagli relativi agli effetti inclusi.
170 Effetti Audio Effetti in Insert Introduzione Come indica il nome, gli effetti in insert sono appunto “in- seriti” nel percorso del segnale audio – ciò significa che i dati del canale audio verranno fatti passare attraverso l’ef- fetto. E’ possibile aggiungere fino a otto diversi effetti in insert in maniera indipendente per ciascun canale audio (tracce audio, tracce canale gruppo, tracce canale FX, ca- nali VST Instrument o canali ReWire) o bus. Il segnale passa attraverso l’effetto in serie, dall’alto verso il basso, secondo il percorso di segnale mostrato qui sotto: Come si può osservare, gli ultimi due slot di insert (per tutti i canali) sono post-EQ e post-fader. Gli slot post-fa- der sono più adatti per l’inserimento degli effetti in situa- zioni in cui non si desidera che il livello venga modificato dopo l’effetto, come ad esempio nel caso di effetti di di- thering (vedere “Dithering” a pag. 173) e maximizer – en- trambi usati generalmente come effetti in insert per bus d’uscita. ÖApplicando numerosi effetti su molti canali potrebbe rendere la situazione non essere gestibile dalla propria CPU! Se si desidera utilizzare lo stesso effetto con le stesse impostazioni su numerosi canali, potrebbe essere più conveniente impostare un canale gruppo e applicare l’effetto una volta sola, come singolo insert per quel gruppo. Utilizzare la finestra Performance VST per tenere d’occhio il ca- rico sulla CPU. Indirizzare un canale audio o un bus agli Effetti in Insert Le impostazioni per gli effetti in insert sono disponibili nel mixer (in modalità estesa), nella finestra “Impostazione Canale” e nell’Inspector. Gli esempi che seguono mo- strano la finestra “Impostazione Canale”, ma le procedure sono le medesime per tutte e tre le sezioni di insert: 1.Attivare la finestra “Impostazione Canale”, il pannello “Insert” nel mixer esteso, o aprire la sezione Insert dell’Ins- pector. Nella finestra “Impostazione Canale”, gli insert si trovano di default all’estrema sinistra. 2.Aprire il menu a tendina del tipo di effetti per uno degli slot di insert e selezionare un effetto. L’effetto viene automaticamente caricato e si apre il relativo pannello di controllo. E’ possibile aprire o chiudere il pan- nello di controllo per un effetto, facendo clic sul pulsante “e” relativo allo slot di insert. Se l’effetto possiede un parametro dry/wet Mix, usarlo per bilanciare il segnale originale con quello effettato. Vedere “Regolare gli effetti” a pag. 182 per maggiori dettagli circa l’edi- ting degli effetti. Per eliminare un effetto, aprire il menu a tendina degli effetti e selezionare “Nessun Effetto”. Eseguire questa operazione per tutti gli effetti che non si intende utiliz- zare, in modo da ridurre il carico sulla CPU. In questo modo è possibile aggiungere fino a otto effetti in insert per ciascun canale. E’ possibile riordinare gli effetti facendo clic sull’area sopra il nome e trascinando l’effetto in un altro slot. Gain Ingresso Effetto in Insert 1 Effetto in Insert 2 Effetto in Insert 3 Effetto in Insert 6 EQ Volume (fader) Effetto in Insert 7 Effetto in Insert 8 Effetto in Insert 4 Effetto in Insert 5