Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version
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521 Trascrivere le Registrazioni MIDI Per una notazione “moderna” di note sincopate, attivare Sincope. Senza e con Sincope. Ancora, senza e con Sincope. Si noti che nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo è possibile inserire eccezioni all’opzione Sincope, usando lo strumento Mostra Quantizzazione. Si possono anche cre- are note legate in varie combinazioni con lo strumento Ta- glia Note. Consolida Pause Attivare questa opzione per unire in un’unica pausa più pause consecutive (per esempio, una pausa da 1/8 ed una da 1/16, unite in un’unica pausa da 1/8 col punto). Consolida Pause non attiva e attiva. Riordina Durate Attivando questa opzione, Cubase interpreta in modo di- verso la durata delle note. La durata di una nota (solo nel display) potrebbe essere estesa all’inizio della nota suc- cessiva, oppure alla posizione Mostra quantizzazione pause successiva. Un esempio: Se una nota è troppo breve, appare una pausa subito dopo. Con l’opzione Riordina Durate attiva, la pausa scompare. Nota da 1/8 leggermente breve senza e con l’opzione “Riordina Durate”. Se in una particolare situazione l’opzione Riordina Durate non aiuta, si deve ridimensionare manualmente la nota(e) anomala o usare lo strumento Mostra Quantizzazione (ve- dere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 524). No Sovrap. Quando note che iniziano alla stessa posizione hanno du- rate diverse, Cubase tende ad aggiungere più legature del necessario. Per evitarlo, usare l’opzione No Sovrap. Nell’Editor Key, questa registrazione… …appare così con l’opzione No Sovrap. non attiva… …e così con l’opzione No Sovrap. attiva. Nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo si possono inse- rire “eccezioni” all’opzione No Sovrap., usando lo strumento Mostra Quantizzazione. !Si noti che ci possono essere situazioni nelle quali nessuna di queste alternative è quella ideale. Tali casi, probabilmente, possono risolti utilizzando voci di polifonia (vedere “Voci polifoniche” a pag. 548).
522 Trascrivere le Registrazioni MIDI Shuffle Nel jazz è molto comune scrivere nello spartito un beat suonato in shuffle feel con note regolari (semplicemente per renderlo più leggibile). Attivando il flag Shuffle, Cubase cerca le note da 1/8 o le coppie di note da 1/16 ove la seconda nota è suonata in ritardo (con uno “swing feel” o come terza nota di una ter- zina). Queste coppie appaiono come note regolari da 1/8 o 1/16 invece che figure ritmiche terzinate. Senza e con Shuffle. Mostra Trasposizione Questa funzione si usa quando si preparano le parti per strumenti che non sono scritti nella tonalità da concerto vera e propria. Per esempio, se si vuol far suonare la nota C3 ad un sax alto, si deve scriverla come A3 – nove semi- toni più in alto. Fortunatamente, la funzione Mostra Traspo- sizione si occupa di farlo: Usare il menu a tendina per selezionare lo strumento per i quale si sta scrivendo lo spartito. Se il menu non elenca lo strumento che serve, si può definire il trasporto desiderato nel campo valore Semitoni. ÖLa funzione Mostra Trasposizione non influenza la ri- produzione o l’altezza reale delle note – cambia solo il modo in cui esse sono visualizzate e stampate. Se si desidera impostare un simbolo di tonalità diverso, ad esempio scrivendo la parte per un corno francese, atti- vare l’opzione Tasti Locali. E’ possibile disabilitare Mostra Trasposizione facendo clic sul pulsante Disabilità Mostra Trasposizione nella tool- bar dell’Editor delle Partiture. Per ulteriori dettagli, vedere “Trasporre gli strumenti” a pag. 515. Pagina Opzioni Pagina Opzioni della pagina Rigo. La pagina Opzioni contiene impostazioni aggiuntive per il pentagramma. In seguito, esse sono descritte breve- mente, con i riferimenti a descrizioni più dettagliate. Selettori Opzione Descrizione Tratti di Unione DirittiAttivarla quando si vuole che i tratti d’unione sulle note si- ano piani (invece che inclinati). Vedere “Aspetto dei tratti d’unione e impostazioni d’inclinazione” a pag. 566. Senza Tratti di UnioneAttivarla quando sul pentagramma non si vuole alcun tratto d’unione (per le partiture vocali, ad esempio). “Atti- vare/disattivare i tratti d’unione” a pag. 563. Lega Sotto- gruppiUsarla quando si vuole che le note da 1/16 unite dai tratti d’unione siano divisi in gruppi da quattro note. Vedere “Gestire i gruppi dei tratti d’unione” a pag. 566. Senza e con l’opzione Lega Sottogruppi. Sottogruppi in 1/16Usarla quando si vuole avere anche sotto-gruppi più pic- coli di note da 1/16. Non ha effetto se non è attiva l’op- zione Lega Sottogruppi. Come sopra, ma con l’opzione Sottogruppi in 1/16 at- tiva.
523 Trascrivere le Registrazioni MIDI Partitura Drum Map Queste impostazioni sono descritte nel capitolo “Partiture di batteria” a pag. 633. Dimensioni di Sistema Questa sezione permette di stabilire il numero di linee di si- stema e controllare la spaziatura tra le linee. Per un esempio di come usare questa sezione con le tablature, vedere “Creare le tablature a mano” a pag. 639. Dimensioni Gambi Fisse Attivare questa opzione se si vuole che tutti i gambi delle note finiscano alle stesse posizioni verticali. I campi Su e Giù consentono di specificare le posizioni desiderate per i gambi nella rispettiva direzione, usando il grafico a destra come riferimento. Limiti Nota Usare i campi Bassa e Alta per specificare un intervallo nota. Nel pentagramma attivo, tutte le note fuori da questo intervallo appaiono in un colore diverso. Scrivendo una partitura per uno strumento specifico, è quindi facile tro- vare le note fuori dall’estensione dello strumento. ÖSe nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva l’opzione “Nascondi Note oltre limiti”, tutte le note fuori dall’intervallo Limit Nota sono nascoste. Pagina Polifonico Qui si attivano e configurano i sistemi separati (piano) o le voci polifoniche (più righi indipendenti negli stessi penta- grammi). Vedere il capitolo “Voci polifoniche” a pag. 548. Pagina Tab Questa pagina presenta le impostazioni per realizzare par- titure di tablature. Vedere il capitolo “Creare tablature” a pag. 637. Situazioni che richiedono tecniche aggiuntive Inizialmente, non sempre le note appaiono come previsto nella partitura. Questo perchè ci sono varie situazioni che richiedono tecniche ed impostazioni particolari. In seguito, c’è un elenco di alcune di esse e indicazioni su dove tro- vare maggiori informazioni per la loro gestione: Note alla stessa posizione sono considerate parte di un ac- cordo. Per avere voci indipendenti (note con direzioni diverse dei gambi, ad esempio) con il materiale vocale, bisogna usare la funzione per le voci polifoniche. Vedere il capitolo “Voci po- lifoniche” a pag. 548. Senza e con voci polifoniche. Se due note che iniziano alla stessa posizione hanno durate di- verse, quella più lunga appare in una serie di note legate. Per evitarlo, usare la funzione No Sovrap. (vedere “No Sovrap.” a pag. 521) o le voci polifoniche (vedere “Voci polifoniche” a pag. 548). Spesso una nota è indicata da due note legate. Si noti che è solo un modo con il quale Cubase visualizza la nota (è memo- rizzata solo una singola nota). Questa singola nota nell’Editor Key, nell’Editor delle Partiture è indicata da due note legate. Normalmente, Cubase inserisce le legature quando serve (se una nota si allunga sopra un beat), ma non sempre. Per una notazione di note sincopate “moderna” (con meno legature), usare la funzione Sincope. Vedere “Sincope” a pag. 520. La stessa nota, senza e con Sincope. Per visualizzare una nota lunga con due o più note legate, usare lo strumento Taglia Note. Vedere “Strumento Taglia Note” a pag. 568.
524 Trascrivere le Registrazioni MIDI Se due note alla stessa posizione sono troppo vicine tra loro o si vuole invertire il loro ordine nella parte, si può farlo senza in- fluenzare la riproduzione. Vedere “Spostamento grafico delle note” a pag. 569. Se una nota ha l’alterazione sbagliata, la si può cambiare. Ve- dere “Alterazioni e Trasposizione Enarmonica” a pag. 560. Direzione e lunghezza del gambo sono automatiche, ma è possibile modificarle manualmente, se si desidera. Vedere “Premessa: gambi nota” a pag. 558. Se serve un pentagramma separato (durante la scrittura per il piano, ad esempio), ci sono tecniche speciali – vedere “Pen- tagrammi separati (piano)” a pag. 538 e “Voci polifoniche” a pag. 548. Se ci sono problemi In seguito, sono descritti alcuni esempi che aiutano a ri- solvere altri problemi comuni: La nota che ho registrato appare con la durata sba- gliata. Per esempio, ho registrato 1/16 e appare 1/4. Probabilmente c’è un valore mostra quantizzazione errato (vedere “Mo- stra quantizzazione” a pag. 520. Se non si sa esattamente cosa è il va- lore mostra quantizzazione e come funziona, leggere il capitolo “Editor delle Partiture” a pag. 499. Inoltre, controllare il valore No Sovrap. Dopo una nota c’è una pausa che non voglio. Probabilmente la nota è troppo breve. Ciò si può correggere in due modi: con la funzione Riordina Durate (vedere “Riordina Durate” a pag. 521) o allungando a mano la nota (vedere “Cambiare la durata della note” a pag. 536). Se nello spartito questo problema è frequente, pro- vare a scegliere un valore Mostra quantizzazione pause più grande (ve- dere “Usare il valore Mostra Quantizzazione Pause” a pag. 502). Dopo la nota non c’è una pausa, ma dovrebbe esserci. La nota è troppo lunga (usare la funzione Riordina Durate o modificare la durata corrente della nota), oppure il valore Mostra quantizzazione pause è troppo elevato. Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo e ridurlo. La nota ha un’alterazione dove non ci vorrebbe e non l’ha dove invece servirebbe. Lo spostamento enarmonico è descritto in “Alterazioni e Trasposizione Enarmonica” a pag. 560. I tratti d’unione non raggruppano le note come vorrei. Normalmente, Cubase raggruppa le note da 1/8, 1/16, ecc. sotto i tratti d’unione. Ciò si può disattivare. Si può anche controllare in dettaglio le note raggruppate sotto un tratto d’unione. La procedura è descritta in “Gestire i tratti d’unione” a pag. 563. Inserire modifiche mostra quantizzazione In alcune situazioni servono diverse impostazioni penta- gramma per sezioni diverse della traccia. Le impostazioni pentagramma valgono per tutta la traccia, ma si possono inserire modifiche ovunque si desideri: 1.Selezionare lo strumento Mostra Quantizzazione dalla toolbar o dal menu rapido. Strumento Mostra Quantizzazione nella toolbar. 2.Selezionando uno strumento, si apre la finestra di dia- logo Mostra Quantizzazione. 3.Attivare i flag che servono ed impostare i valori di quantizzazione desiderati. Per i dettagli, vedere “Mostra quantizzazione” a pag. 520 e “Opzioni In- terpretazione” a pag. 520. Altri consigli in seguito. 4.Per tornare alle impostazioni usate nella pagina Impo- stazioni Partitura–Rigo, cliccare sul pulsante Ripristina Rigo. 5.Collocare il mouse sul rigo nel quale inserire un nuovo valore mostra quantizzazione. Usare il box di posizione del mouse per trovare la posizione precisa. La posizione verticale non conta finchè si clicca da qualche parte nel rigo.
525 Trascrivere le Registrazioni MIDI 6.Cliccare con il pulsante sinistro del mouse per inserire un evento mostra quantizzazione. I nuovi valori quantizzzazione sono inseriti nel rigo alla posizione di clic. Le impostazioni sono valide fino all’inserimento di nuove modifiche. Usando voci polifoniche (vedere “Voci polifoniche” a pag. 548), si può inserire un evento mostra quantizzazione per tutte le voci premendo [Alt]/[Option] e cliccando con il tool. Se nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto (sotto-pagina Stile di No- tazione - categoria Varie) è attiva l’opzione “Strumento Quantizza Visualiz- zazione per tutte le Voci”, gli eventi mostra quantizzazione sono sempre inseriti per tutte le voci. Vedere ed editare modifiche mostra quantizzazione Attivando il box di spunta “Quantizza” nella barra di filtro vi- siva (vedere “Mostrare e nascondere elementi “invisibili”” a pag. 509), sotto il rigo appare un marker per ogni valore mostra quantizzazione inserito con il tool. Ciò consente di editare le impostazioni così: Per editare un evento di modifica mostra quantizzazione, doppio-clic sul rispettivo marker. Si apre di nuovo la finestra Mostra Quantizzazione – regolare le imposta- zioni e cliccare Applica. Se la finestra Mostra Quantizzazione è già aperta, si può selezionare un qualsiasi evento di modifica mostra quantiz- zazione, regolarne le impostazioni nella finestra e cliccare Applica. Per rimuovere una modifica mostra quantizzazione, clic- care sul rispettivo marker per selezionarlo e premere [Back- space] o [Canc], oppure cliccarci sopra con il tool Elimina. Strategie: Aggiungere modifiche mostra quantizzazione Molto spesso, lo spartito va bene tranne alcune misure qua e là. Per rimediare a questo problema, inserire due modifiche mostra quantizzazione con il tool (una all’inizio della sezione, una dopo per tornare alle impostazioni cor- renti del pentagramma). Se c’è un mix di terzine e note straight, si può essere tentati di inserire molte modifiche mostra quantizzazione. Prima di farlo, però, provare con le opzioni Auto Quantiz. e le rispet- tive impostazioni aggiuntive. Vedere “Se la musica ha sia note regolari che terzine” a pag. 520. Funzione Esplodi Questa funzione permette di “dividere” le note su un pen- tagramma in tracce separate. E’ possibile usare questa funzione anche per convertire un pentagramma polifonico in voci polifoniche – la procedura è descritta in “Automati- camente – funzione Esplodi” a pag. 553. 1.Scorrere il menu Partiture, aprire il submenu Funzioni e selezionare “Esplodi…”. Finestra Esplodi, impostata per creare tracce. 2.Assicurarsi che in cima alla finestra di dialogo sia sele- zionata l’opzione “Alle Nuove Tracce”. 3.Inserire il numero di nuove tracce desiderato. Si noti che questo è il numero di nuove tracce da creare! Per esempio, se c’è una sezione polifonica a tre parti da dividere in tre tracce separate, si devono specificare 2 nuove tracce, poichè la traccia originale conterrà una delle parti. 4.Usare le opzioni nella sezione in basso per configurare i criteri della divisione. Scegliere tra le seguenti opzioni: 5.Cliccare OK. Una serie di nuove tracce sono aggiunte allo spartito e nella Finestra Pro- getto. !Prima è meglio creare una copia della traccia origi- nale, poichè essa è modificata dall’operazione. Opzione Descrizione Dividi Nota Usarla per spostare tutte le note sotto una certa altezza su un’altra traccia. Selezionando questa opzione, non ha senso specificare più di 1 nuova traccia. Linee sulle TracceUsarla per collocare le linee musicali ciascuna su una traccia. Le note con l’altezza maggiore restano sulla trac- cia originale, quelle con la seconda altezza più elevata sono collocate sulla prima nuova traccia, e così via. Basso alla voce più bassaSe attiva, le note più gravi sono sempre collocate sulla traccia più bassa.
526 Trascrivere le Registrazioni MIDI Funzione “Note di Partitura -> MIDI” In spartiti molto complessi, ci potrebbero essere situazioni per cui i parametri mostra quantizzazione e Interpretation sono stati regolati al meglio, ma ancora non si ha lo spar- tito esattamente come lo si desidera. Forse un’imposta- zione và bene in una sezione della traccia ed un’altra serve invece per un’altra sezione. In tal caso, è utile la funzione “Note di Partitura -> MIDI”. Essa cambia le durate e la posizione di alcune o tutte le note MIDI nelle parti editate in modo che abbiano esatta- mente i valori correnti visualizzati sullo schermo. 1.Per sicurezza, tornare nella Finestra Progetto e fare una copia della traccia. 2.Aprire di nuovo la parte(i) nell’Editor delle Partiture. Per convertire solo alcune sezioni dello spartito, assicurarsi di aprire so- lamente le parti che interessano. 3.Assicurarsi che le note da processare non siano nasco- ste (vedere “Nascondere/mostrare oggetti” a pag. 622). 4.Selezionare “Note di Partitura -> MIDI” dal submenu Funzioni del menu Partiture. Le note sono convertite. 5.Eseguire tutte le regolazioni necessarie per rendere leggibile lo spartito come desiderato. Ora che le note hanno le giuste durate e posizioni (che prima erano solo visualizzate), probabilmente è possibile disattivare molte delle opzioni nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo e cancellare le impostazioni mostra quan- tizzazione, ecc. Se l’operazione non ha dato i risultati desiderati, si pos- sono annullare (Undo) le impostazioni o tornare indietro alla traccia originale, farne una copia e riprovare.
528 Inserire ed editare le note Presentazione capitolo Questo capitolo spiega: Come eseguire varie impostazioni su come sono visualizzate le note. Come inserire le note. Come usare tool e impostazioni per rendere lo spartito il più leggibile possibile. Come configurare un pentagramma separato (piano). Come lavorare con più pentagrammi. Impostazioni spartito Prima d’iniziare ad inserire le note, è bene eseguire impo- stazioni pentagramma iniziali, oltre a quelle indicate nel ca- pitolo “Operazioni principali” a pag. 504. Per capire come e perchè le impostazioni e i dati nota nello spartito intera- giscono tra loro, vedere il capitolo “Editor delle Partiture” a pag. 499. Per aprire la finestra Impostazioni Partitura ci sono tre modi: Attivare il pentagramma, scorrere il menu Partiture e se- lezionare “Impostazioni…”. Doppio-clic sul rettangolo blu a sinistra del rigo. Si noti che se nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva l’opzione “Doppio clic sul rigo per passare da partitura a parte”, con un doppio-clic si visualizza l’intera partitura o la voce corrente. Se lo spartito mostra più di una traccia, un doppio-clic mostra quella traccia e na- sconde le altre. Se lo spartito mostra solo una traccia, un doppio-clic mostra il layout, che contiene molte delle tracce oppure (se non esiste un layout multi-traccia), tutte le tracce. Attivare il pentagramma e cliccare sul pulsante “i” sulla toolbar estesa. Perchè funzioni, assicurarsi che non ci siano note o simboli selezionati – altrimenti, cliccando il pulsante “i” si potrebbe aprire una finestra di dia- logo con le impostazioni dell’oggetto selezionato. La finestra Impostazioni Partitura mostra le impostazioni correnti del pentagramma attivo. Applicare le impostazioni e selezionare altri pentagrammi Per eseguire le impostazioni di un altro pentagramma, atti- varlo nello spartito (cliccando ovunque nel pentagramma o usando i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer).ÖCliccare sempre Applica prima di attivare un altro pen- tagramma – altrimenti le proprie impostazioni vanno perse! Preset Rigo Per utilizzare le impostazioni di una traccia in altre tracce, si può salvare un preset Rigo (vedere “Preset Rigo” a pag. 544). ÖSono disponibili molti preset Rigo, configurati per i vari strumenti, ecc. Ai preset si accede dal menu a tendina Preset nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo, o dal menu contestuale Rigo (che si apre con un clic-de- stro sul rettangolo blu a sinistra del pentagramma). Usarli così come sono o come punto di partenza per le proprie impostazioni. Impostazioni iniziali suggerite Quando si inizia ad inserire le note, le impostazioni del pentagramma devono fare in modo che lo spartito visua- lizzi le note così come sono inserite. Si consigliano le se- guenti impostazioni: In seguito, si capirà come regolare con precisione queste impostazioni perchè lo spartito si legga come desiderato. Opzione Descrizione Nomi A piacere. Mostra Quantiz.: Note 64 Mostra Quantiz.: Puse 64 Auto Quantiz. Attiva. Sincope Off. Consolida Pause Off Riordina Durate Off. No Sovrap. Off. Shuffle Off. Tonalità A piacere. Chiave A piacere. Chiave Automatica Attivarla se si vuole che Cubase se- lezioni automaticamente la chiave di violino o di basso. Mostra Trasposizione 0 Impostazioni pagina Opzioni Così come è. Impostazioni pagina Polifonico Impostazioni Rigo: Singolo (per pen- tagrammi separati, vedere “Inserire ed editare le note” a pag. 531). Impostazioni pagina Tab Modalità Tab non attiva.
529 Inserire ed editare le note ÖE’ molto importante capire come i valori mostra quan- tizzazione di note e pause interagiscano con lo spartito. Scegliendo valori note/pause troppo grandi, le note clic- cate possono non apparire come previsto. Vedere “Come funziona l’Editor delle Partiture” a pag. 500. Se c’è un mix di terzine e note regolari, vedere “Mostra quantizzazione” a pag. 520. Valori e posizioni nota Due delle impostazioni più importanti per inserire le note (e quelle che si modifica più spesso) sono la durata della nota (valore nota) e la spaziatura minima tra le note (valore quantizzzazione). Selezionare un valore nota da inserire Si può fare in uno dei tre modi seguenti: Cliccando sui simboli nota nella toolbar estesa. Si può scegliere un valore nota qualsiasi da 1/1 a 1/64 e attivare/disatti- vare le opzioni punto e terzina cliccando sui due pulsanti a destra. Il va- lore nota selezionato è visualizzato nel campo Lunghezza sulla toolbar e nella forma cursore del tool Inserisci Nota. Il valore nota si riflette nella toolbar estesa, nel campo valore Lunghezza e nella forma cursore del tool Inserisci Nota. Selezionando un’opzione dal menu a tendina Lunghezza nella toolbar. Assegnando tasti di comando rapido ai diversi valori di durata della nota. Ciò si esegue nel menu File - categoria Imposta Lunghezza di Inseri- mento della finestra di dialogo Comandi Via Tastiera. Valori nota inusuali Non tutti i valori nota si possono selezionare direttamente (ad esempio, note puntate doppie). Tali note si creano cam- biando la durata della nota dopo averla inserita (vedere “Cambiare la durata della note” a pag. 536), incollando le note tra loro (vedere “Allungare una nota incollandone due” a pag. 537), oppure usando la funzione Lunghezza di Vi- sualizzazione. Selezionare un valore mostra quantizzazione Muovendo il puntatore del mouse sopra lo spartito, il box di posizione nella toolbar segue il movimento e mostra la posizione corrente in misure, quarti, sedicesimi e tick. Il posizionamento sullo schermo è controllato dal valore Quantizza corrente. Per esempio, impostandolo a “1/8” le note possono essere inserite e spostate solo alle posizioni nota di 1/8, 1/4, 2/4 o 4/4. Una buona strategia è impo- stare il valore Quantizzazione al valore nota più piccolo del progetto. Ciò non impedisce di inserire le note a posizioni più approssimative. Tuttavia, impostando la Quantizza- zione a un valore nota troppo basso, è più facile commet- tere degli errori. Il valore Quantizzazione si definisce nel menu a tendina quantizza nella toolbar: E’ possibile anche assegnare tasti di comando rapido ai diversi valori Quantizzazione. Ciò si esegue nel menu File - categoria Quantizzazione MIDI della fine- stra di dialogo Comandi Via Tastiera Come negli altri editor MIDI, si può usare la finestra Im- postazioni Quantizzazione per creare altri valori Quantizza- zione, griglie irregolari, ecc. Tuttavia, ciò non si usa spesso inserendo le note nello spartito. Con il valore quantizza a “1/8”, si possono inserire le note solo a posizioni nota di 1/8.
530 Inserire ed editare le note Box di posizione del mouse Per determinare la posizione di una nota si usa quasi sem- pre la posizione grafica nello spartito, ma talvolta è utile verificarla numericamente nel box di posizione del mouse: Il campo superiore indica l’altezza in base alla posizione verticale del puntatore in un pentagramma. Il campo infe- riore indica la “posizione musicale” in misure, quarti, sedi- cesimi e tick: La relazione tra quarto e misura dipende dall’indicazione tempo in chiave: In 4/4 ci sono 4 quarti in una misura. In 8/ 8 ce ne sono 8, in 6/8 ce ne sono 6, ecc. Il terzo numero è la nota da 1/16 all’interno del beat. An- che qui, il’indicazione tempo determina il numero di sedi- cesimi in ogni quarto. In un indicazione tempo basata su note da 1/4 (4/4, 2/4, ecc.) in un quarto ci sono quattro sedicesimi, in un’indicazione tempo basata su nota da 1/8 (3/8, 4/8, ecc.), ci sono due sedicesimi per quarto, ecc. L’ultimo valore è in tick, con 480 tick nota da 1/4 (quindi 120 tick per nota da 1/16). Le figure seguenti mostrano alcune posizioni nota ed i valori di posizione corrispondenti: Posizioni nota da 1/8.Posizioni nota di terzine da 1/8. Posizioni nota da 1/16. 1.1.7.0 1.1.1.0 1.2.3.0 1.4.1.0 8/8 2/2 4/4 1.1.1.0 1.1.1.01.1.3.0 1.1.3.0 1.2.1.01.1.5.0 1.2.1.0 1.3.1.0 8/8 2/2 4/4 1.8.1.0 1.3.1.0 1.2.1.0 1.5.1.01.2.3.0 1.3.3.0 1.6.1.01.2.5.0 1.4.1.0 1.7.1.01.2.7.0 1.4.3.0 4/4 2/2 8/81.1.1.0 1.1.1.0 1.1.1.01.1.2.40 1.1.2.40 1.1.2.401.1.3.80 1.2.1.80 1.1.3.80 4/4 2/2 8/81.1.5.0 1.2.1.0 1.4.1.80 1.3.1.01.1.6.40 1.2.2.40 1.3.2.401.1.7.80 1.2.3.80 2/2 4/4 8/81.1.1.0 1.1.1.0 1.1.1.01.1.2.0 1.1.2.0 1.1.2.01.1.3.0 1.1.3.0 1.2.1.0 1.2.2.01.1.4.0 1.1.4.0 2/2 4/4 1.4.1.0 1.1.5.0 1.2.1.0 1.3.1.01.1.6.0 1.2.2.0 1.3.2.01.1.7.0 1.2.3.01.1.8.0 1.4.2.0 1.2.4.0 8/8