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Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version

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    of 666
    							521
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Per una notazione “moderna” di note sincopate, attivare 
    Sincope.
    Senza e con Sincope.
    Ancora, senza e con Sincope.
    Si noti che nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo è 
    possibile inserire eccezioni all’opzione Sincope, usando lo 
    strumento Mostra Quantizzazione. Si possono anche cre-
    are note legate in varie combinazioni con lo strumento Ta-
    glia Note.
    Consolida Pause
    Attivare questa opzione per unire in un’unica pausa più 
    pause consecutive (per esempio, una pausa da 1/8 ed 
    una da 1/16, unite in un’unica pausa da 1/8 col punto). 
    Consolida Pause non attiva e attiva.
    Riordina Durate
    Attivando questa opzione, Cubase interpreta in modo di-
    verso la durata delle note. La durata di una nota (solo nel 
    display) potrebbe essere estesa all’inizio della nota suc-
    cessiva, oppure alla posizione Mostra quantizzazione 
    pause successiva. Un esempio:
     Se una nota è troppo breve, appare una pausa subito dopo.
     Con l’opzione Riordina Durate attiva, la pausa scompare.
    Nota da 1/8 leggermente breve senza e con l’opzione “Riordina Durate”.
    Se in una particolare situazione l’opzione Riordina Durate 
    non aiuta, si deve ridimensionare manualmente la nota(e) 
    anomala o usare lo strumento Mostra Quantizzazione (ve-
    dere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 
    524).
    No Sovrap.
    Quando note che iniziano alla stessa posizione hanno du-
    rate diverse, Cubase tende ad aggiungere più legature del 
    necessario. Per evitarlo, usare l’opzione No Sovrap.
    Nell’Editor Key, questa registrazione…
    …appare così con l’opzione No Sovrap. non attiva…
    …e così con l’opzione No Sovrap. attiva.
    Nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo si possono inse-
    rire “eccezioni” all’opzione No Sovrap., usando lo strumento 
    Mostra Quantizzazione.
    !Si noti che ci possono essere situazioni nelle quali 
    nessuna di queste alternative è quella ideale. Tali 
    casi, probabilmente, possono risolti utilizzando voci 
    di polifonia (vedere “Voci polifoniche” a pag. 548). 
    						
    							522
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Shuffle
    Nel jazz è molto comune scrivere nello spartito un beat 
    suonato in shuffle feel con note regolari (semplicemente 
    per renderlo più leggibile). 
    Attivando il flag Shuffle, Cubase cerca le note da 1/8 o le 
    coppie di note da 1/16 ove la seconda nota è suonata in 
    ritardo (con uno “swing feel” o come terza nota di una ter-
    zina). Queste coppie appaiono come note regolari da 1/8 
    o 1/16 invece che figure ritmiche terzinate.
    Senza e con Shuffle.
    Mostra Trasposizione
    Questa funzione si usa quando si preparano le parti per 
    strumenti che non sono scritti nella tonalità da concerto 
    vera e propria. Per esempio, se si vuol far suonare la nota 
    C3 ad un sax alto, si deve scriverla come A3 – nove semi-
    toni più in alto. Fortunatamente, la funzione Mostra Traspo-
    sizione si occupa di farlo:
     Usare il menu a tendina per selezionare lo strumento per i 
    quale si sta scrivendo lo spartito.
     Se il menu non elenca lo strumento che serve, si può definire il 
    trasporto desiderato nel campo valore Semitoni.
    ÖLa funzione Mostra Trasposizione non influenza la ri-
    produzione o l’altezza reale delle note – cambia solo il 
    modo in cui esse sono visualizzate e stampate.
    Se si desidera impostare un simbolo di tonalità diverso, 
    ad esempio scrivendo la parte per un corno francese, atti-
    vare l’opzione Tasti Locali.
    E’ possibile disabilitare Mostra Trasposizione facendo 
    clic sul pulsante Disabilità Mostra Trasposizione nella tool-
    bar dell’Editor delle Partiture.
    Per ulteriori dettagli, vedere “Trasporre gli strumenti” a 
    pag. 515.
    Pagina Opzioni
    Pagina Opzioni della pagina Rigo.
    La pagina Opzioni contiene impostazioni aggiuntive per il 
    pentagramma. In seguito, esse sono descritte breve-
    mente, con i riferimenti a descrizioni più dettagliate.
    Selettori
    Opzione Descrizione
    Tratti di Unione 
    DirittiAttivarla quando si vuole che i tratti d’unione sulle note si-
    ano piani (invece che inclinati). Vedere “Aspetto dei tratti 
    d’unione e impostazioni d’inclinazione” a pag. 566.
    Senza Tratti di 
    UnioneAttivarla quando sul pentagramma non si vuole alcun 
    tratto d’unione (per le partiture vocali, ad esempio). “Atti-
    vare/disattivare i tratti d’unione” a pag. 563.
    Lega Sotto-
    gruppiUsarla quando si vuole che le note da 1/16 unite dai tratti 
    d’unione siano divisi in gruppi da quattro note. Vedere 
    “Gestire i gruppi dei tratti d’unione” a pag. 566.
    Senza e con l’opzione Lega Sottogruppi.
    Sottogruppi 
    in 1/16Usarla quando si vuole avere anche sotto-gruppi più pic-
    coli di note da 1/16. Non ha effetto se non è attiva l’op-
    zione Lega Sottogruppi.
    Come sopra, ma con l’opzione Sottogruppi in 1/16 at-
    tiva. 
    						
    							523
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Partitura Drum Map
    Queste impostazioni sono descritte nel capitolo “Partiture 
    di batteria” a pag. 633.
    Dimensioni di Sistema
    Questa sezione permette di stabilire il numero di linee di si-
    stema e controllare la spaziatura tra le linee. Per un esempio 
    di come usare questa sezione con le tablature, vedere 
    “Creare le tablature a mano” a pag. 639.
    Dimensioni Gambi Fisse
    Attivare questa opzione se si vuole che tutti i gambi delle 
    note finiscano alle stesse posizioni verticali. I campi Su e 
    Giù consentono di specificare le posizioni desiderate per i 
    gambi nella rispettiva direzione, usando il grafico a destra 
    come riferimento.
    Limiti Nota
    Usare i campi Bassa e Alta per specificare un intervallo 
    nota. Nel pentagramma attivo, tutte le note fuori da questo 
    intervallo appaiono in un colore diverso. Scrivendo una 
    partitura per uno strumento specifico, è quindi facile tro-
    vare le note fuori dall’estensione dello strumento.
    ÖSe nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) 
    è attiva l’opzione “Nascondi Note oltre limiti”, tutte le note 
    fuori dall’intervallo Limit Nota sono nascoste.
    Pagina Polifonico
    Qui si attivano e configurano i sistemi separati (piano) o le 
    voci polifoniche (più righi indipendenti negli stessi penta-
    grammi). Vedere il capitolo “Voci polifoniche” a pag. 548.
    Pagina Tab
    Questa pagina presenta le impostazioni per realizzare par-
    titure di tablature. Vedere il capitolo “Creare tablature” a 
    pag. 637.
    Situazioni che richiedono tecniche 
    aggiuntive
    Inizialmente, non sempre le note appaiono come previsto 
    nella partitura. Questo perchè ci sono varie situazioni che 
    richiedono tecniche ed impostazioni particolari. In seguito, 
    c’è un elenco di alcune di esse e indicazioni su dove tro-
    vare maggiori informazioni per la loro gestione:
     Note alla stessa posizione sono considerate parte di un ac-
    cordo. Per avere voci indipendenti (note con direzioni diverse 
    dei gambi, ad esempio) con il materiale vocale, bisogna usare 
    la funzione per le voci polifoniche. Vedere il capitolo “Voci po-
    lifoniche” a pag. 548.
    Senza e con voci polifoniche.
     Se due note che iniziano alla stessa posizione hanno durate di-
    verse, quella più lunga appare in una serie di note legate. Per 
    evitarlo, usare la funzione No Sovrap. (vedere “No Sovrap.” a 
    pag. 521) o le voci polifoniche (vedere “Voci polifoniche” a pag. 
    548).
     Spesso una nota è indicata da due note legate. Si noti che è 
    solo un modo con il quale 
    Cubase visualizza la nota (è memo-
    rizzata solo una singola nota).
    Questa singola nota nell’Editor Key, nell’Editor delle Partiture è indicata 
    da due note legate.
     Normalmente, Cubase inserisce le legature quando serve (se 
    una nota si allunga sopra un beat), ma non sempre. Per una 
    notazione di note sincopate “moderna” (con meno legature), 
    usare la funzione Sincope. Vedere “Sincope” a pag. 520.
    La stessa nota, senza e con Sincope.
     Per visualizzare una nota lunga con due o più note legate, 
    usare lo strumento Taglia Note. Vedere “Strumento Taglia 
    Note” a pag. 568. 
    						
    							524
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
     Se due note alla stessa posizione sono troppo vicine tra loro o 
    si vuole invertire il loro ordine nella parte, si può farlo senza in-
    fluenzare la riproduzione. Vedere “Spostamento grafico delle 
    note” a pag. 569.
     Se una nota ha l’alterazione sbagliata, la si può cambiare. Ve-
    dere “Alterazioni e Trasposizione Enarmonica” a pag. 560.
     Direzione e lunghezza del gambo sono automatiche, ma è 
    possibile modificarle manualmente, se si desidera. Vedere 
    “Premessa: gambi nota” a pag. 558.
     Se serve un pentagramma separato (durante la scrittura per il 
    piano, ad esempio), ci sono tecniche speciali – vedere “Pen-
    tagrammi separati (piano)” a pag. 538 e “Voci polifoniche” a 
    pag. 548.
    Se ci sono problemi
    In seguito, sono descritti alcuni esempi che aiutano a ri-
    solvere altri problemi comuni:
    La nota che ho registrato appare con la durata sba-
    gliata. Per esempio, ho registrato 1/16 e appare 1/4.
    Probabilmente c’è un valore mostra quantizzazione errato (vedere “Mo-
    stra quantizzazione” a pag. 520. Se non si sa esattamente cosa è il va-
    lore mostra quantizzazione e come funziona, leggere il capitolo “Editor 
    delle Partiture” a pag. 499. Inoltre, controllare il valore No Sovrap.
    Dopo una nota c’è una pausa che non voglio.
    Probabilmente la nota è troppo breve. Ciò si può correggere in due 
    modi: con la funzione Riordina Durate (vedere “Riordina Durate” a pag. 
    521) o allungando a mano la nota (vedere “Cambiare la durata della 
    note” a pag. 536). Se nello spartito questo problema è frequente, pro-
    vare a scegliere un valore Mostra quantizzazione pause più grande (ve-
    dere “Usare il valore Mostra Quantizzazione Pause” a pag. 502).
    Dopo la nota non c’è una pausa, ma dovrebbe esserci.
    La nota è troppo lunga (usare la funzione Riordina Durate o modificare la 
    durata corrente della nota), oppure il valore Mostra quantizzazione pause 
    è troppo elevato. Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo e ridurlo.
    La nota ha un’alterazione dove non ci vorrebbe e non 
    l’ha dove invece servirebbe.
    Lo spostamento enarmonico è descritto in “Alterazioni e Trasposizione 
    Enarmonica” a pag. 560.
    I tratti d’unione non raggruppano le note come vorrei.
    Normalmente, Cubase raggruppa le note da 1/8, 1/16, ecc. sotto i tratti 
    d’unione. Ciò si può disattivare. Si può anche controllare in dettaglio le 
    note raggruppate sotto un tratto d’unione. La procedura è descritta in 
    “Gestire i tratti d’unione” a pag. 563.
    Inserire modifiche mostra 
    quantizzazione
    In alcune situazioni servono diverse impostazioni penta-
    gramma per sezioni diverse della traccia. Le impostazioni 
    pentagramma valgono per tutta la traccia, ma si possono 
    inserire modifiche ovunque si desideri:
    1.Selezionare lo strumento Mostra Quantizzazione dalla 
    toolbar o dal menu rapido.
    Strumento Mostra Quantizzazione nella toolbar.
    2.Selezionando uno strumento, si apre la finestra di dia-
    logo Mostra Quantizzazione.
    3.Attivare i flag che servono ed impostare i valori di 
    quantizzazione desiderati.
    Per i dettagli, vedere “Mostra quantizzazione” a pag. 520 e “Opzioni In-
    terpretazione” a pag. 520. Altri consigli in seguito.
    4.Per tornare alle impostazioni usate nella pagina Impo-
    stazioni Partitura–Rigo, cliccare sul pulsante Ripristina 
    Rigo.
    5.Collocare il mouse sul rigo nel quale inserire un nuovo 
    valore mostra quantizzazione.
    Usare il box di posizione del mouse per trovare la posizione precisa. La 
    posizione verticale non conta finchè si clicca da qualche parte nel rigo. 
    						
    							525
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    6.Cliccare con il pulsante sinistro del mouse per inserire 
    un evento mostra quantizzazione.
    I nuovi valori quantizzzazione sono inseriti nel rigo alla posizione di clic. 
    Le impostazioni sono valide fino all’inserimento di nuove modifiche.
    Usando voci polifoniche (vedere “Voci polifoniche” a pag. 
    548), si può inserire un evento mostra quantizzazione per 
    tutte le voci premendo [Alt]/[Option] e cliccando con il tool.
    Se nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto (sotto-pagina Stile di No-
    tazione - categoria Varie) è attiva l’opzione “Strumento Quantizza Visualiz-
    zazione per tutte le Voci”, gli eventi mostra quantizzazione sono sempre 
    inseriti per tutte le voci.
    Vedere ed editare modifiche mostra 
    quantizzazione
    Attivando il box di spunta “Quantizza” nella barra di filtro vi-
    siva (vedere “Mostrare e nascondere elementi “invisibili”” a 
    pag. 509), sotto il rigo appare un marker per ogni valore 
    mostra quantizzazione inserito con il tool.
    Ciò consente di editare le impostazioni così:
    Per editare un evento di modifica mostra quantizzazione, 
    doppio-clic sul rispettivo marker.
    Si apre di nuovo la finestra Mostra Quantizzazione – regolare le imposta-
    zioni e cliccare Applica.
    Se la finestra Mostra Quantizzazione è già aperta, si può 
    selezionare un qualsiasi evento di modifica mostra quantiz-
    zazione, regolarne le impostazioni nella finestra e cliccare 
    Applica.
    Per rimuovere una modifica mostra quantizzazione, clic-
    care sul rispettivo marker per selezionarlo e premere [Back-
    space] o [Canc], oppure cliccarci sopra con il tool Elimina.
    Strategie: Aggiungere modifiche 
    mostra quantizzazione
    Molto spesso, lo spartito va bene tranne alcune misure 
    qua e là. Per rimediare a questo problema, inserire due 
    modifiche mostra quantizzazione con il tool (una all’inizio 
    della sezione, una dopo per tornare alle impostazioni cor-
    renti del pentagramma).
    Se c’è un mix di terzine e note straight, si può essere tentati 
    di inserire molte modifiche mostra quantizzazione. Prima di 
    farlo, però, provare con le opzioni Auto Quantiz. e le rispet-
    tive impostazioni aggiuntive. Vedere “Se la musica ha sia 
    note regolari che terzine” a pag. 520.
    Funzione Esplodi
    Questa funzione permette di “dividere” le note su un pen-
    tagramma in tracce separate. E’ possibile usare questa 
    funzione anche per convertire un pentagramma polifonico 
    in voci polifoniche – la procedura è descritta in “Automati-
    camente – funzione Esplodi” a pag. 553.
    1.Scorrere il menu Partiture, aprire il submenu Funzioni e 
    selezionare “Esplodi…”.
    Finestra Esplodi, impostata per creare tracce.
    2.Assicurarsi che in cima alla finestra di dialogo sia sele-
    zionata l’opzione “Alle Nuove Tracce”.
    3.Inserire il numero di nuove tracce desiderato.
    Si noti che questo è il numero di nuove tracce da creare! Per esempio, se 
    c’è una sezione polifonica a tre parti da dividere in tre tracce separate, si 
    devono specificare 2 nuove tracce, poichè la traccia originale conterrà 
    una delle parti.
    4.Usare le opzioni nella sezione in basso per configurare 
    i criteri della divisione.
    Scegliere tra le seguenti opzioni:
    5.Cliccare OK.
    Una serie di nuove tracce sono aggiunte allo spartito e nella Finestra Pro-
    getto.
    !Prima è meglio creare una copia della traccia origi-
    nale, poichè essa è modificata dall’operazione.
    Opzione Descrizione
    Dividi Nota Usarla per spostare tutte le note sotto una certa altezza 
    su un’altra traccia. Selezionando questa opzione, non ha 
    senso specificare più di 1 nuova traccia.
    Linee sulle 
    TracceUsarla per collocare le linee musicali ciascuna su una 
    traccia. Le note con l’altezza maggiore restano sulla trac-
    cia originale, quelle con la seconda altezza più elevata 
    sono collocate sulla prima nuova traccia, e così via. 
    Basso alla voce 
    più bassaSe attiva, le note più gravi sono sempre collocate sulla 
    traccia più bassa. 
    						
    							526
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Funzione “Note di Partitura -> MIDI”
    In spartiti molto complessi, ci potrebbero essere situazioni 
    per cui i parametri mostra quantizzazione e Interpretation 
    sono stati regolati al meglio, ma ancora non si ha lo spar-
    tito esattamente come lo si desidera. Forse un’imposta-
    zione và bene in una sezione della traccia ed un’altra serve 
    invece per un’altra sezione.
    In tal caso, è utile la funzione “Note di Partitura -> MIDI”. 
    Essa cambia le durate e la posizione di alcune o tutte le 
    note MIDI nelle parti editate in modo che abbiano esatta-
    mente i valori correnti visualizzati sullo schermo.
    1.Per sicurezza, tornare nella Finestra Progetto e fare 
    una copia della traccia.
    2.Aprire di nuovo la parte(i) nell’Editor delle Partiture.
    Per convertire solo alcune sezioni dello spartito, assicurarsi di aprire so-
    lamente le parti che interessano.
    3.Assicurarsi che le note da processare non siano nasco-
    ste (vedere “Nascondere/mostrare oggetti” a pag. 622).
    4.Selezionare “Note di Partitura -> MIDI” dal submenu 
    Funzioni del menu Partiture.
    Le note sono convertite.
    5.Eseguire tutte le regolazioni necessarie per rendere 
    leggibile lo spartito come desiderato.
    Ora che le note hanno le giuste durate e posizioni (che 
    prima erano solo visualizzate), probabilmente è possibile 
    disattivare molte delle opzioni nella pagina Impostazioni 
    Partitura–Rigo e cancellare le impostazioni mostra quan-
    tizzazione, ecc.
    Se l’operazione non ha dato i risultati desiderati, si pos-
    sono annullare (Undo) le impostazioni o tornare indietro 
    alla traccia originale, farne una copia e riprovare. 
    						
    							4
    Inserire ed editare le note 
    						
    							528
    Inserire ed editare le note
    Presentazione capitolo
    Questo capitolo spiega:
     Come eseguire varie impostazioni su come sono visualizzate 
    le note.
     Come inserire le note.
     Come usare tool e impostazioni per rendere lo spartito il più 
    leggibile possibile.
     Come configurare un pentagramma separato (piano).
     Come lavorare con più pentagrammi.
    Impostazioni spartito
    Prima d’iniziare ad inserire le note, è bene eseguire impo-
    stazioni pentagramma iniziali, oltre a quelle indicate nel ca-
    pitolo “Operazioni principali” a pag. 504. Per capire come 
    e perchè le impostazioni e i dati nota nello spartito intera-
    giscono tra loro, vedere il capitolo “Editor delle Partiture” a 
    pag. 499.
    Per aprire la finestra Impostazioni Partitura ci sono tre modi:
    Attivare il pentagramma, scorrere il menu Partiture e se-
    lezionare “Impostazioni…”.
    Doppio-clic sul rettangolo blu a sinistra del rigo.
    Si noti che se nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva 
    l’opzione “Doppio clic sul rigo per passare da partitura a parte”, con un 
    doppio-clic si visualizza l’intera partitura o la voce corrente. Se lo spartito 
    mostra più di una traccia, un doppio-clic mostra quella traccia e na-
    sconde le altre. Se lo spartito mostra solo una traccia, un doppio-clic 
    mostra il layout, che contiene molte delle tracce oppure (se non esiste un 
    layout multi-traccia), tutte le tracce.
    Attivare il pentagramma e cliccare sul pulsante “i” sulla 
    toolbar estesa.
    Perchè funzioni, assicurarsi che non ci siano note o simboli selezionati – 
    altrimenti, cliccando il pulsante “i” si potrebbe aprire una finestra di dia-
    logo con le impostazioni dell’oggetto selezionato.
    La finestra Impostazioni Partitura mostra le impostazioni 
    correnti del pentagramma attivo.
    Applicare le impostazioni e selezionare altri 
    pentagrammi
    Per eseguire le impostazioni di un altro pentagramma, atti-
    varlo nello spartito (cliccando ovunque nel pentagramma 
    o usando i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer).ÖCliccare sempre Applica prima di attivare un altro pen-
    tagramma – altrimenti le proprie impostazioni vanno perse!
    Preset Rigo
    Per utilizzare le impostazioni di una traccia in altre tracce, 
    si può salvare un preset Rigo (vedere “Preset Rigo” a pag. 
    544).
    ÖSono disponibili molti preset Rigo, configurati per i vari 
    strumenti, ecc.
    Ai preset si accede dal menu a tendina Preset nella pagina Impostazioni 
    Partitura–Rigo, o dal menu contestuale Rigo (che si apre con un clic-de-
    stro sul rettangolo blu a sinistra del pentagramma). Usarli così come 
    sono o come punto di partenza per le proprie impostazioni.
    Impostazioni iniziali suggerite
    Quando si inizia ad inserire le note, le impostazioni del 
    pentagramma devono fare in modo che lo spartito visua-
    lizzi le note così come sono inserite. Si consigliano le se-
    guenti impostazioni:
    In seguito, si capirà come regolare con precisione queste 
    impostazioni perchè lo spartito si legga come desiderato.
    Opzione Descrizione
    Nomi A piacere.
    Mostra Quantiz.: Note 64
    Mostra Quantiz.: Puse 64
    Auto Quantiz. Attiva.
    Sincope Off.
    Consolida Pause Off
    Riordina Durate Off.
    No Sovrap. Off.
    Shuffle Off.
    Tonalità A piacere.
    Chiave A piacere.
    Chiave Automatica Attivarla se si vuole che Cubase se-
    lezioni automaticamente la chiave di 
    violino o di basso.
    Mostra Trasposizione 0
    Impostazioni pagina Opzioni Così come è.
    Impostazioni pagina Polifonico Impostazioni Rigo: Singolo (per pen-
    tagrammi separati, vedere “Inserire 
    ed editare le note” a pag. 531).
    Impostazioni pagina Tab Modalità Tab non attiva. 
    						
    							529
    Inserire ed editare le note
    ÖE’ molto importante capire come i valori mostra quan-
    tizzazione di note e pause interagiscano con lo spartito. 
    Scegliendo valori note/pause troppo grandi, le note clic-
    cate possono non apparire come previsto. 
    Vedere “Come funziona l’Editor delle Partiture” a pag. 500. Se c’è un mix 
    di terzine e note regolari, vedere “Mostra quantizzazione” a pag. 520.
    Valori e posizioni nota
    Due delle impostazioni più importanti per inserire le note 
    (e quelle che si modifica più spesso) sono la durata della 
    nota (valore nota) e la spaziatura minima tra le note (valore 
    quantizzzazione).
    Selezionare un valore nota da inserire
    Si può fare in uno dei tre modi seguenti:
    Cliccando sui simboli nota nella toolbar estesa.
    Si può scegliere un valore nota qualsiasi da 1/1 a 1/64 e attivare/disatti-
    vare le opzioni punto e terzina cliccando sui due pulsanti a destra. Il va-
    lore nota selezionato è visualizzato nel campo Lunghezza sulla toolbar e 
    nella forma cursore del tool Inserisci Nota.
    Il valore nota si riflette nella toolbar estesa, nel campo valore Lunghezza 
    e nella forma cursore del tool Inserisci Nota.
    Selezionando un’opzione dal menu a tendina Lunghezza 
    nella toolbar.
    Assegnando tasti di comando rapido ai diversi valori di 
    durata della nota.
    Ciò si esegue nel menu File - categoria Imposta Lunghezza di Inseri-
    mento della finestra di dialogo Comandi Via Tastiera.
    Valori nota inusuali
    Non tutti i valori nota si possono selezionare direttamente 
    (ad esempio, note puntate doppie). Tali note si creano cam-
    biando la durata della nota dopo averla inserita (vedere 
    “Cambiare la durata della note” a pag. 536), incollando le 
    note tra loro (vedere “Allungare una nota incollandone due” 
    a pag. 537), oppure usando la funzione Lunghezza di Vi-
    sualizzazione.
    Selezionare un valore mostra quantizzazione
    Muovendo il puntatore del mouse sopra lo spartito, il box 
    di posizione nella toolbar segue il movimento e mostra la 
    posizione corrente in misure, quarti, sedicesimi e tick.
    Il posizionamento sullo schermo è controllato dal valore 
    Quantizza corrente. Per esempio, impostandolo a “1/8” le 
    note possono essere inserite e spostate solo alle posizioni 
    nota di 1/8, 1/4, 2/4 o 4/4. Una buona strategia è impo-
    stare il valore Quantizzazione al valore nota più piccolo del 
    progetto. Ciò non impedisce di inserire le note a posizioni 
    più approssimative. Tuttavia, impostando la Quantizza-
    zione a un valore nota troppo basso, è più facile commet-
    tere degli errori.
    Il valore Quantizzazione si definisce nel menu a tendina 
    quantizza nella toolbar:
    E’ possibile anche assegnare tasti di comando rapido ai 
    diversi valori Quantizzazione.
    Ciò si esegue nel menu File - categoria Quantizzazione MIDI della fine-
    stra di dialogo Comandi Via Tastiera
    Come negli altri editor MIDI, si può usare la finestra Im-
    postazioni Quantizzazione per creare altri valori Quantizza-
    zione, griglie irregolari, ecc.
    Tuttavia, ciò non si usa spesso inserendo le note nello spartito.
    Con il valore quantizza a “1/8”, si possono 
    inserire le note solo a posizioni nota di 1/8. 
    						
    							530
    Inserire ed editare le note
    Box di posizione del mouse
    Per determinare la posizione di una nota si usa quasi sem-
    pre la posizione grafica nello spartito, ma talvolta è utile 
    verificarla numericamente nel box di posizione del mouse:
    Il campo superiore indica l’altezza in base alla posizione 
    verticale del puntatore in un pentagramma. Il campo infe-
    riore indica la “posizione musicale” in misure, quarti, sedi-
    cesimi e tick:
    La relazione tra quarto e misura dipende dall’indicazione 
    tempo in chiave: In 4/4 ci sono 4 quarti in una misura. In 8/
    8 ce ne sono 8, in 6/8 ce ne sono 6, ecc.
    Il terzo numero è la nota da 1/16 all’interno del beat. An-
    che qui, il’indicazione tempo determina il numero di sedi-
    cesimi in ogni quarto. In un indicazione tempo basata su 
    note da 1/4 (4/4, 2/4, ecc.) in un quarto ci sono quattro 
    sedicesimi, in un’indicazione tempo basata su nota da 1/8 
    (3/8, 4/8, ecc.), ci sono due sedicesimi per quarto, ecc.
    L’ultimo valore è in tick, con 480 tick nota da 1/4 (quindi 
    120 tick per nota da 1/16).
    Le figure seguenti mostrano alcune posizioni nota ed i valori di posizione 
    corrispondenti:
    Posizioni nota da 1/8.Posizioni nota di terzine da 1/8.
    Posizioni nota da 1/16.
    1.1.7.0
    1.1.1.0
    1.2.3.0
    1.4.1.0 8/8 2/2
    4/4
    1.1.1.0
    1.1.1.01.1.3.0
    1.1.3.0
    1.2.1.01.1.5.0
    1.2.1.0
    1.3.1.0
    8/8 2/2
    4/4
    1.8.1.0 1.3.1.0 1.2.1.0
    1.5.1.01.2.3.0
    1.3.3.0
    1.6.1.01.2.5.0
    1.4.1.0
    1.7.1.01.2.7.0
    1.4.3.0
    4/4 2/2
    8/81.1.1.0
    1.1.1.0
    1.1.1.01.1.2.40
    1.1.2.40
    1.1.2.401.1.3.80
    1.2.1.80 1.1.3.80
    4/4 2/2
    8/81.1.5.0
    1.2.1.0
    1.4.1.80 1.3.1.01.1.6.40
    1.2.2.40
    1.3.2.401.1.7.80
    1.2.3.80
    2/2
    4/4
    8/81.1.1.0
    1.1.1.0
    1.1.1.01.1.2.0
    1.1.2.0
    1.1.2.01.1.3.0
    1.1.3.0
    1.2.1.0 1.2.2.01.1.4.0 1.1.4.0
    2/2
    4/4
    1.4.1.0 1.1.5.0
    1.2.1.0
    1.3.1.01.1.6.0
    1.2.2.0
    1.3.2.01.1.7.0
    1.2.3.01.1.8.0
    1.4.2.0 1.2.4.0
    8/8 
    						
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