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Steinberg Cubase 4 Operation Manual Italian Version

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    Partitura e riproduzione MIDI 
    						
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    Partitura e riproduzione MIDI
    Presentazione capitolo
    Questo capitolo spiega:
     Come la riproduzione possa seguire la struttura dello spartito.
     Come lo spartito possa influenzare la riproduzione delle note 
    MIDI.
     Come usare la funzione Interpretazione MIDI.
     Come usare i simboli crescendo/diminuendo con dinamiche 
    integrate.
    Spartiti e modalità Arranger
    Le ripetizioni (stanghette misura) appaiono in tutti i layout, 
    come i simboli di progetto, quali Segno, Coda, Da Capo, 
    finali, ecc. Perchè la riproduzione in Cubase segue queste 
    direttive, procedere come segue:
    1.Inserire nello spartito i simboli di ripetizione e progetto 
    desiderati.
    2.Clic-destro sulla toolbar nell’Editor delle Partiture e 
    assicurarsi che sia inserita la spunta nel box “Arranger”.
    Nella toolbar appaiono i pulsanti Arranger.
    3.Cliccare sul pulsante Attiva Modalità Arranger nella to-
    olbar ed avviare la riproduzione.
    La riproduzione segue i simboli di ripetizione e progetto presenti nello 
    spartito – le sezioni comprese tra i simboli di ripetizione sono ripetute, la 
    posizione di riproduzione salta all’inizio quando incontra un simbolo Da 
    Capo, e così via.
    Funzione Interpretazione MIDI
    La funzione Interpretazione MIDI interpreta i simboli nota e 
    quelli dinamici, influenzando durata e velocity delle note in 
    riproduzione. E’ possibile quindi riprodurre lo spartito e 
    sentire tutti gli accenti e i segni dinamici inseriti.
    ÖQuesta funzione è eseguita in tempo reale durante la 
    riproduzione – le note reali non sono influenzate!
    Configurazione
    1.Nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto, aprire la 
    sotto-pagina Interpretazione MIDI.
    Come si può vedere, a sinistra la finestra di dialogo elenca 
    tutti i simboli nota e quelli dinamici statici. A destra ci sono 
    due colonne, che permettono di specificare in quale modo 
    ogni simbolo influenza durata e velocity delle note mentre 
    sono riprodotte.
    2.Configurare a piacere i simboli nota in cima all’elenco.
    Lunghezza e Velocity sono espressi in percentuale; 100% significa nes-
    suna variazione delle reali durate e velocity in riproduzione. Per esempio, 
    configurando un simbolo d’accento breve (^) perchè interpreti Lun-
    ghezza = 50% e Velocity = 130%, le note con questo accento sono ri-
    prodotte a metà delle loro durata reale e 1.3 volte la loro velocity reale.
    3.Configurare i simboli dinamici (alla base dell’elenco).
    Essi influenzano solo la velocity della nota. Configurando il simbolo for-
    tissimo (ff) perchè interpreti Velocity = 150% ed inserendo un simbolo a 
    fortissimo nello spartito, tutte le note sono riprodotte ad una velocity 1.5 
    oltre quella reale, da quel punto nello spartito fino al simbolo dinamico 
    successivo.
    4.Per attivare Interpretazione MIDI, cliccare nel box Atti-
    vare.
    5.Cliccare Applica e chiudere la finestra di dialogo.
    Simboli nota e dinamici influenzano ora le note in riproduzione. 
    						
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    Partitura e riproduzione MIDI
    ÖPerchè le modifiche dinamiche abbiano effetto, la sor-
    gente sonora MIDI deve rispondere alla velocity.
    Inoltre, si noti che la velocity nota massima è sempre 127. Se tutte le 
    note fossero registrate o inserite alla massima velocity, i valori Velocity ol-
    tre il 100% non avrebbero alcun effetto.
    Simboli di crescendo dinamici
    Nella pagina Simboli dell’Inspector – Dinamiche, c’è un 
    simbolo di crescendo speciale:
    Esso consente di inserire nello spartito un crescendo o di-
    minuendo e fare in modo che la velocity nota sia opportu-
    namente regolata durante la riproduzione. Valgono gli 
    stessi criteri della funzione Interpretazione MIDI:
     Le note reali restano intatte– le impostazioni influenzano solo 
    la riproduzione.
     Per poter sentire il crescendo/diminuendo, la sorgente MIDI 
    deve rispondere alla velocity.
     La velocity nota massima è sempre 127. Se le note sono regi-
    strate o inserite a valori di velocity superiori, potrebbe non 
    sentirsi la differenza tra un forte e fortissimo, ad esempio.
    Procedere come segue:
    1.Selezionare il simbolo di crescendo dinamico e assicu-
    rarsi che sia selezionato lo strumento Disegna (vedere “In-
    serire i simboli nello spartito” a pag. 579).
    2.Cliccare ove si vuole iniziare il crescendo o diminu-
    endo, trascinare alla posizione in cui deve finire e rilasciare 
    il pulsante sinistro del mouse.
    Di default s’inserisce un crescendo da piano (p) a forte (f).
    3.Per regolare le dinamiche ad entrambe le estremità del 
    crescendo, clic-destro per aprire una tavolozza dalla quale 
    selezionare il simbolo dinamico desiderato.
    Selezionando all’inizio un simbolo dinamico che è più forte di quello alla 
    fine, il simbolo di crescendo cambia automaticamente in un simbolo di 
    diminuendo.
    Nella tavolozza del simbolo iniziale ci sono tre opzioni 
    aggiuntive: “cresc”, “dim” e “Nessun simbolo” (non ap-
    pare alcun simbolo).
    Selezionando uno di questi, il crescendo o diminuendo inizia dalla “dina-
    mica corrente”, cioè al livello determinato dai simboli dinamici precedenti 
    nel pentagramma.
    4.Nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto, selezio-
    nare la sotto-pagina Interpretazione MIDI ed assicurarsi 
    che sia inserita la spunta nel box Attivare.
    Il simbolo dinamico crescendo/diminuendo utilizza la funzione Interpreta-
    zione MIDI, ed usa la scalatura di velocity configurata per i simboli dina-
    mici in questa finestra di dialogo.
    5.Avviare la riproduzione.
    Si sentirà che il crescendo o diminuendo influenza le velocity delle note. 
    						
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    Stampa ed esportazione delle pagine 
    						
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    Stampa ed esportazione delle pagine
    Stampa
    Stampa dall’Editor delle Partiture
    1.Aprire il menu Partiture e attivare “Modo Pagina”.
    La stampa è possibile solo da Modo Pagina.
    2.Selezionare Impostazioni Pagina dal menu File ed as-
    sicurarsi che tutte le impostazioni della stampante siano 
    corrette. Chiudere la finestra di dialogo.
    3.Selezionare Stampa dal menu File.
    4.Appare la finestra di dialogo Stampa standard. Com-
    pletare a piacere le opzioni.
    5.Cliccare Stampa.
    Esportare le pagine in file immagine
    Si può esportare la sezione di una pagina o una pagina in-
    tera in file di vari formati. Ciò consente di importare i propri 
    spartiti in applicazioni editoriali e di scrittura sul desktop.
    Selezionare la sezione di una pagina da 
    esportare
    Per esportare solo la sezione di una certa pagina:
    1.Assicurarsi di essere in Modo Pagina.
    2.Selezionare lo strumento Esporta (Selez. Intervallo 
    Esportazione).
    Il puntatore diventa una freccia incrociata.
    3.Trascinare sopra la sezione dello spartito da includere.
    L’area è indicata da un rettangolo nero.
     Per regolare la dimensione del rettangolo, cliccare e trasci-
    nare le sue maniglie con lo strumento Freccia.
     Per spostare il rettangolo ad un’altra posizione nello spartito, 
    cliccarci sopra e trascinarlo alla nuova posizione.
    Per esportare l’intervallo selezionato, ci sono due possi-
    bilità:
    Doppio-clic nel rettangolo mentre è selezionato.
    Si apre la finestra di dialogo Esporta Partiture, nella quale eseguire le im-
    postazioni per i file da creare (vedere in seguito).
    Usare la funzione Esporta Partiture (vedere in seguito).
    Esportazione
    Per esportare lo spartito, procedere come segue:
    1.Assicurarsi di essere in Modo Pagina.
    2.Se lo spartito è costituito da più pagine, selezionare 
    quella desiderata.
    3.Scorrere il menu File e selezionare “Esporta Parti-
    ture…” dal submenu Esporta.
    Si apre la finestra di dialogo Esporta Partiture.
    4.Selezionare un formato immagine.
    5.Specificare una risoluzione per il file.
    Ciò determina la nitidezza dell’immagine creata. Per esempio, 300dpi è 
    la risoluzione di stampa impiegata da molte stampanti laser. Se il file 
    d’immagine deve essere solo visualizzato su schermi di altri programmi, 
    selezionare 72 o 96 (dipende dalla risoluzione dello schermo), ed avrà la 
    stessa dimensione che aveva in Cubase.
    6.Specificare nome e destinazione del file e cliccare 
    “Salva”.
    La pagina dello spartito è esportata e salvata in un file, e può essere im-
    portata in qualsiasi programma che supporta il formato file selezionato.
    !Modificando ora le impostazioni di dimensione carta, 
    scalatura e margini lo spartito potrebbe cambiare 
    aspetto.  
    						
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    Domande Frequenti (FAQ)
    Come usare questo capitolo
    Questo capitolo risponde ad una serie di domande che 
    potrebbero sorgere quando si usa l’Editor delle Partiture. 
    Per maggiori informazione sulle funzioni alle quali si fa rife-
    rimento in seguito, consultare i capitoli precedenti. Se non 
    si sa dove cercare, usare l’indice.
    Inserire ed editare le note
    Ho inserito una nota con un valore ma nello spartito 
    appare in un altro valore.
    Cambiare mostra quantizzazione pause ad un valore nota 
    inferiore. Provare a disattivare Auto Quantizzazione, spe-
    cialmente se non c’è alcuna terzina o solo terzine.
    Le note non appaiono alle giuste posizioni.
    Provare a cambiare il valore mostra quantizzazione note.
    C’è una serie di brevi pause dopo le mie note.
    Il valore mostra quantizzazione pause potrebbe essere ad 
    un valore nota troppo basso; aumentarlo. Inoltre, verificare 
    l’impostazione “Riordina Durate”.
    Quando cambio la durata di una nota non succede niente.
    Questo perchè il valore mostra quantizzazione pone un li-
    mite ai valori nota che possono essere visualizzati. Verifi-
    care che il valore mostra quantizzazione sia impostato al 
    valore nota più piccolo che c’è nel progetto.
    Ho regolato il valore mostra quantizzazione e tutte le 
    altre impostazioni del rigo, ma le note vengono sempre 
    visualizzate con i valori errati.
    Potreste volre utilizzare una di queste tre funzioni: inserire 
    gli eventi mostra quantizzazione, usare le voci polifoniche 
    o applicare la funzione “Note di Partitura -> MIDI”.
    Cambio le impostazioni mostra quantizzazione nella 
    pagina Impostazioni Partitura–Rigo (sotto-pagina 
    Principale) e non succede niente.
    Ti sei ricordato di cliccare Applica? Sono già stati inseriti 
    eventi mostra quantizzazione nello spartito? Essi sostitui-
    scono le impostazioni del pentagramma.
    Improvvisamente nello spartito appaiono molti eventi 
    mostra quantizzazione.
    Non è un’anomalia. Se era attiva la funzione Auto Quantiz-
    zazione e si è iniziato ad inserire eventi mostra quantizza-
    zione, la quantizzazione automatica si trasforma 
    automaticamente in eventi mostra quantizzazione.
    Una nota lunga appare in tante note legate.
    Le altre note si trovano alle stesse posizioni ma hanno du-
    rate diverse? Bisogna usare le voci polifoniche. La nota(e) 
    è sincopata? Provare con la funzione Sincope.
    Sebbene abbia provato, le note non sono legate come 
    vorrei.
    In Cubase, le note sono legate tra loro secondo i criteri di 
    notazione elementare. Talvolta è necessario fare delle ec-
    cezioni a queste regole, usando lo strumento Taglia Note.
    Ho molte pause superflue.
    Le pause superflue si creano soprattutto con le voci poli-
    foniche. Provare a disattivare le pause in una o più voci. Si 
    potrebbe anche lasciare attivate le pause nella pagina Im-
    postazioni Partitura–Rigo (pagina Polifonico) e poi na-
    scondere una ad una le pause che non servono.
    Quando usa le voci polifoniche, appaiono delle pause 
    disegnate una sopra l’altra.
    Come prima, si può provare a nascondere le pause nella 
    pagina Impostazioni Partitura–Rigo (pagina Polifonico), 
    centrare le pause ed eventualmente spostarle o nascon-
    derle manualmente.
    Nelle voci polifoniche, le note alla stessa posizione 
    musicale non appaiono allineate esattamente in 
    verticale una sopra l’altra.
    Non è un’anomalia. Cubase ha algoritmi interni automatici 
    che rendono lo spartito il più leggibile possibile. Talvolta, 
    ciò comprende regolazioni della posizione grafica delle 
    note, specialmente in presenza degli intervalli musicali più 
    piccoli (come le seconde). Si possono sempre spostare le 
    note con lo strumento Layout. 
    						
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    Domande Frequenti (FAQ)
    Quando uso le voci polifoniche, le note ad intervalli più 
    piccoli “si urtano”.
    Come accennato in precedenza, Cubase cerca di evitarlo, 
    ma solo per le voci 1 e 2 nel pentagramma superiore e le 
    voci 5 e 6 in quello inferiore. Per le altre voci, usare lo stru-
    mento Layout per spostare a mano le note.
    Quando seleziono una nota, Ia line Info non indica niente.
    Probabilmente, la nota è legata ad un’altra. Ciò significa 
    che, in realtà, la seconda nota non esiste: è solo un’indica-
    zione grafica sulla durata maggiore della prima nota. Pro-
    vare invece a selezionare la prima nota.
    Simboli e layout
    Talvolta, i simboli della pagina Layout sono invisibili 
    quando apro lo spartito.
    Non è un’anomalia. Quei simboli sono parte di un layout. 
    Aprendo lo spartito con un altro layout (perchè si apre 
    un’altra combinazione di tracce, ad esempio), si può osser-
    vare che un altro layout potrebbe non contenere alcun sim-
    bolo. Vedere il capitolo “Lavorare con i layout” a pag. 612.
    Non riesco a selezionare un oggetto sullo schermo, 
    oppure non riesco a selezionare un oggetto senza 
    selezionarne un altro.
    Usare il rettangolo di selezione per trascinarlo in alto (o in 
    basso) e attorno agli oggetti. Poi tenere premuto [Shift] e 
    togliere la selezione a tutti gli oggetti che non si vuole in-
    cludere, cliccandoci sopra. Provare anche con la funzione 
    Blocca Layer.
    I simboli sono scomparsi.
    Sono simboli layout? In tal caso può darsi appartengano 
    ad un layout diverso da quello che si sta editando.
    Se il motivo non è questo, può darsi il simbolo sia stato in-
    serito nel pentagramma sbagliato. Vedere “Importante! – 
    Simboli, pentagrammi e voci” a pag. 579.
    Un simbolo non si sposta con il suo pentagramma. La 
    funzione Layout Automatico genera spaziature troppo 
    ampie.
    Può darsi che il simbolo sia stato inserito nel pentagramma 
    sbagliato. Osservare le indicazioni presenti al paragrafo 
    “Importante! – Simboli, pentagrammi e voci” a pag. 579.
    Un simbolo nota appare troppo lontano dalla nota alla 
    quale lo volevo inserire.
    E’ stata attivata la voce giusta? I simboli nota sono inseriti 
    nelle voci, proprio come le note. 
    						
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    Trucchi e suggerimenti 
    						
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    Trucchi e suggerimenti
    Tecniche utili di editing
    Spostare una nota senza trasportarla
    Tenendo premuto [Ctrl]/[Command] mentre si sposta una 
    nota (o una serie di note) a lato, il movimento è limitato 
    solo in orizzontale; non c’è da preoccuparsi quindi che le 
    note siano trasportate d’intonazione. Si può anche confi-
    gurare un tasto di comando rapido nella finestra di dialogo 
    Comandi Via Tastiera (categoria Smussa).
    Spostare e distanziare più pentagrammi
    Se c’è un certo numero di pentagrammi da visualizzare ad 
    uguale distanza (per esempio, tutti gli archi di un penta-
    gramma esteso in uno spartito orchestrale), si può usare l 
    finestra Info Posizione: 
    1.Aprire la finestra di dialogo Preferenze–Partiture e di-
    sattivare l’opzione “Spaziature Globali per il Rigo con [Alt 
    Gr]/[Option]-[Command]”.
    2.Nello spartito, selezionare i pentagrammi da regolare a 
    uguale distanza.
    3.Aprire la finestra Info Posizione cliccando nel righello.
    4.Usare le opzioni Al Rigo Precedente o Al Rigo Suc-
    cessivo per specificare la distanza desiderata tra i penta-
    grammi.
    Tutti i pentagrammi selezionati sono distanziati in base alle impostazioni 
    eseguite.
    Facendolo con l’opzione “Spaziature Globali per il Rigo 
    con [Alt Gr]/[Option]-[Command]” attiva, sono influenzati 
    tutti i pentagrammi nello spartito.
    Voci polifoniche
    Lavorando in uno spartito completo con più di uno stru-
    mento in un pentagramma (2 flauti, 2 trombe ecc.), si de-
    vono usare le voci polifoniche. Perfino se entrambi gli 
    strumenti suonano le stesse note, si devono inserire le 
    note per entrambi gli strumenti (si possono silenziare le 
    note della seconda voce, se la riproduzione è un pro-
    blema). Facendolo, è molto più facile estrarre singole parti 
    in seguito usando il comando “Estrai Voci”.
    Uso delle maniglie misura
    Con un doppio-clic su una maniglia misura, si apre la fine-
    stra di dialogo Copia Misura. Questa funzione è ideale per 
    copiare gli accenti, ma si può anche usare per copiare fra-
    seggi di batteria, ecc. Vedere “Spostare e duplicare con le 
    maniglie misura” a pag. 588.
    Tenendo premuto [Shift] e con doppio-clic su una mani-
    glia misura, sono selezionate quella e la misura succes-
    siva. 
    E’ comodo per copiare fraseggi di due o più misure in una sola volta.
    Copiare una sezione con oggetti “invisibili”
    Per copiare e incollare una sezione che contiene elementi 
    nascosti, tratti d’unione e gambi nota regolati, ecc., si può 
    procedere in due direzioni:
    Usare la barra di filtro visivo per visualizzare gli indicatori 
    nello spartito, poi selezionare questi indicatori insieme alle 
    note prima della copia.
    Ciò garantisce che le note siano copiate con le rispettive formattazione, 
    ecc.
    Doppio-clic sulla maniglia misura di una delle misure, ed 
    assicurarsi che tutti i tipi d’evento che interessano siano 
    attivati nella finestra di dialogo. Selezionare poi le misure 
    da copiare cliccando sulle rispettive maniglie misura e co-
    piarle con un [Alt]/[Option]-trascinamento delle maniglie 
    misura.
    Per maggiori informazioni, vedere “Spostare e duplicare con le maniglie 
    misura” a pag. 588.
    Funzione “Note di Partitura -> MIDI”
    Questa funzione converte i dati che appaiono nello spartito 
    in dati MIDI. Supponiamo, ad esempio, che lo spartito vada 
    bene per il 99%. Eppure a causa dell’1% si devono disatti-
    vare alcune impostazioni del pentagramma (come Riordina 
    Durate, No Sovrap. o Quantizzazione Automatica), cosa 
    che rende illeggibili altre parti dello spartito. In questo caso, 
    provare ad usare la funzione “Note di Partitura -> MIDI”. Si 
    noti che è meglio lavorare su una copia della traccia! Ve-
    dere “Funzione “Note di Partitura -> MIDI”” a pag. 526.
    Ottimizzare le pause
    E’ possibile sostituire un numero consecutivo di misure 
    vuote con una pausa multipla. Vedere “Pause multiple” a 
    pag. 624. 
    						
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