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Steinberg Nuendo 4 Operation Manual Italian Version

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    Page
    of 535
    							431
    Il Foglio Traccia
    Panoramica
    Il Foglio Traccia fornisce una rappresentazione del Pro-
    getto sottoforma di un “diagramma di flusso” in forma di 
    testo. Esso elenca tutte le tracce audio (e video) con i re-
    lativi contenuti e può essere facilmente stampato.
    Per aprire la finestra Foglio Traccia, selezionare “Foglio 
    Traccia” dal menu Progetto.
    Il Foglio Traccia vero e proprio viene visualizzato nella parte 
    bassa della finestra. Esso contiene le seguenti sezioni:
    La colonna Tempo all’estrema sinistra contiene un 
    elenco di posizioni tempo nel formato di visualizzazione 
    selezionato nella finestra di dialogo Impostazioni Progetto.
    Le posizioni tempo si riferiscono ai tempi di inizio e fine degli eventi audio 
    o video o di parti contenute nelle tracce.
    Le colonne che seguono mostrano le tracce nell’ordine 
    in cui queste compaiono nell’Elenco Tracce.
    Vengono mostrate solo le tracce audio e video.
    Gli eventi sono elencati nelle colonne delle tracce corri-
    spondenti, in ordine di apparizione (partendo dall’alto).
    Per ciascun evento, sono mostrati i tempi di inizio e fine, 
    con una linea verticale a collegarli.
    Visualizzare le pagine nel Foglio Traccia
    Se il progetto al quale si sta lavorando è molto ampio (se 
    sono presenti cioè molte tracce o eventi) o se si sta lavo-
    rando con un fattore di scala elevato (vedere sotto), il Fo-
    glio Traccia risultante potrebbe stare su più di una pagina.
    Più tracce si hanno, maggiore sarà il numero di pagine af-
    fiancate tra loro (in senso orizzontale). Più eventi si hanno, 
    maggiore sarà il numero di pagine una sotto l’altra.
    Per selezionare la pagina che sarà visibile nella finestra 
    Foglio Traccia, usare i campi “Y Pag” e “X Pag” nella parte 
    superiore sinistra della finestra Foglio Traccia. Si può pen-
    sare al Foglio Traccia come a un foglio diviso in righe e 
    colonne, con “Y Pag” che determina quale riga deve es-
    sere visualizzata e “X Pag” che determina invece la co-
    lonna. I numeri tra parentesi mostrano rispettivamente il 
    numero totale di righe e colonne.
    La dimensione e le proporzioni delle pagine del Foglio 
    Traccia vengono impostati nella finestra di dialogo Impo-
    stazioni Pagina, vedere “Stampare il Foglio Traccia” a 
    pag. 432.
    In questo caso, sono visualizzati la pagina alla riga 2 e alla 
    colonna 3:
    X
    Y1234
    1
    2 
    						
    							432
    Il Foglio Traccia
    Modificare la visuale
    I due cursori in fondo alla finestra Foglio Traccia possie-
    dono le seguenti funzionalità:
    Il cursore nell’angolo inferiore sinistro regola la scala.
    Usarlo per regolare la dimensione dei contenuti del Foglio Traccia (in-
    clusa la dimensione dei font). Questo parametro ha effetto anche sul nu-
    mero di tracce e di eventi mostrati in ciascuna pagina.
    Il cursore nell’angolo inferiore destro regola lo zoom.
    Questo parametro stabilisce quale porzione del Foglio Traccia viene mo-
    strata nella finestra Foglio Traccia – non ne viene influenzata la stampa.
    E’ anche possibile modificare l’ampiezza delle colonne, 
    trascinando i bordi dei campi “Timecode” e “Tracce” in 
    cima alla finestra – questo provoca il ridimensionamento 
    delle colonne corrispondenti nel Foglio Traccia.
    Ridimensionamento delle colonne. Se i campi Timecode e Tracce sono 
    nascosti, fare clic sul pulsante “Altro”.
    Impostazioni aggiuntive
    Il parametro “Dim.Linea” determina lo spessore delle li-
    nee verticali che legano tra loro i tempi di inizio e fine di 
    eventi e parti.
    Se il Foglio Traccia sta su più di un foglio, è possibile 
    usare il menu a tendina “Colonna Timecode” per determi-
    nare se la colonna Tempo deve essere visualizzata solo 
    sulla prima pagina, su tutte le pagine nuove o se non deve 
    essere mai visualizzata.
    Le seguenti impostazioni possono essere visualizzate o 
    nascoste, facendo clic sul pulsante “Altro/Meno”.Stampare il Foglio Traccia
    La stampa viene effettuata secondo le procedure standard:
    1.Assicurarsi che nella finestra di dialogo Impostazioni 
    Pagina del menu File sia selezionata la corretta dimensione 
    e orientazione della pagina.
    Possono anche essere definite delle impostazioni di stampa aggiuntive, 
    seguendo le procedure Windows/Mac standard.
    2.Selezionare “Stampa...” dal menu File.
    Regolare le impostazioni desiderate per la stampante nella finestra di dia-
    logo che compare, quindi premere OK. Viene stampato il Foglio Traccia.
    Impostazione Descrizione
    Progetto  Di default, questo è il nome del progetto corrente; è co-
    munque possibile modificarlo se si desidera. Il nome del 
    progetto verrà mostrato nell’angolo in alto a sinistra di 
    ciascuna pagina del Foglio Traccia.
    Editor Il nome dell’editor inserito, verrà mostrato sotto al nome 
    del progetto nel Foglio Traccia.
    Titolo Consente di inserire un titolo (visualizzato centrato, in 
    cima a ciascuna pagina del Foglio Traccia).
    Non mostrare 
    finali con du-
    rata minore di...Se viene messa la spunta a questo box, il Foglio Traccia 
    non visualizzerà il tempo di fine degli Eventi che hanno 
    durata minore rispetto al tempo specificato nel campo 
    sulla destra. Ciò è utile se si hanno numerosi eventi di 
    breve durata, come ad esempio degli effetti molto brevi, 
    per i quali è rilevante solamente il tempo di inizio.
    NO Zero 
    InizialeDi default, la posizione temporale degli eventi verrà elen-
    cata “con gli zeri”. Cioè, se il formato di visualizzazione è 
    in secondi, ore e minuti, verrà elencato come “01”, “02” 
    ecc.. Se si attiva questa opzione, la colonna tempo non 
    visualizzerà questi zeri.
    Unisci eventi 
    se gap minore 
    o uguale...Se gli eventi su una traccia sono allineati senza interru-
    zioni - cioè se non ci sono buchi tra di loro – questi sa-
    ranno considerati come un unico evento nel Foglio 
    Traccia. Definendo un valore in questo box, è possibile 
    specificare quanto deve essere ampio un buco tra gli 
    eventi per far sì che questi vengano considerati come 
    eventi separati. Se i buchi tra gli eventi sono minori o 
    uguali rispetto al valore specificato, gli eventi saranno 
    elencati come un evento singolo. Altrimenti questi sa-
    ranno elencati come eventi separati.
    Filtro Nome Consente di filtrare alcuni nomi di eventi a propria scelta, 
    in modo che questi non vengano visualizzati nel Foglio 
    Traccia. Fare clic nel campo testo e digitare il nome (i) – 
    per inserire più nomi, separarli con un punto e virgola (;). 
    Possono essere usati anche i nomi parziali, per cui, se si 
    desidera filtrare il nome “Crossfade”, si può scrivere 
    semplicemente “Cross”. Tuttavia, in questo modo ver-
    ranno filtrati anche tutti gli altri eventi che iniziano con la 
    parola cross – ad esempio verrà filtrata anche la parola 
    “Crosstalk”. Impostazione Descrizione 
    						
    							34
    Esporta Mixdown Audio 
    						
    							434
    Esporta Mixdown Audio
    Introduzione
    La funzione Esporta Mixdown Audio di Nuendo permette 
    di eseguire il mixdown audio dal programma su un file 
    nell’hard-disk, in una serie di formati. Si può eseguire un 
    mixdown di:
    Un bus d’uscita.
    Per esempio, se è stato configurato un mix stereo con le tracce assegnate 
    ad un bus d’uscita stereo, eseguendo un mixdown di quel bus d’uscita si 
    ottiene un file mixdown contenente l’intero mix. Analogamente, si può fare il 
    mixdown di un bus surround completo, sia su un solo file multi-canale che 
    su un file per ogni canale surround (attivando l’opzione split channels).
    Il canale di una traccia audio.
    E’ eseguito il mixdown del canale traccia, completa di effetti in Insert, EQ, 
    ecc. Può essere utile per trasformare una serie di eventi in un singolo file, 
    oppure se si utilizzano effetti in Insert molto pesanti per la CPU, espor-
    tando la traccia e re-importandola in un progetto si può spegnere l’ef-
    fetto in Insert e risparmiare le risorse del processore.
    Ogni tipo di canale audio nel Mixer.
    Include i canali VST Instrument, i canali return degli effetti (tracce Canale 
    FX), i canali Gruppo e ReWire. Questo tipo di mixdown ha molti impieghi 
    – per esempio, si può fare il mixdown di una traccia return effetto o tra-
    sformare i singoli canali ReWire in file audio.
    Osservazioni
    La funzione Esporta Mixdown Audio esegue il mixdown 
    dell’area compresa tra i locatori sinistro e destro.
    Con il mixdown, si ha ciò che si sente – sono tenuti in 
    considerazione muto, impostazioni Mixer ed effetti in Insert.
    Si noti però che è incluso solo il suono proveniente da bus o canali sele-
    zionati per il mixdown.
    Le tracce MIDI non sono incluse nel mixdown!
    Per eseguire un mixdown completo contenente MIDI e audio, prima si 
    deve registrare tutta la musica MIDI su tracce audio, collegando le uscite 
    dei propri strumenti MIDI agli ingressi audio e di registrazione (come si fa 
    con qualsiasi altra sorgente sonora).
    Una singola traccia instrument può essere esportata di-
    rettamente come mixdown audio.
    E’ possibile anche esportare le tracce selezionate – è 
    una funzione diversa, che non crea un mixdown audio.
    E’ piuttosto un modo per trasferire tracce complete (con clip ed eventi) 
    da un progetto ad un altro. Vedere “Importare l’audio” a pag. 487.
    Mixdown su un file audio
    1.Impostare i locatori sinistro e destro in modo che rac-
    chiudano l’area sulla quale eseguire il mixdown.
    2.Configurare le tracce in modo che suonino come desi-
    derato.
    Ciò include il muto di tracce o parti che non servono, impostazioni ma-
    nuali del Mixer e/o l’attivazione dei pulsanti d’automazione R (Read) di al-
    cuni o tutti i canali del Mixer.
    3.Scorrere il menu File e selezionare “Mixdown Audio…” 
    dal submenu Esporta.
    Si apre la finestra di dialogo Esporta Mixdown Audio.
    Impostazioni ed opzioni disponibili differiscono in base al 
    formato file selezionato (vedere “Formati file disponibili” a 
    pag. 435).
    4.Nella sezione Posizione File in cima è possibile speci-
    ficare un nome e un percorso per il file di mixdown.
    Ci sono numerose opzioni:
    Fare clic sul pulsante Opzioni/Funzioni a destra del 
    campo Nome File per aprire un menu a tendina.
    Selezionare un’opzione dal sotto menu Percorsi Recenti 
    per riutilizzare un percorso specificato per un’esporta-
    zione precedente.
    Selezionare Imposta Nome File su Nome Progetto per 
    usare il nome del progetto per il file esportato. 
    						
    							435
    Esporta Mixdown Audio
    Abilitare l’opzione Aggiornamento Automatico Nome 
    File (in modo che un segno di spunta sia visualizzato prima 
    di essa) per aggiungere un numero al nome file specifi-
    cato, ogni volta che si fa clic sul pulsante Esporta.
    Attivare l’opzione Usa Cartella Progetto Audio per spe-
    cificare un percorso. Viene così salvato il file di mixdown 
    nella cartella Project Audio.
    5.Selezionare un formato file con il menu a tendina For-
    mato File. 
    6.Selezionare il bus o canale dal quale eseguire il mix-
    down con il menu a tendina Uscite nella sezione Uscita 
    Motore Audio.
    Questo menu elenca tutti i bus e i canali nel progetto attivo.
    7.Attivare l’opzione Split Canali, per esportare tutti i ca-
    nali su più file mono, oppure Esporta Mono se si desidera 
    esportare tutti i canali su un singolo file mono. 
    8.Eseguire altre impostazioni per il file da creare.
    Si tratta di selezionare fr. campionamento, bit, ecc. Le opzioni disponibili 
    dipendono dal formato file selezionato – vedere “Formati file disponibili” 
    a pag. 435.
    9.Per importare automaticamente il file audio risultante 
    di nuovo in Nuendo, attivare i box di spunta nella sezione 
    “Importa nel progetto”.
    Attivando il box di spunta “Pool”, nel Pool appare una clip che fa riferi-
    mento al file. Anche attivando il box di spunta “Traccia Audio” si crea un 
    evento audio che riproduce la clip, collocato su una nuova traccia audio 
    che inizia alla posizione del locatore sinistro.
    ÖLe opzioni Import sono disponibili solo se è stato sele-
    zionato un formato file non compresso.
    10.Attivando l’opzione Export in Real Time, l’esportazione 
    avviene in tempo reale (cioè il processo dura quanto la 
    normale riproduzione).
    Alcuni plug-in VST ne hanno bisogno in modo da avere il tempo di ag-
    giornarsi correttamente durante il mixdown – consultare il costruttore del 
    plug-in.
    Con Export in Real-Time attiva, l’audio esportato è ri-
    prodotto dalla Control Room.
    Il fader sotto i box di spunta Export in Real Time regola il volume della 
    Control Room. Si noti che se la Control Room non è attiva, il cursore Vo-
    lume Ascolto non è disponibile.
    11.Arrivando l’opzione Aggiorna Display, gli indicatori si 
    aggiornano durante il processo di esportazione.
    Ciò consente di verificare eventuali clipping, ad esempio.
    12.Cliccare Esporta.Mentre è creato il file audio appare una finestra con una 
    barra di progresso. Se si cambia idea durante la creazione 
    del file, cliccare sul pulsante Annulla per fermare l’export.
    Se è attiva l’opzione “Chiudi riquadro dopo Export”, la 
    finestra si chiude, altrimenti rimane aperta.
    Se è stata attivata una delle opzioni “Importa nel pro-
    getto”, il file è importato di nuovo nel progetto.
    Quando si riproduce il file re-importato in Nuendo, ricordarsi di silenziare 
    le tracce originali, in modo da sentire solo il file di mixdown.
    Finestra Opzioni di Importazione
    Quando si attiva una delle opzioni nella sezione Import, si 
    apre la finestra di dialogo Opzioni di Importazione. Per una 
    descrizione dettagliata delle opzioni in questa finestra, ve-
    dere “Importa Media…” a pag. 302. 
    Formati file disponibili
    La pagine seguenti descrivono i vari formati dei file export 
    con le rispettive opzioni ed impostazioni.
     File AIFF (vedere “File AIFF” a pag. 436).
     File AIFC (vedere “File AIFC” a pag. 437).
     File Wave (vedere “File Wave” a pag. 437).
     File Wave 64 (vedere “File Wave64” a pag. 437).
     File Broadcast Wave (vedere “File Broadcast Wave” a pag. 
    437).
     File MP3 (vedere “File MPEG 1 Layer 3” a pag. 437).
     File Ogg Vorbis (vedere “File Ogg Vorbis” a pag. 438).
     File Windows Media Audio Pro (solo Windows, vedere “File 
    Windows Media Audio Pro (solo Windows)” a pag. 439). 
    						
    							436
    Esporta Mixdown Audio
    File AIFF 
    AIFF (Audio Interchange File Format) è uno standard svi-
    luppato da Apple Inc. I file AIFF hanno estensione “.aif” e 
    sono usati su molte piattaforme computer.
    Per i file AIFF sono disponibili le seguenti opzioni:
    Opzione Descrizione
    Nome File
    (Sezione Posi-
    zione File)In questo campo si può inserire un nome per il file di 
    mixdown.
    Percorso
    (Sezione Posi-
    zione File)Qui si può specificare un percorso di destinazione ove 
    salvare il file di mixdown. 
    Usa Cartella 
    Progetto Audio
    (Sezione Posi-
    zione File)Attivando questa opzione, il file di mixdown è salvato 
    nella cartella Audio del progetto invece che nel per-
    corso di destinazione specificato.
    Menu Formato 
    File (Sezione 
    Formato File)Da questo menu a tendina si può selezionare il formato 
    file per l’export, in questo caso AIFF File.
    Insert Broadcast 
    Wave Chunk 
    (Sezione For-
    mato File)Consente di includere informazioni su data e ora di 
    creazione, posizione timecode (che permette d’inserire 
    l’audio esportato alla giusta posizione in altri progetti, 
    ecc.) autore, descrizione e stringhe testuali di riferi-
    mento nel file esportato. 
    Alcune applicazioni non riescono a gestire file con in-
    formazioni allegate – se usando il file in un’altra appli-
    cazione ci sono problemi, disattivare l’opzione e rifare 
    l’export.
    Pulsante Edit 
    (Sezione File 
    Format)Cliccando su questo pulsante si apre la finestra di dia-
    logo “Broadcast Wave Chunk” dove si possono inse-
    rire informazioni aggiuntive che saranno allegate ai file 
    esportati. Si noti che nella finestra Preferenze (pagina 
    Registra–Audio-Broadcast Wave) si possono inserire 
    stringhe testuali di default per autore, descrizioni e rife-
    rimenti che automaticamente saranno visualizzati nella 
    finestra di dialogo “Broadcast Wave Chunk”.
    Menu Uscite 
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Questo menu elenca tutti i bus e canali d’uscita nel 
    progetto attivo. Selezionare semplicemente il bus o 
    canale dal quale eseguire il mixdown.
    Mono Export 
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Attivando questa opzione, l’audio esportato è mixato in 
    un file mono.
    Split Canali (Se-
    zione Uscita Mo-
    tore Audio)Attivare questa opzione per esportare tutti i canali in 
    più file mono separati.
    Export in Real 
    Time (Sezione 
    Uscita Motore 
    Audio)Attivando questa opzione, l’export è eseguito in tempo 
    reale (il processo dura quanto la normale riprodu-
    zione). Alcuni plug-in ne hanno bisogno in modo da 
    avere il tempo di aggiornarsi correttamente durante il 
    mixdown – consultare i costruttori dei plug-in. Quando 
    è attiva l’opzione Export in Real Time, l’audio esportato 
    è riprodotto dalla Control Room.
    Aggiorna Display
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Attivando questa opzione, gli indicatori si aggiornano 
    durante il processo di export. Ciò permette di verificare 
    un eventuale clipping, ad esempio. 
    Fr.Campiona-
    mento (Sezione 
    Uscita Motore 
    Audio)Questo valore determina l’intervallo di frequenza 
    dell’audio esportato – più bassa è la frequenza di cam-
    pionamento, minore è la frequenza più elevata udibile. 
    In genere, si seleziona la frequenza di campionamento 
    impostata per il progetto, poichè una minore degrada 
    la qualità audio (principalmente si riducono le alte fre-
    quenze) ed una frequenza di campionamento supe-
    riore aumenta solamente la dimensione del file, senza 
    migliorare la qualità audio. Si considerino anche le ap-
    plicazioni future del file – se, ad esempio, si prevede di 
    importare il file in un’altra applicazione, scegliere una 
    frequenza di campionamento supportata da quella ap-
    plicazione.
    Se si esegue un mixdown per la masterizzazione di un 
    CD, selezionare 44.100 kHz, poichè è questa la fre-
    quenza di campionamento usata dai CD audio.
    Bit Depth
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Consente di selezionare file a 8, 16, 24 bit o 32 bit 
    (virgola mobile). Se il file è un “mixdown provvisorio” 
    che si prevede di re-importare e continuare a lavorare 
    in Nuendo, si raccomanda di selezionare l’opzione 32 
    bit (float).
    32 bit (float) è una risoluzione molto elevata (la stessa 
    utilizzata da Nuendo per i processi audio interni) ed i 
    file audio il doppio più grandi dei file a 16 bit.
    Se il mixdown è destinato alla masterizzazione di un 
    CD, usare l’opzione a 16 bit, poichè il CD audio è 
    sempre a 16 bit.
    In tal caso, si raccomanda di attivare il plug-in per il di-
    thering UV-22HR (vedere il manuale separato Plug-in 
    Reference per dettagli) che riduce il rumore di quantiz-
    zazione e le anomalie introdotte dalla conversione au-
    dio alla risoluzione inferiore di 16 bit.
    La risoluzione a 8 bit si usa solo in particolari situazioni, 
    poichè la qualità audio è molto limitata. L’audio a 8 bit 
    si usa in alcune applicazioni multimediali, ecc.
    Volume Fader 
    Ascolto
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Il fader sotto il box di spunta Export in Real Time regola 
    il volume della Control Room. Si noti che questo fader 
    è disponibile solo se la Control Room è attiva.
    Pool 
    (Sezione Im-
    porta)Attivare questa opzione se si vuole importare automa-
    ticamente il file audio risultante nel Pool. Nel Pool ap-
    pare una clip che fa riferimento al file. 
    Con questa opzione attiva, si apre la finestra di dialogo 
    Opzioni di Importazione per l’export. Per una descri-
    zione delle impostazioni disponibili, vedere “Importa 
    Media…” a pag. 302.
    Traccia Audio 
    (Sezione Im-
    porta nel pro-
    getto)Attivando questa opzione si crea un evento audio che 
    riproduce a clip, collocato su una nuova traccia audio 
    che inizia alla posizione del locatore sinistro.
    Con questa opzione attiva, si apre la finestra di dialogo 
    Opzioni di Importazione per l’export. Per una descri-
    zione delle impostazioni disponibili, vedere “Importa 
    Media…” a pag. 302.
    Chiudi riquadro 
    dopo ExportAttivando questa opzione, la finestra si chiude al ter-
    mine dell’export, altrimenti rimane aperta. Opzione Descrizione 
    						
    							437
    Esporta Mixdown Audio
    File AIFC
    AIFC (Audio Interchange File Format Compressed) è uno 
    standard sviluppato da Apple Inc. Questi file supportano 
    rapporti di compressione fino a 6:1 e nell’intestazione pre-
    sentano delle etichette (tag). I file AIFC hanno estensione 
    “.aifc” e sono utilizzati su molte piattaforme computer. 
    I file AIFC presentano le stesse opzioni dei file AIFF.
    File Wave
    I file Wave hanno estensione “.wav”; è il formato file più 
    diffuso per la piattaforma PC. 
    I file Wave hanno le stesse opzioni dei file AIFF.
    File Wave64
    Wave64 è un formato sviluppato da Sonic Foundry Inc. In 
    termini di qualità audio, i file Wave64 sono identici ai file 
    Wave standard, ma nelle intestazioni file quelli Wave64 
    utilizzano valori a 64-bit per l’indirizzamento, mentre i file 
    Wave impiegano valori a 32-bit. Di conseguenza, i file 
    Wave64 possono essere molto più grandi dei file Wave 
    standard. Wave64 è quindi un formato da scegliere per 
    registrazioni molto lunghe (dimensioni file oltre i 2GB), per 
    esempio, registrazioni dal vivo. I file Wave64 hanno esten-
    sione “.w64”.
    I file Wave64 presentano le stesse opzioni dei file AIFF.
    File Broadcast Wave
    Per quanto riguarda l’audio, i file Broadcast Wave sono 
    uguali ai file Wave o Wave64, ma senza compressione. 
    Per creare un file Broadcast Wave, selezionare il formato 
    file Wave o Wave64 ed attivare l’opzione Insert Broadcast 
    Wave Chunk. Cliccare Edit se si desidera modificare l’in-
    formazione chunk, altrimenti sono usate le impostazioni di 
    default specificate nella finestra Preferenze (pagina Regi-
    stra–Audio-Broadcast Wave). I file Broadcast Wave 
    hanno estensione “.wav”.
    I file Broadcast Wave hanno le stesse opzioni dei file AIFF.
    File MPEG 1 Layer 3
    I file MPEG Layer 3 hanno estensione “.mp3”. Grazie 
    all’impiego di algoritmi di compressione audio avanzati, i 
    file mp3 possono essere molto piccoli e mantenere una 
    buona qualità audio.
    Per i file MPEG 1 Layer 3 sono disponibili le seguenti op-
    zioni:
    Opzione Descrizione
    Nome File
    (Sezione Posi-
    zione File)In questo campo si può inserire un nome per il file di 
    mixdown.
    Percorso 
    (Sezione Posi-
    zione File)Qui si può specificare un percorso di destinazione ove 
    salvare il file di mixdown. 
    Usa Cartella 
    Progetto Audio
    (Sezione Posi-
    zione File)Attivando questa opzione, il file di mixdown è salvato 
    nella cartella Audio del progetto invece che nel per-
    corso di destinazione specificato.
    Menu Formato 
    File (Sezione 
    Formato File)Da questo menu a tendina si può selezionare il formato 
    file per l’export.
    Fader Bit Rate 
    (Sezione For-
    mato File)Muovendo questo fader si seleziona un bit rate per il 
    file mp3. In genere, più alto è il bit rate, migliore è la 
    qualità audio e più grande è il file. Per audio stereo, un 
    valore di 128 kBit/s consente di avere una “buona” 
    qualità audio.
    Si noti che il valore Fr. Campionamento (indicato a de-
    stra del fader) cambia quando si muove il fader.
    Menu a tendina 
    Fr.Campiona-
    mento (Sezione 
    Formato File)In questo menu a tendina è possibile selezionare una 
    Frequenza di Campionamento per il file mp3.
    Opzione Inseri-
    sci ID3 Tag (Se-
    zione Formato 
    File)Consente di allegare un’etichetta informativa ID3 Tag 
    al file esportato. 
    Pulsante Edit 
    ID3 Tag 
    (Sezione For-
    mato File)Cliccando qui si apre la finestra di dialogo ID3 Tag 
    nella quale inserire informazioni sul file. Esse sono alle-
    gate al file come stringhe di testo e possono essere vi-
    sualizzate da alcuni lettori mp3.
    Menu Uscite 
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Questo menu elenca tutti i bus e canali d’uscita nel 
    progetto attivo. Selezionare semplicemente il bus o ca-
    nale dal quale eseguire il mixdown.
    Esporta Mono 
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Attivando questa opzione, l’audio esportato è mixato in 
    un file mono.
    Split Canali (Se-
    zione Uscita Mo-
    tore Audio)Attivare questa opzione per esportare tutti i canali in 
    più file mono separati. 
    						
    							438
    Esporta Mixdown Audio
    File Ogg Vorbis
    Ogg Vorbis è una tecnologia aperta e gratuita di codifica 
    e streaming audio che offre file audio compressi (esten-
    sione “.ogg”) di piccola dimensione ad alta qualità audio.
    Per i file Ogg Vorbis sono disponibili le seguenti opzioni:
    Altri formati file
    Steinberg ha inoltre encoder opzionali Dolby Digital (AC3) 
    e DTS per esportare direttamente nei formati AC3 o DTS. 
    Per maggiori informazioni, visitare il sito www.steinberg.net.
    Export in Real-
    Time
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Attivando questa opzione, l’export è eseguito in tempo 
    reale (il processo dura quanto la normale riprodu-
    zione). Alcuni plug-in ne hanno bisogno per avere il 
    tempo di aggiornarsi correttamente durante il mixdown 
    – consultare i costruttori dei plug-in. Quando è attiva 
    l’opzione Export in Real-Time, l’audio esportato è ripro-
    dotto dalla Control Room.
    Aggiorna Display
    (Uscita Motore 
    Audio)Attivando questa opzione, gli indicatori si aggiornano 
    durante il processo di export. Ciò permette di verificare 
    un eventuale clipping, ad esempio. 
    Fader Acolto Vo-
    lume (Sezione 
    Uscita Motore 
    Audio)Il fader sotto il box di spunta Export in Real-Time regola 
    il volume della Control Room. Si noti che questo fader 
    è disponibile solo se la Control Room è attiva.
    Chiudi riquadro 
    dopo ExportAttivando questa opzione, la finestra si chiude al ter-
    mine dell’export, altrimenti rimane aperta.
    Opzione Descrizione
    Nome File
    (Sezione Posi-
    zione File)In questo campo si può inserire un nome per il file di 
    mixdown.
    Percorso 
    (Sezione Posi-
    zione File)Qui si può specificare un percorso di destinazione ove 
    salvare il file di mixdown. 
    Usa Cartella 
    Progetto Audio
    (Sezione Posi-
    zione File)Attivando questa opzione, il file di mixdown è salvato 
    nella cartella Audio del progetto invece che nel per-
    corso di destinazione specificato.
    Menu Formato 
    File (Sezione 
    Formato File)Da questo menu a tendina si può selezionare il formato 
    file per l’export.
    Fader Qualità 
    (Sezione For-
    mato File)L’encoder Ogg Vorbis impiega una codifica bit rate va-
    riabile, ed il valore Quality determina i limiti entro i quali 
    varia il bit rate. In genere, più alto è il valore Qualità, mi-
    gliore è la qualità audio (ma sono anche più grandi i 
    file).
    Menu Uscite 
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Questo menu elenca tutti i bus e canali d’uscita nel 
    progetto attivo. Selezionare semplicemente il bus o 
    canale dal quale eseguire il mixdown.
    Esporta Mono 
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Attivando questa opzione, l’audio esportato è mixato in 
    un file mono.
    Split Canali (Se-
    zione Uscita Mo-
    tore Audio)Attivare questa opzione per esportare tutti i canali in 
    più file mono separati. Opzione DescrizioneExport in Real-
    Time
    (Sezione Uscita 
    Motore Audio)Attivando questa opzione, l’export è eseguito in tempo 
    reale (il processo dura quanto la normale riprodu-
    zione). Alcuni plug-in ne hanno bisogno per avere il 
    tempo di aggiornarsi correttamente durante il mixdown 
    – consultare i costruttori dei plug-in. Quando è attiva 
    l’opzione Export in Real-Time, l’audio esportato è ri-
    prodotto dalla Control Room.
    Aggiorna Display
    (Uscita Motore 
    Audio)Attivando questa opzione, gli indicatori si aggiornano 
    durante il processo di export. Ciò permette di verificare 
    un eventuale clipping, ad esempio. 
    Fader Acolto Vo-
    lume (Sezione 
    Uscita Motore 
    Audio)Il fader sotto il box di spunta Export in Real-Time re-
    gola il volume della Control Room. Si noti che questo 
    fader è disponibile solo se la Control Room è attiva.
    Chiudi riquadro 
    dopo ExportAttivando questa opzione, la finestra si chiude al ter-
    mine dell’export, altrimenti rimane aperta. Opzione Descrizione 
    						
    							439
    Esporta Mixdown Audio
    File Windows Media Audio Pro (solo Windows)
    E’ un’appendice del formato Windows Media Audio (de-
    scritto in precedenza) sviluppato da Microsoft Inc. Grazie 
    agli avanzati codec audio ed alla compressione a bassa de-
    gradazione audio impiegata, i file WMA Pro possono es-
    sere ridotti in dimensione senza perdita di qualità audio. 
    Inoltre, con i file WMA Pro è possibile eseguire un mixdown 
    in surround 5.1. I file hanno estensione “.wma”.
    Esportare un mixdown WMA
    ÖA seconda dell’uscita selezionata, non tutte le opzioni 
    potrebbero essere visibili.
    Sono disponibili le seguenti opzioni:
    Pagina Generale
    Nella sezione Input Stream si sceglie frequenza di campio-
    namento (44.1, 48 o 96 kHz) e risoluzione bit (16 bit o 24 
    bit) del file codificato, che devono essere impostati ai valori 
    del materiale sorgente. Se nessun valore corrisponde a 
    quello del materiale sorgente, usare il valore più vicino pos-
    sibile, che sia superiore al valore attuale. Per esempio, se il 
    materiale sorgente ha una risoluzione di 20 bit, impostare il 
    parametro bit resolution a 24 bit invece che a 16 bit.ÖLe impostazioni nel campo Canali dipendono dall’uscita 
    selezionata e non possono essere modificate manualmente.
    Le impostazioni nella sezione Schema Codifica si usano 
    per definire l’uscita desiderata dall’encoder (per esempio, 
    se deve essere un file stereo o un file surround 5.1). Ese-
    guire le impostazioni adeguate all’uso previsto del file. Se 
    il file deve essere scaricato o ascoltato da Internet, non 
    deve avere bit rate troppo elevati, ad esempio. Per una de-
    scrizione delle opzioni vedere in seguito.
    Modo
    L’encoder WMA Pro può usare un bit rate costante o va-
    riabile per la codifica su formato surround 5.1, oppure una 
    codifica a bassa degradazione per un formato stereo. Le 
    opzioni di questo menu sono:
    Bit Rate/Qualità
    Da questo menu si imposta il bit rate desiderato. Le impo-
    stazioni di bit rate disponibili –variano a seconda della mo-
    dalità e/o canali d’uscita (vedere sopra). Se è usata 
    l’opzione “Bitrate Variabile” (vedere sopra), il menu per-
    mette di scegliere tra diversi livelli di qualità, da 10 (quella 
    più bassa) a 100 (la qualità più alta). In genere, più alti 
    sono bit rate o qualità selezionati, più grande è il file finale. 
    Il menu indica anche il formato canale (5.1 o stereo).
    Modo Descrizione
    Constant 
    BitrateCodifica su un file surround 5.1 a bit rate costante 
    (s’imposta nel menu Bit Rate/Canali, vedere in se-
    guito). Un bit rate costante è da preferire se si vuole li-
    mitare la dimensione del file finale. La dimensione di un 
    file codificato a bit rate costante è sempre bit rate volte 
    la durata del file.
    Variabile
    Bitrate Codifica su un file surround 5.1 a bit rate variabile, in 
    base ad una scala di qualità (che si definisce nel menu 
    Bit Rate/Canali, vedere in seguito). Quando si codifica 
    a bit rate variabile, il bit rate fluttua in base alla natura e 
    complessità del materiale da codificare. Più sono com-
    plessi i passaggi nel materiale sorgente, più alto è il bit 
    rate (e più grande è il file finale).
    Lossless Codifica su un file stereo compresso a bassa degrada-
    zione audio. 
    						
    							440
    Esporta Mixdown Audio
    Pagina Avanzato
    Controllo Range Dinamica
    Questi controlli permettono di definire l’intervallo dinamico 
    del file codificato. L’intervallo dinamico è la differenza in 
    dB tra il volume medio ed il picco di livello audio (i suoni 
    più forti) nell’audio. Queste impostazioni influenzano il 
    modo in cui l’audio è riprodotto se il file è suonato su un 
    computer Windows XP con un lettore della serie Win-
    dows Media, e l’utente attiva la funzione speciale “Quiet 
    Mode” del lettore (che controlla l’intervallo dinamico).
    L’intervallo dinamico è calcolato automaticamente nel pro-
    cesso di codifica, ma lo si può specificare anche a mano.
    Per specificare manualmente l’intervallo dinamico, innanzi-
    tutto, inserire la spunta nel box a sinistra, cliccandoci so-
    pra ed inserire i valori in dB desiderati nei campi Picco e 
    Average. Si può inserire un valore qualsiasi tra 0 e -90 dB. 
    Si noti, tuttavia, che in genere è bene non cambiare il va-
    lore Average, poichè esso influenza il livello del volume au-
    dio complessivo, quindi può peggiorare la qualità audio.
    Quiet Mode in un lettore Windows Media si può impo-
    stare ad una delle tre opzioni elencate in seguito; c’è an-
    che una spiegazione su come queste tre opzioni sono 
    influenzate dalle impostazioni Range Dinamica:
     Spento: Sono usate le impostazioni d’intervallo dinamico cal-
    colate automaticamente durante la codifica.
     Piccola Differenza: Se è selezionata e non sono state modi-
    ficate manualmente le impostazioni d’intervallo dinamico, il 
    livello di picco è limitato a 6 dB sopra il livello medio di ripro-
    duzione. Se l’intervallo dinamico è stato specificato manual-
    mente, il livello di picco è limitato alla media tra i valori di picco 
    e medio specificati.
     Media Differenza: Se è selezionata e non sono state modificate 
    manualmente le impostazioni dell’intervallo dinamico, il livello di 
    picco è limitato a 12 dB sopra il livello medio. Se l’intervallo di-
    namico è stato modificato, il livello di picco è limitato al valore di 
    picco specificato.
    Coefficienti Riduzione Surround
    Qui si può specificare l’entità di riduzione del volume (se 
    necessaria) da applicare ai vari canali in una codifica sur-
    round. Queste impostazioni influenzano il modo in cui l’au-
    dio è riprodotto su un sistema incapace di riprodurre i file 
    in surround; in tal caso, i canali surround del file sono 
    combinati in due canali e riprodotti in stereo.Normalmente, i valori di default offrono risultati soddisfa-
    centi, ma volendo si possono cambiare i valori manual-
    mente. E’ possibile inserire un qualsiasi valore compreso 
    tra 0 e -144 dB per i canali surround, rispettivamente il ca-
    nale centrale, i canali sinistro e destro ed il canale LFE.
    Pagina Media
    In questi campi si può inserire un numero o stringhe di te-
    sto con varie informazioni sul file (titolo, autore, copyright e 
    una descrizione del contenuto). Queste informazioni sono 
    poi allegate all’intestazione file e possono essere visualiz-
    zate da alcune applicazioni di riproduzione Windows Me-
    dia Audio.
    ÖPer maggiori informazioni su suono e codifica surround, 
    vedere il capitolo “Surround” a pag. 200. 
    						
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