Steinberg Nuendo 4 Operation Manual Italian Version
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231 Automazione Mostrare solo le tracce d’automazione usate Se sono usate molte tracce d’automazione è scomodo averle tutte aperte nella elenco tracce; per vedere solo quelle utilizzate (cioè quelle con eventi d’automazione) e nascondere tutte quelle vuote procedere come segue: Click-destro su una traccia nell’elenco tracce e sce- gliere l’opzione “Mostra Tutta lAutomazione” dal menu tendina. Si chiudono tutte le tracce d’automazione prive di eventi e restano aperte quelle utilizzate da tutte le tracce. Questa opzione c’è anche nel sub- menu Folding Traccia del menu Progetto. Click-destro su una traccia specifica e selezionare l’op- zione “Mostra Tutta lAutomazione (traccia selezionata)” dal menu contestuale. Si chiudono tutte le tracce d’automazione prive d’eventi della traccia sele- zionata e restano aperte le tracce utilizzate. Silenziare le tracce d’automazione E’ possibile silenziare singole tracce d’automazione clic- cando sui rispettivi pulsanti Mute nell’elenco tracce. Clic- cando sul pulsante Read (R) (see “Introduzione” a pag. 211) di una traccia d’automazione si attiva la modalità Read per tutti i parametri automatizzati sulla traccia. Usando il pulsante Mute si disattiva l’automazione di un singolo parametro. Opzione “Automazione segue Eventi” Attivando l’opzione “Automazione segue Eventi” nel menu Edit (o nella finestra Preferenze – pagina Editing) gli eventi d’automazione seguono automaticamente lo spostamento di un evento o parte sulla traccia.Ciò facilita la configurazione dell’automazione per un evento o parte specifici, piuttosto che per una posizione specifica nel progetto. Per esempio, si può automatizzare il panning dell’evento di un effetto sonoro (spostandolo da sinistra a destra) – se si deve spostare l’evento, l’automa- zione lo segue automaticamente! I criteri sono: Si spostano tutti gli eventi d’automazione della traccia compresi tra inizio e fine dell’evento o parte. Se alla nuova posizione (ove si sposta la parte o evento) ci sono altri eventi d’automazione essi sono sostituiti. Copiando un evento o parte (usando Copia/Incolla, [Alt]/[Option]-trascinamento o le funzioni Duplica o Ri- peti), sono duplicati anche gli eventi d’automazione. Registrare l’automazione dei plug-in Ogni parametro per qualsiasi effetto o VST Instrument as- segnato può essere automatizzato praticamente nello stesso modo visto in precedenza. L’esempio seguente presume che sia stato assegnato un effetto in Insert ad una traccia Canale FX (vedere il capi- tolo “Effetti Audio” a pag. 164) e spiega come registrare l’automazione dell’effetto: 1.Selezionare la traccia Canale FX nell’elenco tracce ed aprire la sua sezione Insert nell’Inspector. Se l’Inspector è nascosto, cliccare sul pulsante “Mostra Inspector” nella toolbar della Finestra Progetto. ÖNon tutte le pagine dell’Inspector sono visibili di de- fault. Per mostrare/nascondere le sezione dell’Inspector click-destro su una pagina Inspector ed attivare/disatti- vare l’opzione(i) desiderata. Assicurarsi di cliccare su una pagina dell’Inspector, non nella zona vuota sotto l’Inspector, altrimenti si apre il menu rapido contestuale. 2.Aprire il pannello di controllo dell’effetto cliccando sul pulsante Edit (“e”) nell’Inspector (sopra lo slot Insert). 3.Cliccare sul pulsante Write nel pannello di controllo per abilitare la modalità Write. Tutti gli effetti e i VST Instrument hanno i pulsanti Write/Read sui rispet- tivi pannelli di controllo. Essi funzionano come quelli del Mixer o dell’elenco tracce. 4.Avviare la riproduzione e regolare alcuni parametri de- gli effetti nel pannello di controllo. Al termine, fermare la riproduzione e tornare alla posizione nella quale è iniziata.
232 Automazione 5.Disattivare la modalità Write Il pulsante Read rimane abilitato. 6.Avviare la riproduzione e guardare il pannello controllo. Sono riprodotte le azioni eseguite nella riproduzione precedente. Assegnare un parametro automatizzato a una traccia d’automazione Per selezionare quale parametro viene correntemente vi- sualizzato sulla traccia d’automazione di un canale, proce- dere come segue: 1.Cliccare sul nome del parametro nella traccia d’auto- mazione del canale. Appare l’elenco Nome parametro con i parametri d’automazione del plug-in. Il parametro(i) automatizzato prima è indicato da un asterisco ac- canto al nome nell’elenco. Parametri automatizzati per l’effetto PingPongDelay. 2.Selezionare il parametro da vedere dal menu a tendina del display parametro. La curva d’automazione del parametro selezionato è visualizzato nella traccia d’automazione. Per vedere i parametri VST Instrument, si usa lo stesso metodo, tranne per la prima traccia d’automazione del VST Instrument. Come descritto in precedenza, ogni VST Instrument ha due o più tracce d’automazione – una per le impostazioni del plug-in e l’altra per ogni ca- nale VST Instrument nel Mixer. Drag & drop di plug-in in insert E’ possibile trascinare un plug-in in insert da uno slot di in- sert ad un altro, sia sullo stesso canale che tra canali di- versi. Quando si trascina un plug-in in un altro slot in insert sullo stesso canale, tutti i dati di automazione esistenti si spostano insieme al plug-in. Quando si trascina un plug-in in un altro slot in insert su un canale diverso, tutti i dati di automazione esistenti non vengono spostati nel nuovo canale. Lavorare con le Curve d’automazione Le curve d’automazione Ci sono due tipi di curve d’automazione, “rampa” e “salto”: Le curve salto sono create per i parametri che assu- mono solo valori on/off (il pulsante Mute, ad esempio). Le curve rampa sono create per i parametri che gene- rano più valori in continuazione (fader o manopole, ecc.). Esempi di curve d’automazione Salto e Rampa nel display eventi. Linea di valore statico Quando non si sta usando virgin territory (vedere “Virgin territory e il valore iniziale” a pag. 214) e si apre per la prima volta una traccia d’automazione per un parametro, essa non contiene eventi d’automazione (a meno che in precedenza sia stato regolato quel parametro con l’auto- mazione Write attiva); nel display eventi appare quindi una linea retta orizzontale nera, la linea di valore statico. Questa linea rappresenta l’impostazione corrente del parametro. Se sono stati aggiunti manualmente eventi d’automa- zione o è stata usata l’automazione Write per il parametro corrispondente e poi è stata disattivata la lettura di dati d’automazione, nel display eventi della traccia d’automa- zione la curva d’automazione è sfumata in grigio ed al sul posto è utilizzato il valore statico. Finchè la modalità Read è abilitata, la curva d’automazione diventa dispo- nibile.
233 Automazione Editing degli eventi d’automazione Disegnare gli eventi d’automazione Usando l’automazione Write nel Mixer si generano eventi d’automazione muovendo le manopole dei parametri e i fader nel Mixer. Si può anche aggiungerli manualmente, disegnando curve d’automazione su una traccia d’automazione. Procedere come segue: 1.Visualizzare la traccia d’automazione cliccando sul bordo sinistro della traccia nell’elenco tracce. Nel display eventi della traccia d’automazione appare la linea di valore statico. 2.Selezionare lo strumento Disegna. Per disegnare le curve si possono usare anche le varie opzioni dello Strumento Linea (vedere in seguito). 3.Fare clic sulla linea di valore statico. Viene aggiunto automaticamente un evento d’automazione, la modalità Read si attiva automaticamente e la linea di valore statico diventa una curva d’automazione blu. 4.Cliccando e tenendo premuto il mouse, si può dise- gnare una curva aggiungendo una moltitudine di singoli eventi d’automazione. Si noti che il colore della traccia nell’elenco tracce si modifica diventando rosso, ad indicare che i dati di automazione sono in fase di scrittura. 5.Al rilascio del mouse, gli eventi d’automazione si ridu- cono a poche unità, ma la forma di base della curva rimane uguale. Questo “diradamento” d’eventi è controllato dall’impostazione Livello Ri- duzione nella sezione Impostazione del pannello Automazione, vedere “Reduction Level (Livello Riduzione)” a pag. 227. 6.Attivando la riproduzione, il volume ora cambia se- guendo la curva d’automazione. Anche nel Mixer si muovono i rispettivi fader. 7.Se il risultato non piace ripetere l’operazione. Disegnando sopra eventi esistenti si crea una nuova curva. Se la traccia d’automazione è già in modalità Read, si possono aggiungere gli eventi d’automazione anche clic- cando con lo strumento Freccia. Se si aggiunge un punto di interruzione tra due punti esistenti ed il nuovo punto non devia dalla curva esistente, sarà rimosso dalla funzione di ridu- zione non appena si rilascia il pulsante del mouse (vedere “Reduction Level (Livello Riduzione)” a pag. 227). Disegnare le curve con “Riempi” abilitato E’ possibile usare le opzioni Riempi nel pannello Automa- zione in combinazione con lo strumento Disegna. Ciò offre uno strumento molto potente per il lavoro offline: 1.Come nell’esempio sopra, aprire una traccia di auto- mazione per il parametro desiderato e selezionare lo stru- mento Disegna. Ricordarsi: il pulsante Write non deve essere abilitato. 2.Nel pannello Automazione, selezionare “To End”. 3.Fare clic e trascinare per creare una curva di automa- zione. 4.Rilasciare il tasto del mouse. Al momento del rilascio viene creato un evento finale di automazione. La curva di automazione viene scritta da questo ultimo punto di interruzione fino alla fine del progetto. Questo funziona come tutte le altre opzioni “Riempi”. Per maggiori informazioni su ciò che si può fare con Riempi e con le altre utility di performance dell’automazione, vedere “Utility di performance dell’automazione” a pag. 219.
234 Automazione Usare le varie opzioni dello strumento Linea per disegnare le curve d’automazione Lo Strumento Linea può essere molto utile per disegnare gli eventi d’automazione. Si accede alle varie opzioni d’uso selezionando lo Strumento Linea sulla toolbar, clic- candoci sopra una seconda volta e scegliendo un’opzione dal menu a tendina che appare. Cliccando e trascinando lo Strumento Linea nell’op- zione Line nella traccia d’automazione appare una linea e si creano gli eventi d’automazione allineati a questa linea. E’ un metodo rapido per creare fade lineari, ecc.. L’opzione Parabola dello Strumento Linea funziona allo stesso modo, ma allinea gli eventi d’automazione ad una curva parabolica, per avere curve e fade più “naturali”. Si noti che il risultato dipende dalla direzione dalla quale si disegna la curva parabolica. Le opzioni Sinusoide, Triangolo e Quadra dello Stru- mento Linea creano eventi d’automazione allineati con curve continue. Se funzione Snap è attiva ed impostata in Griglia, il periodo della curva (la durata di un ciclo della curva) è determinato dal valore in griglia. Pre- mendo [Shift] e trascinando, si può impostare la durata del periodo ma- nualmente, in multipli del valore in griglia. Selezionare gli eventi d’automazione Per selezionare uno singolo punto interruzione d’auto- mazione cliccarci sopra con lo strumento Freccia. Il punto di interruzione diventa rosso e può essere trascinato con il mouse in direzione orizzontale o verticale tra due punti. Per selezionare più punti di interruzione, eseguire uno [Shift]-click o trascinare un rettangolo di selezione con lo strumento Freccia. Si selezionano tutti i punti di interruzione all’interno del rettangolo di se- lezione. Disegnare un rettangolo di selezione attorno ai punti di interruzione per selezionarli. Per selezionare tutti gli eventi d’automazione su una traccia di automazione, click-destro sulla traccia d’auto- mazione nell’elenco tracce e scegliere “Seleziona Tutti gli Eventi” dal menu contestuale. Rimuovere gli eventi d’automazione Ci sono molti modi per rimuovere i punti di interruzione: Selezionando i punti e premendo [Backspace] o [Canc] oppure scegliendo Cancella dal menu Edit, oppure fa- cendo clic su un punto di interruzione con lo strumento Elimina. In questo modo vengono eliminati i punti di interruzione. La curva viene ri- disegnata in modo da collegare immediatamente i punti di interruzione a destra e sinistra dei punti eliminati. Selezionando un intervallo (con lo strumento Selezione Intervallo) e premendo [Backspace] o [Canc] oppure sce- gliendo Cancella dal menu Edit. Quando l’opzione “Use Virgin Territory” è abilitata, viene creato uno spa- zio. Quando “Use Virgin Territory” è disattivata, vengono eliminati i punti di interruzione all’interno dell’intervallo, ma la curva viene ridisegnata per collegare i nuovi punti di interruzione all’inizio e alla fine dell’intervallo se- lezionato. Vedere anche “Spazi (Gaps)” a pag. 215. Cliccando nel display parametro su una traccia e sele- zionando “Rimuovi Parametro” dal menu a tendina. Tutti gli eventi d’automazione sono rimossi dalla traccia d’automazione e la traccia si chiude.
235 Automazione Editing degli eventi d’automazione Gli eventi d’automazione possono essere editati come gli altri eventi. Si possono usare i comandi Taglia, Copia e In- colla, raggruppare o eseguire lo smussamento di eventi, ecc.. Nel menu Edit, però, ci sono quattro comandi che non si possono applicare agli eventi d’automazione. Essi sono: Dividi al Cursore Separa Loop Sposta in Primo Piano Sposta in Fondo Editing degli eventi d’automazione nel Browser Progetto Gli eventi d’automazione si possono editare anche nel Browser Progetto. Procedere come segue: 1.Aprire il Browser Progetto selezionandolo dal menu Progetto. Si apre la finestra Browser; essa è divisa in due sezioni: l’elenco Strut- tura a sinistra ed il display eventi a destra. 2.Cliccare sul segno “+” di una traccia nell’elenco Strut- tura. Le tracce automatizzate hanno due sub-oggetti: Dati Traccia e Automa- zione. L’oggetto Automazione corrisponde alla traccia d’automazione nella Finestra Progetto, e contiene gli eventi d’automazione della traccia. 3.Cliccare sul segno “+” dell’oggetto Automazione. Tutti i parametri automatizzati della traccia sono nell’elenco Struttura. 4.Cliccando su un parametro nell’elenco Struttura, gli eventi d’automazione appaiono nel display eventi. I parametri seguenti sono disponibili per tutte le tracce d’automazione: Parametro Descrizione Posizione Posizione dell’evento d’automazione. Valore Valore dell’evento d’automazione.
237 Processi e funzioni audio Presentazione capitolo In Nuendo il processing audio si può definire “non-distrut- tivo”, nel senso che è sempre possibile annullare le modi- fiche (undo) o tornare alle versioni originali. Ciò è possibile perché i processi influenzano clip audio invece dei file au- dio veri e propri, e perchè le clip audio possono fare riferi- mento a più di un file audio. Ecco come: 1.Se si processa un evento o un intervallo di selezione, si crea un nuovo file audio nella cartella Edits, nella cartella di progetto. Questo nuovo file contiene l’audio processato, mentre il file originale re- sta intatto. 2.La sezione processata della clip audio (cioè quella corrispondente all’evento o all’intervallo di selezione) fa poi riferimento al nuovo file audio processato. Le altre sezioni della clip fanno ancora riferimento al file originale. Poichè tutti gli edit sono disponibili come file separati, è possibile eseguire un Undo di qualsiasi processo, in ogni fase del processo ed in qualsiasi ordine! Per farlo si usa la finestra di dialogo Storia del Processing Offline (vedere “Finestra Storia del Processing Offline” a pag. 249. Inoltre, il file originale non processato può ancora es- sere usato da altre clip nel progetto, da altri progetti o al- tre applicazioni. Processing Audio In pratica, si applica un processo eseguendo una sele- zione e scegliendo una funzione dal submenu Processa del menu Audio. Il processo è applicato secondo i se- guenti criteri: Selezionando eventi nella Finestra Progetto nell’Audio Part Editor il processo è applicato solo agli eventi sele- zionati. Il processo influenza solo le sezioni di clip alle quali sono riferiti gli eventi. Selezionando una clip audio nel Pool il processo è ap- plicato all’intera clip. Eseguendo un intervallo di selezione il processo è appli- cato solo all’intervallo selezionato. Le altre sezioni della clip non ne sono influenzate. Se si processa un evento che è una copia condivisa (cioè l’evento fa riferimento ad una clip che è già usata da altri eventi nel progetto), un messaggio d’avviso chiede se si vuole creare o meno una nuova versione della clip. Selezionare “Nuova Versione” se si vuole che il processo sia applicato solamente all’evento selezionato; scegliere “Continua” se si vuole che il processo influenzi tutte le copie condivise. ÖAttivando l’opzione “Non mostrare più questo mes- saggio”, tutti i processi successivi si conformano al me- todo selezionato (“Continua” o ”Nuova Versione”). Si può cambiare questa impostazione in ogni momento nel menu a ten- dina “Durante il Processing di Clip Condivise” nella pagina Preferenze (Editing–pagina Audio).Una volta processato l’evento la clip fa riferimento sia al file originale che a un nuovo file, contenente solo la sezione processata. Questo evento riproduce una sezione di questa clip… …che fa riferimento a questo file audio.
238 Processi e funzioni audio Impostazioni e funzioni comuni Se la funzione di processo Audio selezionata ha delle im- postazioni, esse appaiono quando si seleziona la funzione dal submenu Processa. Mentre la maggior parte delle im- postazioni sono specifiche per una determinata funzione, alcune funzioni ed impostazioni sono le stesse per varie funzioni: Pulsante “Altro…” Se la finestra di dialogo ha molte impostazioni, alcune op- zioni potrebbero essere nascoste quando la finestra di dia- logo appare; per vederle cliccare sul pulsante “Altro…”. Per nascondere le impostazioni cliccare di nuovo sul pul- sante (che ora si chiama “Meno…”). Pulsanti Anteprima, Processo e Annulla Questi pulsanti hanno la seguente funzionalità: Pre/Post-Missaggio Alcune funzioni di processo permettono di far entrare o uscire gradualmente l’effetto, grazie ai parametri Pre/Post- Missaggio. Per esempio, attivando il Pre-Missaggio e spe- cificando un valore di 1000 ms, il processo è applicato gradualmente all’inizio della selezione, arrivando al suo massimo 1000 ms dopo l’inizio. Analogamente, attivando il Post-Missaggio, il processo è rimosso gradualmente, iniziando all’intervallo specificato prima della fine della se- lezione. Simulazione d’Ambiente La funzione “Simulazione d’Ambiente” è uno strumento a convoluzione, che consente di applicare le caratteristiche di una stanza (reverbero) all’audio. Ciò avviene proces- sando il segnale audio secondo una risposta d’impulso - generalmente una registrazione stereo o mono di un se- gnale molto breve (l’impulso) in una stanza o in un altro posto. Come risultato, l’audio processato suonerà come se venisse suonato in quello stesso posto. La finestra di dialogo contiene le seguenti impostazioni: Display Impulso ed Inviluppo Questo display mostra la risposta d’impulso caricato (in bianco) e l’inviluppo (in rosso). E’ possibile zoomare verti- calmente sulla risposta d’impulso usando il cursore posto alla destra del display (ciò può risultare utile per il fatto che le risposte d’impulso sono tipicamente molto deboli). Lo zoom non influisce in alcun modo sul processing. Pulsante Descrizione Anteprima Consente di sentire il risultato del processo con le impo- stazioni correnti. La riproduzione continua ripetutamente fino a quando si clicca ancora sul pulsante (che durante la riproduzione in anteprima si chiama Stop). Si possono eseguire regolazioni durante la riproduzione in anteprima, ma le modifiche non sono applicate fino all’inizio del turno successivo. Alcune modifiche possono riavviare automa- ticamente dall’inizio la riproduzione in anteprima. Processo Applica il processo e chiude la finestra di dialogo. Annulla Chiude la finestra di dialogo senza applicare il processo. !La somma dei tempi Pre e Post-Missaggio non può essere superiore alla durata della selezione. !Questa funzione richiede molte risorse del proces- sore, in particolare quando si usa la funzione Ante- prima. Se si sta lavorando con file di risposta d’im- pulso molto lunghi o con file stereo, può capitare che la riproduzione in Anteprima scatti o si interrompa. In questo caso è consigliabile processare il materiale, ascoltare il risultato e modificarlo nella sezione Storia del Processing Offline (vedere “Finestra Storia del Processing Offline” a pag. 249) se necessario.
239 Processi e funzioni audio Carica Impulso Facendo clic sul tasto “Carica Impulso” è possibile cari- care un file “risposta d’impulso” dal disco rigido. Si tratta di normali file audio wave o aiff, della durata massima di 12 secondi. Il nome del file risposta d’impulso corrente- mente caricato viene mostrato sopra il display. Numerosi di file risposta d’impulso dimostrativi sono in- clusi nella cartella di programma di Nuendo. Per un utilizzo corretto della funzione “Simulazione d’Ambiente”, si racco- manda di acquisire i file da una libreria di risposte d’impulso professionale. Riproduci Impulso Riproduce la risposta d’impulso correntemente caricata. Selettore di Canale Se la risposta d’impulso correntemente caricata è un file stereo, questo menu a tendina consente di decidere se deve essere usato il canale sinistro, il canale destro o en- trambi (stereo) per il processo di convoluzione. Controlli di Inviluppo I cinque cursori sotto il display sono usati per impostare l’ “inviluppo del reverbero”, che è una curva di guadagno che regola come la risposta d’impulso viene applicata nel tempo, e che determina quindi il carattere del reverbero. Queste impostazioni si riflettono nel display Inviluppo, in rosso, sopra. I cursori hanno le seguenti funzionalità: Filtri I tre cursori sulla destra consentono di adattare il carattere tonale del suono processato. In sostanza, si tratta di un equalizzatore grafico a tre ampie bande: il cursore LPF re- gola i contenuti delle basse frequenze, BPF delle medie e HPF è relativo alle alte frequenze. Impostare un cursore al 100% significa che il filtro cor- rispondente è “completamente aperto”. Quando tutti e tre i cursori sono impostati sul 100%, l’audio processato non viene in alcun modo filtrato. Ripristina Imposta tutti i parametri della sezione superiore della fine- stra di dialogo sui loro valori di default. Suono Effettato/Originale Questi due cursori consentono di specificare il bilancia- mento tra segnale “Effettato” e segnale “Originale” nella clip risultante. Normalmente i due cursori sono “vincolati al contrario”, in modo che aumentando il cursore “Suono Effettato” viene diminuito automaticamente il cursore “Suono Originale” dello stesso valore. Tuttavia, premendo [Alt]/[Option] e muovendo un cursore, è possibile muoverli indipendente- mente. Ciò consente di impostare ad esempio un segnale 80% Effettato e 80% Originale. Fare comunque atten- zione ad evitare distorsioni. Coda Questo parametro consente di “aggiungere spazio” dopo la sezione audio originale, per evitare che la coda del re- verbero venga interrotta. Quando questo box di spunta è attivo, è possibile specificare la lunghezza della coda usando il relativo cursore. Il tempo della coda viene in- cluso durante la riproduzione in Anteprima, in modo da consentire di trovare la lunghezza della coda appropriata. Un valore ottimale potrebbe essere il valore di lunghezza del reverbero, visualizzato in ms alla destra del parametro “Lunghezza Reverb.”. Pre e Post-Missaggio Vedere “Pre/Post-Missaggio” a pag. 238. Parametro Descrizione Prime RiflessioniUn controllo di livello per la prima sezione del reverbero (la lunghezza della quale viene impostata col parametro successivo, vedere sotto). Generalmente, questo regola il volume delle prime riflessioni del reverbero. Durata Prime RiflessioniDetermina la lunghezza della sezione “Prime Riflessioni” (il livello della quale è controllato dal parametro precedente). Generalmente è utile impostare questo parametro in modo che includa la prima riflessione nella risposta d’im- pulso (normalmente circa il 5% della lunghezza totale). Risonanza Un controllo di livello per la sezione finale del reverbero (la sezione successiva a “Prime Riflessioni”, vedere sopra). Lunghezza Reverb.Regola il tempo del reverbero, in millisecondi. Gain Consente di regolare il guadagno della risposta d’impulso. Potrebbe essere necessario usare questa funzione per ot- tenere risultati ottimali, poichè file con diverse risposte d’impulso potrebbero essere registrati a livelli differenti.
240 Processi e funzioni audio Inviluppo La funzione Inviluppo applica un inviluppo di volume all’au- dio selezionato. La finestra di dialogo presenta le seguenti impostazioni: Pulsanti Tipo di Curva Questi pulsanti determinano se la curva d’inviluppo è co- stituita da segmenti curva concavi (pulsante sinistro), con- vessi (pulsante centrale) o lineari (pulsante destro). Display fade Mostra la forma della curva d’inviluppo; quella risultante appare in grigio scuro, mentre la forma corrente è in grigio chiaro. Si può cliccare sulla curva per aggiungere punti, oltre a cliccare e trascinare i punti esistenti per cambiare la forma della curva. Per rimuovere un punto dalla curva, trascinarlo con il mouse fuori dal display. Preset Se si è configurata una curva d’inviluppo che si desidera applicare ad altri eventi o clip è possibile memorizzarla in un preset cliccando sul pulsante Salva. Per applicare un preset memorizzato, selezionarlo dal menu a tendina. Per rinominare il preset selezionato, doppio-clic sul nome e digitarne uno nuovo nella finestra di dialogo che appare. Per rimuovere un preset memorizzato, selezionarlo dal menu a tendina e cliccare sul pulsante Elimina. Fade In e Fade Out Per una descrizione di queste funzioni vedere il capitolo “Fade, crossfade e inviluppi” a pag. 83. Gain Consente di modificare il guadagno (livello) dell’audio se- lezionato. La finestra di dialogo presente le seguenti im- postazioni: Gain Qui si stabilisce il guadagno desiderato, tra -50 e +20 dB. Il valore è indicato anche in percentuale sotto il display Gain. Individuazione clipping Se prima di applicare il processo si usa la funzione Ante- prima, la scritta sotto il cursore indica se le impostazioni correnti provocano un clipping (livelli audio oltre 0 dB). In tal caso, ridurre il valore Gain ed usare nuovamente la fun- zione Anteprima. Per aumentare il più possibile il livello audio senza però provocare il clipping usare invece la funzione Normalizza (vedere “Normalizza” a pag. 242). Pre- e Post-Missaggio Vedere “Pre/Post-Missaggio” a pag. 238.