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Steinberg Nuendo 4 Operation Manual Italian Version

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    							351
    Processo e quantizzazione MIDI
    Limite Quantizzazione
    Questa impostazione aggiuntiva influisce sul risultato della 
    quantizzazione. Consente d’impostare una distanza in tick 
    (1/120 di note da 1/16).
    Gli eventi entro la distanza specificata dalla griglia di quan-
    tizzazione non sono quantizzati. Ciò permette di mantenere 
    lievi variazioni quando si quantizza, ma correggere comun-
    que note che si trovano troppo lontane dalla griglia.
    Quantizzazione Casuale
    Questa impostazione aggiuntiva influenza il risultato della 
    quantizzazione. Consente d’impostare una distanza in tick 
    (1/120 di note da 1/16).
    Gli eventi sono quantizzati a posizioni casuali all’interno 
    della distanza specificata dalla griglia di quantizzazione, in 
    modo da creare una quantizzazione meno rigida. Simile 
    all’impostazione Limite Quantizzazione, consente lievi va-
    riazioni, impedendo però alle note di allontanarsi troppo 
    dalle posizioni in griglia.
    Iteratività - Livello
    Qui si specifica quanto le note devono essere spostate 
    verso la griglia quando si usa la funzione Iteratività - Livello 
    (vedere in seguito).
    Sposta Controller
    Se attiva, i controller che riguardano le note (pitch bend, 
    ecc.) si spostano automaticamente con le note quando 
    queste ultime sono quantizzate.
    Applicare la quantizzazione
    Ci sono vari modi per applicare la quantizzazione:
    Il metodo standard è selezionare “Quantizzazione” dal 
    menu MIDI (o usare un comando rapido, di default [Q]).
    Sono quantizzate le parti o note MIDI selezionate, in base all’impostazione 
    corrente del menu a tendina quantizza.
    Si può quantizzare anche dalla finestra di dialogo Impo-
    stazioni Quantizzazione, cliccando sul pulsante “Applica 
    Quantiz”.Attivando il box “Auto” nella finestra di dialogo Imposta-
    zioni Quant., qualsiasi modifica eseguita nella finestra è 
    subito applicata alle parti o note MIDI selezionate.
    Un’utile impiego di questa funzione è impostare una riproduzione in loop 
    e regolare le impostazioni fino ad ottenere il risultato desiderato. 
    Funzione Auto Quantizzazione
    Attivando il pulsante Auto Q sulla Barra di Trasporto, tutte 
    le registrazioni MIDI che si eseguono sono quantizzate au-
    tomaticamente in base alle impostazioni eseguite nella fi-
    nestra di dialogo Impostazioni Quant.
    Funzione Quantizzazione Iterativa
    Un altro modo per applicare una quantizzazione “libera” è 
    usare la funzione Quantizzazione Iterativa del menu MIDI. 
    Funziona così:
    Invece di spostare una nota alla posizione Quantizzazione 
    in griglia più vicina, Quantizzazione Iterativa la sposta solo 
    un po’. Si specifica di quanto le note si devono spostare 
    verso la griglia con il valore “Iteratività - Livello” nella fine-
    stra di dialogo Impostazioni Quant.
    Quantizzazione Iterativa, inoltre, è diversa dalla quantizza-
    zione “regolare”,perchè non si basa sulle posizioni origi-
    nali delle note ma su quella corrente quantizzata. E’ 
    possibile quindi usarla più volte e spostare gradualmente 
    le note verso la griglia di quantizzazione fino a trovare la 
    temporizzazione desiderata.
    !Quando si quantizza, il risultato è basato sulla posi-
    zione originale delle note. Si possono quindi provare 
    varie impostazioni di quantizzazione senza il rischio di 
    “distruggere” qualcosa. Vedere anche “Annulla 
    Quantizzazione” a pag. 352. 
    						
    							352
    Processo e quantizzazione MIDI
    Funzioni di Quantizzazione avanzate
    Quantizza Lunghezze
    Questa funzione (nel submenu Quantizzazione Avanzata del 
    menu MIDI) quantizza la durata delle note, senza cambiarne 
    le posizioni d’inizio. Al suo livello più elementare, questa 
    funzione imposta la durata delle note al valore Durata Quan-
    tiz. della toolbar nell’editor MIDI. Tuttavia, se nel menu a ten-
    dina Durata Quantiz. è selezionata l’opzione “Quantizza 
    Link”, la funzione ridimensiona le note in base alla griglia di 
    quantizzazione, tenendo conto delle impostazioni Swing, 
    Gruppo Irregolare e Area Magnetica. Un esempio:
    1. Durata Quantiz. impostato in “Quantizza Link”.
    2. Alcune note da 1/16.
    3. Qui, il valore Quantizzazione è stato impostato a note complete da 
    1/16 con Swing al 100%. Poichè è attiva la funzione Snap (vedere 
    “Snap” a pag. 366), la griglia Quantizzazione si riflette nel display note 
    della griglia.
    4. Selezionando Quantizza Lunghezze si regola la durata delle note in 
    base alla griglia. Confrontando il risultato con la prima figura in alto, si 
    può osservare che le note le quali iniziavano nelle zone dei sedicesimi 
    dispari hanno una durata in griglia maggiore e le note nelle zone pari 
    hanno una durata inferiore.
    Quantizza Estremi
    La funzione Quantizza Estremi nel submenu Quantizza-
    zione Avanzata influenza solo le posizioni di fine nota. A 
    parte questo, funziona come la normale quantizzazione, 
    tenendo conto dell’impostazione del menu a tendina 
    quantizza.
    Annulla Quantizzazione
    Come accennato in precedenza, è memorizzata la posi-
    zione originale di ogni nota quantizzata. Si può fare in 
    modo quindi che le note selezionate tornino in ogni mo-
    mento alle rispettive condizioni originali non quantizzate, 
    selezionando la funzione Annulla Quantizzazione dal sub-
    menu Quantizzazione Avanzata. Essa è indipendente dalla 
    normale funzione Storia di Undo.
    Rendi Quantizzazione Definitiva
    Ci sono situazioni nelle quali si devono rendere perma-
    nenti le posizioni quantizzate. Per esempio, può essere 
    necessario quantizzare le note una seconda volta, avendo 
    il risultato basato sulle posizioni correnti quantizzate, piut-
    tosto che su quelle originali. Perchè questo sia possibile, 
    selezionare le note in questione e scegliere “Rendi Quan-
    tizzazione Definitiva” dal submenu Quantizzazione Avan-
    zata. Ciò rende permanenti le posizioni quantizzate.
    Parte su Groove
    Con questa funzione si può estrarre il groove da una parte 
    MIDI selezionata e trasformarlo in un preset Quantizza-
    zione MIDI. 
    Si può estrarre il groove anche dall’audio, ad esempio 
    usando gli hitpoint (vedere “Creare mappature groove 
    quantizzate” a pag. 280) o parti audio, parti rex o parti di 
    batteria che sono state processate con la funzione Indivi-
    dua Silenzio. Poichè l’audio non contiene informazioni di 
    velocity, la velocity rimane invariata dopo aver applicato un 
    groove estratto dall’audio.
    In entrambi i casi, il groove risultante appare nei menu 
    Quantizzazione e lo si applica come se fosse un qualsiasi 
    preset Quantizzazione. E’ possibile anche visualizzare ed 
    editare le impostazioni di quantizzazione risultanti nella fi-
    nestra di dialogo Impostazioni Quant.
    !Questa funzione è disponibile solo negli editor MIDI.
    !Una volta applicata la funzione Rendi Quantizzazione 
    Definitiva a una nota, non è possibile annullare 
    (Undo) la sua quantizzazione. 
    						
    							353
    Processo e quantizzazione MIDI
    Trasposizione
    L’elemento Trasposizione del menu MIDI apre una finestra 
    di dialogo con le impostazioni per il trasporto d’intonazione 
    delle note selezionate:
    ÖSi può anche usare la Traccia Trasposizione per la tra-
    sposizione, vedere “Funzioni di Trasposizione” a pag. 111).
    Semitoni
    Qui si stabilisce l’entità del trasporto.
    Correzione Scala
    Correzione Scala trasporta le note selezionate forzandole 
    alla nota più vicina del tipo di scala selezionato. Questa 
    funzione si può usare per creare interessanti variazioni to-
    nali, sia da sola che unita alle altre impostazioni della fine-
    stra di dialogo Trasposizione.
    Per attivare Correzione Scala, cliccare sul box.
    Selezionare una nota fondamentale ed un tipo di scala 
    per la scala corrente dai menu a tendina superiori.
    Selezionare una nota fonamentale ed un tipo di scala 
    per la nuova scala dai menu a tendina inferiori.
    Assicurarsi di selezionare la nota fondamentale corretta se si vuole mante-
    nere il risultato nella stessa tonalità delle note originali, oppure scegliere 
    una tonalità completamente diversa per sperimentare nuove soluzioni.
    Mantieni Note nellIntervallo
    Quando è attiva, le note trasportate rimangono all’interno 
    dei valori Limite Superiore e Limite Inferiore.
    Se dopo il trasporto una nota va a finire oltre il limite, 
    essa è spostata su un’altra ottava e conserva l’altezza cor-
    retta trasportata, se possibile.
    Se non è possibile (perchè è stato impostato un intervallo molto stretto 
    tra i valori Limite Superiore e Limite Inferiore), la nota è trasportata il più 
    lontano possibile, cioè alla nota Limite Superiore o Limite Inferiore. Impo-
    stando Limite Superiore e Limite Inferiore allo stesso valore, tutte le note 
    sono trasportate a questa altezza!
    OK e Cancella
    Cliccando OK è eseguito il trasporto. Cliccando Cancella 
    si chiude la finestra di dialogo senza trasporto.
    Rendere le impostazioni permanenti
    Le impostazioni descritte nel capitolo “Parametri ed effetti 
    MIDI” a pag. 338 non modificano gli eventi MIDI veri e pro-
    pri, ma funzionano da “filtro”, influenzando la musica in ri-
    produzione. Tuttavia, potrebbe essere necessario renderle 
    permanenti, cioè convertirle in eventi MIDI reali (ad esempio 
    per trasportare una traccia e poi modificare in un editor 
    MIDI le note trasportate). Per farlo, si possono usare due 
    comandi del menu MIDI:
    “Freeze Modificatori MIDI” – Applica tutte le imposta-
    zioni di filtro alla rispettiva traccia ed assume il risultato 
    come il nuovo standard. 
    Con questa funzione, le impostazioni sono “aggiunte” alle note disponi-
    bili nella traccia e tutti i Modificatori editati in precedenza sono impostati 
    a zero; dall’esterno la traccia risultante sembra non sia mai stata editata.
    “Unisci MIDI nel Loop” – Unisce tutte le tracce (o parti) 
    selezionate in una nuova traccia.
    Le impostazioni sono applicate nel corso dell’unione e sono ancora vi-
    sualizzate in seguito nei rispettivi menu.
    Queste due funzioni sono descritte nei paragrafi seguenti. 
    						
    							354
    Processo e quantizzazione MIDI
    Freeze Modificatori MIDI
    La funzione “Freeze Modificatori MIDI” influenza le seguenti 
    impostazioni delle tracce MIDI:
     Varie impostazioni nella pagina principale dell’Inspector (sele-
    zione program e bank, ed il parametro Delay).
     Le impostazioni nelle pagine Modificatori MIDI (cioè Trasposi-
    zione, Cambio Velocity, Compressione Velocity e Compres-
    sione Durate).
     Le impostazioni nella pagina MIDI Insert (se, ad esempio, si 
    sta usando un Arpeggiatore e si vogliono convertire le note 
    aggiunte in eventi reali).
    Sono tenute in considerazione anche le seguenti imposta-
    zioni delle parti MIDI:
     Trasposizione e Velocity delle parti visualizzate sulla linea Info 
    – il Volume non è tenuto in considerazione. 
    Per usare la funzione “Freeze Modificatori MIDI”, procedere 
    come segue:
    1.Selezionare la traccia le cui impostazioni devono diven-
    tare permanenti.
    2.Scorrere il menu MIDI e selezionare “Freeze Modifica-
    tori MIDI”.
    Le impostazioni dell’Inspector sono convertite in eventi MIDI ed inseriti 
    all’inizio della parte(i). Tutte le note della parte(i) sono opportunamente 
    modificate e le impostazioni dell’Inspector sono resettate.
    Unisci MIDI nel Loop
    La funzione “Unisci MIDI nel Loop” combina tutti gli eventi 
    MIDI di tutte le tracce non silenziate, applica Modificatori 
    ed effetti MIDI e genera una nuova parte MIDI, contenente 
    tutti gli eventi, così come sarebbero riprodotti. Procedere 
    come segue:
    1.Assicurarsi che solo la traccia(e) MIDI desiderata non 
    sia silenziata.
    Se nell’operazione di unione si vogliono includere solo gli eventi di una 
    singola traccia, metterla in Solo.
    2.Collocare i locatori sinistro e destro attorno alla zona 
    da unire.
    Sono inclusi solo gli eventi che iniziano all’interno di questa zona.
    3.Selezionare la traccia sulla quale creare la nuova parte.
    Può essere una traccia nuova o esistente. I dati nella zona cycle sulla 
    traccia possono essere conservati o sostituiti (vedere in seguito).
    4.Selezionare “Unisci MIDI nel Loop” dal menu MIDI.
    Appare una finestra di dialogo con le seguenti opzioni:
    5.Cliccare OK.
    Si crea una nuova parte tra i locatori sulla traccia di destinazione conte-
    nente gli eventi MIDI processati.
    Applicare gli effetti ad una singola parte
    Normalmente, modificatori ed effetti MIDI influenzano 
    un’intera traccia MIDI. Non sempre però si vuole questo – 
    potrebbe essere necessario applicare gli effetti MIDI ad 
    una parte singola, ad esempio (senza dover creare appo-
    sta una traccia separata solo per quella parte). In questo 
    caso, può essere utile la funzione Unisci MIDI nel Loop:
    1.Configurare Modificatori ed effetti MIDI nel modo desi-
    derato per la parte.
    Essi ovviamente influenzano l’intera traccia, ma per ora vediamo la parte.
    2.Collocare i locatori intorno alla parte.
    Basta selezionare la parte e scegliere Locatori sulla Selezione dal menu 
    Trasporto (o usare il rispettivo tasto di comando rapido, di default [P]).
    3.Assicurarsi che nell’elenco tracce sia selezionata la 
    traccia contenente la parte.
    4.Selezionare Unisci MIDI nel Loop.
    5.Nella finestra di dialogo che appare, attivare le opzioni 
    dell’effetto desiderate, assicurarsi che Elimina Destina-
    zione sia attiva e cliccare OK.
    Si crea una nuova parte sulla stessa traccia, contenente gli eventi pro-
    cessati. La parte originale è cancellata.
    6.Spegnere o resettare tutti i Modificatori ed effetti MIDI, 
    in modo che la traccia sia riprodotta come al solito.
    Opzione Descrizione
    Includi Insert Se attiva, sono applicati tutti gli effetti in Insert MIDI cor-
    renti attivi sulla traccia(e).
    Includi Mandate Se attiva, sono applicati tutti gli effetti in Send MIDI cor-
    renti attivi sulla traccia(e).
    Elimina Destina-
    zioneSe attiva, sono cancellati tutti i dati MIDI tra i locatori sini-
    stro e destro sulla traccia di destinazione.
    Includi  Chase Se attiva, gli eventi Chase (ricerca) situati fuori dalla parte 
    selezionata ma riferiti ad essa sono inclusi nel processo 
    (ad esempio, un evento Program Change appena prima 
    del locatore sinistro. Per maggiori informazioni sugli 
    eventi Chase, vedere “Funzione Insegui” a pag. 61. 
    						
    							355
    Processo e quantizzazione MIDI
    Dissolvi Parte
    La funzione Dissolvi Parte del menu MIDI ha due impieghi 
    distinti:
    Quando si lavora con parti MIDI (sul canale MIDI “Qual-
    siasi”) che contengono eventi su canali MIDI diversi.
    Dissolvi Parte separa gli eventi in base al canale MIDI.
    Quando si separano eventi MIDI in base all’altezza.
    Un esempio tipico sono le tracce di batteria e percussioni, ove in genere 
    ogni altezza corrisponde ad un suono di batteria separato.
    ÖDissolvendo una parte in canali o separati o altezze 
    separate, è possibile rimuovere automaticamente la zone 
    silenziose (vuote) delle parti risultanti attivando il box di 
    spunta “Display Ottimizzato” nella finestra Dissolvi Parte.
    Dissolvere le parti in canali separati
    Impostando una traccia sul canale MIDI “Qualsiasi”, ogni 
    evento MIDI è riprodotto sul proprio canale MIDI originale, 
    invece che sul canale impostato per l’intera traccia. Le 
    tracce con canale “Qualsiasi” sono utili principalmente in 
    due situazioni:
    Registrando più canali MIDI contemporaneamente.
    Per esempio, si può avere una tastiera MIDI con più zone, ciascuna delle 
    quali trasmette i dati MIDI su un canale MIDI diverso. Registrando su una 
    traccia con canale “Qualsiasi” è possibile riprodurre la registrazione con 
    suoni diversi per ogni zona (poichè le varie note MIDI sono riprodotte su 
    canali MIDI diversi).
    Importando un file MIDI di tipo 0 (Tipo 0).
    I file MIDI Tipo 0 contengono solo una traccia, con le note distribuite su 
    fino a 16 canali MIDI diversi. Impostano questa traccia ad un canale MIDI 
    specifico, tutte le note nel file MIDI sono riprodotte con lo stesso suono. 
    Impostando invece la traccia in “Qualsiasi” il file importato è riprodotto 
    correttamente.
    La funzione Dissolvi Parte scansiona le parti MIDI cercando 
    gli eventi sui diversi canali MIDI collocandoli poi in nuove 
    parti su nuove tracce (una per ogni canale MIDI trovato). 
    Ciò consente di lavorare su ogni singola parte musicale. 
    Procedere come segue:
    1.Selezionare la parte(i) contenente dati MIDI su canali 
    diversi.
    2.Selezionare “Dissolvi Parte” dal menu MIDI.
    3.Nella finestra di dialogo che appare, selezionare l’op-
    zione “Separa i Canali”.A questo punto, per ogni canale MIDI utilizzato nella parte(i) 
    selezionata, si crea una nuova traccia MIDI impostata al ca-
    nale MIDI corrispondente, poi ogni evento è copiato nella 
    parte sulla traccia con il canale MIDI corrispondente; infine, 
    la parte(i) originale è silenziata.
    Un esempio:
    Dissolvere le parti in altezze separate
    La funzione Dissolvi Parte può anche scansionare le parti 
    MIDI per trovare eventi ad altezze diverse e distribuirli in 
    nuove parti su nuove tracce (una per ogni altezza). Ciò è 
    utile quando altezze diverse non sono usate in un contesto 
    melodico regolare, ma per distinguere suoni diversi (ad 
    esempio, tracce di batteria MIDI o tracce effetti di un cam-
    pionatore). Dissolvendo queste parti, si può lavorare sin-
    golarmente ogni suono su una traccia separata. 
    Procedere come segue:
    1.Selezionare la parte(I) contenente i dati MIDI.
    2.Selezionare “Dissolvi Parte” dal menu MIDI.
    3.Nella finestra di dialogo che appare, selezionare l’op-
    zione “Separa le Altezze”.
    Si crea una nuova traccia MIDI per ogni altezza utilizzata nella parte(i) se-
    lezionata, poi gli eventi sono copiati nelle parti sulla traccia alle rispettiva 
    altezze; infine, la parte(i) originale è silenziata.
    Questa parte contiene eventi 
    sui canali MIDI 1, 2 e 3.
    Selezionando “Dissolvi Parte” si creano nuove parti su nuove 
    tracce, impostate sui canali 1, 2 e 3. Ogni nuova parte contiene 
    solo gli eventi presenti sul rispettivo canale MIDI.
    La parte MIDI originale è silenziata. 
    						
    							356
    Processo e quantizzazione MIDI
    Ripeti Loop
    Con questa funzione, i loop traccia indipendenti sono ri-
    petuti fino alla fine della traccia, cioè le note che prima 
    erano solo riprodotte in continuazione sono ora note vere 
    e proprie nella traccia MIDI. Gli eventi a destra del loop 
    traccia indipendente (entro la stessa parte) vengono so-
    stituiti da questa funzione. Per maggiori informazioni sui 
    loop traccia indipendenti vedere “Funzione Traccia Loop 
    Indipendente” a pag. 289
    Altre funzioni MIDI
    Gli elementi che seguono si trovano nel submenu Funzioni 
    del menu MIDI:
    Legato
    Allunga ogni nota selezionata in modo che raggiunga 
    quella successiva.
    Vuoto o sovrapposizione si specificano con “Sovrapposi-
    zione Legato” nella finestra Preferenze (Editing–MIDI).
    Con questo valore di Legato, ogni nota è allungata per finire 5 tick 
    prima della nota successiva.
    Attivando l’opzione “Legato Mode: Solo Selezionato”, la 
    durata della nota è regolata in modo che raggiunga la nota 
    successiva selezionata, consentendo, ad esempio, di ap-
    plicare il Legato solo ad una linea di basso (quando si 
    suona su una tastiera).
    Lunghezze prefissate
    Questa funzione ridimensiona tutte le note selezionate alla 
    durata impostata nel menu a tendina Durata Quantiz. nella 
    toolbar dell’editor MIDI.
    Elimina Doppi
    Questa funzione rimuove le doppie note, cioè note alla 
    stessa altezza ed esattamente alla stessa posizione. Le 
    doppie note ci possono essere quando si registra in mo-
    dalità Ciclo, dopo una quantizzazione, ecc.
    Elimina Controlli
    Questa funzione rimuove tutti i controller MIDI dalle parti 
    MIDI selezionate.
    Cancella Controlli Continui
    Questa funzione rimuove tutti gli eventi controller “continui” 
    MIDI dalle parti MIDI selezionate. Non sono rimossi quindi 
    eventi “On/Off” (ad esempio, gli eventi sustain pedal).
    Cancella Note
    Permette di eliminare note molto brevi o deboli. E’ utile per 
    rimuovere automaticamente “note fantasma” indesiderate 
    dopo una registrazione. Selezionando “Cancella Note…” 
    si apre una finestra di dialogo nella quale definire i criteri 
    della funzione:
    !Questa funzione è disponibile solo negli editor MIDI.
    !Questa funzione influenza sempre intere parti MIDI.
    !Questa funzione influenza sempre intere parti MIDI.
    !Questa funzione influenza sempre intere parti MIDI. 
    						
    							357
    Processo e quantizzazione MIDI
    I parametri hanno la seguente funzionalità:
    Lunghezza Minima
    Con il box Lunghezza Minima attivo, è tenuta in considera-
    zione la durata della nota, in modo da rimuovere note brevi. 
    Si può specificare la durata minima (per le note da conser-
    vare) nel display value, oppure trascinando la linea blu nel 
    display grafico della durata sottostante.
    Il display grafico della durata può corrispondere a 1/4 di 
    misura, una misura, due misure o quattro misure.
    Per cambiare questo valore cliccare nel campo a destra del display.
    In questo caso, l’intero display della durata corrisponde a due misure 
    ed il valore Lunghezza Minima è in note da 1/32 (60 tick).
    Velocity Minima
    Con il box Velocity Minima attivo, è tenuta in considera-
    zione la velocity delle note, in modo da rimuovere le note 
    deboli. La velocity minima (per le note da conservare) si 
    specifica nel display value.
    Rimuovi quando al di sotto di
    Questa funzione è disponibile solo se sono attivi entrambi 
    i box Lunghezza Minima e Velocity Minima. Cliccando nel 
    display valore si stabilisce se entrambi i criteri di durata e 
    velocity devono essere soddisfatti dalle note per essere 
    cancellate, oppure se basta uno dei due criteri.
    OK e Cancella
    Cliccando OK è eseguita la cancellazione automatica, in 
    base ai criteri definiti. Cliccando Cancella, la finestra di 
    dialogo si chiude senza alcuna cancellazione delle note.
    Riduci la Polifonia
    Selezionando questa opzione, si apre una finestra di dia-
    logo nella quale specificare quante “voci” devono essere 
    usate (per le note o parti selezionate). Restringere la poli-
    fonia in questo modo è utile quando si ha uno strumento 
    dalla polifonia limitata e si vuole essere sicuri che tutte le 
    note siano riprodotte. L’effetto si ottiene accorciando op-
    portunamente le note, in modo che finiscano prima che 
    inizi la nota successiva.
    Pedali sulla Lunghezza delle Note
    Questa funzione cerca gli eventi Sustain pedal On/Off, al-
    lunga le note interessate fino a farle corrispondere alla po-
    sizione Sustain pedal Off e poi rimuove gli eventi Sustain 
    Controller On/Off.
    Elimina Sovrapposizioni (mono)
    Questa funzione evita che note alla stessa altezza si so-
    vrappongano (cioè che una inizi prima che l’altra finisca). 
    Note sovrapposte alla stessa altezza possono confondere 
    alcuni strumenti MIDI (è trasmesso un nuovo evento Note 
    On prima che sia trasmesso l’evento Note Off); questa 
    funzione risolve il problema.
    Elimina Sovrapposizioni (poly)
    Questa funzione accorcia le note ove necessario, in modo 
    che nessuna nota inizi prima che un’altra finisca. Ciò av-
    viene indipendentemente dall’altezza delle note.
    Velocity
    Questa funzione apre una finestra di dialogo che permette 
    di manipolare in vari modi la velocity delle note.
    Sono disponibili i seguenti tipi di processo velocity:
    Aggiungi/Sottrai
    Aggiunge un numero fisso ai valori di velocity esistenti. Il 
    valore (positivo o negativo) si imposta con il parametro 
    Quantità. 
    						
    							358
    Processo e quantizzazione MIDI
    Comprimi/Espandi
    Comprime o espande l’intervallo dinamico delle note MIDI, 
    scalando i valori di velocity in base al valore Fattore (0 – 
    300%). Il concetto è che moltiplicando diversi valori di ve-
    locity con un fattore superiore a 1 (oltre il 100%) aumenta 
    anche la differenza tra i valori di velocity, mentre usando 
    un fattore inferiore a 1 (sotto il 100%) la differenza è mi-
    nore. In breve:
    Per comprimere (“livellare” le differenze di velocity), uti-
    lizzare valori Fattore inferiori a 100%.
    Dopo la compressione, aggiungere una certa quantità di velocity (con la 
    funzione Aggiungi/Sottrai) per mantenere il livello medio di velocity. 
    Per espandere (creare differenze di velocity maggiori) 
    usare valori di Fattore superiori a 100%.
    Prima di espandere, regolare la velocity con la funzione Aggiungi/Sottrai, 
    in modo che la velocity media abbia un valore a circa metà dell’intervallo. 
    Se la velocity media è alta (vicina a 127) o bassa (vicina a 0), l’espan-
    sione non funziona correttamente, semplicemente perchè i valori di velo-
    city possono essere compresi solo tra 0 e 127!
    Limita
    Questa funzione garantisce che nessun valore di velocity 
    sia fuori da un determinato intervallo (definito dai valori Li-
    mite Inferiore e Limite Superiore). Tutti i valori di velocity 
    fuori da questo intervallo sono aumentati/ridotti dei valori 
    Limite Inferiore/Limite Superiore.
    Velocity prefissata
    Imposta la velocity di tutte le note selezionate al valore Ins. 
    Velocity definito nella toolbar degli editor MIDI.
    Ottimizza dati MIDI
    Ottimizza i dati MIDI. Usarla per ridurre il carico sui dispo-
    sitivi MIDI se sono state registrate curve controller molto 
    dense, ecc.
    E’ anche possibile ottimizzare manualmente i dati dei con-
    troller usando la funzione di quantizzazione nell’Editor Key.
    Estrai Automazione MIDI
    Questa opzione consente di convertire automaticamente i 
    dati dei controller continui di una parte MIDI in dati d’auto-
    mazione traccia MIDI. Procedere come segue:
    1.Selezionare la parte MIDI desiderata contenente i dati 
    dei controller continui.
    2.Selezionare “Estrai Automazione MIDI”. (Questo co-
    mando c’è anche nel menu contestuale dell’Editor Key).
    I dati controller sono automaticamente rimossi dalla corsie controller 
    nell’editor.
    3.Nella finestra Progetto, aprire la traccia(e) d’automa-
    zione della rispettiva traccia MIDI. Si potrà vedere che per 
    ogni controller continuo della parte è stata creata una 
    traccia d’automazione.
    ÖQuesta funzione si può usare solo sui controller conti-
    nui. Dati Aftertouch, Pitchbend o SysEx non possono es-
    sere convertiti in dati d’automazione traccia MIDI.
    ÖSi ricorda che per poter sentire i dati d’automazione, si 
    deve attivare il pulsante (R) Read della rispettiva traccia(e) 
    d’automazione.
    Invertire
    Questa funzione inverte l’ordine degli eventi selezionati (o di 
    tutti gli eventi nelle parti selezionate), riproducendo all’indie-
    tro il MIDI. Si noti che l’effetto è diverso dall’inversione di 
    una registrazione audio. Con il MIDI, le singole note suo-
    nano come al solito nello strumento MIDI – cambia solo 
    l’ordine di riproduzione.
    Calcola Tempo dal Tapping
    Questa funzione permette di creare una traccia Tempo 
    completa basata sul tapping (vedere il paragrafo “Calcola 
    Tempo dal Tapping” a pag. 417).
    !E’ una funzione molto utile, poichè permette di con-
    vertire rapidamente e facilmente i controller continui 
    delle parti MIDI registrate in dati d’automazione trac-
    cia MIDI, mettendoli a disposizione per l’editing nella 
    Finestra Progetto. 
    						
    							27
    Editor MIDI 
    						
    							360
    Editor MIDI
    Editing MIDI
    In Nuendo, ci sono molti modi per editare il MIDI. Si pos-
    sono usare tool e funzioni nella Finestra Progetto per l’edi-
    ting su larga scala, oppure le funzioni del menu MIDI per 
    processare in vari modi le parti MIDI (vedere “Cosa in-
    fluenzano le funzioni MIDI?” a pag. 348). Per un editing 
    manuale grafico sul contenuto delle parti MIDI, si usano 
    gli editor MIDI:
    Editor Key è l’editor MIDI di default: indica le note grafi-
    camente e intuitivamente su una griglia stile piano roll.
    L’Editor Key consente inoltre l’editing dettagliato di eventi non-nota, 
    come i controller MIDI. Vedere “Editor Key – Panoramica” a pag. 362.
    Editor delle Partiture (solo Nuendo Expansion Kit) indica 
    le note MIDI in uno spartito musicale ed possiede tool e 
    funzioni avanzate di notazione, layout e stampa.
    Drum Editor (solo Nuendo Expansion Kit) è simile 
    all’Editor Key, ma ha il vantaggio che nelle parti di batteria 
    ogni tasto corrisponde ad un suono percussivo separato. 
    Editor Elenco mostra tutti gli eventi nelle parti MIDI sele-
    zionate in un elenco, consentendo di vedere e modificare 
    numericamente le loro proprietà.
    Vedere “Editor Elenco – Panoramica” a pag. 379.
    La funzione Edit In-Place permette di editare le parti 
    MIDI direttamente nella Finestra Progetto.
    E’ come lavorare nell’Editor Key, ma è più semplice l’editing MIDI nel 
    contesto di altri tipi di traccia. Vedere “Edit In-Place” a pag. 377.
    Il MIDI si può editare anche nel Browser Progetto.
    Come l’Editor Elenco, il Browser Progetto mostra gli eventi in un elenco e 
    consente un editing numerico. Tuttavia, l’Editor Elenco è più adatto all’edi-
    ting MIDI, poichè ha varie caratteristiche e funzioni dedicate. Il Browser 
    Progetto è descritto nel capitolo “Browser Progetto” a pag. 423.
    ÖSi può definire uno qualsiasi degli editor citati come 
    editor MIDI di default (vedere in seguito). 
    Presentazione capitolo
    Le funzioni che in questi editor sono identiche sono de-
    scritte nella sezione che riguarda l’Editor Key. Le sezioni In -
    Place-Editor (vedere “Edit In-Place” a pag. 377) e Editor 
    Elenco (vedere “Editor Elenco – Panoramica” a pag. 379) 
    descrivono solo le funzioni specifiche di questi due editor.
    Aprire un editor MIDI
    Per aprire un editor MIDI ci sono due modi:
    Selezionare una o più parti (o una traccia MIDI, con 
    nessuna parte selezionata) e scegliere Apri Editor Key, 
    Apri Editor delle Partiture (solo Nuendo Expansion Kit), 
    Apri Drum Editor (solo Nuendo Expansion Kit), Apri Editor 
    Elenco o Apri In-Place Editor dal menu MIDI (oppure 
    usare il tasto di comando rapido corrispondente).
    Le parti selezionate (o tutte le parti sulla traccia, se non ne è stata sele-
    zionate alcuna) si aprono nell’editor scelto.
    Doppio-clic su una parte per aprirla nell’editor di de-
    fault.
    Quale editor si apre dipende dalle impostazioni Azione di Edit di Default 
    nella finestra Preferenze (pagina Visualizzazione Eventi–MIDI):
    Solo Nuendo Expansion Kit: Se è attiva l’opzione “Edit 
    come Percussioni quando é assegnata una Drummap” e 
    per la traccia editata è selezionata una drum map, si apre il 
    Drum Editor. Con un doppio-clic si apre l’Editor Key (op-
    pure l’Editor delle Partiture, l’Editor Elenco o l’Edit In-Place 
    Editor, dipende dalle proprie preferenze), ma le tracce di 
    batteria si aprono automaticamente nel Drum Editor.
    ÖSe la parte che si apre per l’editing è una copia condi-
    visa, qualsiasi editing eseguito influenza tutte le copie 
    condivise della parte.
    Le copie condivise si creano premendo [Alt]/[Option]+[Shift] e trasci-
    nando, oppure usando la funzione Ripeti con l’opzione “Copie Condivise” 
    attiva. Nella Finestra Progetto, le copie condivise sono indicate dal nome 
    della parte in corsivo ed un’icona nell’angolo in basso a destra della parte 
    (vedere “Allineare gli eventi” a pag. 43). 
    						
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