Steinberg WaveLab 7 Operation Manual Italian Version
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4.6 Processamento offline 57 4.6.7 Modifica durata Questa finestra di dialogo consente di modificare la durata di una selezione audio (in genere senza modificare l'altezza dell'audio). È possibile visualizzare informazioni di tempo esatte sulla selezione audio originale di cui si desidera modificare la durata, nonché definire la sezione di audio da modificare in secondi, battute al minuto o come percentuale. Inoltre è possibile scegliere il metodo utilizzato in WaveLab per la modifica della durata dell'audio e la qualità/velocità di processamento. Se si seleziona "Utilizza un inviluppo di modulazione" è possibile variare la modifica nel tempo, mediante un editor di inviluppi che verrà reso disponibile. Al momento di scegliere un metodo, è utile sperimentare i vari algoritmi disponibili, per individuare quello più adatto al materiale di origine. Utilizzare "Cos è?" per ottenere ulteriori informazioni su ciascun metodo e per determinare quale di questi produrrà la miglior modifica senza introdurre artefatti indesiderati. Questa funzione è utile per velocizzare o rallentare una registrazione in modo da farla cor- rispondere ad altro materiale, ad esempio per far corrispondere il tempo di due sequenze di percussioni o per adattare una traccia audio a una sezione video. Modifica durata è anche disponibile come plug-in di processamento batch nell'area lavoro Processore Batch. Inoltre nella finestra Clip attiva è disponibile la modifica durata per una clip. Tenere presente che per il processamento batch e il processamento di clip l'opzione del- l'inviluppo di modulazione non è disponibile. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Processa >Modifica durata nell'area lavoro File audio. Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati Regolazione di inviluppi 4.6.8 Regolatore del loop Questa finestra di dialogo consente di definire con precisione una regione audio, per l'impostazione di un loop uniforme. Il Regolatore del loop può essere utilizzato per ritoccare una selezione di loop esistente, in modo da rendere perfettamente uniforme il loop. In alternativa, può essere utilizzato per creare un loop a partire da materiali non predisposti per il loop stesso. Per utilizzare il Regolatore del loop, è necessario definire un loop mediante due marker del loop: . Il Regolatore del loop è costituito dalle seguenti linguette: Regolazione dei punti del loop Si tratta di una visualizzazione dell'inizio e della fine della forma d'onda, tra i marker del loop. Questa finestra di dialogo consente di affinare manualmente una selezione di loop trasci- nando il cursore a destra o a sinistra sulla forma d'onda o individuando il successivo punto ottimale per il loop mediante i pulsanti di ricerca automatica. Lo scopo è quello di allineare le forme d'onda, in modo che si uniscano al centro in un punto di zero nel quale le forme d'onda siano il più possibile corrispondenti, ovvero in fase. Quando si regolano i punti iniziale e finale WaveLab 7
58 WaveLab Concetti del loop nella finestra di dialogo, i marker di inizio e fine loop vengono regolati di conseguen- za nella finestra della forma d'onda principale. Questo spostamento può risultare visibile o invisibile, a seconda dell'entità dello spostamento dei marker e del fattore di ingrandimento selezionato. La creazione di un loop per il trasporto durante la riproduzione è utile per udire le differenze quando si regolano i marker del loop nella finestra di dialogo. Per modificare la modalità di visualizzazione della forma d'onda del Regolatore del loop, utilizzare le Opzioni di visual- izzazione. È inoltre possibile utilizzare i pulsanti Memorie temporanee per catturare diversi frammenti che potrebbero diventare loop e ascoltarli uno alla volta. Tenere presente che se non si utilizza una dissolvenza incrociata o una post-dissolvenza incrociata, non occorre fare clic su Applica per la semplice regolazione dei punti di loop. È inoltre possibile lasciare aper- ta questa finestra di dialogo e regolare manualmente la posizione dei marker nelle finestre della forma d'onda principale, nel caso in cui siano necessarie regolazioni di grande entità. Dissolvenza incrociata Questa linguetta consente di applicare una dissolvenza incrociata alla fine di un loop, mixan- do una copia dell'inizio del loop. L'operazione può risultare utile per rendere più uniforme la transizione tra la fine e l'inizio di un loop, in particolare se si utilizzano materiali non pre- disposti per il loop. Per regolare l'inviluppo della dissolvenza incrociata, utilizzare i punti di trascinamento dell'inviluppo o i controlli di scorrimento dei valori. Fare clic su Applica per elaborare la dissolvenza incrociata. Post-dissolvenza incrociata Questa linguetta consente di applicare una dissolvenza incrociata per mixare il loop nel- l'audio al termine del loop stesso. L'operazione viene eseguita mixando una copia del loop nell'audio. Per regolare l'inviluppo della dissolvenza incrociata, utilizzare i punti di trascina- mento dell'inviluppo o i controlli di scorrimento dei valori. Fare clic su Applica per elaborare la post-dissolvenza incrociata. Il pulsante "Copia" consente di inserire più copie del loop nel file audio attivo creando una sequenza audio uniforme, in quanto il loop delle copie viene riprodotto senza transizioni udibili. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Processa>Regolatore del loop . Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati Marker Regolazione di inviluppi Punto zero ? 4.6.9 Morphing dell'effetto Questa finestra di dialogo dell'area di lavoro File audio consente di mixare gradualmente due intervalli audio a cui sono stati applicati diversi effetti o processamenti. WaveLab 7
4.6 Processamento offline 59 Il morphing dell'effetto consente di sfumare la transizione da un effetto all'altro o da un seg- mento audio non processato a un segmento audio processato. Richiede sempre due in- tervalli audio. In genere si tratta di due diverse versioni di un unico intervallo audio, una processata e l'altra no. Il morphing dell'effetto si produce utilizzando il buffer di annullamento WaveLab per mixare una copia dell'audio processato con la versione non processata. È inoltre possibile utiliz- zare un segmento audio della stessa lunghezza del segmento con cui si desidera eseguire il morphing disponibile negli Appunti dell'applicazione. Per impostare un morphing dell'effetto di base, attenersi alla procedura seguente: 1. Effettuare una selezione corrispondente all'intervallo di durata del morphing dell'effetto. 2. Processare l'intervallo utilizzando qualsiasi effetto della Sezione Master o altri pro- cessamenti off-line. Non è possibile utilizzare processamenti o effetti che alterano la lunghezza della selezione, ad esempio la modifica della durata. 3. Aprire la finestra di dialogo Morphing dell'effetto facendo clic su Modifica>Morphing dell'effetto . 4. Impostare i punti di inviluppo nel tempo su un valore compreso tra 0% e 100%. L'im- postazione determina il livello e la direzione del morphing. Ad esempio, se si inizia con un valore del 100% e si termina con un valore dello 0%, si verificherà il fade out dell'effetto applicato. 5. In questo caso scegliere Selezione non processata. Come indicato in precedenza, è anche possibile utilizzare qualsiasi segmento audio della stessa durata contenuto negli Appunti. 6. Fare clic su Applica per applicare il morphing dell'effetto. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Modifica>Morphing dell'effetto nell'area di lavoro File audio. Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida 4.6.10 Distribuzione del volume Questa finestra di dialogo consente di misurare i valori di volume più frequenti presenti in un file audio (il che è diverso dal volume medio). I picchi grafici rilevati dall'analisi rappresentano tali valori. Lo strumento risponde alla domanda: "Con che cadenza appare un determinato volume (scala verticale, in dB) nell'intero file?". Il valore percentuale è relativo agli altri picchi. Alcuni esempi semplici: ˆ 1. È presente un seno di 0 dB/2 secondi seguito da un seno di -6 dB/2 secondi. Ciò significa che il materiale audio globale ha la stessa quantità di materiale a 0 dB che di materiale a - 6dB: verranno visualizzati due picchi (0/-6 dB), ciascuno al 100%. ˆ 2. È presente un seno di 0 dB/1 secondo seguito da un seno di -6 dB/3 secondi. Ciò significa che la quantità di materiale a -6 dB è pari a tre volte la quantità di materiale a 0 dB. Verrà visualizzato un picco di circa 33% a 0 dB, e un altro picco 100% a -6 dB. WaveLab 7
60 WaveLab Concetti Quest'analisi è utile per conoscere la distribuzione del volume nel brano musicale. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Analisi>Distribuzione del volume nell'area di lavoro File wave. Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati Volume 4.6.11 Normalizzatore del volume Questa finestra di dialogo consente di regolare il volume di un file. Poiché fa riferimento al volume anziché al livello di picco massimo, questo strumento funziona in modo molto diverso dal Normalizzatore del livello. In genere si specifica un volume, ad esempio -12 dB, e il Normalizzatore del volume processa l'audio in modo da farlo corrispondere a tale livello di volume. Come nel caso del cambio di guadagno, l'aumento del volume a un determinato valore può produrre clipping. Per evitare ciò è possibile utilizzare come parte del processo un limita- tore di picco (il plug-in Peak Master). Il Normalizzatore del volume aumenta il volume e nel contempo limita i picchi di segnale (se necessario) al fine di ottenere il volume impostato. Nel caso di file stereo, i due canali vengono processati in modo indipendente. Il processo si suddivide in varie fasi. Il rendering finale è preceduto da una fase di analisi. La finestra di dialogo Normalizzatore del volume consente l'accesso a utili statistiche relative al file e allo strumento Distribuzione del volume . È inoltre possibile rimuovere il DC offset dal file. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Processa>Normalizzatore del volume nell'area di lavoro File audio. Questa funzione è disponibile anche come plug-in di processamento batch. È accessi- bile facendo clic su Area Lavoro del Processore Batch >finestra Plug-in >Plug-in Multipass >Normalizzatore del volume . Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati Volume DC Offset Distribuzione del volume 4.6.12 Normalizzatore del panorama Questa finestra di dialogo consente di verificare che il livello o il volume sia uguale per en- trambi i canali di un file stereo. Poiché nella percezione del suono il volume è più importante WaveLab 7
4.6 Processamento offline 61 del volume di picco, la finestra costituisce uno strumento efficace per ottenere il miglior bilanciamento stereo possibile. Questo processo è costituito da due passaggi: viene eseguita prima l'analisi dell'audio e quindi il rendering delle modifiche di livello necessarie. Per applicare questo processo deve essere eseguita una selezione stereo in un file stereo. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Processa>Normalizzatore del panorama nell'area di lavoro File Audio. Questa funzione è disponibile anche come plug-in di processamento batch. È accessibile facendo clic su Plug-in Multipass >Pan Normalizer [Normalizzatore del panorama] nella finestra Plug-in dell'area di lavoro Processore Batch. Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati 4.6.13 Pitch bend Questa finestra di dialogo consente di modificare l'altezza di un suono nel corso del tempo. La modifica dell'altezza tramite Pitch bend ha effetto sulla durata a meno che non sia attivato il mantenimento della lunghezza. È possibile utilizzare un inviluppo per "disegnare" la curva che l'altezza deve seguire. L'offset dell'altezza viene visualizzato lungo il righello verticale dell'inviluppo e l'intervallo degli effetti dell'inviluppo può essere regolato tramite il controllo a rotazione. Valori positivi di altezza producono suoni con altezza maggiore e lunghezza minore, mentre valori negativi producono suoni con altezza minore e lunghezza maggiore. Se viene attivato il mantenimento della lunghezza, è possibile scegliere l'algoritmo utilizzato per eseguire l'operazione di pitch bend. Scegliere la modalità appropriata in base al tipo di materiale audio che si processa. Per ulteriori informazioni su modalità differenti, utilizzare lo strumento "Cos è?". È possibile inoltre regolare la qualità utilizzata quando si processa il pitch bend. L'impostazione di qualità e la modalità selezionata hanno effetto sul tempo di processamento per l'effetto corrente. Questa funzione può essere utilizzata per la creazione del classico effetto di spegnimento del registratore o, ad esempio, per la miscelazione di ritmo/altezza di una traccia nell'altra. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Processa>Pitch bend nell'area di lavoro File audio. Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati Regolazione di inviluppi WaveLab 7
62 WaveLab Concetti 4.6.14 Quantizzazione altezza Questa finestra di dialogo consente di correggere l'altezza di un file audio. Le note musicali della selezione audio vengono quantizzate al semitono più vicino. La quan- tizzazione altezza funziona meglio con le registrazioni che hanno una sola frequenza di base, come una voce o uno strumento singolo. È utile per la "riaccordatura" dell'altezza, ad esempio, di una prestazione vocale registrata imperfetta. La finestra di dialogo consente di scegliere la frequenza di riferimento (in genere 440 Hz) e la durata della correzione dell'altezza per il raggiungimento del semitono più vicino. Nelle descrizioni comando Cos è è disponibile una spiegazione relativa al momento e al metodo per regolare il tempo di legatura. È possibile inoltre scegliere di conservare i formanti del materiale originale. In alcuni casi la scelta di questa opzione consente di ottenere più facilmente un risultato più realistico quando si corregge l'altezza di suoni vocali o di strumenti acustici. La finestra di dialogo è accessibile facendo clic su Processa>Quantizzazione altezza nell'area di lavoro File Audio. Per una spiegazione dei parametri e delle funzionalità dell'interfaccia, fare clic su o sulla freccia con il punto interrogativo Cos è?. Per ulteriori informazioni vedere Utilizzo della Guida Argomenti correlati Regolazione di inviluppi Formante 4.6.15 Preset L'efficiente sistema dei preset di WaveLab consente di creare preset personalizzati per sal- vare impostazioni usate di frequente. Sono disponibili ogni volta che si avvia WaveLab. È possibile salvare preset per numerosi parametri, ad esempio impostazioni dei plug-in, for- mati file audio o attributi del file. È possibile accedere al menu a tendina Preset quando è visualizzata una delle seguenti icone: o . I preset vengono salvati come file locali nel disco rigido ed è pertanto facile eseguirne il backup o la copia per l'utilizzo in un altro computer.Sono utili anche quando utilizzati insieme a conversioni batch e Creazione di script . Utilizzo dei preset I preset vengono salvati, modificati e caricati dal menu a tendina a essi dedicato. Le funzioni disponibili possono variare a seconda del contesto, ma in genere sono presenti le seguenti: ˆ Salva/Salva con nome... : consente di creare un nuovo file di preset salvando le impostazioni correntemente selezionate nel disco rigido. ˆ Esplora preset... : consente di aprire la cartella dove sono memorizzati i preset es- istenti. È così possibile eliminare, duplicare e organizzare le impostazioni in sottocartelle sfruttando la flessibilità del browser dei file del sistema operativo. WaveLab 7
4.6 Processamento offline 63 ˆ Ripristina impostazioni di fabbrica : consente di sostituire le impostazioni correnti con quelle predefinite. ˆ Elenco dei preset : selezionare un preset dall'elenco di quelli disponibili. ˆ Memorizzazione/Ripristino dei preset : se disponibili, utilizzare gli slot temporanei forniti per salvare le impostazioni per tutta la durata della sessione. È utile se si desidera testare e confrontare con rapidità le varie impostazioni. Selezionare l'opzione Salvatag- gio temporaneo, quindi selezionare il numero da associare al salvataggio (da 1 a 5) dal menu visualizzato. Per caricare con rapidità le impostazioni salvate, selezionare il numero corrispondente dal sottomenu Ripristina. ˆ Definisci una scorciatoia per il preset corrente : quando è disponibile ques- ta opzione consente di assegnare una scorciatoia al preset corrente utilizzando una scorciatoia da tastiera, una parola chiave o tramite un trigger MIDI. Ad esempio, se si dispone di un preset per normalizzare l'audio a -0,1 dB e si assegna a tale preset una scorciatoia da tastiera, ogni volta che si preme la scorciatoia, il preset viene applicato alla selezione audio, senza che sia necessario aprire la finestra di dialogo. Preset VST-2 Per la gestione dei preset dei plug-in VST sono disponibili comandi diversi. Quando si fa clic sul pulsante preset per questo tipo di effetto, sono disponibili le seguenti opzioni: ˆ Carica/Salva banco : consente di caricare e salvare insiemi completi di preset. Il formato di file è compatibile con Cubase. ˆ Carica/Salva banco predefinito : consente di caricare il banco predefinito di preset oppure di salvare quello corrente come banco predefinito. ˆ Carica/Salva effetto : carica o salva un preset alla volta. Anche in questo caso il formato di file è compatibile con Cubase. ˆ Modifica nome del programma corrente : consente di definire o modificare il nome per il preset correntemente selezionato. ˆ Elenco dei preset : selezionare un preset dall'elenco di quelli disponibili. Per i plug-in VST-3 è disponibile un elenco di opzioni semplificato. File di preset Ogni preset viene salvato come file singolo all'interno della cartella principale di preset di WaveLab. In tal modo le operazioni di backup o di copia dei preset su un altro computer risultano più semplici. È possibile cambiare il percorso della cartella dei preset principale facendo clic su Preferenze globali >Localizzazione delle impostazioni . È possibile scegliere tra i seguenti percorsi: ˆ Percorso standard accessibile da tutti gli utenti del computer: tutti gli utenti condividono le stesse impostazioni. WaveLab 7
64 WaveLab Concetti ˆ Percorso standard a cui ha accesso l'utente corrente (di default): per ogni utente sono definite impostazioni individuali personalizzate. ˆ Percorso specifico a scelta dell'utente: l'utente è in grado di personalizzare il percorso in base alle proprie esigenze. ˆ Percorso specifico per l'applicazione: si è in grado di utilizzare l'applicazione con un dongle USB. Percorsi di default : per default la cartella dei preset principale si trova in: ˆ Windows 7 :C:nUtenti n[nome utente] nAppData nRoaming nSteinberg nWaveLab 7 nPresets ˆ Windows XP -C:nDocuments and Settings n[nome utente] nDati applicazioni n Steinberg n WaveLab 7 n Presets ˆ Mac OS X :root/[nome utente]/Biblioteca/Preferenze/WaveLab 7/Presets/ È possibile inoltre individuare questa cartella utilizzando il collegamento Apri la cartella delle impostazioni attiva nel riquadro delle preferenze. In tal modo viene aperto il browser dei file nel percorso corrente della cartella Presets. Nella cartella Presets ogni file di preset si trova in una cartella dedicata. Ad es- empio, tutti i preset per il normalizzatore sono salvati nella directory C:nUtenti n[nome utente] nAppData nRoaming nSteinberg nWaveLab 7 nPresets nNormalizer ndi Windows 7. Quando si apre la finestra di dialogo Normalizza livello e si sceglie un preset dal menu a tendina, i file in questa directory verranno visualizzati come preset disponibili. Il motivo per cui ogni preset ha una cartella dedicata è che in tal modo in WaveLab è possibile individuare i preset automaticamente all'apertura del menu a tendina dei preset. È possibile organizzare i preset in sottocartelle in modo che siano visualizzati come sotto- menu. Tale funzionalità è utile quando si desidera organizzare numerosi preset in categorie personalizzate. È possibile continuare a nidificare le cartelle le une dentro le altre per creare un sistema di menu con una struttura gerarchica standard. L'esempio seguente mostra l'aspetto di tale struttura per una serie di preset di layout di finestre: Argomenti correlati Creazione di script WaveLab 7
4.6 Processamento offline 65 4.6.16 Rendering Per renderizzare gli effetti in un file temporaneo o finale è possibile utilizzare la funzione Ren- derizza. Tenere presente che la funzione Salva del menu File non esegue il rendering. La funzione Renderizza è parte della Sezione Master e in altre applicazioni è nota anche come "mixaggio". Quando si esegue il rendering di un file vengono "stampati" tutti gli effetti e le impostazioni audio con cui l'audio viene inviato alla Sezione Master, fino al file audio risultante. Tra le impostazioni sono incluse quelle relative ai plug-in, al livello dei fader e al dithering impostato nella Sezione Master. In WaveLab la funzione Renderizza viene utilizzata in genere per: ˆ Eseguire il mixaggio finale di un file nella finestra dell'onda in un nuovo file audio, completare con gli effetti della Sezione Master, eseguire il dithering ed eseguire altre impostazioni. ˆ Eseguire il mixaggio finale di un Montaggio Audio completo in un file audio. ˆ "Applicare" tutte le impostazioni di una Sezione Master a un file in una finestra dell'onda. Quando si esegue il rendering di un file è possibile scegliere il formato del nuovo file audio e decidere se creare un nuovo file o renderizzare il file corrente. Quando è in corso il ren- dering del file, viene visualizzata una barra di progresso nella barra di stato.In WaveLab è possibile inoltre visualizzare la barra di progresso nella finestra Operazioni in Background, una finestra degli strumenti condivisi che è possibile impostare separatamente come finestra mobile.Consente di monitorare lo stato di avanzamento del rendering, mettere in pausa e se necessario annullare il processo di rendering. Suggerimenti per il rendering Per gli utenti senza alcuna esperienza di rendering in WaveLab è opportuno tenere presente quanto segue: ˆ Quando si esegue il rendering di un file con l'opzione predefinita Bypassa la Sezione Master per il file audio risultante selezionata nella finestra di dialogo Renderizza , la Sezione Master viene completamente bypassata al termine del rendering del nuovo file. Se l'opzione nonè selezionata, gli effetti della Sezione Master vengono riprodotti sovrapposti ai nuovi effetti renderizzati. È possibile verificare se la Sezione Master è stata bypassata controllando lo stato del pulsante "Riproduci attraverso la Sezione Master", disponibile nell'angolo inferiore destro della barra di stato. ˆ Il pulsante "Bypassa" della Sezione master ha effetto solo sulla riproduzione. Per- tanto anche se non si percepiscono effetti durante la riproduzione dell'audio, tutti gli effetti applicati vengono renderizzati. ˆ Il pulsante "Attiva/disattiva l'effetto" per ciascun plug-in singolo ha effetti sia sulla riproduzione che sul rendering. ˆ Se si utilizza un file audio/Montaggio Audio che contiene numerosi effetti e/o tracce e si verificano problemi di riproduzione, è utile eseguire il mixaggio finale una copia del file audio/Montaggio Audio per alleggerire la potenza di processamento. È possibile WaveLab 7
66 WaveLab Concetti inoltre continuare a modificare con gli effetti renderizzati il file ottenuto. Ricordarsi di salvare una copia della sessione prima di procedere, in modo che sia possibile tornare indietro e modificare livelli o effetti in base come necessario. Per ulteriori informazioni sulla scelta delle impostazioni durante il rendering, vedere Finestra Renderizza e Finestra Rendering montaggio . Per ulteriori informazioni sull'applicazione di effetti, vedere la Sezione Master . Argomenti correlati Finestra Renderizza Finestra Rendering montaggio Sezione Master Plug-in audio 4.7 Preset L'efficiente sistema dei preset di WaveLab consente di creare preset personalizzati per sal- vare impostazioni usate di frequente. Sono disponibili ogni volta che si avvia WaveLab. È possibile salvare preset per numerosi parametri, ad esempio impostazioni dei plug-in, for- mati file audio o attributi del file. È possibile accedere al menu a tendina Preset quando è visualizzata una delle seguenti icone: o . I preset vengono salvati come file locali nel disco rigido ed è pertanto facile eseguirne il backup o la copia per l'utilizzo in un altro computer.Sono utili anche quando utilizzati insieme a conversioni batch e Creazione di script . Utilizzo dei preset I preset vengono salvati, modificati e caricati dal menu a tendina a essi dedicato. Le funzioni disponibili possono variare a seconda del contesto, ma in genere sono presenti le seguenti: ˆ Salva/Salva con nome... : consente di creare un nuovo file di preset salvando le impostazioni correntemente selezionate nel disco rigido. ˆ Esplora preset... : consente di aprire la cartella dove sono memorizzati i preset es- istenti. È così possibile eliminare, duplicare e organizzare le impostazioni in sottocartelle sfruttando la flessibilità del browser dei file del sistema operativo. ˆ Ripristina impostazioni di fabbrica : consente di sostituire le impostazioni correnti con quelle predefinite. ˆ Elenco dei preset : selezionare un preset dall'elenco di quelli disponibili. ˆ Memorizzazione/Ripristino dei preset : se disponibili, utilizzare gli slot temporanei forniti per salvare le impostazioni per tutta la durata della sessione. È utile se si desidera testare e confrontare con rapidità le varie impostazioni. Selezionare l'opzione Salvatag- gio temporaneo, quindi selezionare il numero da associare al salvataggio (da 1 a 5) dal menu visualizzato. Per caricare con rapidità le impostazioni salvate, selezionare il numero corrispondente dal sottomenu Ripristina. WaveLab 7