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Steinberg Nuendo Expansion Kit User Manual Italian Version

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    Operazioni principali
    Nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo
    1.Assicurarsi che il rigo desiderato sia quello attivo ed 
    aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo.
    Sezione Chiave/Ton. nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo.
    2.Usare la barra di scorrimento destra nella sezione 
    Chiave/Ton. per selezionare la tonalità desiderata.
    3.Fare clic su Applica.
    Si possono selezionare altri pentagrammi nella partitura 
    ed eseguire le impostazioni per essi senza bisogno di 
    chiudere la finestra di dialogo Impostazioni Partitura.
    Impostare la tonalità per un sistema separato
    In un sistema separato con due pentagrammi (vedere 
    “Pentagrammi separati (piano)” a pag. 95 e “Strategie: 
    quante voci mi servono?” a pag. 102), si possono impo-
    stare tonalità diverse nei righi superiore ed inferiore.
    1.Cliccare nel sistema in modo che uno dei suoi penta-
    grammi diventi quello attivo.
    2.Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo.
    3.Impostare una tonalità per il rigo superiore.
    Il rigo inferiore si imposta automaticamente alla stessa tonalità.
    4.Per impostare una tonalità diversa nel rigo inferiore, atti-
    vare il box di spunta “Rigo Inferiore” e definire una tonalità.
    Box di spunta Rigo Inferiore.
    Impostare una local key
    E’ anche possibile impostare una tonalità differente solo 
    per il rigo selezionato. Ciò è utile per strumenti come oboe 
    e corno inglese che cambiano il display transpose e di 
    conseguenza anche la tonalità. 
    1.Assicurarsi che il rigo desiderato sia il rigo attivo e apri-
    re la pagina Impostazioni Partitura–Rigo.
    2.Attivare l’opzione “Tasti Locali” nella sotto-pagina 
    principale della sezione Chiave/Tonalità.
    ÖSi noti che questa opzione è disponibile solamente se 
    “Cambi Tonalità per tutto il Progetto” è attiva nella pagina 
    Impostazioni Partitura–Progetto nella sottopagina Nota-
    zione (categoria Tasti).
    3.Usare la barra di scorrimento per impostare la chiave 
    desiderata.
    4.Fare clic su Applica per impostare la tonalità selezio-
    nata per il rigo.
    Trasporre gli strumenti
    Gli spartiti per alcuni strumenti (per esempio, molti ottoni) 
    sono scritti trasportati. L’Editor delle Partiture ha quindi la 
    funzione “Mostra Trasposizione”. Con questa funzione le 
    note sono trasportate nello spartito senza influenzare il 
    modo in cui sono riprodotte. Ciò consente di registrare e ri-
    produrre un arrangiamento a più pentagrammi e riportare 
    comunque ogni strumento sullo spartito in base al proprio 
    trasporto.
    Impostare Mostra Trasposizione
    1.Attivare il rigo desiderato e aprire la pagina Impostazio-
    ni Partitura–Rigo.
    2.Selezionare lo strumento dal menu a tendina Trasposi-
    zione o regolare il valore direttamente nel campo Semitoni.
    Sezione Mostra Trasposizione della pagina Impostazioni Partitura–Rigo.
    3.Cliccare Applica.
    !Mostra Trasposizione non influenza la riproduzione 
    MIDI! 
    						
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    Operazioni principali
    Per alcuni strumenti si potrebbe voler impostare le diverse 
    tonalità nella notazione musicale. In tal caso, attivare l’op-
    zione “Tasti Locali”, vedere sopra.
    Mostra Trasposizione nella finestra Modifica Tonalità
    Per cambiare l’impostazione Mostra Trasposizione a metà 
    dello spartito, si può inserire un cambio di tonalità (vedere 
    “Inserire ed editare tonalità, chiave o indicazione tempo” a 
    pag. 96). Nella finestra Modifica Tonalità (che si apre con 
    un doppio-clic su un simbolo tonalità) c’è un campo Tra-
    sposizione, nel quale è possibile inserire un valore di tra-
    sporto in semitoni. Ciò è utile, ad esempio, quando si 
    scrive una parte di sax nella quale il musicista deve pas-
    sare dal sax alto al sax tenore.
    ÖSi noti che bisogna inserire il valore assoluto display 
    transpose che sarà usato da questo punto in poi.
    In altre parole, questa impostazione non è relativa a nessuna delle imposta-
    zioni display transpose eseguite nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo.
    Disabilitare Mostra Trasposizione
    E’ anche possibile disabilitare il display transpose facendo 
    clic sul pulsante “Disabilità Mostra Trasposizione” nella 
    toolbar dell’Editor delle Partiture. Ciò può essere utile se si 
    lavora con la trasposizione degli strumenti e si desidera 
    mostrare la tonalità della partitura e non quella di concerto.
    Ordine di lavoro
    Quando si prepara una partitura, si consiglia di eseguire le 
    varie operazioni nell’ordine che segue, in modo da ridurre 
    il tempo necessario per ripetere un determinato passag-
    gio nel caso si commetta un errore.
    Possibilmente, lavorare su copie delle tracce registrate.
    Se le parti sono complesse potrebbe essere necessario cambiarle per-
    manentemente, dopodiché non suoneranno come in origine.
    Se si ha poca memoria, suddividere la partitura in seg-
    menti.
    Si può usare, ad esempio, la funzione Separa Loop (menu Edit principale) 
    per separare le parti attraverso le tracce.
    Nella Finestra Progetto sistemare le tracce nell’ordine 
    cui le si vuole disposte nella partitura.
    Nell’Editor delle Partiture non si può arrangiare l’ordine dei sistemi. Si può 
    però tornare indietro in ogni momento e cambiare l’ordine nella Finestra 
    Progetto.
    Quando si apre l’Editor delle Partiture, iniziare con le re-
    golazioni, come descritto in precedenza.
    Iniziare sempre impostando i margini della pagina, ecc.
    Se nelle tracce c’è già musica registrata, provare a re-
    golare il più possibile l’immagine dello spartito senza edi-
    tare permanentemente le note.
    Usare impostazioni spartito, Mostra Quantizzazione, raggruppamento, ecc.
    Se le tracce sono vuote, eseguire le impostazioni princi-
    pali del pentagramma, inserire le note e poi eseguire rego-
    lazioni dettagliate, aggiungere valori Mostra 
    Quantizzazione, ecc.
    Se necessario, usare le voci polifoniche per risolvere 
    note sovrapposte, creare sistemi di piano, gestire voci in-
    crociate, ecc.
    Una volta eseguito tutto ciò, decidere se eseguire un 
    editing distruttivo.
    Per esempio, può essere necessario alterare permanentemente durata o 
    posizione di alcune note registrate.
    Nascondere oggetti inutili e aggiungere simboli dipen-
    denti dalla nota e relativi alla nota.
    Ciò comprende accenti, simboli dinamici, crescendo, legature, testi, 
    “pause grafiche”, ecc.
    Lavorare sullo spartito regolando il numero di misure 
    lungo la pagina.
    Regolare la spaziatura verticale tra i pentagrammi stan-
    dard e quelli per pianoforte.
    Le ultime due operazioni possono essere eseguite automaticamente da 
    Nuendo grazie alle funzioni Layout Automatico.
    Aggiungere simboli layout (finali, testi pagina, ecc.).
    Stampare.
    Tornare indietro e creare layout alternativi per estrarre 
    voci, ecc. 
    						
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    Operazioni principali
    Forza Aggiornamento
    Se per qualche motivo lo schermo non è ridisegnato ade-
    guatamente (in seguito a nuovi calcoli del computer 
    sull’aspetto della pagina), si può selezionare “Forza Aggior-
    namento” dal submenu Funzioni del menu Partiture, oppure 
    cliccare sul pulsante Aggiorna nella toolbar. Si forza così 
    una ri-scrittura dell’intera pagina.
    Pulsante Forza 
    Aggiornamento 
    						
    							7
    Trascrivere le Registrazioni MIDI 
    						
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    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Presentazione capitolo
    Questo capitolo spiega:
     Eseguire le impostazioni iniziali sul pentagramma per rendere 
    lo spartito il più leggibile possibile.
     Come usare lo strumento Mostra Quantizzazione per gestire 
    le “eccezioni” nello spartito.
     Come risolvere parti contenenti sia note intere che terzine.
    Trascrizione
    Questo capitolo presume che si abbia una registrazione 
    MIDI da trasformare in una partitura leggibile. Tuttavia, se 
    le parti sono piuttosto complesse può essere necessario 
    eseguire un editing manuale delle note. Si dovrà quindi 
    leggere anche il capitolo successivo!
    Preparare le parti
    1.Registrare la musica.
    Si deve suonare decisamente a tempo con il click del metronomo.
    2.Avviare la riproduzione per verificare che la musica sia 
    stata registrata come previsto.
    In caso contrario, registrare di nuovo e eseguire un editing.
    3.Decidere quante alterazioni della registrazione si pos-
    sono accettare perchè lo spartito sia ben leggibile.
    Se la risposta è “nessuna”, preparare lo spartito da una copia della traccia. 
    Vedere la sezione che segue.
    4.Selezionare tutte le parti (in tutte le tracce) sulle quali 
    lavorare.
    5.Aprire l’Editor delle Partiture (ad esempio, premendo 
    [Ctrl]/[Command]-[R]).
    6.Attivare Modo Pagina.
    Strategie: preparare le parti per la 
    stampa dello spartito
    Ecco alcuni consigli ai quali fare riferimento durante la 
    preparazione di uno spartito per la stampa:
     Se una parte è complessa, si dovrà eseguire un editing ma-
    nuale delle note (spostarle o cambiarne la durata). Vedere “In-
    serire ed editare le note” a pag. 84. La registrazione quindi non 
    suonerà più come in origine. Se ciò è un problema, si consiglia 
    di lavorare su una copia della registrazione. Usare la funzione 
    Duplica Tracce del menu Progetto per creare una versione 
    della traccia per lo spartito. Rinominare la traccia e silenziare 
    quella originale mentre si prepara lo spartito. Naturalmente, si 
    può anche lavorare su una copia dell’intero file di progetto.
     Per i motivi descritti nel capitolo precedente, quantizzare la trac-
    cia può essere una buona idea (si riducono così le regolazioni 
    dettagliate necessarie da eseguire nell’Editor delle Partiture).
     Se serve quantizzare, riprodurre poi sempre le tracce, per as-
    sicurarsi che il tempo non sia alterato da errate impostazioni di 
    quantizzazione. Potrebbe essere necessario quantizzare al-
    cune sezioni con un valore ed altre con un altro valore.
     Se il progetto ha molte ripetizioni, per iniziare è più facile regi-
    strare solo un’istanza di ciascuna ripetizione. Una volta termi-
    nato il lavoro sullo spartito per ogni sezione, si può assemblare 
    poi l’intero progetto lavorando con le parti nella Finestra Pro-
    getto (si risparmia tempo, poichè le regolazioni dettagliate in 
    ogni sezione si eseguono solo una volta).
     Un metodo simile si può usare anche quando si creano sezioni 
    nelle quali più strumenti suonano lo stesso ritmo (una sezione 
    fiati, ad esempio): registrare il primo strumento ed eseguire le 
    regolazioni in modo che nell’Editor delle Partiture appaia come 
    previsto. Copiare poi la parte sulle altre tracce e cambiare le 
    altezze delle note usando la funzione Ingresso MIDI. Infine, 
    passare in rassegna le parti copiate ed eseguire le regolazioni 
    di precisione, modificare le impostazioni di trasporto visivo, 
    ecc. E’ un modo molto rapido per creare parti polifoniche dai 
    ritmi complessi.
     Ci possono essere anche situazioni nelle quali il metodo più 
    rapido per registrare una parte per più strumenti è quello di 
    registrarle in una volta, suonando gli accordi sullo strumento 
    MIDI. Se in seguito si vuole suddividere la registrazione in 
    tracce separate o voci polifoniche, si può usare la funzione 
    Esplodi (vedere “Funzione Esplodi” a pag. 82).
    !Prima di iniziare, assicurarsi di aver capito i principi di 
    base della relazione tra note sullo spartito e note MIDI, 
    oltre a sapere cosa è il valore “Come funziona l’Editor 
    delle Partiture” a pag. 57. 
    						
    							76
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Impostazioni pentagramma
    La prima cosa da fare dopo l’apertura dell’Editor delle Par-
    titure è eseguire le impostazioni iniziali del pentagramma. 
    Per farlo si usa la pagina Impostazioni Partitura–Rigo. La 
    finestra Impostazioni Partitura si apre in tre modi:
    Attivando un rigo, scorrendo il menu Partiture e selezio-
    nando “Impostazioni…”.
    Con un doppio-clic sul rettangolo blu a sinistra del rigo.
    Si noti che se nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva 
    l’opzione “Doppio clic sul rigo per passare da partitura a parte”, con un 
    doppio-clic si visualizza l’intera partitura o la voce corrente. Se lo spartito 
    mostra più di una traccia, un doppio-clic mostra quella traccia e na-
    sconde le altre. Se lo spartito mostra solo una traccia, un doppio-clic 
    mostra il layout, che contiene molte delle tracce oppure (se non esiste un 
    layout multi-traccia), tutte le tracce. 
    Attivare il rigo e cliccare sul pulsante “i” sulla toolbar 
    estesa.
    Perchè ciò funzioni, assicurarsi che non ci siano tool o simboli selezionati 
    – altrimenti, cliccando sul pulsante “i” si potrebbe aprire una finestra di 
    dialogo con le impostazioni dell’oggetto selezionato.
    Cliccare sul pulsante Rigo per aprire la pagina Impostazioni 
    Partitura–Rigo. la pagina Rigo indica le impostazioni cor-
    renti del rigo in altre quattro pagine.
    Pagina Principale
    Pagina Principale della pagina Rigo.
    Applicare le impostazioni e selezionare altri 
    pentagrammi
    La finestra Impostazioni Partitura è non-modale (vedere 
    “Finestre di dialogo nell’Editor delle Partiture” a pag. 67). 
    Bisogna quindi cliccare Applica per applicare le imposta-
    zioni eseguite al pentagramma attivo.
    Per eseguire le impostazioni di un altro pentagramma, atti-
    varlo nello spartito (cliccando ovunque nel pentagramma 
    o usando i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer). 
    Tuttavia:
    ÖRicordare di cliccare Applica prima di attivare un altro 
    pentagramma – altrimenti le impostazioni vanno perse!
    Preset Rigo
    Quando le impostazioni eseguite per una traccia si usano 
    anche in altre tracce, è bene salvarle creando un preset 
    Rigo. La procedura è descritta in “Preset Rigo” a pag. 109.
    ÖCi sono vari preset Rigo disponibili, configurati per vari 
    strumenti, ecc.
    Ai preset si accede dal menu a tendina Preset nella pagina Impostazioni 
    Partitura–Rigo, oppure dal menu contestuale Rigo (che si apre con un 
    clic-destro sul rettangolo blu a sinistra di un rigo). Usarli come sono o 
    come punto di partenza per le proprie impostazioni.
    Nomi
    Permette di specificare un nome “lungo” e uno “corto” per 
    il pentagramma. il nome lungo appare sul primissimo si-
    stema del pentagramma nella partitura (all’inizio del pro-
    getto), mentre il nome corto appare sui sistemi rimanenti.
    Se i nomi debbano essere mostrati si stabilisce nella 
    pagina Layout della finestra Impostazioni Partitura (vedere 
    “Nomi pentagramma” a pag. 165).
    Lì si può anche scegliere di usare i nomi delle tracce MIDI editate.
    Se si vuole che appaia solo il nome lungo (cioè nella 
    partitura non si vuole vedere un nome per ogni sistema), 
    basta cancellare il nome corto. 
    						
    							77
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Mostra quantizzazione
    Impostazioni mostra quantizzazione.
    Qui si danno a Nuendo le informazioni principali su come 
    interpretare la propria esecuzione musicale. Ci sono valori 
    mostra quantizzazione fissi più un’opzione “Auto”, da 
    usare solo quando la musica contiene un mix di note intere 
    (straight) e terzine. Per informazioni su mostra quantizza-
    zione, vedere “Mostra Quantizzazione” a pag. 58.
    Se la musica ha solo note regolari o terzine
    1.Impostare il valore Mostra quantizzazione note in base 
    alla posizione nota più piccola da vedere nello spartito.
    Per esempio, se ci sono note alle posizioni dispari di nota da 1/16, impo-
    stare il valore Mostra quantizzazione note a 16 (note da 1/16). I valori “T” 
    nel menu a tendina servono per le terzine.
    2.Impostare il valore Mostra quantizzazione pause in 
    base al valore nota (durata) più piccolo da vedere per una 
    singola nota collocata su un beat.
    Per esempio, se si vuole che una singola nota corta su un beat (posizione 
    nota da 1/4) sia visualizzata come nota da 1/4, impostare il valore Mostra 
    quantizzazione pause a 4 (note da 1/4).
    3.Disattivare l’opzione Auto Quantiz.
    4.Impostare tutte le opzioni d’interpretazione.
    Esse sono descritte in dettaglio in seguito.
    5.Esaminare lo spartito.
    6.Se necessario, usare lo strumento Mostra Quantizza-
    zione per inserire “eccezioni” alle impostazioni del penta-
    gramma.
    Vedere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 81.
    Se la musica ha sia note regolari che terzine
    1.Esaminare lo spartito e verificare se contiene più terzi-
    ne o note regolari.
    2.Impostare il valore Mostra quantizzazione note adatto.
    Se lo spartito ha più terzine, selezionare la posizione nota terzina più pic-
    cola usata nello spartito. Se ci sono più note straight, scegliere la posizione 
    nota ordinaria più piccola.
    3.Impostare il valore Mostra quantizzazione pause.
    Si usano gli stessi criteri precedenti.
    4.Attivare l’opzione Auto Quantiz.
    5.Attivare i flag Deviazione e Adatta (se servono).
    Attivando Deviazione, terzine e note straight sono rilevate anche se non 
    si trovano esattamente sul beat. Tuttavia, se terzine e note straight sono 
    state registrate perfettamente (perchè quantizzate o inserite a mano), di-
    sattivare questa opzione.
    Attivando Adatta, Nuendo “immagina” che quando trova una terzina, pro-
    babilmente ce ne siano altre intorno. Attivare questa opzione se non 
    sono rilevate tutte le proprie terzine.
    Chiave/Ton.
    Le impostazioni principali Tonalità e Chiave sono descritte 
    nei dettagli al paragrafo “Impostare Tonalità, Chiave e In-
    dicazione Tempo” a pag. 67. C’è anche il box di spunta 
    Rigo Inferiore, che si usa solo in combinazione con i pen-
    tagrammi separati di pianoforte e voci polifoniche (vedere 
    “In un sistema separato (split system)” a pag. 70).
    Opzioni Interpretazione 
    Opzioni Interpretazione.
    Sincope
    Il parametro Sincope ha tre valori diversi:
    Opzione Descrizione
    Relax Quando Sincope è “rilassato”, Nuendo applica il ritmo 
    sincopato in una serie di casi comuni.
    Pieno Il ritmo sincopato è attivo.
    Spento Il ritmo sincopato non è attivo, senza eccezioni. 
    						
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    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Per una notazione “moderna” di note sincopate, attivare 
    Sincope.
    Senza e con Sincope.
    Ancora, senza e con Sincope.
    Si noti che nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo è 
    possibile inserire eccezioni all’opzione Sincope, usando lo 
    strumento Mostra Quantizzazione. Si possono anche cre-
    are note legate in varie combinazioni con lo strumento Ta-
    glia Note.
    Consolida Pause
    Attivare questa opzione per unire in un’unica pausa più 
    pause consecutive (per esempio, una pausa da 1/8 ed 
    una da 1/16, unite in un’unica pausa da 1/8 col punto). 
    Consolida Pause non attiva e attiva.
    Riordina Durate
    Attivando questa opzione, Nuendo interpreta in modo di-
    verso la durata delle note. La durata di una nota (solo nel 
    display) potrebbe essere estesa all’inizio della nota suc-
    cessiva, oppure alla posizione Mostra quantizzazione 
    pause successiva. Un esempio:
     Se una nota è troppo breve, appare una pausa subito dopo.
     Con l’opzione Riordina Durate attiva, la pausa scompare.
    Nota da 1/8 leggermente breve senza e con l’opzione “Riordina Durate”.
    Se in una particolare situazione l’opzione Riordina Durate 
    non aiuta, si deve ridimensionare manualmente la nota(e) 
    anomala o usare lo strumento Mostra Quantizzazione (ve-
    dere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 81).
    No Sovrap.
    Quando note che iniziano alla stessa posizione hanno du-
    rate diverse, Nuendo tende ad aggiungere più legature del 
    necessario. Per evitarlo, usare l’opzione No Sovrap.
    Nell’Editor Key, questa registrazione…
    …appare così con l’opzione No Sovrap. non attiva…
    …e così con l’opzione No Sovrap. attiva.
    Nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo si possono inse-
    rire “eccezioni” all’opzione No Sovrap., usando lo strumento 
    Mostra Quantizzazione.
    !Si noti che ci possono essere situazioni nelle quali 
    nessuna di queste alternative è quella ideale. Tali 
    casi, probabilmente, possono risolti utilizzando voci 
    di polifonia (vedere “Voci polifoniche” a pag. 98). 
    						
    							79
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Shuffle
    Nel jazz è molto comune scrivere nello spartito un beat 
    suonato in shuffle feel con note regolari (semplicemente 
    per renderlo più leggibile). 
    Attivando il flag Shuffle, Nuendo cerca le note da 1/8 o le 
    coppie di note da 1/16 ove la seconda nota è suonata in 
    ritardo (con uno “swing feel” o come terza nota di una ter-
    zina). Queste coppie appaiono come note regolari da 1/8 
    o 1/16 invece che figure ritmiche terzinate.
    Senza e con Shuffle.
    Mostra Trasposizione
    Questa funzione si usa quando si preparano le parti per 
    strumenti che non sono scritti nella tonalità da concerto 
    vera e propria. Per esempio, se si vuol far suonare la nota 
    C3 ad un sax alto, si deve scriverla come A3 – nove semi-
    toni più in alto. Fortunatamente, la funzione Mostra Traspo-
    sizione si occupa di farlo:
     Usare il menu a tendina per selezionare lo strumento per i 
    quale si sta scrivendo lo spartito.
     Se il menu non elenca lo strumento che serve, si può definire il 
    trasporto desiderato nel campo valore Semitoni.
    ÖLa funzione Mostra Trasposizione non influenza la ri-
    produzione o l’altezza reale delle note – cambia solo il 
    modo in cui esse sono visualizzate e stampate.
    Se si desidera impostare un simbolo di tonalità diverso, 
    ad esempio scrivendo la parte per un corno francese, atti-
    vare l’opzione Tasti Locali.
    E’ possibile disabilitare Mostra Trasposizione facendo 
    clic sul pulsante Disabilità Mostra Trasposizione nella tool-
    bar dell’Editor delle Partiture.
    Per ulteriori dettagli, vedere “Trasporre gli strumenti” a 
    pag. 71.
    Pagina Opzioni
    Pagina Opzioni della pagina Rigo.
    La pagina Opzioni contiene impostazioni aggiuntive per il 
    pentagramma. In seguito, esse sono descritte breve-
    mente, con i riferimenti a descrizioni più dettagliate.
    Selettori
    Opzione Descrizione
    Tratti di Unione 
    DirittiAttivarla quando si vuole che i tratti d’unione sulle note si-
    ano piani (invece che inclinati). Vedere “Aspetto dei tratti 
    d’unione e impostazioni d’inclinazione” a pag. 123.
    Senza Tratti di 
    UnioneAttivarla quando sul pentagramma non si vuole alcun 
    tratto d’unione (per le partiture vocali, ad esempio). “Atti-
    vare/disattivare i tratti d’unione” a pag. 119.
    Lega Sotto-
    gruppiUsarla quando si vuole che le note da 1/16 unite dai tratti 
    d’unione siano divisi in gruppi da quattro note. Vedere 
    “Gestire i gruppi dei tratti d’unione” a pag. 123.
    Senza e con l’opzione Lega Sottogruppi.
    Sottogruppi 
    in 1/16Usarla quando si vuole avere anche sotto-gruppi più pic-
    coli di note da 1/16. Non ha effetto se non è attiva l’op-
    zione Lega Sottogruppi.
    Come sopra, ma con l’opzione Sottogruppi in 1/16 at-
    tiva. 
    						
    							80
    Trascrivere le Registrazioni MIDI
    Partitura Drum Map
    Queste impostazioni sono descritte nel capitolo “Partiture 
    di batteria” a pag. 188.
    Dimensioni di Sistema
    Questa sezione permette di stabilire il numero di linee di si-
    stema e controllare la spaziatura tra le linee. Per un esempio 
    di come usare questa sezione con le tablature, vedere 
    “Creare le tablature a mano” a pag. 194.
    Dimensioni Gambi Fisse
    Attivare questa opzione se si vuole che tutti i gambi delle 
    note finiscano alle stesse posizioni verticali. I campi Su e 
    Giù consentono di specificare le posizioni desiderate per i 
    gambi nella rispettiva direzione, usando il grafico a destra 
    come riferimento.
    Limiti Nota
    Usare i campi Bassa e Alta per specificare un intervallo 
    nota. Nel pentagramma attivo, tutte le note fuori da questo 
    intervallo appaiono in un colore diverso. Scrivendo una 
    partitura per uno strumento specifico, è quindi facile tro-
    vare le note fuori dall’estensione dello strumento.
    ÖSe nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) 
    è attiva l’opzione “Nascondi Note oltre limiti”, tutte le note 
    fuori dall’intervallo Limit Nota sono nascoste.
    Pagina Polifonico
    Qui si attivano e configurano i sistemi separati (piano) o le 
    voci polifoniche (più righi indipendenti negli stessi penta-
    grammi). Vedere il capitolo “Voci polifoniche” a pag. 98.
    Pagina Tab
    Questa pagina presenta le impostazioni per realizzare par-
    titure di tablature. Vedere il capitolo “Creare tablature” a 
    pag. 192.
    Situazioni che richiedono tecniche 
    aggiuntive
    Inizialmente, non sempre le note appaiono come previsto 
    nella partitura. Questo perchè ci sono varie situazioni che 
    richiedono tecniche ed impostazioni particolari. In seguito, 
    c’è un elenco di alcune di esse e indicazioni su dove tro-
    vare maggiori informazioni per la loro gestione:
     Note alla stessa posizione sono considerate parte di un ac-
    cordo. Per avere voci indipendenti (note con direzioni diverse 
    dei gambi, ad esempio) con il materiale vocale, bisogna usare 
    la funzione per le voci polifoniche. Vedere il capitolo “Voci po-
    lifoniche” a pag. 98.
    Senza e con voci polifoniche.
     Se due note che iniziano alla stessa posizione hanno durate 
    diverse, quella più lunga appare in una serie di note legate. 
    Per evitarlo, usare la funzione No Sovrap. (vedere “No So-
    vrap.” a pag. 78) o le voci polifoniche (vedere “Voci polifoni-
    che” a pag. 98).
     Spesso una nota è indicata da due note legate. Si noti che è 
    solo un modo con il quale 
    Nuendo visualizza la nota (è memo-
    rizzata solo una singola nota).
    Questa singola nota nell’Editor Key, nell’Editor delle Partiture è indicata 
    da due note legate.
     Normalmente, Nuendo inserisce le legature quando serve (se 
    una nota si allunga sopra un beat), ma non sempre. Per una 
    notazione di note sincopate “moderna” (con meno legature), 
    usare la funzione Sincope. Vedere “Sincope” a pag. 77.
    La stessa nota, senza e con Sincope.
     Per visualizzare una nota lunga con due o più note legate, 
    usare lo strumento Taglia Note. Vedere “Strumento Taglia 
    Note” a pag. 124. 
    						
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