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Steinberg Nuendo Expansion Kit User Manual Italian Version
Steinberg Nuendo Expansion Kit User Manual Italian Version
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71 Operazioni principali Nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo 1.Assicurarsi che il rigo desiderato sia quello attivo ed aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo. Sezione Chiave/Ton. nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo. 2.Usare la barra di scorrimento destra nella sezione Chiave/Ton. per selezionare la tonalità desiderata. 3.Fare clic su Applica. Si possono selezionare altri pentagrammi nella partitura ed eseguire le impostazioni per essi senza bisogno di chiudere la finestra di dialogo Impostazioni Partitura. Impostare la tonalità per un sistema separato In un sistema separato con due pentagrammi (vedere “Pentagrammi separati (piano)” a pag. 95 e “Strategie: quante voci mi servono?” a pag. 102), si possono impo- stare tonalità diverse nei righi superiore ed inferiore. 1.Cliccare nel sistema in modo che uno dei suoi penta- grammi diventi quello attivo. 2.Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo. 3.Impostare una tonalità per il rigo superiore. Il rigo inferiore si imposta automaticamente alla stessa tonalità. 4.Per impostare una tonalità diversa nel rigo inferiore, atti- vare il box di spunta “Rigo Inferiore” e definire una tonalità. Box di spunta Rigo Inferiore. Impostare una local key E’ anche possibile impostare una tonalità differente solo per il rigo selezionato. Ciò è utile per strumenti come oboe e corno inglese che cambiano il display transpose e di conseguenza anche la tonalità. 1.Assicurarsi che il rigo desiderato sia il rigo attivo e apri- re la pagina Impostazioni Partitura–Rigo. 2.Attivare l’opzione “Tasti Locali” nella sotto-pagina principale della sezione Chiave/Tonalità. ÖSi noti che questa opzione è disponibile solamente se “Cambi Tonalità per tutto il Progetto” è attiva nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto nella sottopagina Nota- zione (categoria Tasti). 3.Usare la barra di scorrimento per impostare la chiave desiderata. 4.Fare clic su Applica per impostare la tonalità selezio- nata per il rigo. Trasporre gli strumenti Gli spartiti per alcuni strumenti (per esempio, molti ottoni) sono scritti trasportati. L’Editor delle Partiture ha quindi la funzione “Mostra Trasposizione”. Con questa funzione le note sono trasportate nello spartito senza influenzare il modo in cui sono riprodotte. Ciò consente di registrare e ri- produrre un arrangiamento a più pentagrammi e riportare comunque ogni strumento sullo spartito in base al proprio trasporto. Impostare Mostra Trasposizione 1.Attivare il rigo desiderato e aprire la pagina Impostazio- ni Partitura–Rigo. 2.Selezionare lo strumento dal menu a tendina Trasposi- zione o regolare il valore direttamente nel campo Semitoni. Sezione Mostra Trasposizione della pagina Impostazioni Partitura–Rigo. 3.Cliccare Applica. !Mostra Trasposizione non influenza la riproduzione MIDI!
72 Operazioni principali Per alcuni strumenti si potrebbe voler impostare le diverse tonalità nella notazione musicale. In tal caso, attivare l’op- zione “Tasti Locali”, vedere sopra. Mostra Trasposizione nella finestra Modifica Tonalità Per cambiare l’impostazione Mostra Trasposizione a metà dello spartito, si può inserire un cambio di tonalità (vedere “Inserire ed editare tonalità, chiave o indicazione tempo” a pag. 96). Nella finestra Modifica Tonalità (che si apre con un doppio-clic su un simbolo tonalità) c’è un campo Tra- sposizione, nel quale è possibile inserire un valore di tra- sporto in semitoni. Ciò è utile, ad esempio, quando si scrive una parte di sax nella quale il musicista deve pas- sare dal sax alto al sax tenore. ÖSi noti che bisogna inserire il valore assoluto display transpose che sarà usato da questo punto in poi. In altre parole, questa impostazione non è relativa a nessuna delle imposta- zioni display transpose eseguite nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo. Disabilitare Mostra Trasposizione E’ anche possibile disabilitare il display transpose facendo clic sul pulsante “Disabilità Mostra Trasposizione” nella toolbar dell’Editor delle Partiture. Ciò può essere utile se si lavora con la trasposizione degli strumenti e si desidera mostrare la tonalità della partitura e non quella di concerto. Ordine di lavoro Quando si prepara una partitura, si consiglia di eseguire le varie operazioni nell’ordine che segue, in modo da ridurre il tempo necessario per ripetere un determinato passag- gio nel caso si commetta un errore. Possibilmente, lavorare su copie delle tracce registrate. Se le parti sono complesse potrebbe essere necessario cambiarle per- manentemente, dopodiché non suoneranno come in origine. Se si ha poca memoria, suddividere la partitura in seg- menti. Si può usare, ad esempio, la funzione Separa Loop (menu Edit principale) per separare le parti attraverso le tracce. Nella Finestra Progetto sistemare le tracce nell’ordine cui le si vuole disposte nella partitura. Nell’Editor delle Partiture non si può arrangiare l’ordine dei sistemi. Si può però tornare indietro in ogni momento e cambiare l’ordine nella Finestra Progetto. Quando si apre l’Editor delle Partiture, iniziare con le re- golazioni, come descritto in precedenza. Iniziare sempre impostando i margini della pagina, ecc. Se nelle tracce c’è già musica registrata, provare a re- golare il più possibile l’immagine dello spartito senza edi- tare permanentemente le note. Usare impostazioni spartito, Mostra Quantizzazione, raggruppamento, ecc. Se le tracce sono vuote, eseguire le impostazioni princi- pali del pentagramma, inserire le note e poi eseguire rego- lazioni dettagliate, aggiungere valori Mostra Quantizzazione, ecc. Se necessario, usare le voci polifoniche per risolvere note sovrapposte, creare sistemi di piano, gestire voci in- crociate, ecc. Una volta eseguito tutto ciò, decidere se eseguire un editing distruttivo. Per esempio, può essere necessario alterare permanentemente durata o posizione di alcune note registrate. Nascondere oggetti inutili e aggiungere simboli dipen- denti dalla nota e relativi alla nota. Ciò comprende accenti, simboli dinamici, crescendo, legature, testi, “pause grafiche”, ecc. Lavorare sullo spartito regolando il numero di misure lungo la pagina. Regolare la spaziatura verticale tra i pentagrammi stan- dard e quelli per pianoforte. Le ultime due operazioni possono essere eseguite automaticamente da Nuendo grazie alle funzioni Layout Automatico. Aggiungere simboli layout (finali, testi pagina, ecc.). Stampare. Tornare indietro e creare layout alternativi per estrarre voci, ecc.
73 Operazioni principali Forza Aggiornamento Se per qualche motivo lo schermo non è ridisegnato ade- guatamente (in seguito a nuovi calcoli del computer sull’aspetto della pagina), si può selezionare “Forza Aggior- namento” dal submenu Funzioni del menu Partiture, oppure cliccare sul pulsante Aggiorna nella toolbar. Si forza così una ri-scrittura dell’intera pagina. Pulsante Forza Aggiornamento
75 Trascrivere le Registrazioni MIDI Presentazione capitolo Questo capitolo spiega: Eseguire le impostazioni iniziali sul pentagramma per rendere lo spartito il più leggibile possibile. Come usare lo strumento Mostra Quantizzazione per gestire le “eccezioni” nello spartito. Come risolvere parti contenenti sia note intere che terzine. Trascrizione Questo capitolo presume che si abbia una registrazione MIDI da trasformare in una partitura leggibile. Tuttavia, se le parti sono piuttosto complesse può essere necessario eseguire un editing manuale delle note. Si dovrà quindi leggere anche il capitolo successivo! Preparare le parti 1.Registrare la musica. Si deve suonare decisamente a tempo con il click del metronomo. 2.Avviare la riproduzione per verificare che la musica sia stata registrata come previsto. In caso contrario, registrare di nuovo e eseguire un editing. 3.Decidere quante alterazioni della registrazione si pos- sono accettare perchè lo spartito sia ben leggibile. Se la risposta è “nessuna”, preparare lo spartito da una copia della traccia. Vedere la sezione che segue. 4.Selezionare tutte le parti (in tutte le tracce) sulle quali lavorare. 5.Aprire l’Editor delle Partiture (ad esempio, premendo [Ctrl]/[Command]-[R]). 6.Attivare Modo Pagina. Strategie: preparare le parti per la stampa dello spartito Ecco alcuni consigli ai quali fare riferimento durante la preparazione di uno spartito per la stampa: Se una parte è complessa, si dovrà eseguire un editing ma- nuale delle note (spostarle o cambiarne la durata). Vedere “In- serire ed editare le note” a pag. 84. La registrazione quindi non suonerà più come in origine. Se ciò è un problema, si consiglia di lavorare su una copia della registrazione. Usare la funzione Duplica Tracce del menu Progetto per creare una versione della traccia per lo spartito. Rinominare la traccia e silenziare quella originale mentre si prepara lo spartito. Naturalmente, si può anche lavorare su una copia dell’intero file di progetto. Per i motivi descritti nel capitolo precedente, quantizzare la trac- cia può essere una buona idea (si riducono così le regolazioni dettagliate necessarie da eseguire nell’Editor delle Partiture). Se serve quantizzare, riprodurre poi sempre le tracce, per as- sicurarsi che il tempo non sia alterato da errate impostazioni di quantizzazione. Potrebbe essere necessario quantizzare al- cune sezioni con un valore ed altre con un altro valore. Se il progetto ha molte ripetizioni, per iniziare è più facile regi- strare solo un’istanza di ciascuna ripetizione. Una volta termi- nato il lavoro sullo spartito per ogni sezione, si può assemblare poi l’intero progetto lavorando con le parti nella Finestra Pro- getto (si risparmia tempo, poichè le regolazioni dettagliate in ogni sezione si eseguono solo una volta). Un metodo simile si può usare anche quando si creano sezioni nelle quali più strumenti suonano lo stesso ritmo (una sezione fiati, ad esempio): registrare il primo strumento ed eseguire le regolazioni in modo che nell’Editor delle Partiture appaia come previsto. Copiare poi la parte sulle altre tracce e cambiare le altezze delle note usando la funzione Ingresso MIDI. Infine, passare in rassegna le parti copiate ed eseguire le regolazioni di precisione, modificare le impostazioni di trasporto visivo, ecc. E’ un modo molto rapido per creare parti polifoniche dai ritmi complessi. Ci possono essere anche situazioni nelle quali il metodo più rapido per registrare una parte per più strumenti è quello di registrarle in una volta, suonando gli accordi sullo strumento MIDI. Se in seguito si vuole suddividere la registrazione in tracce separate o voci polifoniche, si può usare la funzione Esplodi (vedere “Funzione Esplodi” a pag. 82). !Prima di iniziare, assicurarsi di aver capito i principi di base della relazione tra note sullo spartito e note MIDI, oltre a sapere cosa è il valore “Come funziona l’Editor delle Partiture” a pag. 57.
76 Trascrivere le Registrazioni MIDI Impostazioni pentagramma La prima cosa da fare dopo l’apertura dell’Editor delle Par- titure è eseguire le impostazioni iniziali del pentagramma. Per farlo si usa la pagina Impostazioni Partitura–Rigo. La finestra Impostazioni Partitura si apre in tre modi: Attivando un rigo, scorrendo il menu Partiture e selezio- nando “Impostazioni…”. Con un doppio-clic sul rettangolo blu a sinistra del rigo. Si noti che se nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva l’opzione “Doppio clic sul rigo per passare da partitura a parte”, con un doppio-clic si visualizza l’intera partitura o la voce corrente. Se lo spartito mostra più di una traccia, un doppio-clic mostra quella traccia e na- sconde le altre. Se lo spartito mostra solo una traccia, un doppio-clic mostra il layout, che contiene molte delle tracce oppure (se non esiste un layout multi-traccia), tutte le tracce. Attivare il rigo e cliccare sul pulsante “i” sulla toolbar estesa. Perchè ciò funzioni, assicurarsi che non ci siano tool o simboli selezionati – altrimenti, cliccando sul pulsante “i” si potrebbe aprire una finestra di dialogo con le impostazioni dell’oggetto selezionato. Cliccare sul pulsante Rigo per aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo. la pagina Rigo indica le impostazioni cor- renti del rigo in altre quattro pagine. Pagina Principale Pagina Principale della pagina Rigo. Applicare le impostazioni e selezionare altri pentagrammi La finestra Impostazioni Partitura è non-modale (vedere “Finestre di dialogo nell’Editor delle Partiture” a pag. 67). Bisogna quindi cliccare Applica per applicare le imposta- zioni eseguite al pentagramma attivo. Per eseguire le impostazioni di un altro pentagramma, atti- varlo nello spartito (cliccando ovunque nel pentagramma o usando i tasti freccia su/giù sulla tastiera del computer). Tuttavia: ÖRicordare di cliccare Applica prima di attivare un altro pentagramma – altrimenti le impostazioni vanno perse! Preset Rigo Quando le impostazioni eseguite per una traccia si usano anche in altre tracce, è bene salvarle creando un preset Rigo. La procedura è descritta in “Preset Rigo” a pag. 109. ÖCi sono vari preset Rigo disponibili, configurati per vari strumenti, ecc. Ai preset si accede dal menu a tendina Preset nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo, oppure dal menu contestuale Rigo (che si apre con un clic-destro sul rettangolo blu a sinistra di un rigo). Usarli come sono o come punto di partenza per le proprie impostazioni. Nomi Permette di specificare un nome “lungo” e uno “corto” per il pentagramma. il nome lungo appare sul primissimo si- stema del pentagramma nella partitura (all’inizio del pro- getto), mentre il nome corto appare sui sistemi rimanenti. Se i nomi debbano essere mostrati si stabilisce nella pagina Layout della finestra Impostazioni Partitura (vedere “Nomi pentagramma” a pag. 165). Lì si può anche scegliere di usare i nomi delle tracce MIDI editate. Se si vuole che appaia solo il nome lungo (cioè nella partitura non si vuole vedere un nome per ogni sistema), basta cancellare il nome corto.
77 Trascrivere le Registrazioni MIDI Mostra quantizzazione Impostazioni mostra quantizzazione. Qui si danno a Nuendo le informazioni principali su come interpretare la propria esecuzione musicale. Ci sono valori mostra quantizzazione fissi più un’opzione “Auto”, da usare solo quando la musica contiene un mix di note intere (straight) e terzine. Per informazioni su mostra quantizza- zione, vedere “Mostra Quantizzazione” a pag. 58. Se la musica ha solo note regolari o terzine 1.Impostare il valore Mostra quantizzazione note in base alla posizione nota più piccola da vedere nello spartito. Per esempio, se ci sono note alle posizioni dispari di nota da 1/16, impo- stare il valore Mostra quantizzazione note a 16 (note da 1/16). I valori “T” nel menu a tendina servono per le terzine. 2.Impostare il valore Mostra quantizzazione pause in base al valore nota (durata) più piccolo da vedere per una singola nota collocata su un beat. Per esempio, se si vuole che una singola nota corta su un beat (posizione nota da 1/4) sia visualizzata come nota da 1/4, impostare il valore Mostra quantizzazione pause a 4 (note da 1/4). 3.Disattivare l’opzione Auto Quantiz. 4.Impostare tutte le opzioni d’interpretazione. Esse sono descritte in dettaglio in seguito. 5.Esaminare lo spartito. 6.Se necessario, usare lo strumento Mostra Quantizza- zione per inserire “eccezioni” alle impostazioni del penta- gramma. Vedere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 81. Se la musica ha sia note regolari che terzine 1.Esaminare lo spartito e verificare se contiene più terzi- ne o note regolari. 2.Impostare il valore Mostra quantizzazione note adatto. Se lo spartito ha più terzine, selezionare la posizione nota terzina più pic- cola usata nello spartito. Se ci sono più note straight, scegliere la posizione nota ordinaria più piccola. 3.Impostare il valore Mostra quantizzazione pause. Si usano gli stessi criteri precedenti. 4.Attivare l’opzione Auto Quantiz. 5.Attivare i flag Deviazione e Adatta (se servono). Attivando Deviazione, terzine e note straight sono rilevate anche se non si trovano esattamente sul beat. Tuttavia, se terzine e note straight sono state registrate perfettamente (perchè quantizzate o inserite a mano), di- sattivare questa opzione. Attivando Adatta, Nuendo “immagina” che quando trova una terzina, pro- babilmente ce ne siano altre intorno. Attivare questa opzione se non sono rilevate tutte le proprie terzine. Chiave/Ton. Le impostazioni principali Tonalità e Chiave sono descritte nei dettagli al paragrafo “Impostare Tonalità, Chiave e In- dicazione Tempo” a pag. 67. C’è anche il box di spunta Rigo Inferiore, che si usa solo in combinazione con i pen- tagrammi separati di pianoforte e voci polifoniche (vedere “In un sistema separato (split system)” a pag. 70). Opzioni Interpretazione Opzioni Interpretazione. Sincope Il parametro Sincope ha tre valori diversi: Opzione Descrizione Relax Quando Sincope è “rilassato”, Nuendo applica il ritmo sincopato in una serie di casi comuni. Pieno Il ritmo sincopato è attivo. Spento Il ritmo sincopato non è attivo, senza eccezioni.
78 Trascrivere le Registrazioni MIDI Per una notazione “moderna” di note sincopate, attivare Sincope. Senza e con Sincope. Ancora, senza e con Sincope. Si noti che nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo è possibile inserire eccezioni all’opzione Sincope, usando lo strumento Mostra Quantizzazione. Si possono anche cre- are note legate in varie combinazioni con lo strumento Ta- glia Note. Consolida Pause Attivare questa opzione per unire in un’unica pausa più pause consecutive (per esempio, una pausa da 1/8 ed una da 1/16, unite in un’unica pausa da 1/8 col punto). Consolida Pause non attiva e attiva. Riordina Durate Attivando questa opzione, Nuendo interpreta in modo di- verso la durata delle note. La durata di una nota (solo nel display) potrebbe essere estesa all’inizio della nota suc- cessiva, oppure alla posizione Mostra quantizzazione pause successiva. Un esempio: Se una nota è troppo breve, appare una pausa subito dopo. Con l’opzione Riordina Durate attiva, la pausa scompare. Nota da 1/8 leggermente breve senza e con l’opzione “Riordina Durate”. Se in una particolare situazione l’opzione Riordina Durate non aiuta, si deve ridimensionare manualmente la nota(e) anomala o usare lo strumento Mostra Quantizzazione (ve- dere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 81). No Sovrap. Quando note che iniziano alla stessa posizione hanno du- rate diverse, Nuendo tende ad aggiungere più legature del necessario. Per evitarlo, usare l’opzione No Sovrap. Nell’Editor Key, questa registrazione… …appare così con l’opzione No Sovrap. non attiva… …e così con l’opzione No Sovrap. attiva. Nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo si possono inse- rire “eccezioni” all’opzione No Sovrap., usando lo strumento Mostra Quantizzazione. !Si noti che ci possono essere situazioni nelle quali nessuna di queste alternative è quella ideale. Tali casi, probabilmente, possono risolti utilizzando voci di polifonia (vedere “Voci polifoniche” a pag. 98).
79 Trascrivere le Registrazioni MIDI Shuffle Nel jazz è molto comune scrivere nello spartito un beat suonato in shuffle feel con note regolari (semplicemente per renderlo più leggibile). Attivando il flag Shuffle, Nuendo cerca le note da 1/8 o le coppie di note da 1/16 ove la seconda nota è suonata in ritardo (con uno “swing feel” o come terza nota di una ter- zina). Queste coppie appaiono come note regolari da 1/8 o 1/16 invece che figure ritmiche terzinate. Senza e con Shuffle. Mostra Trasposizione Questa funzione si usa quando si preparano le parti per strumenti che non sono scritti nella tonalità da concerto vera e propria. Per esempio, se si vuol far suonare la nota C3 ad un sax alto, si deve scriverla come A3 – nove semi- toni più in alto. Fortunatamente, la funzione Mostra Traspo- sizione si occupa di farlo: Usare il menu a tendina per selezionare lo strumento per i quale si sta scrivendo lo spartito. Se il menu non elenca lo strumento che serve, si può definire il trasporto desiderato nel campo valore Semitoni. ÖLa funzione Mostra Trasposizione non influenza la ri- produzione o l’altezza reale delle note – cambia solo il modo in cui esse sono visualizzate e stampate. Se si desidera impostare un simbolo di tonalità diverso, ad esempio scrivendo la parte per un corno francese, atti- vare l’opzione Tasti Locali. E’ possibile disabilitare Mostra Trasposizione facendo clic sul pulsante Disabilità Mostra Trasposizione nella tool- bar dell’Editor delle Partiture. Per ulteriori dettagli, vedere “Trasporre gli strumenti” a pag. 71. Pagina Opzioni Pagina Opzioni della pagina Rigo. La pagina Opzioni contiene impostazioni aggiuntive per il pentagramma. In seguito, esse sono descritte breve- mente, con i riferimenti a descrizioni più dettagliate. Selettori Opzione Descrizione Tratti di Unione DirittiAttivarla quando si vuole che i tratti d’unione sulle note si- ano piani (invece che inclinati). Vedere “Aspetto dei tratti d’unione e impostazioni d’inclinazione” a pag. 123. Senza Tratti di UnioneAttivarla quando sul pentagramma non si vuole alcun tratto d’unione (per le partiture vocali, ad esempio). “Atti- vare/disattivare i tratti d’unione” a pag. 119. Lega Sotto- gruppiUsarla quando si vuole che le note da 1/16 unite dai tratti d’unione siano divisi in gruppi da quattro note. Vedere “Gestire i gruppi dei tratti d’unione” a pag. 123. Senza e con l’opzione Lega Sottogruppi. Sottogruppi in 1/16Usarla quando si vuole avere anche sotto-gruppi più pic- coli di note da 1/16. Non ha effetto se non è attiva l’op- zione Lega Sottogruppi. Come sopra, ma con l’opzione Sottogruppi in 1/16 at- tiva.
80 Trascrivere le Registrazioni MIDI Partitura Drum Map Queste impostazioni sono descritte nel capitolo “Partiture di batteria” a pag. 188. Dimensioni di Sistema Questa sezione permette di stabilire il numero di linee di si- stema e controllare la spaziatura tra le linee. Per un esempio di come usare questa sezione con le tablature, vedere “Creare le tablature a mano” a pag. 194. Dimensioni Gambi Fisse Attivare questa opzione se si vuole che tutti i gambi delle note finiscano alle stesse posizioni verticali. I campi Su e Giù consentono di specificare le posizioni desiderate per i gambi nella rispettiva direzione, usando il grafico a destra come riferimento. Limiti Nota Usare i campi Bassa e Alta per specificare un intervallo nota. Nel pentagramma attivo, tutte le note fuori da questo intervallo appaiono in un colore diverso. Scrivendo una partitura per uno strumento specifico, è quindi facile tro- vare le note fuori dall’estensione dello strumento. ÖSe nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva l’opzione “Nascondi Note oltre limiti”, tutte le note fuori dall’intervallo Limit Nota sono nascoste. Pagina Polifonico Qui si attivano e configurano i sistemi separati (piano) o le voci polifoniche (più righi indipendenti negli stessi penta- grammi). Vedere il capitolo “Voci polifoniche” a pag. 98. Pagina Tab Questa pagina presenta le impostazioni per realizzare par- titure di tablature. Vedere il capitolo “Creare tablature” a pag. 192. Situazioni che richiedono tecniche aggiuntive Inizialmente, non sempre le note appaiono come previsto nella partitura. Questo perchè ci sono varie situazioni che richiedono tecniche ed impostazioni particolari. In seguito, c’è un elenco di alcune di esse e indicazioni su dove tro- vare maggiori informazioni per la loro gestione: Note alla stessa posizione sono considerate parte di un ac- cordo. Per avere voci indipendenti (note con direzioni diverse dei gambi, ad esempio) con il materiale vocale, bisogna usare la funzione per le voci polifoniche. Vedere il capitolo “Voci po- lifoniche” a pag. 98. Senza e con voci polifoniche. Se due note che iniziano alla stessa posizione hanno durate diverse, quella più lunga appare in una serie di note legate. Per evitarlo, usare la funzione No Sovrap. (vedere “No So- vrap.” a pag. 78) o le voci polifoniche (vedere “Voci polifoni- che” a pag. 98). Spesso una nota è indicata da due note legate. Si noti che è solo un modo con il quale Nuendo visualizza la nota (è memo- rizzata solo una singola nota). Questa singola nota nell’Editor Key, nell’Editor delle Partiture è indicata da due note legate. Normalmente, Nuendo inserisce le legature quando serve (se una nota si allunga sopra un beat), ma non sempre. Per una notazione di note sincopate “moderna” (con meno legature), usare la funzione Sincope. Vedere “Sincope” a pag. 77. La stessa nota, senza e con Sincope. Per visualizzare una nota lunga con due o più note legate, usare lo strumento Taglia Note. Vedere “Strumento Taglia Note” a pag. 124.