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Steinberg Nuendo Expansion Kit User Manual Italian Version
Steinberg Nuendo Expansion Kit User Manual Italian Version
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91 Inserire ed editare le note Spostando le note a sinistra o destra con i tasti di co- mando rapido, le note si spostano in step definiti dal va- lore Quantizza corrente. I tasti assegnati allo spostamento in alto/basso, trasportano le note in step di semitoni. Spostamento tra righi – il pulsante Blocca Editando più tracce, può essere utile spostare le note da un pentagramma all’altro. Procedere come segue: 1.Impostare il valore Quantizza desiderato e selezionare le note. Assicurarsi di selezionare solo note nello stesso rigo. 2.Assicurarsi che nella toolbar estesa non sia attivo il pulsante “L” (da Lock). Con questo pulsante attivo, non è possibile spostare note e altri oggetti da un pentagramma all’altro (è comodo se bisogna trasportare una nota molto acuta o grave, ad esempio). 3.Cliccare su una delle note e trascinarle nel nuovo si- stema. Il rettangolo del pentagramma attivo indica su quale pentagramma appare la nuova nota(e) trascinata. Modalità Snap Le note che si spostano o copiano scattano alle posizioni definite dai valori di durata nota e Quantizzazione. Nel menu a tendina Snap nella toolbar dell’Editor delle Parti- ture toolbar si può definire la modalità Snap per spostare o copiare le note: Con la modalità Griglia Snap, le note spostate o copiate scattano sempre a posizioni griglia precise. Con la modalità Snap “Griglia Relativa”, una nota ad una certa posizione rispetto ad una linea in griglia man- tiene sempre quella posizione relativa (alla griglia) quando è spostata o copiata. Attivare l’ascolto Ascolto attivo. Per sentire l’altezza della nota durante il suo spostamento, attivare l’icona altoparlante (Feedback Acustico). Layer Blocca Spostando ed editando le note nello spartito, può capitare di spostare accidentalmente altri oggetti vicini. Per evitarlo, assegnare i vari tipi di oggetti a dei layer Blocca (fino a tre); Nuendo “blocca” uno o due di questi layer, impedendone il movimento. Per definire il tipo d’oggetto che appartiene ad un layer Blocca, ci sono due modi: Aprire la finestra Preferenze dal menu File e selezionare la pagina Partiture–Livello dell’Evento. Qui si può regolare l’impostazione del layer per ogni tipo di oggetto. Clic-destro su uno dei pulsanti Livello (1-2-3) nella tool- bar estesa per aprire un menu a tendina che mostra quali tipi di oggetti sono associati al rispettivo Livello. Un segno di spunta inserito per un tipo di oggetto indica l’appartenenza al Livello. Se non c’è il segno di spunta, si può selezionare il tipo di og- getto nel menu e spostarlo su quel livello. Per bloccare un Livello, cliccare sul rispettivo pulsante Blocca Livello, in modo che non sia blu. E’ possibile sele- zionare o spostare gli oggetti per i quali è attivo il pulsante Livello. Per maggiori informazioni, vedere “Uso dei Blocca layer” a pag. 142. Pulsante “L” (Blocca) non attivo.
92 Inserire ed editare le note ÖCi sono anche i pulsanti layer “L” e “P”, rispettiva- mente per il livello del layout e il livello di progetto. Cliccando su questi pulsanti si può bloccare il livello del layout ed il li- vello di progetto (vedere “Premessa: i vari layer” a pag. 130). Duplicare le note 1.Impostare il valore Quantizzazione e selezionare le note desiderate. Si può duplicare un blocco di note qualsiasi, anche su sistemi diversi nello stesso momento; valgono le modalità Snap (vedere “Modalità Snap” a pag. 91). 2.Premere [Alt]/[Option] e trascinare le note alle nuove posizioni. Per limitare il movimento in una sola direzione, premere [Ctrl]/[Command]. Funziona come lo spostamento, come descritto in precedenza. Per limitare l’altezza all’interno della tonalità corrente, assicurarsi che nella finestra Preferenze (pagina Partiture- Editing) sia attiva l’opzione “Mantieni le Note spostate nella Tonalità”. 3.Rilasciare il pulsante del mouse per inserire le note. [Alt]/[Option] è il tasto di modifica di default per copia/ duplicazione. Si può cambiarlo nella finestra Preferenze (pagina Editing–Modificatori per gli Strumenti). Il comando si trova nella categoria Drag & Drop (“Copia”). ÖE’ anche possibile spostare o copiare intere misure trascinando le maniglie misura, vedere “Spostare e dupli- care con le maniglie misura” a pag. 144. Taglia, copia e incolla Per tagliare le note, selezionarle e scegliere Taglia dal menu Edit o usare un tasto di comando rapido (di default [Ctrl]/[Command]-[X]). Le note sono rimosse dalla spartito e collocate nel clipboard. Per copiare le note, selezionarle e scegliere Copia dal menu Edit o usare un tasto di comando rapido (di default [Ctrl]/[Command]-[C]). Una copia delle note è collocata nel clipboard. Le note originali restano al loro posto. Le note collocate nel clipboard da un taglio o una copia, si possono inserire di nuovo nello spartito: 1.Attivare il pentagramma desiderato. 2.Collocare il cursore di progetto alla posizione in cui deve apparire la prima nota. Per farlo, tenere premuto [Alt]/[Option] e [Shift], quindi cliccare nello spartito alla posizione desiderata. 3.Selezionare Incolla dal menu Edit o usare un tasto di comando rapido (di default [Ctrl]/[Command]-[V]). Le note sono incollate, iniziando dalla posizione del cursore di progetto. Se le note tagliate o copiate provengono da pentagrammi diversi, esse vengono anche inserite in diversi pentagrammi. Altrimenti, le note sono inserite sul pentagramma attivo. Esse mantengono altezza e posizioni re- lative che avevano quando sono state tagliate o copiate. Editare le altezze di note singole Trascinando il mouse Il modo più semplice per cambiare l’altezza di una nota è trascinarla in alto o in basso con il mouse. Si ricordi di te- nere premuto [Ctrl]/[Command] per evitare di spostare anche le note vicine. Se nella finestra Preferenze (pagina Partiture-Editing) è attiva l’opzione “Mantieni le Note spostate nella Tonalità”, le note sono trasportate solo all’interno della tonalità cor- rente. Per evitare di spostare accidentalmente le note in un al- tro pentagramma, attivare il pulsante Blocca (vedere “Spostamento tra righi – il pulsante Blocca” a pag. 91). Trascinando il mouse in alto e in basso prima di rila- sciare il pulsante sinistro, le alterazioni appaiono accanto alla nota, ad indicarne l’altezza corrente. Ciò consente di verificare la posizione verticale della nota. Usando la tavolozza Trasposizione La tavolozza Trasposizione nella toolbar presenta i pul- santi per il trasporto delle note selezionate in alto o in basso, in step di un semitono o un’ottava. Per vedere la tavolozza Trasposizione, clic-destro nella toolbar e attivare l’opzione “Palette Trasposizione” nel menu contestuale che appare. !Il clipboard può contenere solo una serie di note. Se si taglia o copia due volte, le prime note che c’erano nel clipboard vanno perse.
93 Inserire ed editare le note Usando i tasti di comando rapido Invece di trasportare le note con il mouse, si possono as- segnare tasti di comando rapido. I comandi ai quali è possibile assegnare i tasti di co- mando rapido si trovano nella categoria Smussa della fi- nestra di dialogo Comandi Via Tastiera. I comandi sono indicati dai nomi “Su” (trasporto di un semitono in alto) e “Giù” (trasporto di un semitono in basso). Usando la linea Info La linea Info si può usare per modificare numericamente l’altezza (ed altre proprietà) di una o più note, vedere il capi- tolo “Finestra Progetto” nel Manuale Operativo di Nuendo. Se ci sono più note selezionate e si cambia l’altezza nella linea Info, le variazioni sono relative. Tutte le note selezionate sono trasportate della stessa quantità. Se ci sono più note selezionate, tenendo premuto [Ctrl]/ [Command] e cambiando l’altezza nella linea Info, le varia- zioni sono assolute. Tutte le note selezionate sono collocate alla stessa altezza. Via MIDI 1.Nella toolbar, attivare il pulsante Ingresso MIDI ed il pulsante Registra Intonazione a destra. Si può modificare anche la velocity Note-On e/o Note-Off delle note via MIDI, attivando i rispettivi pulsanti di velocity, come descritto nel capitolo “Editor MIDI” nel manuale Operativo di Nuendo. Per editare le note via MIDI (solo altezza), impostare i pulsanti così. 2.Selezionare la prima nota da editare. 3.Premere un tasto sulla tastiera MIDI. La nota assume l’altezza del tasto premuto. Nuendo seleziona poi la nota successiva. 4.Per cambiare l’altezza della nota successiva selezio- nata, basta premere il tasto desiderato. Con questo metodo è possibile modificare l’altezza di tutte le note desi- derate semplicemente premendo i rispettivi tasti. Si possono anche usare i tasti di comando rapido (di default i tasti freccia sinistra/destra) per passare da una nota all’altra. Per esempio, se si sbaglia, è possibile tornare alla nota precedente premendo il tasto freccia sinistra. Cambiare la durata della note Per quanto riguarda la durata delle note, l’ditor delle Parti- ture è speciale, nel senso che non necessariamente visua- lizza le note alla loro durata reale. In base alla situazione, si può cambiare la durata fisica o la durata visiva delle note. Modificare la durata “fisica” Si cambia la durata vera e propria delle note. La variazione è udibile quando si riproduce la musica. Con lo strumento Inserisci Nota 1.Selezionare un simbolo nota con il valore nota deside- rato dalla toolbar estesa. 2.Tenere premuto [Alt]/[Option] e cliccare sulle note da impostare a questa durata. Con la toolbar estesa Usare la toolbar estesa è un altro metodo rapido per im- postare una serie di note alla stessa durata: 1.Selezionare le note da modificare. 2.Tenere premuto [Ctrl]/[Command] e cliccare su una delle icone nota nella toolbar estesa. Tutte le note selezionate hanno ora il valore della nota sulla quale si è fatto clic. Con la linea Info I valori di durata si possono anche editare numericamente nella linea Info. Lo stesso vale anche quando si modifica l’altezza delle note (vedere “Con la linea Info” a pag. 93). !Si ricordi che l’aspetto di note e pause nello spartito è determinato dalle impostazioni mostra quantizzazione nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo. In base ai valori mostra quantizzazione “Note” e “Pause”, le note possono apparire più lunghe della loro durata reale (vedere “Mostra Quantizzazione” a pag. 58).
94 Inserire ed editare le note Allungare una nota incollandone due Incollando le note si possono creare valori di durata nota inusuali alla stessa altezza. 1.Inserire le note da incollare tra loro (se non esistono già). 2.Selezionare lo strumento Incolla nella toolbar o dal menu rapido. Strumento Incolla nel menu rapido. 3.Cliccare sulla prima nota. Questa nota è ora legata alla prima nota che segue alla stessa altezza. 4.Per incollare più note, cliccare di nuovo. Incollando tra loro una nota da 1/4, una da 1/8 ed una da 1/16… …si ottiene una nota da un 1/4 con il doppio punto. Cambiare la durata visiva Per modificare la durata visiva delle note senza cambiare il modo in cui sono riprodotte, la prima cosa da provare a fare è regolare il valore mostra quantizzazione (per l’intero pentagramma o per una sezione separata) usando lo stru- mento Mostra Quantizzazione (vedere “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 81). Si può anche regolare la durata di singole note nella fine- stra di dialogo Imposta Info Nota: 1.Doppio-clic sulla nota. Si apre la finestra di dialogo Imposta Info Nota. 2.Individuare il parametro “Lunghezza di Visualizzazione”. Di default, è “Auto”, cioè la nota è visualizzata in base alla sua durata re- ale (ed alle impostazioni mostra quantizzazione). 3.Doppio-clic nel campo valore e digitare una nuova du- rata (in misure, quarti, sedicesimi e tick). Per impostare di nuovo la durata visiva in “Auto”, far scorrere il valore a zero. 4.Cliccare Applica e chiudere la finestra di dialogo. La nota è ora visualizzata in base alla sua impostazione di durata visiva. Tuttavia, si applicano ancora le impostazioni mostra quantizzazione! Dividere una nota in due Se ci sono due note unite da una legatura e si clicca sulla nota legata con lo strumento Separa, la nota è divisa in due, con le rispettive durate della nota principale e di quella legata. Prima e dopo la divisione di una nota legata. Lavorare con lo strumento Mostra Quantizzazione Ci sono casi nei quali servono impostazioni pentagramma diverse per sezioni diverse della traccia. Le impostazioni nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo valgono per l’in- tera traccia, ma usando lo strumento Mostra Quantizza- zione si possono inserire ovunque modifiche ed eccezioni. La procedura è descritta nei dettagli in “Inserire modifiche mostra quantizzazione” a pag. 81. !Assicurarsi di avere valori mostra quantizzazione per note e pause che permettano di vedere le note del valore nota create.
95 Inserire ed editare le note Pentagrammi separati (piano) Configurare il pentagramma separato 1.Attivare un pentagramma. 2.Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo del pen- tagramma e selezionare la pagina Polifonico. 3.Dal menu a tendina Impostazioni Rifo, selezionare Se- para. 4.Impostare il valore Separatore ad una nota adeguata. Tutte le note sotto questo valore nota sono collocate sulla chiave infe- riore, tutte quelle sopra sono invece collocate sulla chiave superiore. Modalità Separa selezionata. Se le impostazioni di default per la chiave di piano nel pentagramma superiore ed inferiore non sono quelle desi- derate, si possono regolare ora (oppure è possibile regolare Tonalità e Chiave direttamente nello spartito, vedere “Impo- stare Tonalità, Chiave e Indicazione Tempo” a pag. 67). 5.Eseguire altre impostazioni pentagramma necessarie. Esse sono applicate ai pentagrammi superiore ed inferiore del sistema separato. 6.Cliccare Applica. Prima e dopo avere impostato una separazione a C3. Inserire le note La procedura è simile a quella in un sistema singolo (ve- dere “Inserire ed editare le note” a pag. 87). Si noti che: Inserendo una nota, usare il box di posizione del mouse (nella toolbar) per stabilire l’altezza. Che vada a finire sul penta- gramma superiore o inferiore non ha niente a che fare con dove si punta il mouse. E’ il parametro Separatore che stabili- sce sempre se una nota è collocata sulla chiave superiore o inferiore; modificandolo, si influenzano le note esistenti (ve- dere in seguito). Talvolta, uno Separatore fisso non è abbastanza efficace. Può darsi che si debbano collocare due nota alla stessa altezza su pentagrammi diversi in parti diverse dello spartito. Per farlo, si devono usare le voci polifoniche (vedere “Voci polifoniche” a pag. 98). Modificare il valore Separatore 1.Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo del siste- ma sul quale si sta lavorando. 2.Selezionare la pagina Polifonico. 3.Cambiare il valore Separatore. 4.Cliccare Applica. A questo punto, alcune note che prima erano sul penta- gramma inferiore sono collocate su quello superiore, o vi- ceversa. Strategie: Pentagrammi multipli Come descritto in precedenza, quando ci sono parti su più tracce selezionate nella Finestra Progetto, aprendo l’Editor delle Partiture esse sono collocate ciascuna su un penta- gramma e si può lavorare su più pentagrammi in parallelo. Lavorare con più pentagrammi non è molto diverso dal la- voro eseguito su uno solo. In seguito, sono indicate al- cune linee guida che si applicano specificamente al lavoro su più pentagrammi. Pagina Impostazioni Partitura–Rigo Le impostazioni nella pagina Impostazioni Partitura–Rigo sono locali per ogni rigo. Si può avere aperta la finestra Imposta- zioni Partitura e selezionare a turno ogni rigo per eseguire le impostazioni – basta ricordare di cliccare Applica prima di se- lezionare un altro rigo, altrimenti le modifiche vanno perse.
96 Inserire ed editare le note Se più righi condividono le stesse impostazioni, si può salvare un preset Rigo. Configurare le impostazioni di pentagramma per il primo rigo e salvarle in un preset. Questo preset può es- sere poi applicato ad uno qualsiasi degli altri pentagrammi (uno alla volta). Per i dettagli, vedere “Preset Rigo” a pag. 109. Selezionare le note Si possono selezionare note da uno o più pentagrammi allo stesso tempo, usando un qualsiasi metodo di selezione (ve- dere “Selezionare le note” a pag. 89. Inserire le note E’ possibile inserire note in un rigo qualsiasi cliccandoci sopra con lo strumento Inserisci Nota. Il rettangolo del pentagramma attivo si sposta sul rigo nel quale si inserisce la nota. Se si deve inserire una nota molto acuta o grave (che quindi potrebbe essere collocata sul rigo sbagliato quando si clicca), prima inserire una nota all’altezza sbagliata e poi modificarne l’altezza come descritto al paragrafo “Editare le altezze di note singole” a pag. 92. Inserire ed editare tonalità, chiave o indicazione tempo Nello spartito si può inserire ovunque un cambio di tona- lità, chiave o tempo in chiave: Inserire un simbolo sul pentagramma 1.Aprire la pagina “Chiavi ecc.” nell’Inspector. Esso presenta i simboli Chiave, Tonalità e Ind. Tempo. Pagina “Chiavi ecc.” nell’Inspector. 2.Selezionare il simbolo da inserire. Quando si sposta il mouse sopra il display dello spartito, il puntatore prende la forma di una matita (vedere anche “Strumento Disegna” a pag. 135). 3.Collocare il mouse sul il pentagramma ove si vuole in- serire un nuovo simbolo. Usare il box di posizione del mouse per trovare la posizione precisa. La posizione verticale non ha rilevanza finchè si clicca da qualche parte nel pentagramma. Le modifiche indicazione tempo si possono inserire solo all’inizio della misura. 4.Fare clic col pulsante del mouse per inserire il simbolo. Inserire un simbolo su tutti i pentagrammi Tenendo premuto [Alt]/[Option] quando si inserisce un simbolo con lo strumento Disegna per inserire un simbolo, esso è inserito a quella posizione su tutti i pentagrammi correnti editati nell’Editor delle Partiture. Nota: ÖLe modifiche indicazione tempo sono sempre inserite su tutte nello spartito. O meglio, sono inserite sulla traccia Tempo, che influenza tutte le tracce. ÖPer le modifiche di tonalità, si tiene conto del valore mostra trasposizione. Ciò consente di impostare tutti i pentagrammi alla nuova tonalità e avere quelli impostati a mostra trasposizione che indicano ancora la tonalità corretta dopo la modifica di tonalità. ÖSe alcuni pentagrammi sono in parentesi (solo paren- tesi tonde, come definito nella pagina Impostazioni Parti- tura–Layout, vedere “Inserire parentesi e graffe” a pag. 184), inserendo un simbolo in uno di questi pentagrammi lo si inserisce in tutti gli altri pentagrammi all’interno delle parentesi. I pentagrammi fuori parentesi non sono influenzati. Editare tonalità, chiave e indicazione tempo Con un doppio-clic su un simbolo, si apre una finestra di dialogo nella quale modificarne le impostazioni. Con un doppio-clic tenendo premuto [Alt]/[Option], tutti i simboli alla stessa posizioni cambiano di conseguenza. Con le tonalità in chiave, si tiene conto del valore display transpose, come descritto in precedenza. !Inserire un simbolo alla posizione 1.1.1.0 è come cambiare le impostazioni del pentagramma salvate nella traccia. Inserendolo in una qualsiasi altra posi- zione aggiunge una modifica alla parte.
97 Inserire ed editare le note Nella pagina Impostazioni Partitura–Progetto (sotto- pagina Stile di Notazione), sono presenti varie opzioni su come le modifiche tonalità, chiave e indicazione tempo devono essere visualizzate. Si può anche regolare la spaziatura automatica tra questi simboli nella sotto-pagina Spaziatura (vedere Aiuto per i dettagli). Spostare le chiavi musicali Le chiavi musicali inserite in uno spartito influenzano il modo in cui le note sono visualizzate. Per esempio, inse- rendo una chiave di basso al centro del rigo di una chiave di violino, il pentagramma passa a visualizzare le note gravi. E’ molto importante quindi la posizione alla quale si inserisce la chiave musicale. Per spostare graficamente la chiave senza alterare la rela- zione tra la chiave e le note, procedere come segue: 1.Selezionare lo strumento Layout. E’ disponibile solo in Modo Pagina. 2.Cliccare e spostare la chiave con lo strumento Freccia. La chiave si sposta, ma lo spartito è interpretato ancora come se fosse ri- masto nella sua posizione originale. ÖUna volta inserito un cambio di chiave nello spartito, si può decidere se questa chiave debba avere la stessa di- mensione del primo simbolo di chiave (default) o essere più piccola. Clic-destro sul simbolo ed attivare o disatti- vare “Mostra i cambi di Chiave come Simboli Piccoli”. ÖSe nel menu contestuale Chiavi è attiva l’opzione “No- tifica nuova Chiave allInterruzione di Linea” e nello spar- tito si inserisce un cambio di chiave ad un break, il simbolo di cambio chiave è collocato nell’ultima misura prima del break rigo. Se l’opzione non è attiva, il simbolo è inserito nella prima misura del rigo successivo. Cancellare le note Le note si possono cancella in due modi: Con lo strumento Elimina 1.Selezionare lo strumento Elimina nella toolbar o dal menu rapido. Strumento Elimina Erase nel menu rapido. 2.Cliccare sulla nota(e) da cancellare, una alla volta o trascinando un rettangolo di selezione (tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse) attorno alla note e cliccando su una di esse. Con l’opzione Cancella del menu o la tastiera 1.Selezionare le note da cancellare. 2.Selezionare Cancella dal menu Edit o premere [Canc] o [Backspace] sulla tastiera del computer.
99 Voci polifoniche Presentazione capitolo Questo capitolo spiega: Come decidere di usare le voci polifoniche Come configurare le voci. Come convertire automaticamente lo spartito in voci polifoni- che. Come inserire e spostare le note nelle voci. Premessa: voci polifoniche Le voci polifoniche permettono di risolvere molte situazioni impossibili da scrivere sullo spartito in altro modo: Note che iniziano alla stessa posizione, ma di durate diverse. Senza le voci polifoniche si hanno troppe legature inutili. Senza e con voci polifoniche. Partiture vocali e simili. Senza le voci polifoniche, tutte le note che iniziano alla stessa posizione sono considerate parti di un accordo. Con le voci polifoniche si può dare ad ogni nota una direzione del gambo, si possono gestire singole pause per ogni voce, ecc. Senza e con voci polifoniche. Sistemi di piano complessi. Senza voci polifoniche si deve ricor- rere al valore di nota separata fisso per decidere quali note sono da collocare in una chiave. Con le voci polifoniche il valore Se- paratore può essere mobile. Nuendo può anche collocare auto- maticamente una linea di basso sulla chiave inferiore! Con un sistema separato e con voci polifoniche. Come creare le voci Ci sono otto voci. La prima cosa da fare è configurarle. Ciò significa “dire” a Nuendo quali voci appartengono alla chiave superiore e quali alla chiave inferiore, come visua- lizzare le pause per ogni voce, ecc. La seconda cosa da fare è spostare o inserire le note nella voci. Se è già stata fatta una registrazione, Nuendo può fare gran parte del lavoro automaticamente. Potrebbe poi essere necessario rifinirlo spostando una o più note in un altra voce, oppure inserire note in una determinata voce. Vedere “Inserire ed editare le note” a pag. 84. Note sovrapposte In tutto questo capitolo si ricorre spesso il termine “note sovrapposte”. Due note si considerano sovrapposte quando sono nello stesso pentagramma e: Iniziano alla stessa posizione, ma hanno valori nota diversi (per esempio, una nota intera e una da 1/4 entrambe all’inizio di una misura), oppure… Note che iniziano alla stessa posizione, senza e con voci polifoniche. Una nota inizia prima che un’altra sia finita. Per esempio, un nota da 1/2 all’inizio di una misura e una nota da 1/8 al se- condo beat. Nota che inizia prima che un’altra sia finita, senza e con voci polifoniche. !Ogni voce è polifonica. In altre parole, una voce può contenere accordi.
100 Voci polifoniche Voci e canali MIDI Internamente, Nuendo organizza le note in voci modifi- cando il rispettivi valori dei canali MIDI. Normalmente, essi si configurano in modo che le note con il canale MIDI 3 appartengono alla voce 3, ecc. Quasi sempre il vincolo tra canali MIDI e voci è totalmente trasparente per l’utente. Talvolta si può trarre vantaggio da questa relazione (come descritto più avanti in questo capitolo). Inoltre, ci sono al- cune altre cose importanti da osservare: Configurare le voci Questo paragrafo descrive in modo generico la pagina Polifonico della pagina Impostazioni Partitura–Rigo. In se- guito, sono descritte operazioni più dettagliate per la sele- zione delle numerose opzioni. 1.Aprire la pagina Impostazioni Partitura–Rigo del penta- gramma. 2.Selezionare la pagina Polifonico.3.Scorrere il menu a tendina Impostazioni Rigo e sele- zionare Polifonico. Nella parte bassa della finestra si rende disponibile l’elenco delle voci. Esso è costituito da otto file, una per ogni voce; sono numerate, quindi si farà riferimento ad esse come voci da 1 a 8. 4.Per attivare una voce, cliccare nella rispettiva colonna “On”, in modo che appaia un segno di spunta. Ci sono quattro voci per ogni pentagramma, per un totale di otto. Atti- vando almeno una voce “superiore” ed una “inferiore”, si ottiene un pen- tagramma separato (piano). 5.Se ci sono motivi particolari per usare canali MIDI spe- cifici, modificare le impostazioni “Canale” delle voci. Nuendo imposta automaticamente ogni voce ad una canale MIDI di- verso. Se non ci sono motivi validi per eseguire modifiche, lasciare le im- postazioni così come sono. 6.Cliccare nella colonna “Pausa–Mostra” per stabilire per quali voci debbano essere visualizzate le pause. Un segno di spunta indica che appaiono le pause di una voce. Spesso è utile vedere solo le pause di una voce per pentagramma (vedere in se- guito). !Quando si rende una nota parte di una voce, in pra- tica si cambia il suo valore di canale MIDI. Tuttavia, cambiando i valori di canale MIDI della voce nella finestra di dialogo, non si influenzano i canali delle note MIDI. Ciò può portare ad una gran confu- sione, poichè è influenzata la relazione tra le note e le voci. Potrebbero anche scomparire delle note (Nuendo avvisa se questo avviene). In altre parole, non modificare i canali MIDI nella pagina Polifonico della pagina Impostazioni Partitura–Rigo dopo aver collocato le note nelle voci, a meno che si sia assolu- tamente sicuri di ciò che si sta facendo. Si noti, inol- tre, che quando si apre una parte contenente note su canali MIDI diversi, queste note sono infatti già asse- gnate alle voci (poichè le note sono assegnate alle voci grazie ai rispettivi canali MIDI). Sebbene questo possa tornare utile, è anche possibile che si crei una certa confusione e, come accennato, che scompa- iano delle note. !Si possono anche convertire automaticamente le tracce esistenti in voci polifoniche, usando la fun- zione Unisci Tutti i Righi. !Non si confondano i numeri voce con l’impostazione del canale MIDI per ogni voce. !Si notino le avvertenze sul cambio delle impostazioni dei canali MIDI al paragrafo “Voci e canali MIDI” a pag. 100. Si noti, inoltre, che se due voci sono impo- state allo stesso canale MIDI, quella inferiore è con- siderata non attiva.