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Steinberg Cubase Studio 5.5 New Features Italian Version Manual

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    L’Editor dei Campioni
    Eliminare le etichette di warp
    Per eliminare un’etichetta di warp, tenere premuto [Alt]/
    [Option], in modo che il puntatore diventi a forma di 
    gomma per cancellare e fare clic sull’etichetta di warp. Per 
    eliminare più etichette di warp, tenere premuto [Alt]/[Op
    -
    tion] mentre si traccia un rettangolo di selezione.
    Azzerare le modifiche di warp
    Per azzerare tutte le modifiche di Warp Libero, fare clic sul 
    pulsante Ripristina nella pagina AudioWarp. In tal modo 
    viene azzerato anche il pulsante “Disabilita le Modifiche di 
    Warp” nella stessa pagina.
    ÖSe è attiva la Modalità Musicale, vengono azzerate so-
    lamente le modifiche effettuate con lo strumento Warp Li-
    bero.
    Creare le etichette di warp dagli hitpoint
    É anche possibile creare etichette di warp dagli hitpoint 
    selezionando “Crea etichette di warp da Hitpoint” nel 
    sotto-menu Processa in Tempo Reale del menu Audio.
    Lavorare con gli hitpoint e le 
    porzioni
    L’individuazione degli hitpoint è una funzione peculiare 
    dell’Editor dei Campioni. Grazie a essa, è possibile indivi
    -
    duare i transienti dell’attacco in un file audio di aggiungere 
    quindi un tipo di marker, ad es. un “hitpoint”, a ciascun 
    transiente. Questi hitpoint consentono di creare delle 
    “porzioni”, in cui ciascuna di esse rappresenta idealmente 
    un singolo suono individuale o “beat” in un loop (loop per
    -
    cussivi o altri loop ritmici funzionano meglio con questa 
    funzione). Una volta che sono state create con successo 
    le porzioni nel file audio, è possibile agire sul file in diversi 
    modi estremamente utili:
    • Modificare il tempo senza influenzare l’altezza delle note.
    • Estrarre il timing (una groove map) da un drum loop. La groove 
    map può quindi essere utilizzata per quantizzare altri eventi.
    • Sostituire suoni individuali in un loop percussivo.
    • Modificare il suono del loop percussivo senza cambiare il feel 
    di base.
    • Estrarre suoni dai loop.
    É possibile inoltre modificare queste porzioni nell’Editor 
    delle Parti Audio. Si può ad esempio:
    • Rimuovere o silenziare le porzioni.
    • Modificare i loop riordinando, sostituendo o quantizzando le 
    porzioni.
    • Applicare processi o effetti alle singole porzioni.
    • Creare nuovi file da porzioni individuali, usando la funzione 
    “Esporta Selezione” del menu Audio.
    • Applicare le funzioni di trasposizione e modifica di durata in 
    tempo reale alle porzioni.
    • Modificare gli inviluppi delle porzioni.
    ÖGli hitpoint vengono visualizzati solamente nella forma 
    d’onda, se la pagina Hitpoint è aperta.
    Usare gli hitpoint
    La funzionalità principale legata all’utilizzo degli hitpoint 
    per la divisione di un loop, consiste nella capacità di far 
    coincidere il loop con il tempo di una song, oppure, in al
    -
    ternativa, di creare una situazione che consenta al tempo 
    della song di venire modificato mantenendo le caratteristi
    -
    che di tempo di un loop audio ritmico, esattamente come 
    quando si utilizzano dei file MIDI. 
    Quali file audio possono essere utilizzati?
    Di seguito sono riportate alcune linee guida riguardanti i 
    tipi di file audio adatti a essere divisi (in porzioni) tramite 
    gli hitpoint:
    •Ciascun suono individuale nel loop deve possedere un 
    attacco udibile.
    Attacchi poco marcati, effetti legato, ecc. potrebbero non produrre i ri-
    sultati desiderati.
    •L’audio registrato in maniera non buona potrebbe essere 
    difficile da dividere correttamente.
    In questi casi, provare a normalizzare i file o a rimuovere il DC Offset (ru-more di massa, vedere in precedenza).
    •Potrebbero esserci problemi con suoni coperti da alcuni 
    effetti, come ad esempio brevi delay. 
    						
    							52
    L’Editor dei Campioni
    Calcolare gli hitpoint e dividere un loop
    Prima di procedere, verificare che il proprio file audio sia 
    adatto a essere suddiviso usando gli hitpoint, vedere so
    -
    pra. Procedere come segue:
    1.Aprire la pagina Hitpoint e selezionare un’opzione dal 
    menu a tendina Usa. 
    Il menu a tendina Usa nella pagina Hitpoint, determina quali hitpoint ven-
    gono visualizzati ed è un’utile strumento per eliminare degli hitpoint non 
    desiderati. Sono disponibili le seguenti opzioni:
    ÖSe si seleziona una delle opzioni del menu a tendina 
    Usa (eccetto l’opzione “Tutto”), sotto al righello ordinario 
    viene visualizzato un secondo righello che visualizza la strut
    -
    tura musicale del file audio. 
    2.Spostare il cursore di Sensibilità verso destra per ag-
    giungere degli hitpoint oppure verso sinistra per rimuovere 
    gli hitpoint indesiderati, fino a quando tra due hitpoint non 
    viene riprodotto un suono individuale.
    Se la ragione principale per cui si desidera suddivere il loop è quella di 
    modificarne il tempo, in generale si consiglia di generare il maggior nu-
    mero di porzioni possibile, ma mai più di una per ogni singolo “beat” nel 
    loop. Se si desidera creare un groove, tentare di ottenere approssimati
    -vamente una porzione per ciascuna nota da un’ottavo, da un sedicesimo 
    o del valore richiesto dal loop (riferirsi a 
    “Creare mappe groove quantize” 
    a pag. 53).
    Nel passaggio successivo, il loop verrà adattato al tempo 
    del progetto impostato in Cubase Studio.
    3.Dalla pagina Hitpoint, fare clic sul pulsante Crea por-
    zioni, oppure selezionare “Crea Porzioni Audio da Hi-
    tpoint” dal sotto-menu Hitpoint del menu Audio. 
    Avviene quanto segue:
    • L’Editor dei Campioni viene chiuso.
    • L’evento audio viene “suddiviso” in modo tale che le sezioni 
    tra gli hitpoint diventino eventi separati, tutti facenti riferimento 
    allo stesso file originale.
    • L’evento audio viene sostituito da una parte audio, contenente 
    le porzioni (doppio-clic sulla parte per visualizzare le porzioni 
    nell’Editor delle Parti Audio).
    • Il loop viene adattato automaticamente al tempo del progetto. 
    Ciò tiene conto della durata del loop specifica: per esempio, 
    se il loop aveva durata di una misura, la parte viene ridimensio-
    nata in modo da stare in una misura del tempo di Cubase Stu-
    dio e le porzioni sono spostate opportunamente, mantenendo 
    le posizioni relative all’interno della parte.
    • Nel Pool, la clip divisa viene visualizzata con un’icona diffe-
    rente. Trascinando le clip suddivise dal Pool a una traccia au-
    dio, viene creata una parte audio con le porzioni adattate al 
    tempo del progetto, esattamente come sopra.
    4.Attivare la riproduzione ciclica nella Barra di Trasporto.
    Il loop dovrebbe venire ora riprodotto all’incirca al tempo impostato nel 
    progetto!
    Hitpoint e impostazioni del tempo
    Le impostazioni relative alla base tempo musicale e il 
    tempo del progetto agiscono sul modo in cui i loop ven
    -
    gono riprodotti. 
    •Assicurarsi che il pulsante “Base Tempo Musicale” sia 
    attivato nell’Elenco Tracce o nell’Inspector (il pulsante vi
    -
    sualizza il simbolo di una nota – consultare il capitolo “La 
    Finestra Progetto” nel Manuale Operativo). In tal modo, il 
    loop seguirà qualsiasi ulteriore modifica di tempo.
    •Se il tempo del progetto è inferiore rispetto al tempo ori-
    ginale del loop, potrebbero verificarsi dei vuoti udibili tra 
    ciascuna porzione dell’evento nella parte.
    Per porre rimedio a ciò, è possibile usare la funzione Chiudi Spazi nel 
    sotto-menu Avanzato del menu Audio, riferirsi a 
    “Chiudi Spazi” a pag. 54. 
    Considerare anche di attivare le dissolvenze automatiche per la traccia au-dio corrispondente – dei fade-out impostati su un valore di circa 10 ms 
    possono essere d’aiuto per eliminare qualsiasi click tra le porzioni, in fase 
    di riproduzione della parte (per maggiori informazioni, consultare il capitolo 
    “Dissolvenze, dissolvenze incrociate e inviluppi” nel Manuale Operativo).
    OpzioneDescrizione
    TuttoVengono visualizzati tutti gli hitpoint (tenendo conto del cur-sore Sensibilità).
    1/4, 1/8,  1/16, 1/32Vengono visualizzati solo gli hitpoint che si trovano vicino alla 
    posizione del valore nota selezionato all’interno del loop (ad 
    es. vicino a posizioni esatte di sedicesimi). Ancora una volta, 
    viene tenuto conto del cursore Sensibilità.
    Bias 
    MetricoÉ come la modalità “Tutto”, ma tutti gli hitpoint che si trovano 
    vicini a divisioni metriche pari (1/4, 1/8, 1/16, ecc.) ottengono 
    un “incremento di sensibilità” – sono cioè visibili a imposta
    -zioni più basse di sensibilità. Ciò è utile lavorando con mate-riale denso o confuso e con molti hitpoint, che però si sa 
    essere basato su una rigida metrica. Selezionando Bias Me-trico è più facile trovare gli hitpoint vicini a posizioni metriche 
    (nonostante a valori di Sensibilità maggiori, siano disponibili 
    molti altri hitpoint).
    !Quando si creano delle porzioni, vengono sostituiti 
    anche tutti gli eventi relativi nella clip che viene modi-
    ficata. 
    						
    							53
    L’Editor dei Campioni
    •Se il tempo del progetto è maggiore rispetto al tempo 
    originale del loop, si consiglia di attivare le dissolvenze in
    -
    crociate automatiche per la traccia.
    É possibile usare anche in questo caso le funzioni Chiudi Spazi, riferirsi a “Chiudi Spazi” a pag. 54.
    Le porzioni nell’Editor delle Parti Audio. In questo caso, il tempo del 
    progetto era maggiore rispetto al tempo originale del loop – gli eventi 
    delle porzioni si accavallano.
    Impostare manualmente gli hitpoint
    Se non si riesce ad ottenere il risultato desiderato modifi-
    cando la sensibilità, provare a impostare e modificare gli 
    hitpoint manualmente. 
    Procedere come segue:
    1.Ingrandire la forma d’onda alla posizione in cui si vuole 
    inserire un hitpoint.
    2.Selezionare lo strumento Modifica Hitpoint per ascol-
    tare l’area e per assicurarsi che l’inizio del suono sia visibile.
    3.Attivare Taglia sui punti di Zero nella toolbar dell’Editor 
    dei Campioni.
    Se si individuano manualmente i punti di zero nella forma donda (le posi-
    zioni in cui l’ampiezza è vicina a zero), le porzioni aggiunte manualmente 
    non inseriscono alcun click o pop. Tutti gli hitpoint calcolati dal pro
    -
    gramma vengono posizionati automaticamente sui punti di zero.
    4.Premere [Alt]/[Option] in modo che il puntatore del 
    mouse assuma la forma di una matita e fare clic appena 
    prima dell’inizio del suono.
    Appare un nuovo hitpoint. Gli hitpoint aggiunti manualmente sono bloc-
    cati di default.
    •Se ci si accorge che un hitpoint è stato posizionato 
    troppo lontano dall’inizio del suono o troppo all’interno del 
    suono stesso, è possibile spostarlo trascinandolo alla 
    nuova posizione.
    5.Ascoltare le porzioni, puntando e facendo clic in una 
    delle relative aree.
    Il puntatore si modifica a forma di altoparlante e la porzione corrispon-
    dente viene riprodotta dall’inizio alla fine.
    •Se si sente un singolo suono, diviso in due porzioni, è 
    possibile disabilitarne una singola, facendo clic sulla rela
    -
    tiva maniglia.
    La maniglia dell’hitpoint diventa più piccola e la relativa linea scompare a 
    indicare che è stata disabilitata. Per riattivare un hitpoint disattivato, fare 
    nuovamente clic sulla maniglia dell’hitpoint.
    •Se si sta ascoltando un “colpo doppio” (ad es. un colpo 
    di rullante seguito da un colpo di charleston all’interno 
    della stessa porzione) è possibile aggiungere ulteriori hi
    -
    tpoint manualmente, oppure si può spostare il cursore 
    Sensibilità verso destra finché compare l’hitpoint; si può 
    quindi bloccarlo tenendo premuto [Ctrl]/[Command] o 
    [Shift] e facendo clic sulla relativa maniglia. 
    Gli hitpoint bloccati sono di colore più scuro. Dopo aver bloccato l’hi-tpoint è possibile trascinare il cursore Sensibilità fino al valore originale: 
    l’hitpoint bloccato rimarrà visibile. É possibile sbloccare un hitpoint bloc
    -
    cato facendo clic sulla relativa maniglia.
    •Per eliminare un hitpoint, tenere premuto [Ctrl]/[Com-
    mand] e cliccarci sopra. Per eliminare più hitpoint, tenere 
    premuto [Ctrl]/[Command] e tracciare un rettangolo di se
    -
    lezione.
    É anche possibile tenere premuto [Shift] e fare clic per eliminare gli 
    hitpoint.
    Creare mappe groove quantize
    Si possono generare mappe groove quantize basate sugli 
    hitpoint creati nell’Editor dei Campioni. La quantizzazione 
    dei groove non è destinata a correggere errori, ma a costru
    -
    ire feel ritmici. Per farlo, si confronta la musica registrata 
    con un “groove” (una griglia tempo generata dal file) e si 
    spostano opportunamente le note in modo che la loro tem
    -
    porizzazione coincida con quella del groove. In altre parole, 
    si può estrarre la temporizzazione da un loop audio e usarla 
    per quantizzare delle parti MIDI (o altri loop audio, dopo 
    averli suddivisi).
    !L’opzione “Taglia sui punti di Zero” può alterare il 
    tempo. In alcuni casi è meglio disattivarla, special
    -
    mente se si intende generare una mappa groove 
    quantize. Tuttavia, se si creano in un secondo tempo 
    delle porzioni, sono necessarie delle dissolvenze au
    -
    tomatiche. 
    						
    							54
    L’Editor dei Campioni
    Procedere come segue:
    1.Verificare il tempo del materiale audio e definire la gri-
    glia audio.
    2.Creare e modificare gli hitpoint come descritto in pre-
    cedenza.
    Cercare di ottenere all’incirca una porzione per ciascuna nota da un ot-
    tavo, da un sedicesimo o comunque del valore richiesto dal loop. Ciò 
    può essere utile per usare una delle opzioni nota basate sui valori, nel 
    menu a tendina Usa (riferirsi a 
    “Calcolare gli hitpoint e dividere un loop” a 
    pag. 52).
    ÖNon è necessario creare delle porzioni – è sufficiente 
    impostare gli hitpoint.
    3.Una volta terminata la configurazione degli hitpoint, 
    fare clic sul pulsante Crea Groove nella pagina Hitpoint o 
    selezionare “Crea Groove Quantize da Hitpoint” dal sotto-
    menu Hitpoint del menu Audio.
    Viene estratto il groove.
    4.Se ora si scorre il menu a tendina Tipo di Quantizza-
    zione nella Finestra Progetto, in fondo all’elenco si trova 
    un oggetto in più, con lo stesso nome del file dal quale è 
    stato estratto il groove.
    Questo groove può essere selezionato come base per la quantizzazione, 
    come qualsiasi valore Quantizzazione, consultare il capitolo “Processa-
    mento MIDI” nel Manuale Operativo.
    5.Per salvare il groove, aprire la finestra di dialogo Impo-
    stazioni Quantizzazione e salvarlo come preset.
    ÖSi possono anche creare groove da una parte MIDI, 
    selezionando la parte e trascinandola nel display della gri
    -
    glia nel mezzo della finestra di dialogo Impostazioni Quan-
    tizzazione o scegliendo “Parte su Groove” dal sotto-menu 
    Quantizzazione Avanzata del menu MIDI.
    Altre funzioni degli Hitpoint
    Nella pagina Hitpoint dell’Inspector dell’Editor dei Cam-
    pioni e nei vari sotto-menu del menu Audio, sono disponi-
    bli anche le seguenti funzioni:
    Crea Marker
    Se un evento audio contiene degli hitpoint calcolati, è 
    possibile fare clic sul pulsante Crea Marker nella pagina 
    Hitpoint per aggiungere un marker per ciascun hitpoint. 
    Se il proprio progetto non contiene delle tracce marker, ne 
    verrà aggiunta e attivata una automaticamente (consultare 
    il capitolo “La Finestra Progetto” nel Manuale Operativo). I marker possono essere utili per scattare agli hitpoint, ad 
    es. per individuare gli hitpoint e per utilizzare lo strumento 
    Time Warp (consultare il capitolo “Editing del tempo e 
    della metrica” nel Manuale Operativo).
    Crea Regioni
    Se l’evento audio contiene degli hitpoint calcolati, è possi-
    bile fare clic sul pulsante Crea Regioni nella pagina Hi-
    tpoint per creare automaticamente delle regioni dagli 
    hitpoint. Questa operazione può essere utile per isolare 
    dei singoli suoni registrati.
    Crea Eventi
    Quando si desidera creare degli eventi separati per un file 
    in base agli hitpoint, è possibile fare clic sul pulsante Crea 
    Eventi nella pagina Hitpoint e usare un metodo a scelta tra 
    quelli disponibili, per impostare gli hitpoint.
    ÖLe porzioni create vengono visualizzate nella Finestra 
    Progetto come eventi separati.
    Chiudi Spazi
    Questa funzione, disponibile nel sotto-menu Avanzato del 
    menu Audio, è utile se un loop è stato suddiviso in porzioni 
    per effettuare delle modifiche di tempo ed è stato modifi
    -
    cato il tempo del progetto. Riducendo il tempo del pro-
    getto al di sotto del tempo originale del loop, vengono 
    creati degli spazi tra le porzioni – più basso è il valore del 
    tempo, più ampi saranno gli spazi. Aumentando il tempo 
    del progetto al di sopra del tempo originale del loop, ven
    -
    gono compresse le porzioni tramite la funzione di modifica 
    della durata, e si vengono così a creare delle sovrapposi
    -
    zioni. In entrambi i casi, è possibile usare la funzione 
    Chiudi Spazi.
    Procedere come segue:
    1.Impostare il tempo desiderato.
    2.Selezionare la parte contenente le porzioni nella Fine-
    stra Progetto.
    3.Selezionare “Chiudi Spazi” dal sotto-menu Avanzato 
    del menu Audio.
    Le modifiche di durata vengono applicate a ciascuna porzione per chiu-dere gli spazi. A seconda della lunghezza della parte e dell’algoritmo im-
    postato nelle Preferenze (pagina Modifica–Audio), questa operazione 
    può impiegare diverso tempo. 
    						
    							55
    L’Editor dei Campioni
    4.La forma d’onda viene ridisegnata e gli spazi vengono 
    chiusi!
    Se si apre il Pool, si può notare che sono state create delle nuove clip, 
    una per ciascuna porzione.
    Se si decide di modificare nuovamente il tempo dopo aver 
    usato la funzione Chiudi Spazi, è possibile annullare l’ope
    -
    razione Chiudi Spazi oppure iniziare da capo, usando il file 
    originale non allungato/compresso. 
    ÖNell’Editor delle Parti Audio o nella Finestra Progetto è 
    possibile usare anche la funzione Chiudi Spazi su eventi 
    audio. In tal modo l’evento audio viene allungato fino alla 
    posizione di inizio dell’evento successivo.
    Sospendere il Processing in tempo 
    reale
    É possibile “sospendere” il processing in tempo reale in 
    qualsiasi momento. Ciò può essere fatto per due scopi; 
    per ridurre il carico sulla CPU e per ottimizzare la qualità 
    sonora del processing stesso. La funzione di sospensione 
    tiene conto di quanto segue:
    • Modifiche di warp (riferirsi a “Warp Libero” a pag. 49), anche 
    quando è attiva l’opzione Bypass. Dopo la sospensione, le eti-
    chette di warp andranno perdute. É comunque possibile an-
    nullare come sempre questa funzione.
    • Trasposizione eventi (consultare il capitolo “Funzioni di Tra-
    sposizione” nel Manuale Operativo).
    •Selezionare gli eventi audio che si desidera processare 
    e scegliere “Appiattisci” dal sotto-menu Processa in 
    Tempo Reale del menu Audio.
    Si può usare questa funzione anche prima di applicare il processing of-
    fline. Quando si applica la sospensione del processing, viene automati-camente creata una copia del file originale nel Pool, in modo che la clip 
    audio originale rimanga intatta.
    Rimuovere la modifica della durata ai file audio
    Selezionando “Rimuovi modifica della durata” dal sotto-
    menu Processa in Tempo Reale del menu Audio, tutte le 
    operazioni di modifica della durata in tempo reale (tramite 
    ridimensionamento o attraverso l’utilizzo delle etichette di 
    warp) vengono eliminate (questa operazione viene anche 
    chiamata “Unstretch”.
    ÖQuesta funzione non eliminerà la trasposizione in tempo 
    reale (nella Linea Info) e la Modalità Musicale.
    La disponibilità della voce “Rimuovi modifica della durata” 
    dal menu dipende dal fatto che la modifica della durata sia 
    stata applicata a livello dell’evento o della clip: 
    •Se è stato ridimensionato un evento audio nella Finestra 
    Progetto, tramite la funzione “Cambio di Dimensioni con 
    Modifica durata”, è possibile annullare le modifiche di du
    -
    rata selezionando l’evento nella Finestra Progetto e quindi 
    applicando la funzione “Rimuovi modifica della durata”.
    Vengono così rimosse tutte le operazioni di modifica della durata e le eti-
    chette di warp.
    •Una volta inserito un tempo e/o una lunghezza nella tool-
    bar, questa informazione viene salvata per la clip sorgente.
    Queste modifiche non possono essere annullate usando la funzione “Ri-
    muovi modifica della durata”. 
    						
    							57
    Video
    Prima di iniziare
    Quando si lavora ad un progetto che comporta l’utilizzo di 
    un file video, è necessario innanzitutto configurare il pro
    -
    prio sistema in base alle apparecchiature che si hanno a 
    disposizione e alle proprie esigenze. Le sezioni che se
    -
    guono offrono alcune informazioni generali relative ai for-
    mati file video, al frame rate (valore di fotogrammi al 
    secondo) e alle periferiche video di uscita.
    Compatibilità dei file video
    A causa dell’elevato numero esistente di tipi diversi di file 
    video, può essere difficile determinare se uno di questi file 
    funzionerà in maniera adeguata sul proprio sistema. Esi
    -
    stono due modi per determinare se Cubase Studio sarà in 
    grado o meno di riprodurre un determinato file video:
    •Aprire il file con QuickTime 7.1 o superiore (Cubase 
    Studio utilizza QuickTime per la riproduzione dei file vi
    -
    deo).
    •Controllare le informazioni relative al file video all’interno 
    del Pool. Se tra le informazioni si trova un messaggio “File 
    non valido o non supportato!”, il file video potrebbe essere 
    danneggiato, oppure il formato potrebbe non essere sup
    -
    portato dai codec disponibili nel sistema.
    Formati contenitori video
    I video e altri file multimediali, sono inclusi all’interno di 
    “formati contenitori”. Questi contenitori racchiudono al 
    loro interno diversi flussi di informazioni, incluse quelle re
    -
    lative al video e all’audio, ma anche numerosi metadati, 
    come ad esempio le informazioni di sincronizzazione ne
    -
    cessarie a riprodurre insieme l’audio e il video. All’interno 
    dei formati contenitori si possono trovare anche informa
    -
    zioni riguardanti le date di creazione del file, autori, con-
    trassegni dei capitoli e altro. 
    Cubase Studio supporta i seguenti formati contenitori: 
    Cubase Studio supporta tutti questi file contenitori, ma 
    possono verificarsi comunque dei problemi quando sul 
    proprio computer non sono presenti i software corretti per 
    decodificare il video compresso e i flussi audio all’interno 
    del file contenitore stesso. É necessario inoltre conoscere 
    il tipo di codec usato in origine per creare il file video.
    Codec
    I “codec” sono dei metodi di compressione dati usati per 
    rendere i file video (e audio) più piccoli e più gestibili da 
    parte dei computer. Per poter riprodurre un file video, è 
    necessario che nel sistema operativo del proprio compu
    -
    ter siano installati gli opportuni codec per la corretta de-
    codifica del flusso video.
    !Poichè Cubase Studio 5.5 utilizza un motore video 
    totalmente nuovo, per la riproduzione video sono ora 
    necessari QuickTime 7.1 e una scheda video con 
    supporto per il formato OpenGL 1.2 (raccomandato 
    OpenGL 2.0)!
    !Se non si è in grado di caricare un determinato file vi-
    deo, sarà necessario utilizzare un’applicazione 
    esterna per convertire il file in un formato compati
    -
    bile, oppure installare i codec necessari. Per mag-
    giori informazioni sui codec, riferirsi alla sezione 
    “Codec” a pag. 57.
    FormatoDescrizione
    MOVSi tratta di un filmato QuickTime.
    QTAnche questo è un filmato QuickTime, utilizzato però sola-mente in Windows.
    MPEG-1Si tratta del primo standard del Moving Picture Experts Group 
    per la compressione video e audio, usato per la creazione dei 
    video CD. I relativi file possono avere estensione “.mpg” o 
    “.mpeg”.
    MPEG-2Questo formato contenitore viene usato per l’authoring 
    DVD. Esso può contenere anche audio AC3 multicanale e 
    ha estensione “.m2v”.
    MPEG-4Questo formato si basa sullo standard QuickTime e può 
    contenere numerosi metadati per lo streaming, l’editing, la 
    riproduzione locale e l’interscambio di contenuti. L’esten
    -sione file è “.mp4”.
    AVIQuesto formato è un contenitore multimediale introdotto da 
    Microsoft.
    DVSi tratta di un formato video usato dai camcorder.
    !I nomi dei codec e i formati contenitori possono ge-
    nerare una certa confusione. Dato che molti formati 
    contenitori possiedono lo stesso nome dei codec 
    usati all’interno del file, assicurarsi di differenziare i 
    formati contenitori o i tipi di file (ad
      es. .mov, .dv) dal 
    codec usato al loro interno. 
    						
    							58
    Video
    Se non si è in grado di caricare un determinato file video, 
    con tutta probabilità il codec necessario non è installato 
    nel proprio computer. In tal caso, è possibile effettuare 
    una ricerca su internet (ad
      es. sui siti web di Microsoft o di 
    Apple) per trovare i codec video.
    Frame rate
    Cubase Studio è in grado di lavorare con diversi tipi di va-
    lori di frame rate (fotogrammi al secondo) dei video e delle 
    pellicole. In Cubase Studio sono disponibili le seguenti 
    opzioni di fotogrammi al secondo:
    •24 fps
    Si tratta della velocità reale delle videocamere a pellicola standard.
    •25 fps
    É lo stesso frame rate del video in formato PAL.
    •29.97 fps
    É lo stesso frame rate del video in formato NTSC. Il conteggio può es-
    sere sia non-drop che drop-frame.
    •30 fps
    Questo valore di frame rate, attualmente non costituisce più uno stan-
    dard video ma è stato usato ampiamente nelle registrazioni audio. Molti 
    anni fa esso rappresentava lo standard 
    black and white NTSC broa-dcast.
    •59.98 fps
    Questo frame rate viene spesso chiamato “60 p”. Molte videocamere 
    professionali HD registrano a 59.98 fps. Mentre il valore di 60 fps po-
    trebbe esistere teoricamente come frame rate, nessuna video camera 
    HD attuale registra a un valore standard di 60
     fps.
    Periferiche di uscita video
    Cubase Studio supporta diverse modalità di riproduzione 
    dei file video. La visualizzazione dei file video su schermo 
    nella finestra Player Video potrebbe risultare ottimale per 
    alcune applicazioni, ma spesso è necessario visualizzare il 
    video in un formato piuttosto ampio per apprezzarne i più 
    piccoli dettagli e per fare in modo che gli altri operatori 
    che prendono parte alla sessione di lavoro possano 
    anch’essi visualizzare il video in maniera adeguata. Cu
    -
    base Studio offre la possibilità di utilizzare diversi tipi di 
    periferiche di uscita video per questo scopo.
    Schede video Multi-head
    Uno dei metodi più comuni consiste nell’utilizzare una 
    scheda video multi-head. Le schede video multi-head 
    consentono di collegare più di un monitor al computer, in 
    alcuni casi fino a quattro. Se si assegna l’uscita video di 
    Cubase Studio a una di queste uscite, il file video viene vi
    -
    sualizzato in modalità a schermo intero su un monitor o su 
    un televisore HD. 
    ÖÉ anche possibile usare anche più di una scheda vi-
    deo per ottenere lo stesso risultato. L’impiego di un si-
    stema con due schede dual-display (per un totale di 
    quattro monitor) è una soluzione molto comune all’interno 
    di un impianto di post-produzione. Un’uscita è dedicata al 
    video e le altre tre possono essere utilizzate per Cubase 
    Studio e altre applicazioni.
    Schede video diverse supportano diversi tipi di uscite, in-
    cluso lo standard VGA, DVI, S-Video, HDMI, e il compo-
    nent video. Queste opzioni consentono di scegliere il tipo 
    di monitor usato per il video. I televisori HD e i proiettori di
    -
    gitali offrono i formati di visualizzazione più ampi, ma un 
    normale monitor per computer può funzionare comunque 
    come schermo video di elevata qualità.
    Schede video dedicate
    Cubase Studio supporta anche l’utilizzo di una scheda vi-
    deo dedicata. Queste schede vengono usate normal-
    mente nei sistemi di video editing, per catturare il video su 
    disco e visualizzarlo durante il processo di editing. Gene
    -
    ralmente queste schede offrono un’alta risoluzione e ge-
    stiscono in maniera indipendente i processi di 
    compressione e decompressione video, riducendo il ca
    -
    rico sulla CPU. 
    ÖLe schede Decklink di Blackmagic Design vengono 
    automaticamente riconosciute da Cubase Studio. Il video 
    verrà inviato direttamente alle loro uscite.
    Uscita FireWire DV
    É possibile utilizzare le porte FireWire del computer per in-
    viare i flussi di uscita video DV a dei convertitori esterni, 
    come camcorder e unità di conversione FireWire-DV stan
    -
    dalone. Queste unità possono essere collegate a un televi-
    sore o a un proiettore per una visualizzazione ad ampio  
    						
    							59
    Video
    formato. Il protocollo FireWire è in grado di gestire il flusso 
    dati a una velocità molto elevata ed è lo standard più co
    -
    mune utilizzato per la comunicazione con apparecchiature 
    video.
    Preparare un progetto video in 
    Cubase Studio
    Le sezioni che seguono descrivono le operazioni di base 
    necessarie per preparare un progetto di Cubase Studio 
    che comprende del materiale video. Si consiglia di tenere 
    i propri file video su di un hard-disk separato, rispetto ai 
    file audio. Ciò aiuta a prevenire problemi nel flusso dati 
    quando si usano video ad alta risoluzione contenenti nu
    -
    merose tracce audio. 
    Importare i file video
    Una volta verificato di disporre di un file video compatibile, 
    il processo di importazione di tale file all’interno del pro
    -
    prio progetto è estremamente semplice. 
    I file video vengono importati con le stesse modalità dei 
    file audio:
    •Dal menu File (Importa–File Video).
    Nella finestra di dialogo Importa Video è possibile attivare l’opzione 
    “Estrai l’audio dal video”. In tal modo, qualsiasi flusso audio contenuto nel 
    file viene importato e inserito in una nuova traccia audio, la quale viene 
    creata e posizionata sotto la traccia video. Traccia e clip prendono lo 
    stesso nome del file video. Il nuovo evento audio inizia alla stessa posi
    -
    zione temporale dell’evento video, in modo da essere in sync l’uno con 
    l’altro. Se all’interno del file contenitore non è presente alcun flusso au-
    dio, apparirà il messaggio di errore: “Nessun file audio in stream trovato”. 
    Facendo clic su “OK”, continuerà il processo di importazione del flusso 
    video.
    ÖSe si tenta di importare un file video non supportato 
    tramite l’opzione Importa Video, la finestra di dialogo Im
    -
    porta Video visualizza il testo “File non valido o non sup-
    portato!”.
    •Importando prima il file nel Pool e poi trascinandolo 
    nella Finestra Progetto (consultare il capitolo “Il Pool” nel 
    Manuale Operativo per maggiori dettagli).
    •Con un drag & drop da Windows Explorer/Mac OS Fin-
    der, dal Pool o da MediaBay.
    ÖQuando si importano dei file video dal Pool o se si uti-
    lizzano le funzioni di drag & drop, Cubase Studio è in 
    grado di estrarre automaticamente l’audio da un file video. 
    Ciò che accade dipende dalle impostazioni “Estrai Audio 
    nell’Importazione di File Video” nella finestra di dialogo 
    delle Preferenze (pagina Video). Per maggiori informazioni 
    relativamente all’estrazione dell’audio da un file video, rife
    -
    rirsi a “Estrarre l’audio da un file video” a pag. 63.
    ÖQuando si importa del materiale video, Cubase Studio 
    crea automaticamente un file cache delle miniature. Il file 
    generato viene salvato nella stessa cartella del file video e 
    prende il nome del file stesso, con aggiunto il suffisso 
    “.vcache”.
    File Video nella Finestra Progetto
    I file video vengono visualizzati come eventi/clip su una 
    traccia video, con delle miniature che rappresentano i re
    -
    lativi fotogrammi della pellicola.
    !In Windows, è importante collegare la propria perife-
    rica alla porta FireWire prima di avviare Cubase Stu-
    dio. In caso contrario, la periferica potrebbe non 
    essere riconosciuta correttamente da Cubase Stu
    -
    dio.
    !In Cubase Studio è possibile lavorare con più file vi-
    deo con formato e frame rate differente, all’interno 
    della stessa traccia video. Premesso di avere gli op
    -
    portuni codec installati, tutti i file video possono es-
    sere riprodotti in un progetto, ma la corretta 
    sincronizzazione degli eventi audio e video viene ga
    -
    rantita solamente se il frame rate del file video corri-
    sponde al frame rate del progetto (vedere di 
    seguito).
    Mostra Numeri 
    Fotogrammi Video 
    MuteVisualizza 
    miniatureBlocca 
    						
    							60
    Video
    Nell’elenco tracce e nell’Inspector delle tracce Video sono 
    disponibili i seguenti pulsanti:
    ÖAlcuni di questi pulsanti potrebbero non essere visibili 
    nell’elenco tracce. Con la finestra di dialogo dei Controlli 
    di Traccia vengono definiti i pulsanti visualizzati nell’elenco 
    tracce. Per maggiori informazioni su come personalizzare i 
    controlli traccia consultare il capitolo “Personalizzazione” 
    nel Manuale Operativo.
    Le miniature
    Le singole immagini delle miniature sono posizionate esat-
    tamente all’inizio del fotogramma corrispondente. Quando 
    si esegue un ingrandimento e si ha sufficiente spazio tra i 
    fotogrammi, la miniatura viene ripetuta per più volte, fino a 
    che si ha spazio disponibile. E’ quindi sempre possibile vi
    -
    sualizzare una miniatura, indipendentemente dal fattore di 
    ingrandimento che si utilizza.
    Dimensione cache della memoria delle miniature
    Nella finestra di dialogo delle Preferenze, nella pagina Vi-
    deo, è possibile inserire un valore per l’opzione “Dimen-
    sione cache della memoria delle miniature”. Questa 
    opzione determina la quantità di memoria disponibile per 
    la visualizzazione delle miniature “reali”. L’immagine cor
    -
    rentemente visualizzata viene bufferizzata nella cache della 
    memoria delle miniature. Ogni volta che ci si sposta ad 
    un’altra immagine e non sono più disponibili risorse di me
    -
    moria, l’immagine “più vecchia” viene sostituita da quella 
    corrente. Se si sta lavorando con delle clip video molto 
    lunghe e/o si sta utilizzando un fattore di ingrandimento 
    particolarmente elevato, potrebbe essere necessario au
    -
    mentare il valore “Dimensione cache della memoria delle 
    miniature”.
    I file cache delle miniature
    Quando si importa del materiale video, Cubase Studio 
    crea automaticamente un file cache delle miniature. Il file 
    cache viene usato nelle situazioni in cui il carico sul pro
    -
    cessore è molto elevato e i calcoli in tempo reale e il rical-
    colo delle miniature potrebbero impiegare risorse di 
    sistema necessarie per l’editing o il processing. Quando si 
    effettua un ingrandimento sulle miniature, si può notare 
    come queste abbiano una risoluzione piuttosto bassa, 
    cioè
      le immagini non sono chiare come quando vengono 
    calcolate. Una volta terminate le operazioni che causano 
    un elevato sovraccarico sulla CPU del computer, vengono 
    automaticamente ricalcolati i fotogrammi, cioè il pro
    -
    gramma passerà automaticamente tra il calcolo in tempo 
    reale delle immagini all’utilizzo del file di cache.
    ÖIn alcune situazioni, i file cache delle miniature non 
    possono essere generati, ad
      esempio nel caso in cui 
    viene importato un file video da una cartella protetta in 
    scrittura. Se si ha accesso in un secondo tempo alla car
    -
    tella host, è possibile generare manualmente un file ca-
    che delle miniature.
    Generare manualmente un file cache delle miniature
    Se durante la fase di importazione non possono essere 
    generati dei file cache delle miniature o se è necessario 
    “aggiornare” un file cache delle miniature di un determi
    -
    nato file video, per il fatto che il file è stato modificato con 
    un’applicazione di video editing esterna, si ha la possibilità 
    di generare manualmente il file cache delle miniature.
    Per creare manualmente un file cache si hanno le seguenti 
    possibilità:
    •Nel Pool, fare clic-destro sul file video per il quale si in-
    tende creare un file cache delle miniature e selezionare 
    l’opzione “Genera File Cache delle miniature” dal menu 
    contestuale.
    Viene creato un file cache delle miniature, oppure, nel caso in cui in 
    quella posizione era già presente un file cache delle miniature per il file 
    video, esso viene “aggiornato”.
    •Nella Finestra Progetto, aprire il menu contestuale 
    dell’evento video e selezionare “Genera File Cache delle 
    miniature” dal sotto-menu Media.
    •Scorrere il menu Media e selezionare “Genera File Ca-
    che delle miniature”.
    PulsanteDescrizione
    Video MuteSe attiva, la riproduzione video viene disabilitata, ma la ri-produzione di qualsiasi altro evento nel progetto prose-gue. Questa opzione aumenta le performance di Cubase 
    Studio quando si eseguono delle operazioni che non ri-chiedono la visualizzazione del video.
    Mostra Numeri 
    FotogrammiSe attiva, ogni miniatura viene visualizzata con il numero 
    di frame video corrispondente.
    Visualizza mi-niatureCon questo pulsante è possibile attivare/disattivare le mi-niature di una traccia video.
    BloccaSe attiva, l’evento video viene bloccato. Per maggiori in-formazioni su come bloccare gli eventi, consultare il capi-tolo “La Finestra Progetto” nel Manuale Operativo. 
    						
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