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Steinberg Nuendo 5.5 New Features Italian Version Manual
Steinberg Nuendo 5.5 New Features Italian Version Manual
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11 Lavorare con le nuove funzioniGli algoritmi di modifica della durata (time stretch) e di pitch shift Se si seleziona l’opzione “Standard – Custom” si apre una finestra di dialogo in cui è possibile modificare manualmente i tre parametri che regolano la qualità audio della modifica della durata: Limitazioni L’applicazione su materiale audio della modifica della durata o del pitch shifting, può generare una degradazione nella qualità sonora complessiva e artefatti audio udibili. Il risultato dipende da diversi fattori, come ad esempio dal tipo di materiale sorgente, dalle operazioni specifiche di modifica della durata o di pitch shifting applicate e dal preset dell’algoritmo audio scelto. In linea generale, piccole modifiche di altezza o di durata, causano una degradazione minore. Tuttavia, quando si lavora con gli algoritmi di modifica della durata e di pitch shifting, andrebbero tenuti in considerazione ulteriori aspetti. Riproduzione al contrario e scrubbing La maggior parte degli algoritmi usati per la modifica della durata e per il pitch shifting supportano solamente la riproduzione in avanti. La riproduzione al contrario o lo scrubbing di eventi audio ai quali è stata applicata la funzione warp, possono generare artefatti ricorrenti nella riproduzione. Limitazioni dei fattori di pitch shift e di modifica della durata Alcuni algoritmi potrebbero imporre delle limitazioni al grado massimo di modifica della durata o di pitch shifting supportati. Per i preset del tipo élastique, il fattore massimo di pitch shift è 4, mentre il fattore di modifica della durata ha come limite 10. Nel caso in cui le impostazioni definite danno luogo a un fattore più elevato, Nuendo visualizza un messaggio di allerta e disattiva l’algoritmo per gli eventi interessati, fino al momento in cui le impostazioni vengono modificate in modo da rientrare all’interno dei limiti corretti. ParametroDescrizione Dim. GranelliL’algoritmo di modifica della durata standard, divide l’audio in piccole porzioni chiamate “granelli”. Questo parametro determina la dimensione dei granelli. Per materiale audio con molti transienti, per ottenere i migliori risultati, usare dei valori bassi di granulazione. Sovrapp.È la percentuale dell’intero granello che si sovrappone ad altri granelli. Usare valori alti per materiale audio dal timbro stabile e ben definito. VarianzaAnche questo parametro è una percentuale dell’intera durata dei granelli e definisce una varianza di posizione in modo che la zona di sovrapposizione risulti più omogenea. Con una Varianza pari a 0, si otterrà un suono simile alla modifica della durata usata nei primi campionatori, in cui valori maggiori producono maggiori effetti (ritmici) “sbavati” ma meno artefatti audio. ÖPuò capitare raramente che operazioni di editing su eventi audio ai quali è stata applicata la funzione di warp possano causare delle discontinuità nei punti in cui sono state inserite le modifiche. Si può quindi tentare di spostare il punto di modifica in una
12 Lavorare con le nuove funzioniL’editing di gruppo L’editing di gruppo La modalità Editing di Gruppo per le cartelle consente di raggruppare in maniera rapida eventi e parti su più tracce, senza doverli selezionare tutti uno a uno. Ciò risulta particolarmente utile ad esempio per le registrazioni multi-traccia di set di batteria, in cui capita spesso di dover modificare insieme diverse tracce di parti differenti del set (cassa, rullante, tom, ecc.). L’editing di gruppo è utile anche se si desidera quantizzare più tracce. La modalità Editing di Gruppo viene attivata facendo clic sul pulsante Editing di Gruppo (il segno “=”) relativo a una cartella nell’elenco tracce. Se si seleziona un evento o una parte in modalità Editing di Gruppo, la selezione viene applicata a tutte le tracce all’interno della traccia cartella. Tutti gli eventi o le parti che hanno lo stesso tempo di inizio e di fine e la stessa priorità di riproduzione vengono selezionati e raggruppati. Se si definisce un intervallo di selezione in modalità Editing di Gruppo, anch’esso viene applicato a tutte le tracce all’interno della traccia cartella. Le azioni di editing come ad esempio il ridimensionamento, hanno effetto su tutti gli eventi, le parti o gli intervalli di selezione raggruppati. È inoltre possibile passare contemporaneamente da una take all’altra per tutte le tracce selezionate: ciò è particolarmente utile per eseguire il comping delle tracce di una registrazione multi- traccia. Un raggruppamento viene automaticamente annullato se si esegue una selezione diversa o se si fa clic in un’area vuota del display degli eventi. Lavorare con le corsie Per semplificare le cose, le descrizioni contenute nei paragrafi che seguono si focalizzano sulle registrazioni cicliche con le take (o riprese). È comunque possibile applicare le operazioni nelle corsie e i metodi di comping sugli eventi o sulle parti sovrapposti che vengono assemblati su una traccia. Se si effettua una registrazione ciclica nelle modalità “Mantieni storia” o “Storia del Ciclo + Sostituisci” (audio) o “Stacked” o “Mix-Stacked” (MIDI), i turni del ciclo registrati vengono visualizzati nella traccia con l’ultima take registrata attiva e visualizzata in cima. ÖLe impostazioni di Editing di Gruppo sovrascrivono qualsiasi impostazione di
13 Lavorare con le nuove funzioniLavorare con le corsie La modalità “Mostra le corsie” offre un ambiente di lavoro particolarmente comodo e una buona visione panoramica di tutte le proprie take. Se si attiva il pulsante “Mostra le corsie”, le take registrate vengono visualizzate su corsie separate. Le corsie vengono gestite in maniera diversa, a seconda del fatto che si stia lavorando con materiale audio o MIDI: •Audio Poiché ciascuna traccia audio è in grado di riprodurre un singolo evento audio alla volta, si potrà sentire solamente la take che è stata attivata per la riproduzione (ad esempio l’ultimo turno di una registrazione ciclica). •MIDI Le take MIDI (parti) che si sovrappongono, possono essere riprodotte simultaneamente. Ad esempio, se è stata effettuata una registrazione in modalità “Mix-Stacked”, si potranno sentire tutte le take risultanti da tutti i turni del ciclo. Non vi è alcuna priorità di riproduzione tra le corsie in una traccia MIDI. Le corsie possono essere riordinate, ridimensionate, ingrandite, come avviene con le tracce regolari. Di seguito si apprenderà come riprodurre, tagliare e attivare diverse take su corsie diverse. Operazioni di “comping” Dopo avere eseguito una registrazione ciclica e attivato il pulsante “Mostra le corsie” in modo da visualizzare i turni registrati su corsie separate, si hanno a disposizione diverse possibilità per assemblare una take “perfetta”. Questo processo viene spesso chiamato “comping”. È possibile eseguire il comping sulle proprie take usando gli strumenti Selezione Oggetto o Selezione Intervallo. Comping con lo strumento Selezione Oggetto Con lo strumento Selezione Oggetto selezionato, è possibile eseguire le seguenti azioni: •Per selezionare una take per la riproduzione, cliccarci sopra nel display eventi. La take selezionata viene visualizzata nel colore della traccia corrente nella corsia e nella traccia principale. Tutte le altre take vengono oscurate. In fase di riproduzione, si potrà sentire solamente la take selezionata. Fare clic sul pulsante “Mostra le corsie”… …per visualizzare le take registrate su diverse corsie.
14 Lavorare con le nuove funzioniLavorare con le corsie •Per ascoltare l’anteprima di una determinata sezione di una take, tenere premuto [Ctrl]/[Command] e fare clic con lo strumento Riproduci. Questa operazione ha effetto anche se la take non è stata selezionata per la riproduzione. •Per tagliare una take, tenere premuto [Alt]/[Option] e fare clic alla posizione desiderata. Il taglio ha effetto su tutte le corsie di una traccia. Se si taglia una parte MIDI e la posizione di taglio interseca una o più note MIDI, il risultato dipende dall’opzione “Separa Eventi MIDI” nella finestra di dialogo Preferenze. •Per regolare la posizione di taglio, portare il puntatore del mouse sopra un taglio e spostare il punto di taglio verso sinistra o verso destra. In tal modo è possibile effettuare delle regolazioni di precisione. Se si posiziona il puntatore del mouse nella parte inferiore di una take, si potrà invece regolarne la lunghezza. •Per correggere la temporizzazione di una take, selezionare la take desiderata, tenere premuto [Ctrl]/[Command]-[Alt]/[Option] (il modificatore per lo strumento Sposta il Contenuto dell’Evento) e trascinare con il mouse. La forma del puntatore del mouse si modifica a indicare che è possibile cambiare la temporizzazione. Comping con lo strumento Selezione Intervallo Con lo strumento Selezione Intervallo selezionato, è possibile eseguire le seguenti azioni: •Per portare in primo piano l’intervallo selezionato, selezionare un intervallo su una corsia ed eseguire su di esso un doppio-clic. •Per incollare i tagli, selezionare un intervallo che ricomprenda tutti i tagli che si desidera incollare e fare doppio-clic. L’operazione di incollaggio ha effetto su tutte le corsie di una traccia. Con un doppio-clic sull’intervallo, lo si porta in primo piano.
15 Lavorare con le nuove funzioniMigliorie nell’editing audio •Per correggere la temporizzazione di un intervallo, tenere premuto [Ctrl]/[Command]-[Alt]/[Option] (il modificatore dello strumento Sposta il Contenuto dell’Evento) e trascinare con il mouse. La forma del puntatore del mouse si modifica a indicare che è possibile cambiare la temporizzazione. È anche possibile eseguire un comping multi-traccia usando i gruppi di editing, ad esempio con due tracce di chitarra registrate con microfoni diversi. Comping con i tasti cursore Un altro modo di eseguire il comping consiste nell’utilizzare i tasti cursore per navigare tra le take e le corsie, e il comando da tastiera “Sposta in Primo Piano (rendi visibile)” (di default [U]) per portare in primo piano la take attiva. Utilizzo del pulsante Solo Per mettere in solo una corsia, è possibile attivare il relativo pulsante Solo. Ciò consente di ascoltare la corsia nel contesto del progetto. Per ascoltare la take in maniera indipendente dal contesto del progetto, andrà attivato anche il pulsante Solo principale della traccia. Passaggi aggiuntivi Dopo aver riorganizzato gli eventi sovrapposti in modo da poter ascoltare ciò che si vuole, è possibile eseguire dei passaggi aggiuntivi. Audio 1.Applicare le dissolvenze automatiche e le dissolvenze incrociate sugli eventi sui quali si è eseguito il comping. 2.Selezionare tutti gli eventi e scegliere l’opzione “Elimina Sovrapposizioni” dal sotto-menu Avanzato del menu Audio per portare tutti gli eventi nella corsia in cima e ridimensionare gli eventi in modo che le sezioni sovrapposte vengano eliminate. 3.Aprire il menu Audio e selezionare la funzione “Esporta Selezione” per creare un nuovo e continuo evento da tutti gli eventi selezionati. MIDI 1.Aprire le proprie take in un editor MIDI per eseguire delle regolazioni di precisione come ad esempio eliminare o modificare le note. 2.Selezionare tutte le parti nella Finestra Progetto e usare l’opzione “Unisci MIDI nel Loop” del menu MIDI con l’opzione “Cancella Destinazione” attivata, per creare una singola parte MIDI contenente la propria “take perfetta”. Migliorie nell’editing audio Processamento audio Quando agli eventi audio viene applicato il processamento offline, è possibile estendere l’intervallo di processamento oltre i bordi degli eventi stessi. Ciò viene eseguito nella sezione estesa della finestra di dialogo relativa al processamento audio. Quando l’opzione “Estendi l’intervallo di processamento” è attivata, è possibile Ö tenuta in considerazione la funzione Snap. ÖIl pulsante Solo è utile anche nel caso in cui è stata utilizzata la corsia più in basso per
16 Lavorare con le nuove funzioniMigliorie nell’editing audio specificare su quali porzioni di audio, verso sinistra o destra dei bordi degli eventi essa andrà ad agire (a patto che l’evento riproduca solamente una parte della clip audio, cioè che l’audio sia disponibile al di fuori dei bordi dell’evento). Ciò consente, ad esempio, di allargare l’evento anche dopo avere applicato il processamento. Questa opzione agisce in senso globale. Quando la si attiva per un processo offline, essa rimane attivata per tutte le successive ulteriori operazioni di processamento, fino a quando la si disattiva nuovamente. Importazione audio Quando si creano dei file singoli suddivisi a partire da file multi-canale, è ora possibile specificare come questi file verranno chiamati. Ciò consente la compatibilità con altri prodotti quando si scambiano i file audio. Selezionare un’opzione dal menu a tendina “Formato per i nomi dei file divisi” che si trova sotto le opzioni “Suddividi file multicanale” o “Dividi Canali” nella finestra di dialogo Preferenze (pagina Editing–Audio), nella finestra di dialogo Opzioni di Importazione, o nella finestra di dialogo Esporta Mixdown Audio. In tal modo è possibile ad esempio aggiungere il suffisso “_L” al canale sinistro e il suffisso “_R” al canale destro. Ö Ö (separatamente, o come parte di un intervallo di selezione). ÖQuando si tenta di processare un evento la cui clip è utilizzata anche da parte di un altro evento, compare un messaggio di allerta. Per applicare il processamento come
17 Lavorare con le nuove funzioniMigliorie video Migliorie video Capita talvolta che alcuni problemi video, come salti o rallentamenti nel corso della riproduzione siano causati dal fatto che il codec non supporti il multi-threading. Ciò può verificarsi nel caso in cui i file video utilizzino una decodifica di tipo single- threaded, come ad esempio i formati Motion-JPEG, Photo-JPEG, e QuickTime DV. Questo tipo di file vengono generalmente creati quando si cattura il video mediante schede Decklink/AJA. Per compensare ciò, la pagina Player Video nella finestra di dialogo Impostazioni Periferiche contiene ora l’opzione “Boost Video (Riduce le performance audio)”. Quando questa opzione è attiva, uno dei core della CPU disponibili viene escluso dal processamento audio e viene riservato per le operazioni video come la decodifica e la riproduzione. Ciò può tuttavia causare una riduzione delle performance audio. VST Amp Rack VST Amp Rack è un potente simulatore di amplificatore per chitarra che offre un’ampia scelta di modelli di amplificatori e casse, i quali possono a loro volta essere combinati con effetti stomp box. Questo plug-in audio processa la somma mono del canale e genera in uscita un segnale mono o stereo, in base alla configurazione della traccia. In cima al pannello del plug-in sono disponibili sei pulsanti, organizzati secondo la posizione degli elementi corrispondenti nella catena del segnale. Questi pulsanti aprono diverse pagine nella sezione di visualizzazione principale del pannello del plug- in: Pre-Effects, Amplifiers, Cabinets, Post-Effects, Microphone Position e Master. Sotto la sezione di visualizzazione principale viene mostrato l’amplificatore selezionato. Il colore e la texture dell’area al di sotto dell’amplificatore indicano la cassa selezionata. Effetti pre/post (pagine Pre/Post-Effects) Nelle pagine Pre-Effects e Post-Effects, è possibile selezionare fino a sei tra i più comuni effetti di chitarra. In entrambe le pagine sono disponibili gli stessi effetti; le uniche differenze sono date dalla posizione nella catena del segnale (prima e dopo l’amplificatore). In ciascuna pagina, ogni effetto può essere usato una volta solamente. ÖAffinché questa opzione abbia effetto, nella finestra di dialogo Impostazioni Periferiche
18 Lavorare con le nuove funzioniVST Amp Rack Ciascun effetto dispone di un pulsante On/Off derivato direttamente dagli effetti stompbox reali, oltre che di alcuni parametri individuali. Sono disponibili i seguenti effetti e parametri: EffettoOpzioneDescrizione Wah WahPedalControlla il movimento della frequenza del filtro. VolumePedalControlla il livello del segnale che passa attraverso l’effetto. CompressorIntensityModifica l’intensità dell’effetto compressore. ChorusRateConsente di impostare la velocità dell’effetto. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20. WidthDetermina la profondità dell’effetto chorus. Valori maggiori producono un effetto più pronunciato. PhaserRateConsente di impostare la velocità dell’effetto. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20. WidthDetermina l’ampiezza dell’effetto di modulazione tra le frequenze più alte e più basse. FlangerRateConsente di impostare la velocità dell’effetto. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20. FeedbackDetermina il carattere dell’effetto flanger. Valori più elevati producono un effetto più “metallico”. MixImposta il bilanciamento del livello tra il segnale effettato e non effettato. TremoloRateConsente di impostare la velocità di modulazione. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20. DepthRegola la profondità della modulazione dell’ampiezza. OctaverDirectRegola il mix del segnale originale e delle voci generate. Un valore pari a 0 significa che si sentirà solo il segnale generato e trasportato. Aumentando questo valore, si potrà sentire una porzione maggiore del segnale originale. Octave 1Regola il livello del segnale generato un’ottava sotto l’altezza originale. Un valore pari a 0 significa che la voce è in mute. Octave 2Regola il livello del segnale generato due ottave sotto l’altezza originale. Un valore pari a 0 significa che la voce è in mute. DelayDelayImposta il tempo del delay in millisecondi. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20. FeedbackImposta il numero di ripetizioni per il delay. MixImposta il bilanciamento del livello tra il segnale effettato e non effettato. Tape DelayDelayTape Delay crea un effetto delay tipico delle macchine a nastro. Il parametro Delay definisce il tempo del delay in millisecondi. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20.
19 Lavorare con le nuove funzioniVST Amp Rack FeedbackImposta il numero di ripetizioni per il delay. MixImposta il bilanciamento del livello tra il segnale effettato e non effettato. Tape DelayDelayIl Tape Ducking Delay crea un effetto delay tipico delle macchine a nastro, con in più un parametro di ducking. Il parametro Delay definisce il tempo del delay in millisecondi. Questo parametro può essere sincronizzato al tempo del progetto, riferirsi a “Modalità Sync” a pag. 20. FeedbackImposta il numero di ripetizioni per il delay. DuckFunziona come un parametro del mix automatico. Se il livello del segnale in ingresso è elevato, la porzione del segnale dell’effetto viene ridotta, viene cioè “ducked” (valore interno del mix basso). Se il livello del segnale in ingresso è basso, la porzione del segnale effettato viene aumentata (valore interno del mix elevato). In tal modo, il segnale di chitarra a cui viene applicato il delay rimane pressoché privo di effetto nel corso di passaggi particolarmente potenti o suonati con intensità. OverdriveDriveQuesto effetto genera un suono di overdrive tipico delle apparecchiature valvolari. Più elevato è il valore del parametro Drive, maggiore è la quantità di armonici che vengono aggiunti al segnale in uscita di questo effetto. ToneFunziona come un effetto di filtro sugli armonici che vengono aggiunti. LevelRegola il livello in uscita. FuzzBoostFuzz crea un effetto di distorsione piuttosto ruvido. Maggiore è il valore del parametro Boost, più potente sarà la distorsione che viene generata. ToneFunziona come un effetto di filtro sugli armonici che vengono aggiunti. LevelRegola il livello in uscita. GateThresholdDetermina il livello al quale il Gate si attiva. I livelli del segnale sopra il valore soglia fanno aprire il gate, mentre livelli del segnale sotto il valore soglia lo fanno chiudere. ReleaseRegola il tempo necessario affinché il gate si chiuda. EqualizerLowModifica il livello della porzione costituita dalle basse frequenze del segnale in entrata (da -12 dB a 12 dB). MiddleModifica il livello della porzione costituita dalle medie frequenze del segnale in entrata (da -12 dB a 12 dB). HighModifica il livello della porzione costituita dalle alte frequenze del segnale in entrata (da -12 dB a 12 dB). ReverbTipoUn effetto di riverbero a convoluzione. Il parametro Type consente di scegliere tra diversi tipi di reverberi (Studio, Hall, Plate e Room). MixImposta il bilanciamento del livello tra il segnale effettato e non effettato. Effetto Opzione Descrizione
20 Lavorare con le nuove funzioniVST Amp Rack Modalità Sync Per alcuni controlli, la modalità sync può essere attivata per sincronizzare il parametro corrispondente con il tempo dell’applicazione host. Questi parametri del plug-in vengono spesso utilizzati per specificare il valore nota di base per la sincronizzazione del tempo (da 1/1 a 1/32, lineare, terzina, o col punto). I nomi di tali parametri sono sottolineati. Fare clic sulla manopola di un controllo per attivare/disattivare la sincronizzazione al tempo. Un LED nella parte superiore destra della manopola indica che la modalità Sync è attiva. È quindi possibile selezionare un valore nota di base per la sincronizzazione del tempo dal menu a tendina che si trova sopra il controllo. Utilizzo degli effetti •Per inserire un nuovo effetto, fare clic sul pulsante più che compare quando si porta il mouse sopra uno slot dei plug-in vuoto, oppure su una delle frecce prima o dopo uno slot degli effetti in uso. •Per rimuovere un effetto da uno slot, fare clic sul nome dell’effetto e selezionare “None” dal menu a tendina. Da questo menu a tendina è anche possibile selezionare un diverso effetto. •Per modificare l’ordine degli effetti nella catena, fare clic su un effetto e trascinarlo in un’altra posizione. •Per attivare o disattivare un effetto, fare clic sul pulsante a forma di pedale che si trova sotto il nome dell’effetto. Quando un effetto è attivo, il LED a fianco del pulsante è illuminato. Amplificatori (pagina Amplifiers) Gli amplificatori disponibili nella pagina Amplifiers sono stati modellati sulla base degli amplificatori fisici reali. Ciascuno di essi dispone dei parametri tipicamente utilizzati per la registrazione delle chitarre, come gain, equalizzatori e volume master. I parametri sonori (Bass, Middle, Treble e Presence) hanno un impatto significativo sul carattere complessivo e sul suono dell’amplificatore corrispondente. Sono disponibili i seguenti modelli di amplificatori: - Plexi – Classico tono rock british; suono estremamente trasparente, molto dinamico. - Plexi Lead – Tono rock british tipico degli anni ’70 e ’80. - Diamond – Il suono hard rock e metal graffiante degli anni ’90. - Blackface – Il classico tono pulito di stampo americano. - Tweed – Toni clean e crunchy; sviluppato in origine come amplificatore per basso. - Deluxe – Suono crunch di stampo americano, derivato da un amplificatore di dimensioni piuttosto ridotte, ma dal carattere molto spiccato. - British Custom – Genera i suoni puliti brillanti o le ritmiche armonicamente distorte tipiche delle sonorità degli anni ’60. I diversi amplificatori mantengono le proprie impostazioni quando si passa da un modello all’altro. Tuttavia, se si desidera utilizzare le stesse impostazioni dopo aver ricaricato il plug-in, è necessario configurare un preset. !I pre-effects sono sempre mono, mentre i post-effects possono essere mono o stereo, in base alla configurazione della traccia. ÖUsando i controlli rapidi in Nuendo, è possibile configurare opportunamente una periferica MIDI esterna, come ad esempio un controller a pedale, per controllare gli effetti di VST Amp Rack. Per maggiori informazio per le tracceŽ del Manuale Operativo.